Aim of the work: Aim of this work is to evaluate the efficacy of the Partsch I surgical technique which is considered to be first choice in the treatment of cystic lesions according to the international literature and also to evaluate the regeneration capacity of the bone tissue without any grafting procedure.
Materials and methods: The patient reported pain in the second quadrant. The objective intraoral examination showed a swelling which was of a hard-elastic consistency and, the x-ray, opt and ct scan exams showed an osteolitic lesion which expanded from the element 2.3 to the elment 2.6 involving the maxillary sinus, too. The lesion was removed by the Partsch I method after disinfecting and shaping the radicular canals of the 2.3 element. It was assessed that the maxillary sinus requested no treatment for the presence of a thin cortical layer residue. The removed neoformation was then sent to the Anatomy and Histology Pathology Service.
Results: The histologic test confirmed the radicular origin of the odontogenic neoformation containing a necrotic-hemorrhage. Clinically the post-operative course showed no complications, with a good healing of the bone tissue and there was no oral-antral communications.
Conclusions: The clinical results obtained confirmed the validity of the enucleation technique in the treatment of cystic neoformations. Such approach has always to be preferred because it presents no intraoperative risks, especially for what it concerns the post-operative course. It has also been confirmed the great capacity for the bone tissue to regenerate following the organization of the hematic coagulum.
Scopo del lavoro: Lo scopo del lavoro è di valutare l’efficacia della tecnica chirurgica Partsch I, considerata dalla letteratura internazionale la prima scelta nel trattamento delle lesioni cistiche; è altresì importante valutare la capacità di rigenerazione del tessuto osseo, in assenza di procedure di grafting.
Materiali e metodi: Il paziente giunto alla nostra osservazione lamentava sintomatologia algica in corrispondenza del II quadrante. L’esame obiettivo intraorale evidenziava una tumefazione di consistenza duro-elastica e gli esami Rx OPT e TC mostravano una lesione osteolitica che si estendeva dall’elemento 2.3 all’elemento 2.6 con interessamento del seno mascellare. Si procedeva dunque alla rimozione della lesione mediante tecnica Partsch I, previa disinfezione e sagomatura dei canali radicolari dell’elemento 2.3. Non si riteneva necessario alcun trattamento del seno mascellare per la presenza di un sottile strato di corticale residua. La neoformazione asportata veniva inviata al Servizio di Anatomia ed Istologia Patologica.
Risultati: L’esame istologico confermava l’origine radicolare della neoformazione odontogena, a contenuto necrotico-emorragico. Clinicamente, il decorso post-operatorio si mostrava privo di complicanze, con una buona guarigione del tessuto osseo, in assenza di comunicazioni oro-antrali.
Conclusioni: I risultati clinici ottenuti confermavano la validità della tecnica di enucleazione nel trattamento delle neoformazioni cistiche; in assenza di rischi intraoperatori, infatti, tale approccio è sempre da preferire, soprattutto in riferimento al decorso post-operatorio. Era altresì confermata l’ottima capacità di rigenerazione del tessuto osseo in seguito all’organizzazione del coagulo ematico.
Keywords: cyst; enucleation.