Aim: To find out how and when Italian phlebologically-active physicians apply perioperative sclerotherapy.
Material and methods: A questionnaire was e-mailed to the members of three different Italian Societies of Phlebology. The answers were collected in a database (SPSS19 for Windows) and statistically evaluated.
Results: Ninety surgeons (87.4%) and 13 (12.6%) phlebologists responded, 57 (56,3%) worked in hospital and 46 (44.7%) in an outpatient clinic. Perioperative sclerotherapy is administred by 63,1% of respondents merely postoperatively. 28,2% use also postoperative sclerotherapy, but sometimes in combination with preoperative (6.8%) or intraoperative sclerotherapy (21.4%). Only 8,7% perform the perioperative sclerotherapy pre-, intra- and/or postoperatively. Postoperative sclerotherapy is programmed in a significantly higher percentage and earlier in private practice. Vascular surgeons performed intraoperative sclerotherapy in a significantly higher percentage in comparison to non-vascular surgeons .
Discussion: In contrast to the results of British and Irish surveys, Italian phlebologically-active physicians perform a remarkably higher percentage of perioperative sclerotherapy. Postoperative sclerotherapy is administered after 2,3±1,9 months. Private practitioners sclerose significantly earlier and more often compared to the in hospital operators. Postoperative sclerotherapy can be considered an adjuvant therapy in order to improve the surgical result and may be called "adjuvant sclerotherapy" in order to distinguish it from "sclerosurgery" or " sclerostripping", which are performed intraoperatively.
Conclusions: The answers of 103 partecipants give an acceptable overview on the current behavior of phlebologicallyactive physicians in private and public practice, in Italy. Perioperative sclerotherapy seems widely used, mainly as postoperative sclerotherapy, but also as sclerosurgery and more seldom as adjuvant sclerotherapy, and may lead varicose vein surgery to more miniinvasiveness. The rationale of "sclerosurgery" is manifold.
Obiettivo: Conoscere il comportamento dei Flebologi Italiani riguardo alla scleroterapia perioperatoria MATERIALI E METODI: Fu chiesto di rispondere ad un questionario, inviato per e-mail, agli iscritti di tre società flebologiche Italiane. Le domande vertevano sul tipo di specializzazione raggiunta, sul tipo di posto di lavoro, privato od ospedaliero, se l’intervistato eseguiva la scleroterapia, la flebochirugia e la scleroterapia perioperatoria, ed in particolare se la eseguiva solo pre- o intra- o postoperatoriamente od in combinazione. Venne chiesto inoltre di indicare le relative percentuali, il tempo tra l’intervento e la scleroterapia postoperatoria e se la scleroterapia postoperatoria era programmata già prima dell’intervento o se veniva eseguita a demand in caso di varici residue dopo l’intervento. Gli esecutori di una scleroterapia preoperatoria vennero interrogati telefonicamente sul razionale per questa procedura. Le risposte furono inserite in un database SPSS 19 per Windows. Per variabili numeriche è stato applicato il t- Student test o il Mann-Whitney rank sum test. Dati categoriali vennero analizzati con il test Chi quadrato o Fisher exact test rispettivamente per numerosità inferiori a 100. La significatività statistica venne presunta per valori di p inferiore a 0,05.
Risultati: 113 colleghi risposero al questionario. 10 partecipanti furono esclusi dall’analisi statistica perchè non eseguivano scleroterapia o chirurgia. Dei 103 partecipanti rimanenti 90 (87,4%) sono chirurghi e 13 (12,6%) flebologi; di questi, il 56,3% esercita in struttura pubblica, il 44,7% in struttura od ambulatorio privato. La scleroterapia perioperatoria viene praticata dal 63,1% solo come procedura postoperatoria. L’8,7% la esegue sia pre, intra- e postoperatoriamente. Il resto combina due di queste tre procedure (28,2%). La scleroterapia preoperatoria viene eseguita sul 15±9%, quella intraoperatoria sul 36±33% e quella postoperatoria sul 41±28% dei pazienti. Essa viene programmata significativamente più frequentemente (p=0,014) e prima nel tempo (1,8+/-1,1 verso 2,7+/-0,3 mesi; p=0,016) in ambulatorio privato. I chirurghi vascolari eseguono una percentuale significativamente (p= 0,02) più alta di scleroterapie intraoperatorie. In ospedale vengono eseguiti significativamente più interventi endovascolari che nel privato. La scleroterapia preoperatoria (n. 16) viene scelta o per ragioni funzionali (n. 8) o per ragioni pratiche (n. 5) o in varici recidive (n. 3).
Conclusioni: La scleroterapia perioperatoria può essere impiegata come terapia aggiuntiva al gesto chirurgico per migliorare il risultato chirurgico e dovrebbe essere chiamata “scleroterapia adjuvante” per distinguerla dalla scleroterapia di per se e dalla “sclerochirurgia” o dallo “sclerostripping”, che vengono eseguiti insieme al gesto chirurgico, intraoperatoriamente. Le risposte di 113 partecipanti danno un’impressione attendibile dei comportamenti attuali in tema di scleroterapia perioperatoria degli operatori Italiani in campo flebologico. La scleroterapia perioperatoria sembra ampiamente usata come sclerochirurgia e come scleroterapia adjuvante con il raggiungimento di una maggiore miniinvasività del gesto chirurgico. Il razionale della sclerochirurgia è multifattoriale.