Background: We reviewed differences of the outcome of newborn with simple and complex gastroschisis treated at our institution over the past fifteen years.
Methods: A retrospective cohort study was performed on all infants with gastroschisis treated at the Institute for mother and child health care, Belgrade, between 2001 and 2015 (n=70). Premature infants (<34 weeks of gestation) and babies with birth weight less than 1500 g were excluded (n=5). We compared outcomes in infants with simple gastroschisis and those with complex gastroschisis. An outcome analysis was performed for birth weight, gestational age, gender, mode of defect closure, presence of intestinal necrosis or perforation, reoperation, duration of mechanical ventilation and total parenteral nutrition, presence of bowel pseudoopstraction, sepsis, total duration of hospital stay, mortality rates.
Results: Of 65 patients, 15 (23,07%) had complex gastroschisis, including atresia 5 patients (33,3%), ischemic complication 9 patients (60%) and one patient with closing gastroschisis (6,66%). Sixty eight percent underwent primary closure.There was difference between the simple and the complex gastroschisis in duration of mechanical ventilation (P= ,000003), total parenteral nutrition (P= ,000019), bowel pseudoobstruction (P= ,00067), reoperation (P= ,00122), sepsis (P= ,0043), hospital stay (P= ,000198). In the simple gastroschisis group 92% of patients survived to discharge. In the complex gastroschisis group 3 patients died in hospital (P= ,338).
Conclusions: More research should be focused to predict complex gastroschisis and to improve prenatal diagnosis and postnatal management, without a significant increase in morbidity and mortality.
Key words: Complex, Gastroschisis, Outcomes, Simple, Vanishing.
Abbiamo confrontato le differenze di risultato nei neonati con gastroschisi semplice e complessa trattati presso il nostro istituto nel corso degli ultimi quindici anni. Lo studio è stato effettuato retrospettivamente su tutti i neonati con gastroschisi trattati presso l’Istituto per la cura della Salute della Madre e del Bambino di Belgrado tra il 2001 e il 2015, pari a 70 neonati. I prematuri, nati con meno 34 settimane di gestazione e i 5 bambini con peso alla nascita inferiore a 1500 g sono stati esclusi. Il confronto è stato fatto tra gli esiti nei neonati con gastroschisi semplice e quelli con gastroschisi complessa. L‘analisi dell’esito è stata considerata in rapporto al peso alla nascita, all’età gestazionale, al sesso, alla modalità di chiusura del difetto, alla presenza di necrosi intestinale o di perforazione, al reintervento, alla durata della ventilazione meccanica e la nutrizione parenterale totale, alla presenza di pseudo ostruzione intestinale, alla sepsi, alla durata complessiva della degenza ospedaliera ed ai tassi di mortalità. Dei 65 pazienti, 15 (23,07%) erano affetti da una gastroschisi complessa, di cui 5 per atresia (33,3%), 9 con complicanze ischemiche (60%) e un paziente con gastroschisi occlusiva (6,66%). Il 68% è stato trattato con chiusura primaria della gastroschisi. Vi sono state differenze di durata della ventilazione meccanica tra gastroschisi semplice e complessa (P<0,001) e della nutrizione parenterale totale (P<0,001); nell’evenienza di pseudo ostruzione intestinale (P = 0,00067); nei reinterventi ( P = 0,00122), nella sepsi (p= 0,0043), nella durata della degenza ospedaliera (P<0,001). Nel gruppo della gastroschisi semplice il 92% dei pazienti è sopravvissuto fino a poter essere dimessi. Nel gruppo delle gastroschisi complesse 3 pazienti sono deceduti in ospedale (p = 0,338). In conclusione la ricerca dovrebbe essere concentrata nella previsione della gastroschisi complessa, per il miglioramento della diagnosi prenatale e della gestione postnatale, per una riduzione della morbilità e della mortalità.
Abbiamo confrontato le differenze di risultato nei neonati con gastroschisi semplice e complessa trattati presso il nostro istituto nel corso degli ultimi quindici anni. Lo studio è stato effettuato retrospettivamente su tutti i neonati con gastroschisi trattati presso l’Istituto per la cura della Salute della Madre e del Bambino di Belgrado tra il 2001 e il 2015, pari a 70 neonati. I prematuri, nati con meno 34 settimane di gestazione e i 5 bambini con peso alla nascita inferiore a 1500 g sono stati esclusi. Il confronto è stato fatto tra gli esiti nei neonati con gastroschisi semplice e quelli con gastroschisi complessa. L‘analisi dell’esito è stata considerata in rapporto al peso alla nascita, all’età gestazionale, al sesso, alla modalità di chiusura del difetto, alla presenza di necrosi intestinale o di perforazione, al reintervento, alla durata della ventilazione meccanica e la nutrizione parenterale totale, alla presenza di pseudo ostruzione intestinale, alla sepsi, alla durata complessiva della degenza ospedaliera ed ai tassi di mortalità. Dei 65 pazienti, 15 (23,07%) erano affetti da una gastroschisi complessa, di cui 5 per atresia (33,3%), 9 con complicanze ischemiche (60%) e un paziente con gastroschisi occlusiva (6,66%). Il 68% è stato trattato con chiusura primaria della gastroschisi. Vi sono state differenze di durata della ventilazione meccanica tra gastroschisi semplice e complessa (P<0,001) e della nutrizione parenterale totale (P<0,001); nell’evenienza di pseudo ostruzione intestinale (P = 0,00067); nei reinterventi ( P = 0,00122), nella sepsi (p= 0,0043), nella durata della degenza ospedaliera (P<0,001). Nel gruppo della gastroschisi semplice il 92% dei pazienti è sopravvissuto fino a poter essere dimessi. Nel gruppo delle gastroschisi complesse 3 pazienti sono deceduti in ospedale (p = 0,338). In conclusione la ricerca dovrebbe essere concentrata nella previsione della gastroschisi complessa, per il miglioramento della diagnosi prenatale e della gestione postnatale, per una riduzione della morbilità e della mortalità.