Aim: Here our proposal of a new approach to the incontinent saphenous-femoral junction (SFJ) based on the combination of surgery and sclerotherapy for treatment of incontinent varices. It is a two-step procedure with a surgical ligation and transection of SFJ followed by a sclerosis of saphenous trunk and extra-fascial tributaries.
Materials and methods: From January to December 2017, 95 patients (63 females and 32 males) with a mean age of 56.43 ± 6.07 years for a total of 121 limbs were treated with the SHSC approach. Under local anesthesia, after surgical selective hemodynamic crossectomy and a retrograde cannulation of the saphenous trunk by means of 8-10 ch nelaton-like catheter, 0.5-1% polydocanol foam, obtained with Tessari's technique, is injected into the vein. During injection, the catheter must be progressively withdrawn, so that the entire vein comes in contact with the foam.
Results: 121 limbs have been treated with the above technique. A complete obliteration of the saphenous trunk was observed after 116 (95.86%) treatments in the immediate postoperative time. With regard to collateral veins sclerosis, 99 (81.81%) complete obliterations were observed. 28 (23.14%) collateral varices had to be refined by sclerotherapy.
Discussion: SHSC associates the execution of a selective hemodynamic crossectomy with an intraoperative foam sclerotherapy for the treatment of the saphenous trunk and collateral varicose veins. SHSC, compared to classical US-guided foam sclerotherapy seems to be safer, with fewer risks of pulmonary and / or cerebral embolic complications. SHSC prevents blood wash out which could destabilize the consolidation of the saphenous trunk sclerosis.
Conclusions: SHSC can be considered an effective treatment of varicose veins, simple to perform, minimally invasive and well tolerated KEY WORDS: Crossectomy, Saphenous vein, Sclerotherapy, SFJ.
Il lavoro che presentiamo riporta la nostra esperienza circa un nuovo approccio alla giunzione safeno-femorale incontinente basata sulla combinazione di chirurgia e scleroterapia per il trattamento delle varici incontinenti. Si tratta di una procedura in due fasi con legatura chirurgica e transezione della giunzione safeno-femorale seguita dalla sclerosi del tronco safenico e delle affluenti extra-fascali. Da gennaio a dicembre 2017, 95 pazienti (63 femmine e 32 maschi) con un’età media di 56.43 6.07 anni per un totale di 121 arti sono stati trattati con l’approccio della sclero-crossectomia emodinamica selettiva Dopo l’intervento chirurgico di crossectomia emodinamica In anestesia locale e una cannulazione retrograda del tronco safenico mediante catetere 8-10 ch nelaton, la schiuma di polidocanolo 0,5-1%, ottenuta con la tecnica di Tessari, viene iniettata nella vena. Durante l’iniezione, il catetere deve essere progressivamente estratto, in modo che l’intera vena entri in contatto con la schiuma. 121 arti sono stati trattati con la tecnica illustrata. È stata osservata una completa obliterazione del tronco safenico in 116 trattamenti (95,86%) già a partire dall’immediato postoperatorio. Per quanto riguarda la sclerosi delle vene collaterali, sono state osservate 99 obliterazioni complete (81,81%). 28 varici collaterali (23,14%) hanno necessitato di finissage scleroterapico. La sclero-crossectomia emodinamica selettiva associa l’esecuzione della crossectomia emodinamica selettiva con una foam sclerotherapy intraoperatoria per il trattamento del tronco safenico e delle collaterali varicose. Rispetto alla classica foam sclerotherapy eco-guidata, sembra essere più sicura, con minori rischi di complicanze emboliche polmonari e / o cerebrali. La crossectomia Impedisce il wash-out del sangue che potrebbe inficiare il consolidamento della sclerosi del tronco safenico, per cui la tecnica proprosta può essere considerata un trattamento efficace delle vene varicose, semplice da eseguire, minimamente invasivo e ben tollerata.