Objective: The present study aims to investigate the therapeutic effect and safety of radiofrequency ablation (RFA) of the great saphenous vein in the treatment of varicose veins of the lower extremities.
Methods: Sixty-nine affected limbs of 45 patients were treated with RFA of the great saphenous vein. All patients underwent retrograde puncture of the distal great saphenous vein under the guidance of B-ultrasound. An RFA catheter was introduced 1 cm below the junction of the great saphenous vein and the femoral vein. A tumescent solution was injected around the femoral vein, and the great saphenous vein was ablated section by section from the upper part to the lower part. Twelve months after RFA, color Doppler ultrasound was used to evaluate the closure of great saphenous vein, and changes in the clinical class, etiology, anatomy, pathology (CEAP) classification before and after treatment were compared. The visual analogue score (VAS) was used to evaluate the local pain on the first and third day after operation. The incidence of complications (e.g., phlebitis, thrombosis, infection) was also evaluated.
Results: The ablation of the 69 affected limbs in all the 45 patients was successful. Instant B-ultrasound revealed occlusion of the great saphenous vein and the disappearance of blood flow immediately after ablation. There was no reoccurrence in all patients at the 12 month follow-up. The CEAP classification grade after treatment was significantly lower than that before the treatment, and the difference was statistically significant (χ2 = 4.188, P<0.05). The VAS scores on the first and third days after operation were 1.85 ± 0.35 and 0.59 ± 0.21, respectively. Pain was mild, and only two patients required painkillers. No complications were noted, with the exception of five cases of local ecchymosis.
Conclusion: RFA of the great saphenous vein may represent an effective method for treating varicose veins of the lower extremities. RFA has the advantages of producing less trauma, fewer complications, and a lower incidence of recurrence.
Key words: B-ultrasonography, Pain, Radiofrequency ablation, Varicose veins.
Questo studio si propone di indagare l’efficacia e la sicurezza dell’ablazione con radiofrequenza (RFA) della grande vena safena nel trattamento delle vene varicose degli arti inferiori. Abbiamo trattato 45 pazienti, per un totale di 69 arti con RFA della grande vena safena. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a puntura retrograda della grande vena safena distale sotto la guida dell’ecografia B, introducendo un catetere RFA 1 cm al di sotto della giunzione della grande vena safena con la vena femorale. Una soluzione anestetica è stata iniettata intorno alla vena femorale e la grande vena safena è stata asportata sezione per sezione dalla parte superiore a quella inferiore. Dodici mesi dopo la RFA, l’ecografia color Doppler è stata utilizzata per valutare la chiusura della grande vena safena e sono stati confrontati i cambiamenti nella classificazione della classe clinica, eziologia, anatomia e patologia (CEAP) prima e dopo il trattamento. Il punteggio analogico visivo (VAS) è stato utilizzato per valutare il dolore locale il primo e il terzo giorno dopo l’operazione. È stata valutata anche l’incidenza di complicanze (ad es. Flebite, trombosi, infezione). L’intervento ha avuto successo in tutti 1 45 pazienti per complessivi 69 arti interessati. L’ecografia B istantanea ha rivelato l’occlusione della grande vena safena e la scomparsa del flusso sanguigno immediatamente dopo l’ablazione. Non si sono verificate recidive in tutti i pazienti al follow-up di 12 mesi. Il grado di classificazione CEAP dopo il trattamento era significativamente inferiore a quello prima del trattamento e la differenza era statisticamente significativa (χ2 = 4,188, P <0,05). I punteggi VAS nel primo e nel terzo giorno dopo l’operazione erano rispettivamente 1,85 ± 0,35 e 0,59 ± 0,21. Il dolore era lieve e solo due pazienti necessitavano di antidolorifici. Non sono state osservate complicazioni, ad eccezione di cinque casi di ecchimosi locale. In conclusione: la RFA della grande vena safena può rappresentare un metodo efficace per il trattamento delle vene varicose degli arti inferiori. La RFA ha il vantaggio di produrre meno traumi, meno complicazioni e una minore incidenza di recidive.