Aim: To analyze the minimally invasive surgical maneuvers currently performed to remove pancreatic tail, with or without preservation of the spleen, for benign and borderline malignant neoplasms.
Material and methods: We described operative steps and technical pitfalls encountered during laparoscopic and robotic distal pancreatectomy. The methodology of research focused on recruitment of evidence-based surgical strategies and critical analysis of modern minimally invasive techniques.
Results: Laparoscopic and robotic distal pancreatectomy have gradually accepted by pancreatic surgeons and clinical evidences document its growing interest. The choice of patient positioning, port placement, surgical dissection and operative techniques used for pancreatic parenchymal transection is not codified and changes according to personal preference. The technical variability in minimally invasive approach to pancreatic surgery strongly depends depends on surgeon's training and to limited application of these procedures in single institutions.
Conclusions: Pancreatic surgeons worldwide accept laparoscopic and robotic distal pancreatectomy but the best intraoperative praxis is not defined in clinical routine. To date, the pancreatic resection adopts hybrid techniques and the conduction of minimally invasive resection depends to surgeon's experience, patient body habitus and location of pancreatic lesion. Although several technical variations have described, no standardization of the operative minimally invasive surgical method is convincingly built.
Key words: Laparoscopy, Minimally invasive surgery, Pancreas, Robotic pancreatectomy.
Obiettivo: Analizzare le manovre chirurgiche mininvasive attualmente in uso e necessarie per asportare la coda del pancreas, con o senza la tecnica di preservazione della milza, nei casi di neoplasie pancreatiche benigne e borderline.
Materiale e metodi: riportiamo la descrizione dei tempi operatori e la valutazione delle difficoltà tecniche riscontrate durante la pancreasectomia distale laparoscopica e robotica. Il metodo di ricerca si focalizza sul reclutamento delle strategie chirurgiche più attuali e basate sull’evidenza clinica, oltre che sull’analisi critica delle moderne tecniche mininvasive.
Risultati: La pancreasectomia distale laparoscopica e robotica sono state gradualmente accettate dai chirurghi del pancreas e le evidenze cliniche dimostrano il dilagante interesse scientifico. La scelta della posizione operatoria del paziente, la disposizione dei trocars sulla parete addominale, la scelta delle tecniche operatorie di dissezione e la condotta chirurgica di resezione del parenchima pancreatico non sono state codificate e variano secondo l’esperienza del chirurgo. La variabilità dell’approccio mininvasivo dipende notevolmente dal training del chirurgo e dalle limitate applicazioni della metodica stessa nei singoli centri.
Discussione: In tutto il mondo i chirurgi del pancreas hanno accettato le tecniche di pancreasectomia distale laparoscopica e robotica ma la strategia chirurgica operatoria non è stata codificata nella pratica clinica. Ad oggi la resezione del pancreas viene condotta con tecniche ibride e la variabilità dell’approccio chirurgico mininvasivo dipende in modo significativo dall’esperienza del chirurgo, dall’abitus del paziente e dalla localizzazione della lesione pancreatica. Nonostante le numerose variazioni di tecnica chirurgica finora descritte durante l’intervento di pancreasectomia distale, nessuna standardizzazione del metodo operatorio mininvasivo è stato definito in modo convincente.