Legambiente

Legambiente

Organizzazioni civiche e sociali

Rome, RM 29.326 follower

Chi siamo

Siamo un’associazione senza fini di lucro, fatta di cittadini e cittadine che hanno a cuore la tutela dell’ambiente in tutte le sue forme, la qualità della vita, una società più equa, giusta e solidale. Un grande movimento apartitico fatto di persone che, attraverso il volontariato e la partecipazione diretta, si fanno promotori del cambiamento per un futuro migliore. Abbiamo fondato la nostra missione sull’am­bientalismo scientifico, raccogliendo dal bas­so migliaia di dati sul nostro ecosistema, che sono alla base di ogni denuncia e proposta. Da 39 anni ci battiamo per un mondo migliore, combattendo contro l’inquinamento, l’illegalità e l’ingiustizia per la bellezza, la tutela, una migliore qualità della vita.

Sito Web
https://www.legambiente.it/
Settore
Organizzazioni civiche e sociali
Dimensioni dell’azienda
51-200 dipendenti
Sede principale
Rome, RM
Tipo
Non profit
Settori di competenza
Environment, Sustainable Development, Animal Welfare, circular economy e volunteering

Località

Dipendenti presso Legambiente

Aggiornamenti

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Legambiente, immagine

    29.326 follower

    #Autonomiadifferenziata? NO GRAZIE. Gli effetti della #crisiclimatica, l’#acqua dei fiumi e dei mari, l’#aria che respiriamo, la #produzionealimentare, la #biodiversità non hanno confini amministrativi. Ecco perché insieme a numerose organizzazioni della #societàcivile, anche noi stiamo raccogliendo le firme per abrogare la legge sull’autonomia differenziata entrata in vigore il 13 luglio di quest’anno. Una norma che permette a ogni Regione di chiedere la completa #potestàlegislativa sulle materie che desidera e a ogni Intesa tra #Stato e #Regione di avere contenuti diversi a loro volta modificabili, cancellabili o rinnovabili a piacere. Una frammentazione delle politiche pericolosa per l’unità del Paese, che aumenta i #divariterritoriali e peggiora le già insopportabili #disuguaglianze a danno di tutta la collettività, incidendo negativamente sulla salvaguardia ambientale, sul governo del territorio, sulle politiche per far fronte alla crisi climatica, alla transizione ecologica, energetica e produttiva. Per affrontare la #transizioneecologica con equità ed efficacia abbiamo bisogno di un contesto legislativo unitario e solidale. Unisciti a noi in questa battaglia per un’#Italia unita, libera, giusta! Firma ora per il referendum contro l’autonomia differenziata: https://lnkd.in/dxWFpwiH

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Legambiente, immagine

    29.326 follower

    L'Italia non aveva affatto bisogno dell'ennesimo #condonoedilizio, quello mascherato dal Governo con il decreto #SalvaCasa. Quello che serve è una vera politica di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e di adattamento alla #crisiclimatica. Gli edifici residenziali, in Italia, sono responsabili di circa il 44% del consumo finale #energetico (principalmente attraverso raffrescamento e riscaldamento) e del 26% delle emissioni dirette di #gasserra rispetto ai settori ESR (settori trasporti, civile, agricoltura, rifiuti e piccola-media industria). Parliamo di un settore ancora fortemente dipendente dalle #fontifossili. Attualmente, circa il 50% degli edifici italiani è stato realizzato prima degli anni 70 e quasi il 69,2% del parco immobiliare residenziale si trova nelle 3 peggiori classi energetiche. La riqualificazione del #settoreedilizio non rappresenta solo un elemento chiave nella riduzione dei gas climalteranti, ma è anche un’opportunità per migliorare la propria qualità di vita e per ridurre in modo importante le spese energetiche, creando posti di lavoro e #innovazione del settore. Vivere in Classe A non è solo un #dirittouniversale, ma è anche tecnologicamente praticabile. Con interventi mirati, infatti, nella maggioranza dei casi è possibile migliorare le prestazioni energetiche di una casa o di un condominio, senza dimenticare che la #riqualificazioneenergetica del patrimonio edilizio esistente comporta vantaggi ambientali e climatici nonché benefici sociali! Unisciti a noi per chiedere misure e strumenti concrete, immediate e durature per accelerare la transizione verso un’#ediliziasostenibile. Firma anche tu la nostra petizione 👇 https://lnkd.in/d6V44ree

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Legambiente, immagine

    29.326 follower

    🗺 Stai cercando un’idea originale per le tue prossime #Vacanze? 🚴♀️Da soli o con gli amici i viaggi in #bicicletta sono un trend in crescita nel nostro Paese! Solo nel 2023, infatti, sono state 56,8 milioni le persone che hanno scelto il #cicloturismo. ⛰ Scegliere le due ruote fa bene alla #Salute e all’#ambiente e ci permette di scoprire la nostra Penisola nel suo lato più autentico e inaspettato, una scoperta dei territori tra borghi, sentieri, riserve naturali. Vuoi scoprire di più sul cicloturismo? Guarda il nostro video! 👇

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Legambiente, immagine

    29.326 follower

    Lo avevamo già denunciato nei mesi scorsi. Ieri è arrivata la conferma: con il voto di fiducia della Camera, governo e maggioranza hanno gettato la maschera. Per il cosiddetto decreto #SalvaCasa a ringraziare saranno soltanto gli abusivi, ma per il Paese il bilancio sarà pesantemente negativo. Il testo del Governo è stato addirittura peggiorato. Siamo in presenza di novità normative a favore di chi ha costruito abusivamente che non erano previste in nessuno dei tre condoni precedenti. Salta, infatti, la doppia conformità anche per le variazioni rilevanti su immobili costruiti in aree vincolate e addirittura in parchi e aree protette. Se, com’è purtroppo prevedibile, il Senato approverà, magari con un altro voto di fiducia, il testo licenziato ieri a Montecitorio (dov’è confermato anche il meccanismo del silenzio-assenso da parte dei Comuni entro 45 giorni dalla domanda di sanatoria), quello di Meloni-Salvini passerà alla storia come il quarto #condono nazionale edilizio del nostro Paese. L’esatto contrario di quello che sarebbe necessario fare per combattere la crescita del #mattoneillegale. E ancora una volta saranno premiati i furbi. Leggi il nostro approfondimento qui 👇 https://lnkd.in/d36izMHP #abusivismoedilizio

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Legambiente, immagine

    29.326 follower

    Le #coste italiane sono in una situazione di forte fragilità tra innalzamento della temperatura e del livello del mare, erosione costiera, eccessiva antropizzazione dei litorali, inondazioni e eventi meteo estremi. Ma davanti a uno scenario così drammatico in Italia il dibattito sulle coste italiane si riduce solo al tema della direttiva #Bolkestein. Il problema è che di questo passo fra qualche anno non ci saranno più spiagge da affidare in #concessione. A parlare sono i numeri raccolti dal nostro report “Spiagge 2024”: dal 2010 a giugno 2024, 816 eventi meteo estremi hanno colpito 265 comuni costieri, con 104 eventi solo nell’ultimo anno (+14,6%). Con questo nuovo report, e in generale con il viaggio della nostra #GolettaVerde, portiamo al centro una riflessione sul futuro delle nostre coste, non più rinviabile. Lo facciamo mentre siamo in viaggio verso la Sicilia, regione costiera che conta il più alto numero di eventi meteo estremi avvenuti dal 2010: ben 170, quasi il 21% del totale nazionale. Ma per chi desidera andare al mare quest’anno, le brutte notizie non finiscono qui. Se da un lato si aggrava l’#erosionecostiera, dall’altro impazza il “Far west” delle #concessionibalneari. Secondo la mappatura “ufficiale” - arrivata solo a fine ottobre 2023 – appena il 33% delle coste italiane è oggetto di concessioni. Ma è evidente che parliamo di un calcolo anacronistico e inesatto, come la stessa Commissione Europea ha espresso al Governo. Questo perché viene preso in considerazione solo il livello nazionale – includendo anche aree industriali, porti e coste rocciose - senza considerare le situazioni specifiche delle regioni. Basti pensare a Liguria, Emilia-Romagna e Campania dove il litorale occupato arriva fino al 70%. Da allora il Consiglio di Stato ha affermato con tre sentenze che le proroghe generalizzate delle concessioni demaniali agli stabilimenti sono illegittime perché in contrasto con la normativa dell'Ue. Ma per ora si procede nella confusione più totale. Quello che serve all’Italia sono piani di adattamento e strumenti di governance che riducano i rischi per le persone, le abitazioni e le infrastrutture, assicurare il diritto di una fruizione libera della spiaggia e fermare chi vuole accaparrarsi pezzi di #costa a proprio piacimento. Vuoi approfondire di più questo argomento? Sfoglia il nostro dossier 👉 https://lnkd.in/eGGkmKd6

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Legambiente, immagine

    29.326 follower

    Le fonti energetiche #rinnovabili – solare, eolica, idrica, biomassa, geotermica – sono amiche del #clima, disponibili, sicure e, se ben programmate e pianificate, sono a basso impatto ambientale ed economicamente convenienti. Per questo abbiamo presentato oggi a Roma, il “100% rinnovabili network”, l'appello promosso da Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dalle principali associazioni ambientaliste, che ha raccolto cento firme ed è aperto a società civile, Terzo settore e mondo scientifico. L’obiettivo dell'iniziativa è dire no al #nucleare e alle fossili promuovendo un modello basato sulle fonti energetiche rinnovabili che, da sole, sono in grado di soddisfare tutto il fabbisogno di #energia, sia attuale sia dei prossimi anni. L’unica strada possibile è quella del 100% rinnovabili, no al nucleare! Leggi l'approfondimento qui: https://lnkd.in/dHM9GJaJ

    L’Appello per un “100% rinnovabili network”: i primi 100 firmatari • Legambiente

    L’Appello per un “100% rinnovabili network”: i primi 100 firmatari • Legambiente

    https://www.legambiente.it

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Legambiente, immagine

    29.326 follower

    Nel marzo del 1994 presentammo il nostro primo rapporto sulla cosiddetta Rifiuti S.p.A, per denunciare la trama nazionale e internazionale dei traffici illegali di rifiuti che coinvolgevano il nostro paese. Nel dicembre di quello stesso anno vedeva la luce anche il nostro primo #RapportoEcomafia. A trent’anni di distanza, purtroppo le ecomafie premono sempre di più sull’acceleratore e fanno affari d’oro. E le testimoniano inesorabilmente i dati raccolti per questa trentesima edizione del nostro rapporto. Nel 2023 abbiamo assistito a un’impennata di #reati, che segnano un aumento del +15,6% rispetto all’anno precedente. Parliamo di ben 35.487 illeciti penali, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora! Si tratta di cifre impressionanti che hanno generato un fatturato di 8,8 miliardi di euro. Il Mezzogiorno è la zona più colpita, con in testa Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, mentre a livello provinciale troviamo Napoli, che sale al primo posto, seguita da Avellino, Bari e Roma. Al #GovernoMeloni chiediamo un impegno serio nella lotta alle ecomafie. Non ci stancheremo mai di dire “No Ecomostri, No Ecomafie”, messaggio che abbiamo ribadito anche durante il nostro blitz lungo le coste laziali con la nostra #GolettaVerde. Vuoi scoprire tutte le storie e i numeri della #criminalitàambientale in #Italia? Visita 👉 https://lnkd.in/dtRt9HUn

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Legambiente, immagine

    29.326 follower

    A che punto siamo con la raccolta differenziata? Ce lo dicono i dati della 31° edizione di #ComuniRicicloni, il concorso nazionale che dal 1994 premia i comuni coi migliori sistemi di gestione dei #rifiutiurbani presentato oggi durante la seconda giornata del nostro EcoForum. Il 2024 ci restituisce un quadro un po’ più ottimistico delle precedenti edizioni, a conferma che, grazie al lavoro di amministrazioni virtuose e sindaci attenti, il passaggio da un’economia di tipo lineare a una di tipo #circolare è davvero possibile! In Italia, ad esempio, sono sempre di più i Comuni #RifiutiFree, ovvero quelli con una produzione pro capite di rifiuti indifferenziati avviato a smaltimento al di sotto dei 75 kg/ab/anno, che nel 2023 salgono a quota 698 (+69 rispetto alla scorsa edizione). Aumenta, di conseguenza, anche la percentuale di #cittadini Rifiuti free rapportata al totale della popolazione italiana, che passa dal 6% al 6,9%, con un aumento in termini assoluti di 539.590 abitanti - quasi una città come Genova – che usufruiscono di un efficiente servizio di gestione dei rifiuti. Dati che ci riconfermano quanto sia indispensabile puntare sulle grandi #città, dove stentano a diffondersi sistemi di raccolta (come il porta a porta) che tengono insieme qualità e prevenzione dei #rifiuti avviati a smaltimento e rafforzare l'organizzazione a livello consortile per un’adeguata e capillare rete impiantistica per il #riciclo e il trattamento dei rifiuti.  È necessario che tutti gli attori della filiera facciano la propria parte: oltre a un buon sistema di raccolta e una forte riduzione del secco residuo, occorre accelerare il raggiungimento degli obiettivi più generali di consolidamento dei principi cardine della gerarchia della gestione dei rifiuti, di sviluppo di #filiere e settori strategici nel panorama nazionale e accompagnare i #territori nella realizzazione di nuovi impianti e nella riqualificazione di quelli esistenti essenziali per  la #rivoluzionecircolare del Paese.    Sfoglia il nostro dossier su https://ricicloni.it/  #Ecoforum è realizzato insieme a La Nuova Ecologia e Kyoto Club, in collaborazione con CONAI - Consorzio Nazionale Imballaggi e CONOU Consorzio Nazionale Oli Minerali Usati, e con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Regione Lazio.

Pagine affiliate

Pagine simili

Sfoglia le offerte di lavoro