Treboniano Gallo: differenze tra le versioni

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|titolo = [[Imperatore romano]]
|immagine = Antakya Archaeology Museum Emperor Trebonianus Gallus bust sept 2019 6079.jpg
|legenda = Busto di Treboniano Gallo conservato al [[Museo Archeologico di Hatay]], ad [[AntiochiaAntakya]].
|inizio regno = [[251]] (con [[Ostiliano]]<ref name="AurelioVittore30.1">[[Aurelio Vittore]], ''De Caesaribus'', XXX, 1.</ref>)
|fine regno = 251-[[253]] (con [[Volusiano]]<ref name="AurelioVittore30.2"/>)
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== Biografia ==
=== Origini e carriera ===
Treboniano nacque ad ''Ubianum'' (oggi [[Monte Vibiano Vecchio]], [[Frazione (geografia)|frazione]] del [[Comune (Italia)|comune]] di [[Marsciano]], in [[provincia di Perugia]]) da una famiglia dell'aristocrazia [[Senato (storia romana)|senatoriale]], i ''[[Vibii'', aGalli]] quantodi pare d'origineascendenza [[Etruschi|etrusca]]<ref> Mario Torelli; Storia degli Etruschi, Laterza, Roma-Bari, 1991, p.277 </ref>; tra i suoi antenati vi era un Vibio Veldumniano (205 circa, ILS 6616), mentre era forse parente di [[Giunio Veldumniano]], [[console (storia romana)|console]] del 272<ref>{{Cita libro |autore=Gary D. Farney |titolo=Ethnic Identity and Aristocratic Competition in Republican Rome |editore=Cambridge University Press |anno=2007 |ISBN=0-521-86331-7 |pagina=163}}</ref>. Sposò Afinia Gemina Bebiana, da cui ebbe due figli: [[Volusiano]], che associò al trono<ref name="zosimoI.24.1"/>, e Vibia Galla.
 
La sua carriera precedente all'ascensione al trono era stata il normale ''[[cursus honorum]]'' con molti incarichi sia politici che militari. Dopo essere stato [[Console (storia romana)|console]] nel [[250]], fu nominato governatore della [[Provincia (storia romana)|provincia]] della [[Mesia]], un incarico che dimostrava la fiducia che l'imperatore [[Decio]] riponeva in lui. In quella provincia si rivelò una figura chiave nel respingere le frequenti invasioni dei [[Goti]] sul [[Danubio]] e divenne molto popolare nell'esercito: durante la campagna di Decio, Treboniano difese con successo la città.
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=== Politica estera ===
[[File:Archeologico di Firenze, ritratto di treboniano gallo 03.JPG|thumb|Il cosiddetto ritratto di Treboniano Gallo, [[Museo archeologico nazionale di Firenze|Museo Archeologico]] di [[Firenze]].]]
La situazione in oriente precipitò: probabilmente a causa di una disputa per il controllo dell'[[Armenia]], da sempre oggetto di contesa tra l'Impero romano e i [[Sasanidi]], [[Sapore I]] risalì l'[[Eufrate]] e nel [[252]] sconfisse l'[[esercito romano]] nella [[battaglia di Barbalissos]], [[Campagne siriano-mesopotamiche di Sapore I|invadendo e conquistando]] gran parte della [[Siria (provincia romana)|provincia di Siria]]<ref name="zosimoI.27.2"/><ref>Zonara, 12.21.</ref>, compresa la stessa capitale [[Antiochia di Siria|Antiochia]] (fine del [[252]]-inizi del [[253]])<ref name="zosimoI.27.2"/>.
{{Citazione|Intanto, i Persiani attaccavano l’Asia, sottomettendo la [[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia]] e avanzando in Siria, addirittura sino ad [[Antiochia di Siria|Antiochia]], finché non conquistarono anche questa città, metropoli di tutto l'[[limes orientale|Oriente]]; e dopo avere trucidato una parte degli abitanti e portato via come prigionieri gli altri, insieme a un ricchissimo bottino, ritornarono in patria, avendo pure distrutto ogni edificio pubblico e privato della città, senza trovare la minima resistenza. Senza dubbio i Persiani avrebbero facilmente conquistato tutta l’Asia se, contenti per il ricco bottino, non avessero pensato a metterlo in salvo soddisfatti e a riportarlo in patria.|[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', I, 27.2.}}