Orio Vergani: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
(24 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate)
Riga 2:
|Nome = Orio
|Cognome = Vergani
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Vittorio'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
Line 14 ⟶ 15:
|Attività3 = scrittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , considerato il primo [[fotoreporter]] [[italia]]no nonché il «maestro del giornalismo sportivo». Appresero la sua altissima lezione [[Gianni Brera]] e [[Bruno Raschi]], che sono considerati i suoi continuatori<ref name="Avvenire, 3 maggio 2009">''[[Avvenire]]'', 3 maggio 2009.</ref>
|Immagine = Orio Vergani.jpg
}}
Line 20 ⟶ 21:
==Biografia==
===Anni giovanili===
SiNato da Maria Francesca Podrecca e Francesco Vergani, si considerava "figlio d'arte" in quanto le professioni della sua famiglia da oltre cento anni erano legate a [[letteratura]], [[giornalismo]] e [[teatro]]:. Infatti, i fratelli maggiori della madre erano [[Vittorio Podrecca]], fondatore del «Teatro dei Piccoli», e [[Guido Podrecca]], deputato [[socialismo|socialista]] e fondatore del settimanale [[satira|satirico]] ''[[L'Asino]]''. La sorella, [[Vera Vergani]], fu la prima interprete assoluta dei ''[[Sei personaggi in cerca d'autore]]'' di [[Luigi Pirandello]].
 
Nato a [[Milano]] in via Petrarca, daiil seipadre anniFrancesco aisi sediciallontanò da casa pochi mesi dopo senza fare più ritorno<ref>{{treccani|orio-vergani|Orio Vergani}}</ref>. Orio Vergani visse presso il prozio Vittorio dai sei anni ai sedici. Trascorse l'adolescenza tra [[Chioggia]], [[Sansepolcro]], [[Viterbo]] e [[Colorno]]. A 15 anni pubblicò la sua prima novella, apparsa sulla rivista ''Il secolo XX'', supplemento delde ''[[Il Secolo (quotidiano)|Il Secolo]]'' diretto da [[Pio Schinetti]]<ref>Formalmente il direttore del Secolo era all'epoca l'industriale Giuseppe Pontremoli. Schinetti aveva la carica di [[redattore capo]] con funzioni direttive.</ref>. Nel [[1923]] debuttò come attore al Teatro degli Indipendenti di [[Anton Giulio Bragaglia]] con ''Un vigliacco''<ref name="Oreste">Oreste Del Buono, ''Amici. Amici degli amici. Maestri...'', Baldini&Castoldi, Milano 1994, pp. 141-146.</ref>.
 
Interrotti gli studi universitari, si trasferì a [[Roma]], dove conobbe [[Federigo Tozzi]], di cui diventòdivenne amico. [[Luigi Pirandello]] lesse i suoi racconti e lo considerò il più promettente dei suoi discepoli. Nel [[1923]] debuttò come attore al Teatro degli Indipendenti di [[Anton Giulio Bragaglia]] con ''Un vigliacco''<ref name="Oreste">Oreste Del Buono, ''Amici. Amici degli amici. Maestri...'', Baldini&Castoldi, Milano 1994, pp. 141-146.</ref>.
 
===Dal primo al secondo dopoguerra===
===Carriera giornalistica===
Collaboratore del quotidiano romano ''[[L'Idea Nazionale]]'', a soli 26 anni Vergani fu chiamato da [[Ugo Ojetti]] al ''[[Corriere della Sera]]'' come inviato speciale della [[Terza pagina]]. Lavorò nel maggiore quotidiano italiano per 34 anni, coprendo con i suoi articoli la pagina politica, la terza pagina e la pagina sportiva.
[[File:Orio-Vergani Premio-Bagutta 1934.jpg|thumb|left|upright=1.1|Orio Vergani alla presentazione del [[Premio Bagutta]], Milano, gennaio 1934]]
Orio Vergani divenne celebre nel giornalismo sportivo come inviato al seguito di ben 25 «[[Giro d'Italia|Giri d'Italia]]» e di altrettanti «[[Tour de France]]». Con il suo talento letterario portò ai massimi livelli la ritrattistica dei campioni dello sport. Esemplari i pezzi su [[Alfredo Binda]], campione della sua generazione.
 
[[File:Orio-Vergani Premio-Bagutta 1934.jpg|thumb|left|upright=1.1|Orio Vergani alla presentazione del [[Premio Bagutta]], Milano, gennaio 1934]]
È oggi considerato il «maestro del giornalismo sportivo»<ref name="Avvenire, 3 maggio 2009">''[[Avvenire]]'', 3 maggio 2009.</ref>. [[Gianni Brera]] e [[Bruno Raschi]] appresero la sua altissima lezione<ref name="Avvenire, 3 maggio 2009" />.
[[File:Callas Vergani.jpg|thumb|Orio Vergani con [[Maria Callas]].]]
A 20 anni Vergani pubblicò il suo primo libro di novelle, ''Acqua alla gola'', mentre già svolgeva un'intensa attività giornalistica scrivendo per il quotidiano romano ''[[La Tribuna]]'', per l'inserto de ''[[Il Messaggero]]'' "Il Messaggero della domenica" e per le riviste ''[[Cronache d'attualità]]'' e ''Lo Spettatore italiano''<ref>Francesco Giubilei, ''Strapaese'', Odoya, 2021, pag. 211.</ref>. Successivamente passò a ''[[L'Idea Nazionale]]''. Nella narrativa rimase fedele al [[Naturalismo (letteratura)|naturalismo]], dopo la giovane esperienza nel [[realismo magico]].
 
Collaboratore del quotidiano romano ''[[L'Idea Nazionale]]'', aA soli 26 anni Vergani fu chiamato da [[Ugo Ojetti]] al ''[[Corriere della Sera]]'' come inviato speciale della [[Terza pagina]]. Lavorò nel maggiore quotidiano italiano per 34 anni, coprendo con i suoi articoli la pagina politica, la terza pagina e la pagina sportiva.
Orio Vergani è considerato il primo [[fotoreporter]] italiano. Dal suo lavoro di inviato all'estero ha tratto ispirazione per numerosi libri fotografici: ''45° all'ombra'', Treves, Milano 1935 (con 106 fotografie); ''Sotto i cieli d'Africa'', Treves, Milano 1936 (con 100 fotografie); ''Riva africana'', Hoepli, Milano 1937 (con 96 tavole fuori testo da fotografie dell'autore); ''La via nera. Viaggio in Etiopia da Massaua a Mogadiscio'', Treves, Milano 1938.
Orio Vergani divenne celebre nel giornalismo sportivo come inviato al seguito di ben 25 «[[Giro d'Italia|Giri d'Italia]]» e di altrettanti «[[Tour de France]]». Con il suo talento letterario portò ai massimi livelli la ritrattistica dei campioni dello sport. Esemplari i pezzi su [[Alfredo Binda]], il campione della sua generazione.
Ma Vergani è stato anche tra i primi scrittori italiani a interessarsi di arti "nuove" come il [[jazz]], il [[cinema]], la [[coreografia]].<br/>
 
HaNel fondato[[1926]] ilfu uno dei fondatori del [[premio Bagutta]], che, è per anzianità, è il primo premio letterario italiano.<br/>
Dopo la fine della [[Repubblica sociale|Repubblica sociale italiana]] fu, in pratica, l'unico epurato del «Corriere».
Gaetano Afeltra, ex collega di via Solferino, riuscì a riassumerlo un anno dopo al quotidiano del pomeriggio «Milano-Sera» (si stampava nella stessa tipografia del Corriere). Finalmente la sua firma riapparve sul «Corriere della Sera» il 19 settembre [[1946]]<ref name="Oreste"/>.
 
Dalla fine degli anni Venti, Vergani divenne cronista ufficiale dei viaggi dei sovrani e della [[Casa Savoia|famiglia reale]] (e, dal 1930, anche di [[Benito Mussolini]]) nonché dei più importanti eventi della vita del regime<ref>{{treccani|orio-vergani_%28Dizionario-Biografico%29|Orio Vergani}}</ref>.
Nel [[1953]] fondò a Milano l'«Accademia Italiana della Cucina».
 
Nel gennaio del 1930 si sposò con Ida Lorini, detta Mimì (da cui ebbe due figli: Leonardo nel 1932 e Guido nel 1935).
Morì al tavolo di lavoro all'alba del 6 aprile 1960.
 
===Il Attività letteraria dopoguerra===
Aderì, fra i pochi intellettuali, alla R.S.I. Dopo la fine della [[Repubblica sociale italiana|Repubblica sociale]] fu, in pratica, l'unico epurato del «Corriere della Sera» su indicazione del [[Comitato di Liberazione Nazionale]], il cui regime commissariale si prolungò fino al giugno 1946<ref>{{cita news|autore=Giovanni Tassani|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/1946-vergani-scrive-di-ciano-in-incognito|titolo=1946: quando Vergani scriveva di Ciano in incognito|pubblicazione=[[Avvenire]]|data=20 febbraio 2021|accesso=11 marzo 2021}}</ref>. Fino a quella data Vergani collaborò al quotidiano del pomeriggio «Milano-Sera» (si stampava nella stessa tipografia del Corriere), grazie ai buoni uffici di [[Gaetano Afeltra]], ex collega di via Solferino. La sua firma riapparve sul «Corriere della Sera» il 19 settembre [[1946]]<ref name="Oreste"/>.
[[File:Callas Vergani.jpg|thumb|Orio Vergani con [[Maria Callas]].]]
All'attività di giornalista (si calcola che abbia scritto più di 20.000 articoli) Vergani accompagnò sempre quella, più mediata, letteraria. La sua fu una narrativa di assorti e angosciati sentimenti umani.
 
Nel [[1953]] fondò a Milano l'«[[Accademia italiana della cucina|Accademia Italiana della Cucina]]».
A 20 anni Vergani pubblicò il suo primo libro di novelle, ''Acqua alla gola'', mentre già svolgeva un'intensa attività giornalistica al quotidiano romano ''[[La Tribuna]]'', a ''[[Il messaggero della domenica]]'' ed a ''[[L'Idea Nazionale]]''.
 
Morì al tavolo di lavoro all'alba del 6 aprile 1960. Si calcola che abbia scritto più di 20.000 articoli.
Dopo aver pubblicato ''[[Soste del capogiro]]'' e ''[[Fantocci del carosello immobile]]'', scrisse nel [[1928]], non ancora trentenne, il romanzo ''[[Io, povero negro]]'' e subito dopo le novelle di ''[[Domenica al mare]]'' (1931). Nella narrativa rimase fedele al [[Naturalismo (letteratura)|naturalismo]], dopo la giovane esperienza nel [[realismo magico]].
 
Ma Vergani è stato anche tra i primi scrittori italiani a interessarsi di arti "nuove" come il [[jazz]], il [[cinema]], la [[coreografia]].<br/>
Ha fondato il [[premio Bagutta]] che, per anzianità, è il primo premio letterario italiano.<br/>
Ha avuto due figli, Guido e Leonardo, anch'essi giornalisti<ref name="Oreste"/>.
 
L’archivio personale di Vergani è stato suddiviso in tre diversi fondi, conservati rispettivamente presso il [[Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei|Centro manoscritti]] dell'[[Università di Pavia]], il Museo-Biblioteca dell'attore di [[Genova]] e gli eredi.
===Scrittura per il teatro e la radio===
* [[1926]]: Pirandello mise in scena il suo ''[[Cammino sulle acque]]'', [[commedia]] considerata tra le più singolari e coraggiose di quell'epoca, ripresa negli [[anni 1950|anni cinquanta]] dal [[Piccolo Teatro (Milano)|Piccolo Teatro di Milano]];
*''Stazioni sulla laguna'', di Orio Vergani, orchestra di [[Cesare Gallino]], regia di [[Nino Meloni]], trasmessa il 22 ottobre [[1942]] nel programma "A" [[Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche|EIAR]].
* ''Danze di Spagna'', Compagnia del Teatro comico di Roma, regia di [[Nino Meloni]], [[Radio Rai]] [[1950]].
 
==Riconoscimenti==
Orio Vergani ha vinto:
* nel [[1939]] il [[premio Viareggio]], con la raccolta di [[elzeviro|elzeviri]], ''[[Basso profondo (Vergani)|Basso profondo]]'';<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|dataarchivio = 19 luglio 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140719121618/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|urlmorto = sì}}</ref>
* nel [[1942]] il [[premio dell'[[Accademia d'Italia]] per il romanzo ''[[Recita in collegio]]'';
* nel [[1957]] il [[premio Marzotto]] per il romanzo ''[[Udienza a porte chiuse]]''.
 
==Opere==
===Fotogiornalismo===
Orio Vergani è considerato il primo [[fotoreporter]] italiano. Dal suo lavoro di inviato all'estero ha tratto ispirazione per numerosi libri fotografici:
*''Il *Mediterraneo''; con 15 acquarelli di H. Robert, Roma, Istituto geografico De Agostini, 1930 circa
*''45° all'ombra'', Treves, Milano 1935 (con 106 fotografie);
*''Sotto i cieli d'Africa'', Treves, Milano 1936 (con 100 fotografie);
*''Riva africana'', Hoepli, Milano 1937 (con 96 tavole fuori testo da fotografie dell'autore);
*''La via nera. Viaggio in Etiopia da Massaua a Mogadiscio'', Treves, Milano 1938.
===Biografie===
*''I Ricordi. Immagini di un'epoca''
*''Caro Coppi: la vita, le imprese, la malasorte, gli anni di Fausto e di quell'Italia''
*''Ciano. Una lunga confessione'', 1974 (postumo)
===Narrativa===
*''L'acqua alla gola'', Primato, Milano 1921
*''Asso piglia tutto'', Roma : Edizioni d'arte Fauno, 1927 (collana Umorismo italiano)
*''Fantocci del carosello immobile'', Milano : Corbaccio, 1927
*''Soste del capogiro'', Milano : Corbaccio, 1927
*''Io, povero negro'', Milano : Fratelli Treves, 1929
*''Domenica al mare'', Milano ; Roma : Treves-Treccani-Tumminelli, 1931
*''Recita in collegio'',
*''Udienza a porte chiuse'',
*''Il vecchio zio'', Milano, Garzanti, 1947
*''Birignao'', Udine, Casamassima, 1997
===Raccolte di articoli===
*''Basso profondo ed altre fantasie'' (1939)
*''Alfabeto del XX secolo'' (postumo, a cura di [[Oreste Del Buono]])
===Scrittura per il teatro e la radio===
* [[1926]]: Pirandello mise in scena il suo ''[[CamminoIl cammino sulle acque]]'' (1926), [[commedia]] considerata tra le più singolari e coraggiose di quell'epoca,. Fu messa in scena da [[Luigi Pirandello]] e venne ripresa negli [[anni 1950|anni cinquanta]] dal [[Piccolo Teatro (Milano)|Piccolo Teatro di Milano]];
*''Stazioni sulla laguna'', di Orio Vergani, orchestra di [[Cesare Gallino]], regia di [[Nino Meloni]], trasmessa il 22 ottobre [[1942]] nel programma "A" [[Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche|EIAR]].
* ''Danze di Spagna'', Compagnia del Teatro comico di Roma, regia di [[Nino Meloni]], [[Radio Rai]] [[1950]].
===Diari===
*''Misure del tempo. Diario 1950-1959''.
*''Memorie di ieri mattina'', Rizzoli, 1958.
 
===Traduzioni===
*''Il Santo Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca'' tradotto da Orio Vergani; illustrato da Felice Carena. Milano, Fondazione Ines Fila, 1949.
 
==Note==
Line 75 ⟶ 107:
 
==Collegamenti esterni==
*{{en}} ''[[imdbname:0894020|Orio Vergani]]'', su [[Internet Movie Database]], IMDb.com.
*{{Collegamenti esterni}}