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{{F|centri abitati dell'Abruzzo|gennaio 2015}}
'''Nepezzano''' è una frazione del comune di [[Teramo]], sita a circa 6 Km dal capoluogo.
{{Divisione amministrativa
[[en:|Nome=Nepezzano]]
La località è citata per la prima volta su documenti antichi nel secolo XII, in occasione della Rassegna dei Feudatari esistenti nella Contea Aprutina.
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|Stato=ITA
|Grado amministrativo=4
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|Altitudine= 348
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'''Nepezzano''' è una [[Frazione (geografia)|frazione]] del comune di [[Teramo]], sita a circa 6 Km km dal capoluogo.
 
== Storia ==
Nei documenti vi si legge che Maccabeo Melatino coi suoi consanguinei dichiarava di possedere [[Monticelli (Comune di Teramo)|Monticello]], Campora e Nepezzano.
La località è citata per la prima volta su documenti antichi nel secolo XII, in occasione della Rassegna dei Feudatari esistenti nella Contea Aprutina.
 
Nei documenti vi si legge che Maccabeo Melatino coi suoi consanguinei dichiarava di possedere [[Monticelli (Comune di Teramo)|Monticello]], Campora e Nepezzano.
Secondo lo storico [[Niccola Palma]], il castello del feudatario doveva sorgere nella collina denominata Colle Marino dove si notavano (ai suoi tempi e quindi agli inizi del 1800), ancora ruderi “lungo la strada distrettuale, e donde si ha di prospetto la veduta del villaggio e del suo territorio”).
 
Secondo lo storico [[Niccola Palma]], il castello del feudatario doveva sorgere nella collina denominata Colle Marino dove si notavano (ai suoi tempi e quindi agli inizi del 1800dell'Ottocento), ancora ruderi “lungo"lungo la strada distrettuale, e donde si ha di prospetto la veduta del villaggio e del suo territorio”)territorio".
Il Palma scrive che fu trovata la "ventesima lapide" con la scritta: ''Iter. Privat fundi Nepotiani'' un cippo che probabilmente si riferisce all’accesso al terreno di un Nepoziano. Da qui il nome di Nepezzano. Il Nepotiano citato nella lapide forse era uno di quei coloni romani che ebbero l’assegamento di una quota nell’Agro Pretuziano ossia nel territorio di Petrut (l’antico nome di Teramo).
Dal punto di vista ecclesiastico, il castello del paese nel 1188, in virtù di una Bolla di [[Clemente III]], fu assoggettato a San Nicolò Tordino, insieme alla sua chiesa di San Martino e a tutto il suo territorio, restandovi fino all’abolizione della "Nullius" di San Nicolò Tordino.
 
Il Palma scrive che fu trovata la "ventesima lapide" con la scritta: ''Iter. Privat fundi Nepotiani'' un cippo che probabilmente si riferisce all’accessoall'accesso al terreno di un Nepoziano. Da qui il nome di Nepezzano. Il Nepotiano citato nella lapide forse era uno di quei coloni romani che ebbero l’assegamentol'assegamento di una quota nell’Agronell'Agro Pretuziano ossia nel territorio di Petrut (l’anticol'antico nome di Teramo).
Nel 1351 Nepezzano fu unito al Comune di Teramo e ancora oggi ne fa parte.
 
Dal punto di vista ecclesiastico, il castello del paese nel [[1188]], in virtù di una Bolla di [[Clemente III]], fu assoggettato a [[San Nicolò a Tordino]], insieme alla sua chiesa di San Martino e a tutto il suo territorio, restandovi fino all’abolizioneall'abolizione della "Nullius" di [[San Nicolò a Tordino]].
Sul finire del secolo XVI sbarcarono nel teramano diverse colonie di Schiavoni, provenienti dalla [[Dalmazia]].
Si stabilirono a [[Cologna]] (oggi frazione del comune di [[Roseto degli Abruzzi]]) abitando in pagliai o [[pinciaia|pingiaie]] (o pingiare ossia le case di terra cruda) e altri nei pressi di Nepezzano in un casale che sorgeva nel luogo ove oggi è sita la frazione chiamata Villa Schiavoni. Un gruppo di questi esuli andò ad abitare anche dentro Teramo, dove costituirono una colonia interamente appartata. Eressero una propria cappella nella [[Duomo di Teramo|Cattedrale]], dedicandola a [[San Nicola di Bari]], con relativa Confraternita dedicata a persone della loro gente.
Il 23 giugno 1809 i due paesi di [[Ripattoni|Ripattone]] e Nepezzano furono occupati dai briganti e i paesi ne ebbero a soffrire molto.
 
Nel [[1351]] Nepezzano fu definitivamente unito al Comunecomune di [[Teramo e ancora oggi ne fa parte]].
La chiesa di Nepezzano fu restaurata nel 1931 dal parroco Domenico Pirocchi che eresse anche il campanile al posto di una piccola torre campanaria.
La strada di accesso alla chiesa è stata realizzata nel 1927.
 
Sul finire del secolo XVI sbarcarono nel teramano diverse colonie di Schiavoni, provenienti dalla [[Dalmazia]].
La famiglia Di Domenicatonio per secoli ha avuto vasti possedimenti a Nepezzano, [[Villa Schiavoni]] e in località Coste Sant’Agostino nei pressi di [[Teramo]].
Si stabilirono a [[Cologna]] (oggi frazione del comune di [[Roseto degli Abruzzi]]) abitando in pagliai o [[pinciaia|pingiaie]] (o ''pingiare'' ossia le case di terra cruda) e altri nei pressi di Nepezzano in un casale che sorgeva nel luogo ove oggi è sita la frazione chiamata [[Villa Schiavoni]]. Un gruppo di questi esuli andò ad abitare anche dentro Teramo, dove costituirono una colonia interamente appartata. Eressero una propria cappella nella [[Duomo di Teramo|Cattedrale]], dedicandola a [[Nicola di Mira|San Nicola di Bari]], con relativa Confraternita dedicata a persone della loro gente.
 
Il 23 giugno [[1809]] i due paesi di [[Ripattoni|Ripattone]] e Nepezzano furono occupati dai briganti e i paesi ne ebbero a soffrire molto.
[[Categoria:Frazioni della provincia di Teramo]]
 
La chiesa di Nepezzano fu restaurata nel [[1931]] dal parroco Domenico Pirocchi che eresse anche il campanile al posto di una piccola torre campanaria.
[[en:Nepezzano]]
La strada di accesso alla chiesa è stata realizzata nel 1927.
 
La famiglia Di DomenicatonioDomenicantonio per secoli ha avuto vasti possedimenti a Nepezzano, [[Villa Schiavoni]] e in località Coste Sant’AgostinoSant'Agostino nei pressi di [[Teramo]].
 
== Chiesa di San Lorenzo ==
La chiesa risale al XIII secolo, ed ha mantenuto un aspetto medievale gotico. Ha muratura in ciottoli di fiume, visibile nella parte di base della facciata. Infatti il perimetro è intonacato di rosso pompelmo.
 
La facciata a capanna ha un rosone e portale a sesto acuto. Tale portale ha una lunetta affrescata nel Novecento, con la Madonna col Bambino. Per ogni lato della pianta vi sono tre monofore gotiche. Il campanile è del 1931, a torre con cuspide a cono.
 
== Voci correlate ==
* [[Stazione di Nepezzano-Piano d'Accio]]
 
{{Teramo}}
{{Portale|Abruzzo}}
 
[[Categoria:Nepezzano| ]]