Venerdì santo: differenze tra le versioni

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|tradizioni religiose =
|tradizioni profane = Rievocazioni storiche della Passione
|tradizioni culinarie = Differenti in base alle tradizioni del luogo
|data d'istituzione =
|chiamata anche =
}}
 
Il '''Venerdì santo''' è il [[venerdì]] che precede la [[Pasqua]] [[Cristianesimo|cristiana]]. In questo giorno i [[cristianesimo|cristiani]] commemorano la [[Passione di Gesù|passione]] e la [[Crocifissione di Gesù|crocifissione]] di [[Gesù|Gesù Cristo]]. Questa ricorrenza viene osservata con speciali pratiche e riti dai fedeli di molte confessioni cristiane.
 
== Data ==
{| class="wikitable" style="float:righttext-align:center;"
|+ Data del Venerdì santo, 1993-20232024
|-
! Anno || [[Cristianesimo occidentale|Occidente]] || [[Oriente cristiano|Oriente]]
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| [[2022]]|| 15 aprile || 22 aprile
|-
| [[2023]]||colspan=2| 7 aprile || 14 aprile
|-
| [[2024]]|| 29 marzo ||
|}
La data del Venerdì santo è [[Festa mobile|mobile]] in quanto collegata con la [[Calcolo della Pasqua|data della Pasqua]]. Essendo la data della Pasqua diversa fra Chiese occidentali e orientali, anche le date del Venerdì santo non coincidono.
In alcuni stati, come il [[Regno Unito]], la [[Germania]] e la [[Svizzera]] (con l'eccezione del [[CantoneCanton Ticino|Ticino]] e del [[Canton Vallese|Vallese]]), [[Malta]], l'[[Ungheria]] (dal 2017), la [[Svezia]], la [[Norvegia]], la [[Danimarca]], la [[Finlandia]], la [[Spagna]], la [[Repubblica Ceca]], la [[Slovacchia]], così come in paesi extraeuropei come il [[Canada]], l'[[Australia]], la [[Nuova Zelanda]], [[Timor Est]], [[Singapore]], il [[Cile]], la [[Colombia]], il [[Venezuela]], l'[[Ecuador]], [[Cuba]] (dal 2012) e la [[Costa Rica]], questo giorno è festivo agli effetti civili.
 
== Nel cattolicesimo ==
Come nel [[Mercoledì delle ceneri]], i fedeli dai 14 anni di età in su sono invitati all'[[Astinenza dalle carni|astinenza dalla carne]] (sono ammessi uova e latticini), e quelli dai 18 ai 60 anni al [[digiuno ecclesiastico]], che consiste nel consumare un solo pasto (pranzo o cena) durante la giornata (è ammessa, oltre a questo, una piccola refezione). Il [[digiuno]] si compie in segno di penitenza per i [[peccato|peccati]] di tutti gli uomini, che Gesù è venuto a espiare nella [[Passione di Gesù|passione]], e assume inoltre il significato mistico di attesa dello Sposo, secondo le parole di Gesù ({{passo biblico2biblico|Mt|9,15}}); lo Sposo della Chiesa, cioè Cristo, viene tolto dal mondo a causa del peccato degli uomini, ma i cristiani sono invitati a preparare con il digiuno l'evento del suo ritorno e della liberazione dalla morte; questo evento si attua nel memoriale della sua [[risurrezione]] la domenica di Pasqua.
 
[[File:Mass of the Presanctified.jpg|upright=2.3|thumb|center|L'azione liturgica della Passione del Signore concelebrata nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes a [[Filadelfia]]]]
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=== Nella tradizione popolare italiana ===
[[File:Cristomortocatenanuova.png|left|thumb|Cristo morto di autore ignoto del 1850, si porta in processione il Venerdì santo a [[Catenanuova]] (EN)]]
[[File:Processione della Madonna Addolorata.jpg|miniatura|Processione mattutina della [[Maria Addolorata|Madonna Addolorata]] durante le [[Sacra rappresentazione|Sacre Rappresentazioni]] del [[Venerdì Santo a Romagnano Sesia|Venerdì Santo]] di [[Romagnano Sesia]] (NO)]]
[[File:Processione del Venerdì Santo di Chieti.jpg|thumb|180px|Processione del Cristo morto a Chieti]]
In [[Piemonte]] risiede una delle più antiche rappresentazioni del [[Venerdì Santo a Romagnano Sesia|Venerdì Santo]], una [[reliquia]] vivente del passato, risalente a tre secoli fa, che si svolge durante la [[Settimana santa|Settimana Santa]], con cadenza biennale, a [[Romagnano Sesia]], in [[provincia di [[Novara]].<br />
 
In [[Abruzzo]], a [[Chieti]], si svolge quella che è ritenuta la più antica [[Processione del Venerdì santo di Chieti|Processione del Cristo Morto]] in Italia (secondo la tradizione dall'[[842]]), al tramonto, tra tripodi accesi di fiamma e le struggenti note del ''[[miserere]]'' di Saverio Selecchy di quasi quattrocento tra musici e cantori; senza eccezioni, da oltre quattro secoli, l'organizzazione è a cura dell'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti.<br />
 
Sempre in territorio abruzzese molto evocative sono la Processione della [[Settimana Santa di Teramo]], la Processione degli Incappucciati di [[Lanciano]], sotto la storica organizzazione dell'Arciconfraternita Morte e Orazione (1608), e la processione della [[Settimana Santa di Sulmona]].<br />
 
In [[Campania]], in [[Penisola sorrentina]], in [[Sant'Agnello]], si svolge l'antica processione del “Cristo Morto”, al tramonto, tra tripodi accesi di fiamma, il coro di voci bianche "Deh Popoli", forte di circa centoquaranta piccoli cantori, e le struggenti note del ''[[miserere]]'' gregoriano con quasi duecento cantori; senza eccezioni, da oltre tre secoli secoli e mezzo, l'organizzazione è a cura della [[Venerabile Arciconfraternita del Gonfalone dei Santi Prisco e Agnello]].<br />
 
In [[Molise]], a [[Campobasso]], già dal 1626, anno della sua istituzione, si svolge la calorosa e devota processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata. La manifestazione religiosa è una delle due manifestazioni in cui i campobassani si sentono più partecipi, soprattutto emotivamente. Il lungo e mesto corteo, che chiama a sé tutta la città, si muove nel pomeriggio dall'antica chiesa di Santa Maria della Croce, per poi snodarsi dapprima nel centro storico, arrivando fin quasi ai piedi del [[Castello Monforte]] e, successivamente, giunge nella zona murattiana e moderna della città, dove attende ormai la ''tradizionale'' sosta al carcere di via Cavour, a cui seguono una preghiera scritta dai detenuti e una breve riflessione dell'arcivescovo di [[Arcidiocesi di Campobasso-Boiano|Campobasso-Boiano]]; passando poi come ultimo tragitto sul lungo corso comunale stracolmo di persone, la processione fa quindi ritorno nella chiesa da dove era partita. La scelta dell'orario pomeridiano non è casuale, volendo altresì ricordare il momento in cui avvenne il trapasso di [[Gesù Cristo]].
 
La peculiarità di questa cerimonia è quella di avere all'interno un coro di circa settecento persone, il quale durante il lungo percorso, ''abbraccia'' e commuove l'intera comunità campobassana con lo struggente e coinvolgente canto del "''Teco vorrei''", composizione di inizio Novecento del maestro campobassano [[Michele De Nigris]] su versi di [[Pietro Metastasio]]. Tale espressione musicale vuol essere, in un certo qual modo, anche il prosieguo di quella tradizione che era già presente tra le antiche confraternite cittadine dei Crociati e i Trinitari nel XVI secolo, i quali, a seguito della malinconica teoria mattutina, intonavano il "''Lamento della Madonna Santissima''".
 
In [[Sicilia]], in particolare a [[Palermo]],[[Assoro]], [[Trapani]], [[Caltanissetta]],
[[Viagrande]], [[Erice]], [[Troina]], il Venerdì santo è uno dei giorni più particolari dell'anno. Vengono fusi liturgia e folclore: vengono effettuate delle vere e proprie "rievocazioni" del giorno della morte di [[Gesù]]. Un esempio possono essere gli "incontri" tra le statue di Gesù e della Madonna prima che avvenga la crocefissione. Le processioni sono sempre accompagnate delle [[marce funebri]] delle bande musicali e soprattutto dai "[[Lamentanza|lamenti]]" (a Caltanissetta eseguite dai [[fogliamari]]).
 
In Friuli Venezia Giulia, viene fatta nei paesi di [[Erto]], [[Vinaio]], [[Sesto al Reghena]], [[Cicconico di Fagagna]], e in anni passati a [[Santa Margherita del Gruagno]], la "Sacra rappresentazione vivente della via crucis".
 
[[File:Venerdi Santo a Barletta.jpg|thumb|Processione devozionale di Venerdì santo a [[Barletta]]]]