La fabbrica del terrore: differenze tra le versioni

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== Contenuto ==
== Contenuto ==
Tratta della [[teoria del complotto]] del cosiddetto ''[[terrorismo di stato]]'' nell'era della [[globalizzazione]], ed è incentrato sugli [[attacchi terroristici dell'11 settembre 2001]], ma dedica vari capitoli anche alle operazioni interpretate come [[false flag]] che vanno dalla [[Congiura delle polveri]] del [[XVII secolo]] agli [[Anni di piombo]] italiani, passando per quel filone del [[terrorismo]] che, nell'interpretazione di Tarpley, è apparentemente "rosso", di stampo [[comunismo|comunista]], ma in realtà pilotato da centri organizzativi della [[NATO]] e legata, per esempio, a operazioni segrete come [[Gladio (organizzazione)|Gladio]].
Tratta della [[teoria del complotto]] del cosiddetto ''[[terrorismo di stato]]'' nell'era della [[globalizzazione]], ed è incentrato sugli [[attacchi terroristici dell'11 settembre 2001]], ma dedica vari capitoli anche alle operazioni interpretate come [[false flag]] che vanno dalla [[Congiura delle polveri]] del [[XVII secolo]] agli [[Anni di piombo]] italiani, passando per quel filone del [[terrorismo]] che, nell'interpretazione di Tarpley, è apparentemente "rosso", di stampo [[comunismo|comunista]], ma in realtà pilotato da centri organizzativi della [[NATO]] e legata, per esempio, a operazioni segrete come [[Gladio (organizzazione)|Gladio]].


Tesi di fondo del libro è che l'[[Attentati dell'11 settembre|11 settembre 2001]] sarebbe avvenuta una presunta "enorme provocazione", una sorta di [[colpo di Stato]], o un super-golpe mondiale, basato su un'operazione militare [[false flag]] attribuita ad [[Al-Qaida]], ma in realtà perpetrata da un'organizzazione terroristica che taglierebbe trasversalmente le più alte istituzioni statunitensi, i [[servizi segreti]], e sarebbe, in sostanza, una sorta di "Piovra" del [[complesso militare-industriale]] statunitense e non solo, che avrebbe richiesto il coinvolgimento diretto di enti come la [[CIA]] e servizi segreti di altri paesi, [[Gran Bretagna]] ''in primis''.
Tesi di fondo del libro è che l'[[Attentati dell'11 settembre|11 settembre 2001]] sarebbe avvenuta una presunta "enorme provocazione", una sorta di [[colpo di Stato]], o un super-golpe mondiale, basato su un'operazione militare [[false flag]] attribuita ad [[Al-Qaida]], ma in realtà perpetrata da un'organizzazione terroristica che taglierebbe trasversalmente le più alte istituzioni statunitensi, i [[servizi segreti]], e sarebbe, in sostanza, una sorta di "Piovra" del [[complesso militare-industriale]] statunitense e non solo, che avrebbe richiesto il coinvolgimento diretto di enti come la [[CIA]] e servizi segreti di altri paesi, [[Gran Bretagna]] ''in primis''.


== Accoglienza della critica ==
== Accoglienza della critica ==
In Italia il libro è stato accolto favorevolmente da [[Franco Cardini]], docente dell'Università di Firenze, e da [[Giulietto Chiesa]]<ref> (si vedano i loro commenti in quarta di copertina al libro stesso) http://www.dearecords.it/shop/la-fabbrica-del-terrore-webster-griffin-tarpley.html</ref> mentre il sociologo [[Massimo Introvigne]] lo ha stroncato su ''[[il Giornale]]''<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=220668 L'11 SETTEMBRE? Tutta colpa dei dogi di Venezia (e di Et) - Cultura - ilGiornale.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (15 novembre 2007), senza analizzare in dettaglio gli argomenti del libro ma offrendo un'analisi del "[[complottismo]]" e di alcune tesi di Tarpley come fenomeno sociale. L'unica vera e propria recensione su un quotidiano nazionale consiste in un favorevole articolo de ''[[il manifesto]]'' (4 settembre 2007) di [[Marina Montesano]], docente di storia all'Università di Genova.<ref>[http://www.aginform.org/tarpley2.html Webster G. Tarpley in traduzione italiana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
In Italia il libro è stato accolto favorevolmente da [[Franco Cardini]], docente dell'Università di Firenze, e da [[Giulietto Chiesa]]<ref>(si vedano i loro commenti in quarta di copertina al libro stesso) {{collegamento interrotto|1=http://www.dearecords.it/shop/la-fabbrica-del-terrore-webster-griffin-tarpley.html |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> mentre il sociologo [[Massimo Introvigne]] lo ha stroncato su ''[[il Giornale]]''<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=220668 L'11 SETTEMBRE? Tutta colpa dei dogi di Venezia (e di Et) - Cultura - ilGiornale.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (15 novembre 2007), senza analizzare in dettaglio gli argomenti del libro ma offrendo un'analisi del "[[complottismo]]" e di alcune tesi di Tarpley come fenomeno sociale. L'unica vera e propria recensione su un quotidiano nazionale consiste in un favorevole articolo de ''[[il manifesto]]'' (4 settembre 2007) di [[Marina Montesano]], docente di storia all'Università di Genova.<ref>[http://www.aginform.org/tarpley2.html Webster G. Tarpley in traduzione italiana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>


== Argomenti ==
== Argomenti ==
* 11 settembre ([[2001]])
* 11 settembre ([[2001]])
* [[Caso Moro]] ([[1978]])
* [[Caso Moro]] ([[1978]])
* [[Attentati del 7 luglio 2005 a Londra]] ([[2005]])
* [[Attentati di Londra del 2005]] ([[2005]])
* [[Attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid]] ([[2003]]
* [[Attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid]] ([[2003]]
* [[Afghanistan]] ([[2001]]) guerra
* [[Afghanistan]] ([[2001]]) guerra
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|titolo= La fabbrica del terrore
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|editore= Arianna editrice
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[[Categoria:Teorie del complotto]]
[[Categoria:Opere letterarie basate su teorie del complotto]]
[[Categoria:Terrorismo di Stato]]
[[Categoria:Terrorismo di Stato]]
[[Categoria:Saggistica statunitense]]
[[Categoria:Saggi di autori statunitensi]]

Versione attuale delle 17:03, 15 lug 2021

La fabbrica del terrore
Titolo originaleSynthetic Terror
AutoreWebster Tarpley
1ª ed. originale2005
GenereSaggistica
Sottogenerestorico - politico
Lingua originaleinglese

La fabbrica del terrore è un saggio di Webster Griffin Tarpley del 2005. Il libro è alla sua quarta edizione statunitense aggiornata.[senza fonte]

Tratta della teoria del complotto del cosiddetto terrorismo di stato nell'era della globalizzazione, ed è incentrato sugli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, ma dedica vari capitoli anche alle operazioni interpretate come false flag che vanno dalla Congiura delle polveri del XVII secolo agli Anni di piombo italiani, passando per quel filone del terrorismo che, nell'interpretazione di Tarpley, è apparentemente "rosso", di stampo comunista, ma in realtà pilotato da centri organizzativi della NATO e legata, per esempio, a operazioni segrete come Gladio.

Tesi di fondo del libro è che l'11 settembre 2001 sarebbe avvenuta una presunta "enorme provocazione", una sorta di colpo di Stato, o un super-golpe mondiale, basato su un'operazione militare false flag attribuita ad Al-Qaida, ma in realtà perpetrata da un'organizzazione terroristica che taglierebbe trasversalmente le più alte istituzioni statunitensi, i servizi segreti, e sarebbe, in sostanza, una sorta di "Piovra" del complesso militare-industriale statunitense e non solo, che avrebbe richiesto il coinvolgimento diretto di enti come la CIA e servizi segreti di altri paesi, Gran Bretagna in primis.

Accoglienza della critica

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In Italia il libro è stato accolto favorevolmente da Franco Cardini, docente dell'Università di Firenze, e da Giulietto Chiesa[1] mentre il sociologo Massimo Introvigne lo ha stroncato su il Giornale[2] (15 novembre 2007), senza analizzare in dettaglio gli argomenti del libro ma offrendo un'analisi del "complottismo" e di alcune tesi di Tarpley come fenomeno sociale. L'unica vera e propria recensione su un quotidiano nazionale consiste in un favorevole articolo de il manifesto (4 settembre 2007) di Marina Montesano, docente di storia all'Università di Genova.[3]

Voci correlate

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