De Wallen: differenze tra le versioni
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'''De Wallen''' o '''De Walletjes''' (letteralmente: "le mura" e "le piccole mura") è il più grande e meglio conosciuto [[quartiere a luci rosse]] e una delle maggiori attrazioni turistiche di [[Amsterdam]], nonché uno dei più famosi [[quartiere a luci rosse|quartieri a luci rosse]] d'Europa e del mondo. |
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De Wallen, assieme alle zone di [[Singel (Amsterdam)|Singelgebied]] e [[Ruysdaelkade]], forma il ''Rosse Buurt'' (l'area a luci rosse) di Amsterdam. |
De Wallen, assieme alle zone di [[Singel (Amsterdam)|Singelgebied]] e [[Ruysdaelkade]], forma il ''Rosse Buurt'' (l'area a luci rosse) di Amsterdam. |
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== Zona, storia e nome == |
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⚫ | L'area totale, approssimativamente, corrisponde a 6500 metri quadrati ed è limitata a nord da Niezel, il mare ad est, il Sint Jansstraat a sud e Warmoesstraat ad ovest. La prostituzione si svolge in questa zona, nelle seguenti strade: Barndesteeg, Bethlehemsteeg, Bloedstraat, Boomsteeg (ora chiusa), Dollebegijnensteeg, Enge Kerksteeg, Goldbergersteeg, Gordijnensteeg, Molensteeg, Monnikenstraat, [[Oudekerksplein]], Oudekennissteeg, Oudezijds Achterburgwal, Oudezijds Voorburgwal, Sint Annendwarsstraat, Sint Annenstraat, Stoofsteeg e Trompettersteeg. |
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[[File:Sex worker statue Oudekerksplein Amsterdam.jpg|thumb|Statua di una prostituta]] |
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La prostituzione è legale nei [[Paesi Bassi]], ma non si può esercitare per strada. Comunque, solo cittadini della [[comunità europea]] possono lavorare in questo ambito e non vengono concessi permessi di lavoro ad extra-europei. |
La prostituzione è legale nei [[Paesi Bassi]], ma non si può esercitare per strada. Comunque, solo cittadini della [[comunità europea]] possono lavorare in questo ambito e non vengono concessi permessi di lavoro ad extra-europei. |
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Mentre i servizi sanitari e sociali sono sempre disponibili, le prostitute non sono tenute a sottoporsi periodicamente a controlli medici. Uno studio condotto prima del [[2006]] ha rivelato che il 7% delle prostitute olandesi (incluse quelle che lavorano per strada) è |
Mentre i servizi sanitari e sociali sono sempre disponibili, le prostitute non sono tenute a sottoporsi periodicamente a controlli medici. Uno studio condotto prima del [[2006]] ha rivelato che il 7% delle prostitute olandesi (incluse quelle che lavorano per strada) è positiva al virus [[HIV]]. I proprietari di bordelli e le prostitute richiedono spesso certificati sanitari ai clienti.<ref>{{cita web|url=http://seattletimes.nwsource.com/html/nationworld/2002815117_amsterdam19.html?syndication=rss|editore=Seattle Times|accesso=10-01-2009|titolo=Amsterdam Red Light District turns spotlight on its practice|lingua=en}}</ref> |
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Le donne che lavorano come prostitute al De Wallen affittano le stanze per 100-150 € per otto ore, a turni, e comprendono anche la sicurezza. Il [[profilattico]] viene usato per i rapporti sessuali con penetrazione, mentre non sempre per il sesso orale. Venti minuti di sesso costano circa 50 €. Ci sono donne di diverse nazionalità che offrono questi servizi. |
Le donne che lavorano come prostitute al De Wallen affittano le stanze per 100-150 € per otto ore, a turni, e comprendono anche la sicurezza. Il [[profilattico]] viene usato per i rapporti sessuali con penetrazione, mentre non sempre per il sesso orale. Venti minuti di sesso costano circa 50 €. Ci sono donne di diverse nazionalità che offrono questi servizi. |
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Per contrastare la pubblicità negativa, Mariska Majoor (fondatrice del ''Prostitutie Informatie Centrum'', centro informativo prostituzione) ha organizzato due giornate gratuite, a |
Per contrastare la pubblicità negativa, Mariska Majoor (fondatrice del ''Prostitutie Informatie Centrum'', centro informativo prostituzione) ha organizzato due giornate gratuite, a febbraio [[2006]] e a marzo [[2007]], consentendo l'accesso ai visitatori in alcune vetrine dei bordelli e ad alcuni peep show, informandoli sulle condizioni delle donne che ci lavorano.<ref>{{cita web|url=http://www.dutchamsterdam.nl/124-red-light-district-holds-2nd-annual-open-day|editore=DutchAmsterdam.nl|accesso=10-01-2009|titolo=Red Light District holds 2nd annual Open Day|lingua=en}}</ref> Majoor ha anche spinto per avere il primo monumento dedicato alle prostitute nel quartiere a luci rosse. La statua di bronzo è stata rivelata a marzo [[2007]], di fronte ad [[Oude Kerk (Amsterdam)|Oude Kerk]], e mostra una donna che aspetta sulla porta.<ref>{{cita web|url=http://www.dutchamsterdam.nl/142-amsterdam-prostitute-statue|editore=DutchAmsterdam.nl|accesso=10-01-2009|titolo=Statue in honor of prostitutes unveiled|lingua=en}}</ref> |
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Le autorità della città sono preoccupate riguardo rapporti sul [[lenocinio]] e sul [[traffico di esseri umani]] nell'area, sebbene la misura di questi fenomeni nella zona |
Le autorità della città sono preoccupate riguardo rapporti sul [[lenocinio]] e sul [[traffico di esseri umani]] nell'area, sebbene la misura di questi fenomeni nella zona sia incerta. |
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Due anonimi vice-ufficiali di polizia che hanno lavorato nel distretto hanno rivelato, ad ottobre [[2005]], che ci sono due principali gruppi di trafficanti umani al De Wallen, i ''loverboys'' e i ''Turks'' ([[Turchia|turchi]]). Il gruppo dei ''[[loverboys]]'' consiste, principalmente, in un certo numero di giovani uomini [[Marocco|marocchini]] che usano tecniche romantiche per convincere le donne a lavorare per loro come prostitute. Una indagine su di loro del [[2003]] ha portato pochi frutti: solo alcuni arresti e gli indagati sono stati liberati quasi immediatamente per mancanza di prove.<ref>{{cita web|url=http://www.debalie.nl/artikel.jsp?podiumid=digitale&articleid=44036|editore=NRC-handelsblad|accesso=10-01-2009|titolo=Slavenhandel op de wallen|lingua=nl|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130729190733/http://www.debalie.nl/artikel.jsp?podiumid=digitale&articleid=44036|dataarchivio=29 luglio 2013}}</ref> |
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Versione attuale delle 00:35, 7 ott 2023
De Wallen | |
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Stato | Paesi Bassi |
Città | Amsterdam |
Superficie | 0,01 km² |
De Wallen o De Walletjes (letteralmente: "le mura" e "le piccole mura") è il più grande e meglio conosciuto quartiere a luci rosse e una delle maggiori attrazioni turistiche di Amsterdam, nonché uno dei più famosi quartieri a luci rosse d'Europa e del mondo.
Si trova nel cuore della parte antica della città e comprende diversi isolati a sud della chiesa di Oude Kerk ed è attraversato da numerosi canali. De Wallen è una rete di vicoli che contengono poco meno di trecento stanze, affittate da prostitute donne (e in minor parte donne transgender), che offrono i loro servizi dietro ad una parete o una porta di vetro, illuminata dalle tipiche luci rosse. L'area contiene anche un grande numero di sexy shop, teatri erotici, peep show, un museo del sesso e uno della cannabis, oltre ad alcuni coffee-shop.
De Wallen, assieme alle zone di Singelgebied e Ruysdaelkade, forma il Rosse Buurt (l'area a luci rosse) di Amsterdam.
Zona, storia e nome
[modifica | modifica wikitesto]L'area totale, approssimativamente, corrisponde a 6500 metri quadrati ed è limitata a nord da Niezel, il mare ad est, il Sint Jansstraat a sud e Warmoesstraat ad ovest. La prostituzione si svolge in questa zona, nelle seguenti strade: Barndesteeg, Bethlehemsteeg, Bloedstraat, Boomsteeg (ora chiusa), Dollebegijnensteeg, Enge Kerksteeg, Goldbergersteeg, Gordijnensteeg, Molensteeg, Monnikenstraat, Oudekerksplein, Oudekennissteeg, Oudezijds Achterburgwal, Oudezijds Voorburgwal, Sint Annendwarsstraat, Sint Annenstraat, Stoofsteeg e Trompettersteeg.
Il quartiere a luci rosse esiste dal XIV secolo e precedentemente conteneva anche distillerie, prevalentemente per marinai. Il nome Wallen (mura) si riferisce al mantenimento della diga medievale nel centro storico di Amsterdam.
Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]La prostituzione è legale nei Paesi Bassi, ma non si può esercitare per strada. Comunque, solo cittadini della comunità europea possono lavorare in questo ambito e non vengono concessi permessi di lavoro ad extra-europei.
Mentre i servizi sanitari e sociali sono sempre disponibili, le prostitute non sono tenute a sottoporsi periodicamente a controlli medici. Uno studio condotto prima del 2006 ha rivelato che il 7% delle prostitute olandesi (incluse quelle che lavorano per strada) è positiva al virus HIV. I proprietari di bordelli e le prostitute richiedono spesso certificati sanitari ai clienti.[1]
Le donne che lavorano come prostitute al De Wallen affittano le stanze per 100-150 € per otto ore, a turni, e comprendono anche la sicurezza. Il profilattico viene usato per i rapporti sessuali con penetrazione, mentre non sempre per il sesso orale. Venti minuti di sesso costano circa 50 €. Ci sono donne di diverse nazionalità che offrono questi servizi.
Per contrastare la pubblicità negativa, Mariska Majoor (fondatrice del Prostitutie Informatie Centrum, centro informativo prostituzione) ha organizzato due giornate gratuite, a febbraio 2006 e a marzo 2007, consentendo l'accesso ai visitatori in alcune vetrine dei bordelli e ad alcuni peep show, informandoli sulle condizioni delle donne che ci lavorano.[2] Majoor ha anche spinto per avere il primo monumento dedicato alle prostitute nel quartiere a luci rosse. La statua di bronzo è stata rivelata a marzo 2007, di fronte ad Oude Kerk, e mostra una donna che aspetta sulla porta.[3]
Lenocinio e traffico umano
[modifica | modifica wikitesto]Le autorità della città sono preoccupate riguardo rapporti sul lenocinio e sul traffico di esseri umani nell'area, sebbene la misura di questi fenomeni nella zona sia incerta.
Due anonimi vice-ufficiali di polizia che hanno lavorato nel distretto hanno rivelato, ad ottobre 2005, che ci sono due principali gruppi di trafficanti umani al De Wallen, i loverboys e i Turks (turchi). Il gruppo dei loverboys consiste, principalmente, in un certo numero di giovani uomini marocchini che usano tecniche romantiche per convincere le donne a lavorare per loro come prostitute. Una indagine su di loro del 2003 ha portato pochi frutti: solo alcuni arresti e gli indagati sono stati liberati quasi immediatamente per mancanza di prove.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Amsterdam Red Light District turns spotlight on its practice, su seattletimes.nwsource.com, Seattle Times. URL consultato il 10-01-2009.
- ^ (EN) Red Light District holds 2nd annual Open Day, su dutchamsterdam.nl. URL consultato il 10-01-2009.
- ^ (EN) Statue in honor of prostitutes unveiled, su dutchamsterdam.nl. URL consultato il 10-01-2009.
- ^ (NL) Slavenhandel op de wallen, su debalie.nl, NRC-handelsblad. URL consultato il 10-01-2009 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2013).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su De Wallen