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Il termine ''Trametsch'' deriva dall'omonimo torrente che scende dalla cima della montagna, fino a sfociare a valle nell'[[Isarco]]. |
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La pista vanta un percorso di ben 9 chilometri, con un dislivello di 1450 metri.<ref name=Trametsch>{{Cita web |url=http://www.plose.org/it/inverno/sci-snowboard/la-storia-della-trametsch.html |titolo=Dati sulla Trametsch |accesso=19 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111112092349/http://www.plose.org/it/inverno/sci-snowboard/la-storia-della-trametsch.html |dataarchivio=12 novembre 2011 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/11/30/news/muri-da-brivido-vince-la-croda-rossa-1.8211202 Dati relativi alle lunghezze delle piste in Alto Adige] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131203083502/http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2013/11/30/news/muri-da-brivido-vince-la-croda-rossa-1.8211202 |data=3 dicembre 2013 }} su Altoadige.it</ref> |
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La pista parte dal [[rifugio Plose]], posto in cima alla [[Plose|montagna omonima]], e passando per Valcroce (''Kreuztal''), si immette nel bosco, fino a raggiungere Sant'Andrea in Monte (in [[lingua tedesca|ted.]] ''St. Andrä''). |
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[[File:PloseTrametsch.JPG|thumb|Vista della Plose e della sottostante città di [[Bressanone]].]] |
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L'idea di costruire questa pista da sci nacque negli anni in cui si iniziò la costruzione della funivia. Questa fu attiva già dal 1964; vi erano impiegati Zeno Giacomuzzi, Reinhold Knollseisen, Karl Vallazza, Hubert Fink ed Ernst Cimadon i quali pensarono alla costruzione di una pista che passasse in mezzo al bosco, cosa che in Alto Adige allora non esisteva; l'unica esistente all'epoca era quella che scendeva dal ''[[Patscherkofel]]'' di [[Innsbruck]] (2.246 m [[s.l.m.]]).<ref name=Trametsch/> |
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Inizialmente si dovettero ottenere i permessi dai proprietari dei boschi. Nella parte più alta (dove oggi si trova la seggiovia a 4 posti), fu costruito nel 1966 uno [[skilift]], entrato in funzione il 6 gennaio dell'anno successivo. Iniziava così a definirsi una parte del tracciato. In seguito sorse il problema di eliminare i resti dei cippi degli alberi tagliati rimasti in mezzo alla pista. Una prima soluzione ipotizzata fu l'utilizzo di sostanze chimiche portate da Innsbruck; in seguito invece si decise per l'utilizzo di escavatori che completarono il tratto alto durante l'estate del 1967. La parte più bassa del tracciato fu più ardua da effettuare: furono necessari diversi sopralluoghi per la scelta dell'itinerario migliore, oltre al ricorso a materiale esplosivo e all'intervento dei militari. La ''Sportverein'' di Bressanone, allora presieduta da Peter Unterleitner, riuscì ad ottenere un contributo finanziario dalla [[Federazione italiana sport invernali|FISI]].<ref name=Trametsch/> |
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Nella metà degli [[anni 1980|anni ottanta]] si realizzò la nuova cabinovia, che partiva da Sant'Andrea e arrivare a Valcroce. La pista fu quindi adattata a questo nuovo impianto di risalita, soprattutto per quanto riguarda la parte superiore del tracciato. Nel 2004 la pista è stata restaurata, tenendo conto della novità degli sci da [[carving]]; oltre all'eliminazione dei punti potenzialmente pericolosi, si è aggiunto un nuovo impianto per l'innevamento artificiale.<ref name=Trametsch/> |
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Dal [[2009]] la pista è affiancata da una pista da [[slittino su pista naturale]], che parte da Valcroce raggiungendo Sant'Andrea.<ref>{{Cita web |url=http://www.plose.org/it/inverno/slittare/rudirun.html |titolo=Pista da slittino ''Rudi'' |accesso=19 gennaio 2012 |dataarchivio=9 febbraio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110209101815/http://www.plose.org/it/inverno/slittare/rudirun.html |urlmorto=sì }}</ref> La pista è in realtà composta da due piste contigue: |
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Trametsch | |
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La pista Trametsch, vista da castel Salern presso Varna | |
Stato | Italien |
Località | Bressanone |
Montagna | Plose |
Partenza | 2.446 m s.l.m. |
Arrivo | 996 m s.l.m. |
Dislivello | 1.450 m |
Lunghezza | 9.000 m |
La Trametsch è una pista sciistica situata a Bressanone, in Italia.
Origine del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il termine Trametsch deriva dall'omonimo torrente che scende dalla cima della montagna, fino a sfociare a valle nell'Isarco.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La pista vanta un percorso di ben 9 chilometri, con un dislivello di 1450 metri.[1][2]
La pista parte dal rifugio Plose, posto in cima alla montagna omonima, e passando per Valcroce (Kreuztal), si immette nel bosco, fino a raggiungere Sant'Andrea in Monte (in ted. St. Andrä).
D'estate, lungo i pendii della pista si svolge la gara di Mountainbike-Downhill Caidom.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'idea di costruire questa pista da sci nacque negli anni in cui si iniziò la costruzione della funivia. Questa fu attiva già dal 1964; vi erano impiegati Zeno Giacomuzzi, Reinhold Knollseisen, Karl Vallazza, Hubert Fink ed Ernst Cimadon i quali pensarono alla costruzione di una pista che passasse in mezzo al bosco, cosa che in Alto Adige allora non esisteva; l'unica esistente all'epoca era quella che scendeva dal Patscherkofel di Innsbruck (2.246 m s.l.m.).[1]
Inizialmente si dovettero ottenere i permessi dai proprietari dei boschi. Nella parte più alta (dove oggi si trova la seggiovia a 4 posti), fu costruito nel 1966 uno skilift, entrato in funzione il 6 gennaio dell'anno successivo. Iniziava così a definirsi una parte del tracciato. In seguito sorse il problema di eliminare i resti dei cippi degli alberi tagliati rimasti in mezzo alla pista. Una prima soluzione ipotizzata fu l'utilizzo di sostanze chimiche portate da Innsbruck; in seguito invece si decise per l'utilizzo di escavatori che completarono il tratto alto durante l'estate del 1967. La parte più bassa del tracciato fu più ardua da effettuare: furono necessari diversi sopralluoghi per la scelta dell'itinerario migliore, oltre al ricorso a materiale esplosivo e all'intervento dei militari. La Sportverein di Bressanone, allora presieduta da Peter Unterleitner, riuscì ad ottenere un contributo finanziario dalla FISI.[1]
Una volta completata la costruzione dell'intero tratto della pista, si iniziò a pensare allo sfruttamento della nuova pista per competizioni a livello nazionale, come ad esempio i Campionati italiani di sci alpino del 1971. La Saslong era stata ultimata pochi anni prima.[1]
Nella metà degli anni ottanta si realizzò la nuova cabinovia, che partiva da Sant'Andrea e arrivare a Valcroce. La pista fu quindi adattata a questo nuovo impianto di risalita, soprattutto per quanto riguarda la parte superiore del tracciato. Nel 2004 la pista è stata restaurata, tenendo conto della novità degli sci da carving; oltre all'eliminazione dei punti potenzialmente pericolosi, si è aggiunto un nuovo impianto per l'innevamento artificiale.[1]
Dal 2009 la pista è affiancata da una pista da slittino su pista naturale, che parte da Valcroce raggiungendo Sant'Andrea.[3] La pista è in realtà composta da due piste contigue:
- Rudirun1, lunga 5,2 km;
- Rudirun2, lunga 4,8 km.
Ovvero in totale 10 chilometri, che la rendono una delle piste da slittino più lunghe dell'Alto Adige.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Dati sulla Trametsch, su plose.org. URL consultato il 19 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2011).
- ^ Dati relativi alle lunghezze delle piste in Alto Adige Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive. su Altoadige.it
- ^ Pista da slittino Rudi, su plose.org. URL consultato il 19 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2011).