Luciano Fabro: differenze tra le versioni
m Bot: Aggiungo il tag <references /> mancante; modifiche estetiche |
m Bot: aggiungo Categoria:Vincitori del Premio Feltrinelli |
||
(29 versioni intermedie di 20 utenti non mostrate) | |||
Riga 12: | Riga 12: | ||
|Attività = scultore |
|Attività = scultore |
||
|Attività2 = scrittore |
|Attività2 = scrittore |
||
|Attività3 = docente |
|||
|Nazionalità = italiano |
|Nazionalità = italiano |
||
}} |
}} |
||
[[File:KMM Fabro 01.JPG|thumb|''La doppia faccia del cielo'' (1986)]] |
[[File:KMM Fabro 01.JPG|thumb|''La doppia faccia del cielo'' (1986)]] |
||
== Biografia == |
== Biografia == |
||
Dopo l'infanzia vissuta in [[Friuli]], terminati gli studi classici, si trasferì a Milano, dove poi ha sempre vissuto, nel [[1959]]. Qui sin da subito strinse amicizia con gli artisti più interessanti che vi lavoravano: [[Dadamaino|Lucio Fontana]], [[Piero Manzoni]], [[Dadamaino]] ed [[Enrico Castellani]]. La prima mostra personale è del [[1965]] alla [[Galleria Vismara]]; vi espone lavori realizzati con vetri, specchi e metallo tesi ad istituire relazioni aperte con i visitatori. |
|||
Nel 1967 partecipa alla mostra [[Arte Povera Im Spazio]] curata da [[Germano Celant]] alla galleria [[La Bertesca]] di Genova. Parteciperà da quel momento in poi a tutte le mostre del gruppo dell'[[Arte povera|Arte Povera]]. Dal 1968 elabora le serie dei ''Piedi'' (1968-1972) e di ''Italia'' in cui gioca sugli accostamenti tra materiali e iconografie feticistiche o simboliche<ref>Sharon Hecker. “If the Boot Fits…Luciano Fabro's Italie.” In Giuseppe Gazzola, ''Italy from Without'', «Forum Italicum» 47: 2 (Agosto 2013): 431-462.</ref>. In particolare, nella serie ''Italia'' espone silhouettes della penisola in posizioni inusuali. Dal 1978 ridà, con Hidetoshi Nagasawa e Iole De Sanna, vita alla [[Casa degli artisti]] a [[Milano]] che diventerà per quasi trent'anni luogo d'incontro e di discussione tra artisti di diverse generazioni. In seguito, negli [[anni 1980|anni ottanta]] si dedica a opere riguardanti lo spazio (opere, nell'insieme, che chiamerà ''Habitat''), mentre il [[anni 1990|decennio successivo]] lo vede soprattutto impegnato in commissioni riguardanti opere pubbliche. Dal [[1983]] insegnò all'[[Accademia di Brera]]. |
|||
È morto a nel [[2007]], mentre preparava una mostra al Museo d'arte contemporanea Donnaregina [[Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina|(MADRE)]] di [[Napoli]], il cui allestimento è poi stato terminato dalla figlia Silvia che, assieme a [[Rudi Fuchs]], ha inteso aderire nel modo più preciso possibile all'idea che l'artista aveva formulato per questa esposizione, restituendone fedelmente la struttura e le scelte. |
È morto a Milano nel [[2007]], mentre preparava una mostra al Museo d'arte contemporanea Donnaregina [[Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina|(MADRE)]] di [[Napoli]], il cui allestimento è poi stato terminato dalla figlia Silvia che, assieme a [[Rudi Fuchs]], ha inteso aderire nel modo più preciso possibile all'idea che l'artista aveva formulato per questa esposizione, restituendone fedelmente la struttura e le scelte. |
||
La mostra, intitolata ''Didactica magna minima moralia'', è stata inaugurata il 20 ottobre [[2007]]. |
La mostra, intitolata ''Didactica magna minima moralia'', è stata inaugurata il 20 ottobre [[2007]]. |
||
Nel [[2008]], ad un anno dalla sua morte, la [[XV Quadriennale d'Arte di Roma|XV Quadriennale di Roma]] commemora Luciano Fabro e gli rende omaggio: la scultura ''Autunno'', viene esposta per la prima volta in [[Italia]] aprendo la mostra nella Sala della Rotonda di [[Palazzo delle Esposizioni]].<ref>Carlo Alberto Bucci [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/17/roma-regina-dell-arte-omaggio-fabro.html ''Roma, regina dell'arte e omaggio a Fabro''] «[[La Repubblica]]», pagina 14, sezione: Roma, 17 maggio 2008. [[URL]] consultato il 3 giugno 2009.</ref> Anche il [[XV Quadriennale d'arte di Roma (saggio)|catalogo della mostra]] si apre con un testo dell'artista. |
Nel [[2008]], ad un anno dalla sua morte, la [[XV Quadriennale d'Arte di Roma|XV Quadriennale di Roma]] commemora Luciano Fabro e gli rende omaggio: la scultura ''Autunno'', viene esposta per la prima volta in [[Italia]] aprendo la mostra nella Sala della Rotonda di [[Palazzo delle Esposizioni]].<ref>Carlo Alberto Bucci [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/17/roma-regina-dell-arte-omaggio-fabro.html ''Roma, regina dell'arte e omaggio a Fabro''] «[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]», pagina 14, sezione: Roma, 17 maggio 2008. [[URL]] consultato il 3 giugno 2009.</ref> Anche il [[XV Quadriennale d'arte di Roma (saggio)|catalogo della mostra]] si apre con un testo dell'artista. |
||
Nel [[2011]] la rivista [[alfabeta|alfabeta2]] dedica a Luciano Fabro il numero di giugno con fotografie dell'artista e delle opere<ref>[http://www.alfabeta2.it/2011/06/10/luciano-fabro-galleria-fotografica/ Luciano Fabro, galleria fotografica] alfabeta2 n.10 2011</ref>, una intervista |
Nel [[2011]] la rivista [[alfabeta|alfabeta2]] dedica a Luciano Fabro il numero di giugno con fotografie dell'artista e delle sue opere<ref>[http://www.alfabeta2.it/2011/06/10/luciano-fabro-galleria-fotografica/ Luciano Fabro, galleria fotografica] alfabeta2 n.10 2011</ref> tutte realizzate dal fotografo milanese Giovanni Ricci, una sua intervista con Francesca Pasini sulla sua opera ''Prometeo''<ref>Luciano Fabro, Prometeo irradiato. Dialogo con Francesca Pasini. Intervista uscita sul «manifesto» del 29 ottobre 1986. Alfabeta2, giugno 2011 n.10, pag. 19</ref> e la sua lezione accademica "Arte è ciò che trasforma"<ref>Alfabeta2, giugno 2011 n.10, pag 22. Pubblicata in Luciano Fabro, Arte torna Arte (lezioni e conferenze |
||
1981-1997), ed. Einaudi, 1999</ref> |
1981-1997), ed. Einaudi, 1999</ref> |
||
Nel [[2014]] si inaugura una sua grande retrospettiva al [[Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía|museo Reina Sofia]] a Madrid. |
|||
== Le opere == |
== Le opere == |
||
=== Sculture === |
=== Sculture === |
||
La ricerca di Fabro si sviluppa nell'apertura a nuove suggestioni sensitive o mentali, per l'artista e per il pubblico, attraverso i rapporti poetici tra le qualità plastiche dei materiali e gli elementi figurativi psicologicamente coinvolgenti, nella varietà delle configurazioni e degli accostamenti.<ref>{{Cita|Crispolti 1994|p. 60.}}</ref> |
La ricerca di Fabro si sviluppa nell'apertura a nuove suggestioni sensitive o mentali, per l'artista e per il pubblico, attraverso i rapporti poetici tra le qualità plastiche dei materiali e gli elementi figurativi psicologicamente coinvolgenti, nella varietà delle configurazioni e degli accostamenti.<ref>{{Cita|Crispolti 1994|p. 60.}}</ref> |
||
Riga 33: | Riga 38: | ||
Tra le sue opere più conosciute ricordiamo alcuni cicli: |
Tra le sue opere più conosciute ricordiamo alcuni cicli: |
||
* le ''Italie'', una serie di lavori che ritraggono lo "stivale" in diverse posizioni e vari materiali |
* le ''Italie'', una serie di lavori che ritraggono lo "stivale" in diverse posizioni e vari materiali; |
||
* le ''Tautologie'', che avevano come obiettivo quello di stimolare i sensi dell'osservatore o a limitare l'esperienza visiva a semplice constatazione dell'immagine; |
* le ''Tautologie'', che avevano come obiettivo quello di stimolare i sensi dell'osservatore o a limitare l'esperienza visiva a semplice constatazione dell'immagine; |
||
* i ''Piedi'', ritratti utilizzando [[marmo]], [[ |
* i ''Piedi'', ritratti utilizzando [[marmo]], [[bronzo]], vetro e seta lavorata in maniera artigianale; |
||
* gli ''Habitat'', legati all'elaborazione dell'idea di spazio; |
* gli ''Habitat'', legati all'elaborazione dell'idea di spazio; |
||
* gli ''Attaccapanni'', costituiti da |
* gli ''Attaccapanni'', costituiti da tele dipinte con i colori del tramonto appese a corone di foglie in bronzo |
||
* gli ''Arcobaleni''<ref>Una [http://www.giorgiocolombo.com/FabroAnaliticoPage1.html lista delle opere] di Fabro, con le immagini di alcune di esse</ref> |
* gli ''Arcobaleni''<ref>Una [http://www.giorgiocolombo.com/FabroAnaliticoPage1.html lista delle opere] di Fabro, con le immagini di alcune di esse</ref> |
||
* ''Autunno'', esposta per la prima volta in [[Italia]] alla [[XV Quadriennale d'Arte di Roma]] |
* ''Autunno'', esposta per la prima volta in [[Italia]] alla [[XV Quadriennale d'Arte di Roma]] |
||
Nel [[2013]] la sua opera ''Impronta'', datata tra il [[1962]] e il [[1964]], esposta in uno spazio espositivo di [[Lugano]], viene accidentalmente fatta cadere a terra da un giornalista. L'opera, in vetro, è irrimediabilmente distrutta.<ref>[http://la1.rsi.ch/home/channels/comunicazione/info_on_line/2013/09/08--Opera-di-Luciano-Fabro-in-frant LA1 - RSI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_08/opera-fabro-distrutta-giornalista_8292a5c8-18bb-11e3-9feb-01ac3cd71006.shtml Spiacevole fuoriprogramma al vernissage giornalista fa cadere opera di Luciano Fabro - Corriere.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> |
Nel [[2013]] la sua opera ''Impronta'', datata tra il [[1962]] e il [[1964]], esposta in uno spazio espositivo di [[Lugano]], viene accidentalmente fatta cadere a terra da un giornalista radiofonico, Salvatore Maria Fares. L'opera, in vetro, è irrimediabilmente distrutta.<ref>[http://la1.rsi.ch/home/channels/comunicazione/info_on_line/2013/09/08--Opera-di-Luciano-Fabro-in-frant LA1 - RSI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_08/opera-fabro-distrutta-giornalista_8292a5c8-18bb-11e3-9feb-01ac3cd71006.shtml Spiacevole fuoriprogramma al vernissage giornalista fa cadere opera di Luciano Fabro - Corriere.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> |
||
=== Libri === |
=== Libri === |
||
Riga 52: | Riga 57: | ||
== Luciano Fabro nei musei == |
== Luciano Fabro nei musei == |
||
⚫ | |||
⚫ | |||
*Collezione [[Centro Georges Pompidou|Centre George Pompidou]], Parigi |
|||
⚫ | |||
*[[Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía|Museo Reina Sofia]], Madrid |
|||
*[[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d'Arte moderna]], Roma |
|||
*[[Tate Gallery|TATE gallery]], Londra |
|||
*[[Museum of Modern Art|MOMA]], NY |
|||
*[[Museum of Modern Art (San Francisco)|SFMOMA]], San Francisco |
|||
*[[Kunstmuseum, Winterthur]] |
|||
*[[Bonnefantenmuseum]], Maastricht |
|||
*[http://www.goricoll.it/index.php?file=artisti&id_cell_artista=44 Fattoria di Celle-Collezione Gori, Pistoia] |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
*[[MAGI '900]], [[Pieve di Cento]] ([[Provincia di Bologna|BO]]) |
|||
== Riconoscimenti == |
|||
Nel 1993 l'[[Accademia dei Lincei]] gli ha conferito il [[Premio Feltrinelli]] per le Arti (Scultura).<ref>{{Cita web|url = https://www.lincei.it/it/premi-feltrinelli-1950-2011|titolo = Premi Feltrinelli 1950-2011|sito = lincei.it|accesso = 17 novembre 2019}}</ref> |
|||
⚫ | |||
<references /> |
<references /> |
||
Collezione Terrae Motus, Reggia di Caserta |
Collezione Terrae Motus, Reggia di Caserta |
||
== Bibliografia == |
== Bibliografia == |
||
* {{Cita libro|nome =Enrico|cognome =Crispolti|wkautore =Enrico Crispolti|titolo =Il Novecento/ |
* {{Cita libro|nome =Enrico|cognome =Crispolti|wkautore =Enrico Crispolti|titolo =Il Novecento/3 : le ultime ricerche|editore =Electa|città =Milano|anno =1994 |pagine =17-157|capitolo =Gli anni dello smarginamento e della partecipazione|ISBN =88-435-4840-9}} |
||
* {{Cita libro|autore= Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni|altri= (con un testo postumo di Luciano Fabro)|titolo= XV Quadriennale d'arte di Roma |anno= 2008|editore= Marsilio Editori|edizione= collana Cataloghi|pp= 320|isbn= 978-88-317-9532-6}} |
* {{Cita libro|autore= Chiara Bertola, Lorenzo Canova, [[Bruno Corà]], Daniela Lancioni, Claudio Spadoni|altri= (con un testo postumo di Luciano Fabro)|titolo= XV Quadriennale d'arte di Roma |url= https://archive.org/details/15quadriennaleda0000unse|anno= 2008|editore= Marsilio Editori|edizione= collana Cataloghi|pp= [https://archive.org/details/15quadriennaleda0000unse/page/320 320]|isbn= 978-88-317-9532-6}} |
||
== Voci correlate == |
== Voci correlate == |
||
Riga 69: | Riga 87: | ||
== Altri progetti == |
== Altri progetti == |
||
{{interprogetto |
{{interprogetto}} |
||
== Collegamenti esterni == |
== Collegamenti esterni == |
||
* {{Collegamenti esterni}} |
|||
* [http://www.exibart.com/notizia.asp/IDNotizia/20246/IDCategoria/204 Articolo sulla morte di Fabro], dal sito Exibart.com |
* [http://www.exibart.com/notizia.asp/IDNotizia/20246/IDCategoria/204 Articolo sulla morte di Fabro] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304055256/http://www.exibart.com/notizia.asp/IDNotizia/20246/IDCategoria/204 |date=4 marzo 2016 }}, dal sito Exibart.com |
||
* [http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=8864 Articolo su Luciano Fabro], dal sito Patrimoniosos.it, tratto dal sito de [[La Repubblica]] |
* [http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=8864 Articolo su Luciano Fabro], dal sito Patrimoniosos.it, tratto dal sito de [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |
||
* {{cita web|url=http://www.palazzoesposizioni.it/canale.asp?id=232|titolo= |
* {{cita web|url=http://www.palazzoesposizioni.it/canale.asp?id=232|titolo=XV Quadriennale di Roma - pagina ufficiale sul sito del Palazzo delle Esposizioni.|lingua=it, en}} |
||
* {{cita web|https://www.videomuseum.fr/fr/search/FABRO%20Luciano↹FABRO%20Luciano|Opere di Luciano Fabro nelle collezioni pubbliche francesi d'arte moderna e contemporanea |lingua=fr}} |
|||
{{Premio Feltrinelli}} |
|||
{{Controllo di autorità}} |
{{Controllo di autorità}} |
||
{{Portale|biografie|scultura}} |
{{Portale|biografie|scultura}} |
||
[[Categoria:Persone legate all'Accademia di Brera]] |
|||
[[Categoria:Vincitori del Premio Feltrinelli]] |
Versione attuale delle 09:55, 24 apr 2024
Luciano Fabro (Torino, 20 novembre 1936 – Milano, 22 giugno 2007) è stato uno scultore, scrittore e docente italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'infanzia vissuta in Friuli, terminati gli studi classici, si trasferì a Milano, dove poi ha sempre vissuto, nel 1959. Qui sin da subito strinse amicizia con gli artisti più interessanti che vi lavoravano: Lucio Fontana, Piero Manzoni, Dadamaino ed Enrico Castellani. La prima mostra personale è del 1965 alla Galleria Vismara; vi espone lavori realizzati con vetri, specchi e metallo tesi ad istituire relazioni aperte con i visitatori. Nel 1967 partecipa alla mostra Arte Povera Im Spazio curata da Germano Celant alla galleria La Bertesca di Genova. Parteciperà da quel momento in poi a tutte le mostre del gruppo dell'Arte Povera. Dal 1968 elabora le serie dei Piedi (1968-1972) e di Italia in cui gioca sugli accostamenti tra materiali e iconografie feticistiche o simboliche[1]. In particolare, nella serie Italia espone silhouettes della penisola in posizioni inusuali. Dal 1978 ridà, con Hidetoshi Nagasawa e Iole De Sanna, vita alla Casa degli artisti a Milano che diventerà per quasi trent'anni luogo d'incontro e di discussione tra artisti di diverse generazioni. In seguito, negli anni ottanta si dedica a opere riguardanti lo spazio (opere, nell'insieme, che chiamerà Habitat), mentre il decennio successivo lo vede soprattutto impegnato in commissioni riguardanti opere pubbliche. Dal 1983 insegnò all'Accademia di Brera.
È morto a Milano nel 2007, mentre preparava una mostra al Museo d'arte contemporanea Donnaregina (MADRE) di Napoli, il cui allestimento è poi stato terminato dalla figlia Silvia che, assieme a Rudi Fuchs, ha inteso aderire nel modo più preciso possibile all'idea che l'artista aveva formulato per questa esposizione, restituendone fedelmente la struttura e le scelte. La mostra, intitolata Didactica magna minima moralia, è stata inaugurata il 20 ottobre 2007.
Nel 2008, ad un anno dalla sua morte, la XV Quadriennale di Roma commemora Luciano Fabro e gli rende omaggio: la scultura Autunno, viene esposta per la prima volta in Italia aprendo la mostra nella Sala della Rotonda di Palazzo delle Esposizioni.[2] Anche il catalogo della mostra si apre con un testo dell'artista.
Nel 2011 la rivista alfabeta2 dedica a Luciano Fabro il numero di giugno con fotografie dell'artista e delle sue opere[3] tutte realizzate dal fotografo milanese Giovanni Ricci, una sua intervista con Francesca Pasini sulla sua opera Prometeo[4] e la sua lezione accademica "Arte è ciò che trasforma"[5]
Nel 2014 si inaugura una sua grande retrospettiva al museo Reina Sofia a Madrid.
Le opere
[modifica | modifica wikitesto]Sculture
[modifica | modifica wikitesto]La ricerca di Fabro si sviluppa nell'apertura a nuove suggestioni sensitive o mentali, per l'artista e per il pubblico, attraverso i rapporti poetici tra le qualità plastiche dei materiali e gli elementi figurativi psicologicamente coinvolgenti, nella varietà delle configurazioni e degli accostamenti.[6]
Le sue prime opere, alcune delle quali esibite alla prima mostra del 1965 a Milano, sono Il buco, Linee spaziali, Tubo da mettere tra i fiori e Raccordo Anulare.
Tra le sue opere più conosciute ricordiamo alcuni cicli:
- le Italie, una serie di lavori che ritraggono lo "stivale" in diverse posizioni e vari materiali;
- le Tautologie, che avevano come obiettivo quello di stimolare i sensi dell'osservatore o a limitare l'esperienza visiva a semplice constatazione dell'immagine;
- i Piedi, ritratti utilizzando marmo, bronzo, vetro e seta lavorata in maniera artigianale;
- gli Habitat, legati all'elaborazione dell'idea di spazio;
- gli Attaccapanni, costituiti da tele dipinte con i colori del tramonto appese a corone di foglie in bronzo
- gli Arcobaleni[7]
- Autunno, esposta per la prima volta in Italia alla XV Quadriennale d'Arte di Roma
Nel 2013 la sua opera Impronta, datata tra il 1962 e il 1964, esposta in uno spazio espositivo di Lugano, viene accidentalmente fatta cadere a terra da un giornalista radiofonico, Salvatore Maria Fares. L'opera, in vetro, è irrimediabilmente distrutta.[8][9]
Libri
[modifica | modifica wikitesto]- Letture parallele (1973 - 75)
- Attaccapanni (1978)
- Regole d'arte (1980)
- Vademecum (1980 - 1996)
- Luciano Fabro, Arte torna Arte. Lezioni e Conferenze 1981 - 1997. Einaudi, (1999)
- Art body (2006)
Luciano Fabro nei musei
[modifica | modifica wikitesto]- Collezione Centre George Pompidou, Parigi
- Museo Reina Sofia, Madrid
- Galleria Nazionale d'Arte moderna, Roma
- TATE gallery, Londra
- MOMA, NY
- SFMOMA, San Francisco
- Kunstmuseum, Winterthur
- Bonnefantenmuseum, Maastricht
- Fattoria di Celle-Collezione Gori, Pistoia
- Museo d'arte contemporanea Donnaregina MADRE di Napoli
- Collezione Terrae Motus, REGGIA di Caserta
- MAGI '900, Pieve di Cento (BO)
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1993 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli per le Arti (Scultura).[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sharon Hecker. “If the Boot Fits…Luciano Fabro's Italie.” In Giuseppe Gazzola, Italy from Without, «Forum Italicum» 47: 2 (Agosto 2013): 431-462.
- ^ Carlo Alberto Bucci Roma, regina dell'arte e omaggio a Fabro «La Repubblica», pagina 14, sezione: Roma, 17 maggio 2008. URL consultato il 3 giugno 2009.
- ^ Luciano Fabro, galleria fotografica alfabeta2 n.10 2011
- ^ Luciano Fabro, Prometeo irradiato. Dialogo con Francesca Pasini. Intervista uscita sul «manifesto» del 29 ottobre 1986. Alfabeta2, giugno 2011 n.10, pag. 19
- ^ Alfabeta2, giugno 2011 n.10, pag 22. Pubblicata in Luciano Fabro, Arte torna Arte (lezioni e conferenze 1981-1997), ed. Einaudi, 1999
- ^ Crispolti 1994, p. 60.
- ^ Una lista delle opere di Fabro, con le immagini di alcune di esse
- ^ LA1 - RSI
- ^ Spiacevole fuoriprogramma al vernissage giornalista fa cadere opera di Luciano Fabro - Corriere.it
- ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
Collezione Terrae Motus, Reggia di Caserta
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Crispolti, Gli anni dello smarginamento e della partecipazione, in Il Novecento/3 : le ultime ricerche, Milano, Electa, 1994, pp. 17-157, ISBN 88-435-4840-9.
- Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni, XV Quadriennale d'arte di Roma, (con un testo postumo di Luciano Fabro), collana Cataloghi, Marsilio Editori, 2008, pp. 320, ISBN 978-88-317-9532-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luciano Fabro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fabro, Luciano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alexandra Andresen, Fabro, Luciano, in Enciclopedia Italiana, VI Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- Fabro, Luciano, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Luciano Fabro, su Open Library, Internet Archive.
- Registrazioni di Luciano Fabro, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Articolo sulla morte di Fabro Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., dal sito Exibart.com
- Articolo su Luciano Fabro, dal sito Patrimoniosos.it, tratto dal sito de La Repubblica
- (IT, EN) XV Quadriennale di Roma - pagina ufficiale sul sito del Palazzo delle Esposizioni., su palazzoesposizioni.it.
- (FR) Opere di Luciano Fabro nelle collezioni pubbliche francesi d'arte moderna e contemporanea, su videomuseum.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17245440 · ISNI (EN) 0000 0000 8360 2840 · SBN CFIV105533 · Europeana agent/base/99472 · ULAN (EN) 500053941 · LCCN (EN) n78037716 · GND (DE) 118531743 · BNE (ES) XX920498 (data) · BNF (FR) cb12067854h (data) · J9U (EN, HE) 987007383811905171 · CONOR.SI (SL) 133146723 |
---|