Rafīq al-Ḥarīrī: differenze tra le versioni
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== Biografia == |
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⚫ | Nato da umili origini in una famiglia [[musulmana]] [[sunnita]] della città portuale di [[Sidone]], in [[Libano]], Hariri ha ricevuto l'educazione primaria nella sua città e ha studiato scienze dell'amministrazione presso l'[[Università Araba di Beirut]]. Si trasferì in [[Arabia Saudita]] nel [[1965]] per lavorare in una società di costruzioni. Nel [[1969]] fondò la sua propria compagnia, la [[CICONEST]], emergendo come potente imprenditore edile. Nel [[1978]] ottenne la cittadinanza saudita e iniziò a svolgere il ruolo di emissario della famiglia reale saudita in Libano. Hariri acquistò la società [[Oger]] nel [[1979]] e fondò la Oger International, con base a [[Parigi]], i cui interessi includevano il settore [[banca]]rio, [[edilizia|edilizio]], [[petrolio|petrolifero]], [[industria]]le e delle [[telecomunicazioni]]. |
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⚫ | Negli [[anni 1980|anni ottanta]], continuando ad agire come inviato della famiglia reale saudita nel paese, Hariri preparò il terreno, insieme a [[Philip Habib]], in quel periodo inviato degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] in Libano, per gli [[accordi di Ta'if]] del [[1989]], che misero fine alla guerra civile. Questo gli spianò la strada per diventare primo ministro. |
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⚫ | Nel [[1993]] fondò, a Beirut, la [[televisione|stazione televisiva]] Future TV e acquistò quote di diversi quotidiani libanesi, oltre a fondarne uno nuovo, ''al-Mustaqbal'', "Il Futuro" |
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Fu anche il principale azionista della Solidere, la compagnia che ottenne l'appalto per la ricostruzione del centro di Beirut. |
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[[File:Rafik Hariri George W. Bush.jpg|thumb|left|[[George W. Bush]] e Rafiq al-Hariri alla [[Casa Bianca]]]] |
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Negli anni ottanta Hariri è entrato nella classifica dei 100 uomini più ricchi al mondo stilata da [[Forbes]]. Nel [[2002]] è diventato il quarto uomo politico più ricco del mondo. Nel [[2005]] la rivista ha stimato la sua ricchezza in 4,3 miliardi di dollari. |
Negli anni ottanta Hariri è entrato nella classifica dei 100 uomini più ricchi al mondo stilata da [[Forbes]]. Nel [[2002]] è diventato il quarto uomo politico più ricco del mondo. Nel [[2005]] la rivista ha stimato la sua ricchezza in 4,3 miliardi di dollari. |
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In un'intervista concessa alla [[BBC]] in cui gli veniva chiesto perché si fosse rifiutato di consegnare i membri di [[Hezbollah]] che erano stati dichiarati terroristi dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], ha dichiarato che gli uomini di Hezbollah erano i soli a proteggere il Libano dall'[[Guerra del Libano (2006)|invasione israeliana]]. |
In un'intervista concessa alla [[BBC]] in cui gli veniva chiesto perché si fosse rifiutato di consegnare i membri di [[Hezbollah]] che erano stati dichiarati terroristi dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], ha dichiarato che gli uomini di Hezbollah erano i soli a proteggere il Libano dall'[[Guerra del Libano (2006)|invasione israeliana]]. |
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==Assassinio== |
===Assassinio=== |
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Il 14 febbraio [[2005]] Rafiq al-Hariri fu ucciso, insieme ad altre 21 persone, mentre la sua auto passava davanti all'Hotel St. George. Insieme a lui morirono alcune delle sue guardie del corpo e il suo amico ed ex |
Il 14 febbraio [[2005]] Rafiq al-Hariri fu ucciso, insieme ad altre 21 persone, mentre la sua auto passava davanti all'Hotel St. George.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilpost.it/2015/02/14/rafiq-hariri/|titolo=L’assassinio di Rafiq Hariri, 10 anni fa|editore=Il Post.it|giorno=14|mese=02|anno=2015}}</ref> Insieme a lui morirono alcune delle sue guardie del corpo e il suo amico ed ex ministro dell'economia Bassel Fleihan. |
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Il DNA rinvenuto sulla scena del crimine farebbe pensare ad un attentatore suicida di sesso maschile. |
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Il [[Siria|governo siriano]] è stato chiamato in causa quale mandante dell'omicidio, a causa dei pubblici attriti tra Hariri e [[Damasco]] che avevano preceduto le sue dimissioni. Un rapporto dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] implica nell'assassinio ufficiali siriani e membri del servizio segreto libanese. |
Il [[Siria|governo siriano]] è stato chiamato in causa quale mandante dell'omicidio, a causa dei pubblici attriti tra Hariri e [[Damasco]] che avevano preceduto le sue dimissioni. Un rapporto dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] implica nell'assassinio ufficiali siriani e membri del servizio segreto libanese. Il [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|consiglio di sicurezza]] dell'ONU ha votato all'unanimità per chiedere alla Siria piena collaborazione sull'argomento.<ref name="unsc1595">{{Cita web |url=https://undocs.org/Home/Mobile?FinalSymbol=S%2FRES%2F1595(2005)&Language=E&DeviceType=Desktop&LangRequested=False |sito=documents-dds-ny.un.org |autore=Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite | titolo=Risoluzione 1595 (2005) | formato=PDF |accesso=2024-01-08}}</ref><ref name="unsc1636">{{Cita web |url=https://undocs.org/Home/Mobile?FinalSymbol=S%2FRES%2F1636(2005)&Language=E&DeviceType=Desktop&LangRequested=False |sito=documents-dds-ny.un.org |autore=Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite | titolo=Risoluzione 1636 (2005) | formato=PDF |accesso=2024-01-08}}</ref> |
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Il figlio di Rafiq al-Hariri, [[Saad Hariri|Saʿd Harīrī]], è considerato il suo erede sia economico che politico |
Il secondo figlio di Rafiq al-Hariri, [[Saad Hariri|Saʿd Harīrī]], è considerato il suo erede sia economico che politico: è stato [[Primi ministri del Libano|primo ministro]] dal novembre [[2009]] al gennaio [[2011]] ed ha ottenuto un secondo incarico il 3 novembre [[2016]]. Il 6 settembre [[2010]] ha dichiarato al quotidiano [[Arabia Saudita|saudita]] ''al-Sharq al-Awsat'' ([[Medio Oriente]]) di essersi sbagliato, in base a dati di fatto, nel sospettare la Siria dell'omicidio del padre.<ref>[https://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-11200278 Flash della BBC sulle dichiarazioni di Sa'd Hariri.]</ref> |
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Il 18 agosto 2020, il [[Tribunale speciale per il Libano]] ha concluso che non vi erano prove che la leadership di Hezbollah o della Siria fosse coinvolta nell'assassinio di Rafiq al-Hariri<ref>{{Cita web|url=https://www.reuters.com/article/us-lebanon-tribunal-hariri-hezbollah/lebanon-tribunal-judge-no-evidence-of-involvement-by-hezbollah-leadership-in-hariris-killing-idUSKCN25E18R|titolo=Lebanon tribunal judge: No evidence of involvement by Hezbollah leadership in Hariri's killing}}</ref>. |
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Il 16 giugno 2022 tre membri di [[Hezbollah]] vennero condannati all'ergastolo per l'omicidio di Hariri, di 17 anni prima<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2022/06/16/libano-ergastolo-ai-membri-di-hezbollah-per-omicidio-hariri_7833d72a-9a20-44eb-9505-1603955fbfee.html|titolo=Libano: ergastolo ai membri di Hezbollah per omicidio Hariri - Medio Oriente|sito=Agenzia ANSA|data=2022-06-16|lingua=it|accesso=2022-06-19}}</ref>. |
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== Comissione investigativa indipendente delle Nazioni Unite == |
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Il 7 aprile 2005 il [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]] incaricò con la Risoluzione 1595<ref name="unsc1595" /> una comissione investigativa indipendente (UNIIC, dall'inglese ''United Nations International Independent Investigation Commission'' per far luce sui fatti che portarono alla morte di Rafic Hariri. |
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Il 13 maggio 2005 [[Kofi Annan]] incaricò il giudice [[Detlev Mehlis]] di presiedere alla commissione.<ref>{{Cita news |url=https://press.un.org/en/2005/sga922.doc.htm |titolo=Secretary-general appoints Detlev Mehlis as head of UN international independent investigation commission | lingua=en | UN Press |accesso=2024-01-08}}</ref>. La commissione presentò i primi risultati nell'ottobre del 2005<ref>{{Cita|Mehlis (2005)|Primo Rapporto della UNIIC|UNIIICFirst}}.</ref> e un secondo rapporto nel dicembre 2005.<ref>{{Cita|Mehlis (2005)|Secondo Rapporto della UNIIC|UNIIICSecond}}.</ref> |
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Mehlis fu sostituito nel 2006 da [[Serge Brammertz]]<ref>{{Cita web |url=https://press.un.org/en/2006/sgsm10298.doc.htm |titolo=Secretary-general appoints Serge Brammertz of Belgium to head Hariri Investigation | UN Press |sito=press.un.org |accesso=2024-01-08}}</ref> e nel 2007 da [[Daniel Bellemare]] quando Brammertz ottenne l'incarico di pubblico ministero nel [[Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia|Tribunale penale per l'ex-Jugoslavia]]. |
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In totale la commissione presentò oltre 10 rapporti<ref>{{Cita|Daniel Bellemare (UIIIC)|Decimo Rapporto dell'UNIIIC|UNIIICTenth}}.</ref> prima di essere sostituito dal [[Tribunale speciale per il Libano]] nel 2009. Nel corso delle inchieste la commissione avanzò e documentò l'ipotesi che Rafiq Hariri fosse stato ucciso da membri di [[Hezbollah]] su ordino o con la complicità di agenti d'intelligence siriani e libanesi. |
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== Tribunale internazionale == |
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{{Vedi anche|Tribunale speciale per il Libano}} |
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Il 30 maggio [[2007]],una risoluzione del [[Consiglio di sicurezza dell'ONU]] ha istituito il [[Tribunale Speciale per il Libano]] con il compito di far luce sull'attentato che ha ucciso Hariri. |
Il 30 maggio [[2007]], una risoluzione del [[Consiglio di sicurezza dell'ONU]] ha istituito il [[Tribunale Speciale per il Libano]] con il compito di far luce sull'attentato che ha ucciso Hariri. |
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== Onorificenze == |
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* {{fr}} [http://www.voltairenet.org/article132295.html "La commission Mehlis discréditée"] (Critiche al rapporto Mehlis) |
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* {{en}} [https://money.cnn.com/2006/05/01/news/international/lebanon_fortune_051506/index.htm "Beirut bombshell"] (Sui possibili legami tra l'assassinio di Rafiq al-Hariri e il fallimento della banca al-Madina) |
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* [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/beirut/527/default.aspx Beirut - L |
* [https://web.archive.org/web/20121220095335/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/beirut/527/default.aspx Beirut - L'estate dei cedri] La Storia siamo noi |
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[[Categoria:Assassinati con esplosivo]] |
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[[Categoria:Politici assassinati]] |
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[[Categoria:Primi ministri del Libano]] |
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[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine del Trono]] |
Versione delle 00:15, 21 lug 2024
Rafic Hariri رفيق حريري | |
---|---|
Primo ministro del Libano | |
Durata mandato | 31 ottobre 1992 – 2 dicembre 1998 |
Presidente | Elias Hrawi |
Predecessore | Rashid al-Solh |
Successore | Selim al-Hoss |
Durata mandato | 23 novembre 2000 – 21 ottobre 2004 |
Presidente | Émile Lahoud |
Predecessore | Selim al-Hoss |
Successore | Omar Karami |
Ministro delle finanze del Libano | |
Durata mandato | 31 ottobre 1992 – 4 dicembre 1998 |
Capo del governo | Se stesso |
Predecessore | Saʿd Ḥarīrī |
Successore | Georges Corm |
Dati generali | |
Partito politico | Movimento il Futuro |
Rafīq al-Harīrī (Sidone, 1º novembre 1944 – Beirut, 14 febbraio 2005) è stato un politico e imprenditore libanese.
Biografia
Nato da umili origini in una famiglia musulmana sunnita della città portuale di Sidone, in Libano, Hariri ha ricevuto l'educazione primaria nella sua città e ha studiato scienze dell'amministrazione presso l'Università Araba di Beirut. Si trasferì in Arabia Saudita nel 1965 per lavorare in una società di costruzioni. Nel 1969 fondò la sua propria compagnia, la CICONEST, emergendo come potente imprenditore edile. Nel 1978 ottenne la cittadinanza saudita e iniziò a svolgere il ruolo di emissario della famiglia reale saudita in Libano. Hariri acquistò la società Oger nel 1979 e fondò la Oger International, con base a Parigi, i cui interessi includevano il settore bancario, edilizio, petrolifero, industriale e delle telecomunicazioni.
Negli anni ottanta, continuando ad agire come inviato della famiglia reale saudita nel paese, Hariri preparò il terreno, insieme a Philip Habib, in quel periodo inviato degli Stati Uniti in Libano, per gli accordi di Ta'if del 1989, che misero fine alla guerra civile. Questo gli spianò la strada per diventare primo ministro.
Nel 1993 fondò, a Beirut, la stazione televisiva Future TV e acquistò quote di diversi quotidiani libanesi, oltre a fondarne uno nuovo, al-Mustaqbal, "Il Futuro" e un partito politico sunnita "movimento Futuro" (Tayyar Al-Mustaqbal). Fu anche il principale azionista della Solidere, la compagnia che ottenne l'appalto per la ricostruzione del centro di Beirut.
Negli anni ottanta Hariri è entrato nella classifica dei 100 uomini più ricchi al mondo stilata da Forbes. Nel 2002 è diventato il quarto uomo politico più ricco del mondo. Nel 2005 la rivista ha stimato la sua ricchezza in 4,3 miliardi di dollari.
Fu primo ministro dal 1992 al 1998, poi ancora dal 2000 alla fine del 2004. Reinserì il paese sulla mappa finanziaria facendo emettere degli eurobond e ricevendo approvazione dalla Banca Mondiale grazie al suo piano per ottenere in prestito soldi per la ricostruzione. Sia nel 1998 che nel 2004 fu costretto alle dimissioni dalle pressioni siriane e dall'estensione del mandato da presidente di Émile Lahoud. Nel 2004 dichiarò di non volersi più candidare.
Dal punto di vista economico i suoi risultati sono stati controversi: il suo piano di prestiti e ricostruzioni ha portato a un grande debito pubblico e deficit di bilancio. È stato accusato di aver ignorato i poveri, in materia di assistenza sociale, perché, nonostante i numerosi episodi di beneficenza, i suoi progetti di ricostruzione hanno interessato in maniera diseguale le varie regioni libanesi, aumentando le sperequazioni economiche e sociali. D'altro canto, l'esperienza imprenditoriale di Hariri e le sue conoscenze personali hanno giocato un ruolo di apripista nell'incitare gli investimenti internazionali e nel sostenere la ripresa economica.
In un'intervista concessa alla BBC in cui gli veniva chiesto perché si fosse rifiutato di consegnare i membri di Hezbollah che erano stati dichiarati terroristi dagli Stati Uniti, ha dichiarato che gli uomini di Hezbollah erano i soli a proteggere il Libano dall'invasione israeliana.
Assassinio
Il 14 febbraio 2005 Rafiq al-Hariri fu ucciso, insieme ad altre 21 persone, mentre la sua auto passava davanti all'Hotel St. George.[1] Insieme a lui morirono alcune delle sue guardie del corpo e il suo amico ed ex ministro dell'economia Bassel Fleihan. Il DNA rinvenuto sulla scena del crimine farebbe pensare ad un attentatore suicida di sesso maschile.
Il governo siriano è stato chiamato in causa quale mandante dell'omicidio, a causa dei pubblici attriti tra Hariri e Damasco che avevano preceduto le sue dimissioni. Un rapporto dell'ONU implica nell'assassinio ufficiali siriani e membri del servizio segreto libanese. Il consiglio di sicurezza dell'ONU ha votato all'unanimità per chiedere alla Siria piena collaborazione sull'argomento.[2][3]
Il secondo figlio di Rafiq al-Hariri, Saʿd Harīrī, è considerato il suo erede sia economico che politico: è stato primo ministro dal novembre 2009 al gennaio 2011 ed ha ottenuto un secondo incarico il 3 novembre 2016. Il 6 settembre 2010 ha dichiarato al quotidiano saudita al-Sharq al-Awsat (Medio Oriente) di essersi sbagliato, in base a dati di fatto, nel sospettare la Siria dell'omicidio del padre.[4]
Il 18 agosto 2020, il Tribunale speciale per il Libano ha concluso che non vi erano prove che la leadership di Hezbollah o della Siria fosse coinvolta nell'assassinio di Rafiq al-Hariri[5].
Il 16 giugno 2022 tre membri di Hezbollah vennero condannati all'ergastolo per l'omicidio di Hariri, di 17 anni prima[6].
Comissione investigativa indipendente delle Nazioni Unite
Il 7 aprile 2005 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite incaricò con la Risoluzione 1595[2] una comissione investigativa indipendente (UNIIC, dall'inglese United Nations International Independent Investigation Commission per far luce sui fatti che portarono alla morte di Rafic Hariri.
Il 13 maggio 2005 Kofi Annan incaricò il giudice Detlev Mehlis di presiedere alla commissione.[7]. La commissione presentò i primi risultati nell'ottobre del 2005[8] e un secondo rapporto nel dicembre 2005.[9]
Mehlis fu sostituito nel 2006 da Serge Brammertz[10] e nel 2007 da Daniel Bellemare quando Brammertz ottenne l'incarico di pubblico ministero nel Tribunale penale per l'ex-Jugoslavia.
In totale la commissione presentò oltre 10 rapporti[11] prima di essere sostituito dal Tribunale speciale per il Libano nel 2009. Nel corso delle inchieste la commissione avanzò e documentò l'ipotesi che Rafiq Hariri fosse stato ucciso da membri di Hezbollah su ordino o con la complicità di agenti d'intelligence siriani e libanesi.
Tribunale internazionale
Il 30 maggio 2007, una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU ha istituito il Tribunale Speciale per il Libano con il compito di far luce sull'attentato che ha ucciso Hariri.
Onorificenze
Onorificenze libanesi
Onorificenze straniere
Note
- ^ L’assassinio di Rafiq Hariri, 10 anni fa, Il Post.it, 14 febbraio 2015.
- ^ a b Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Risoluzione 1595 (2005) (PDF), su documents-dds-ny.un.org. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Risoluzione 1636 (2005) (PDF), su documents-dds-ny.un.org. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ Flash della BBC sulle dichiarazioni di Sa'd Hariri.
- ^ Lebanon tribunal judge: No evidence of involvement by Hezbollah leadership in Hariri's killing, su reuters.com.
- ^ Libano: ergastolo ai membri di Hezbollah per omicidio Hariri - Medio Oriente, su Agenzia ANSA, 16 giugno 2022. URL consultato il 19 giugno 2022.
- ^ (EN) UN Press, Secretary-general appoints Detlev Mehlis as head of UN international independent investigation commission. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ Mehlis (2005), Primo Rapporto della UNIIC.
- ^ Mehlis (2005), Secondo Rapporto della UNIIC.
- ^ Secretary-general appoints Serge Brammertz of Belgium to head Hariri Investigation, su press.un.org. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ Daniel Bellemare (UIIIC), Decimo Rapporto dell'UNIIIC.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rafīq al-Ḥarīrī
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale dedicato a Rafiq al-Hariri, su rhariri.com. URL consultato il 7 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2013).
- (EN) Rapporto della Commissione internazionale indipendente di inchiesta formata sulla base della Risoluzione 1595 (2005) delle Nazioni Unite (cosiddetto "Rapporto Mehlis")
- (FR) "La commission Mehlis discréditée" (Critiche al rapporto Mehlis)
- (EN) "Beirut bombshell" (Sui possibili legami tra l'assassinio di Rafiq al-Hariri e il fallimento della banca al-Madina)
- Beirut - L'estate dei cedri La Storia siamo noi
- (EN) Detlev Mehlis (UIIIC), Report of the International Independent Investigation Commission established pursuant to Security Council resolution 1595 (2005) (PDF), Beirut, 19 ottobre 2005.
- (EN) Detlev Mehlis (UIIIC), Second report of the International Independent Investigation Commission established pursuant to Security Council resolutions 1595 (2005) and 1636 (2005) (PDF), Beirut, 10 dicembre 2005.
- (EN) Daniel Bellemare (UIIIC), Tenth report of the International Independent Investigation Commission established pursuant to Security Council resolutions 1595 (2005) and 1636 (2005) (PDF), Beirut, 1º marzo 2008.
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