Banana blu: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 31.158.255.186 (discussione), riportata alla versione precedente di Bbruno
Etichetta: Rollback
m Elimino wikilink da parametri editore, città, anno di {{Cita libro}} come da manuale
(35 versioni intermedie di 25 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{nd|la cultivar di banana|Banana Blue Java}}
[[File:Blaue-banane.png|thumb|upright=1.6|L'area Banana blu]]
[[File:Blaue-banane.png|thumb|upright=1.6|L'area Banana blu]]
'''Banana blu''' (in [[Lingua inglese|inglese]] ''The Blue Banana'') è un termine usato dalla [[mezzo di comunicazione di massa|stampa]]<ref>{{Cita web|url=https://bigthink.com/strange-maps/the-true-heart-of-europe-nil-the-blue-banana|titolo=The true heart of Europe, the blue banana|sito=Big Think}}</ref> per indicare una dorsale di sviluppo economico e demografico dell'[[Europa occidentale]]. Il termine fu coniato in un articolo della rivista [[L'Obs|Le Nouvel Observateur]] ispirandosi alla forma a mezzaluna di tale conurbazione e al colore dominante della bandiera dell'[[Unione europea]], il blu. Questa dorsale è conosciuta anche con il nome di '''megalopoli europea'''<ref>{{cita web|url=http://librodigeo.altervista.org/libroterzo/oikumene/2urbanizzazione3.html|titolo=La megalopoli europea detta la banana blu|sito=LibroDiGeo.Altervista.org|accesso=9 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170911073251/http://librodigeo.altervista.org/libroterzo/oikoumene/2urbanizzazione3.html|dataarchivio=11 settembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>
'''Banana blu''' (in [[Lingua inglese|inglese]] ''The Blue Banana'') è un termine usato dalla [[mezzo di comunicazione di massa|stampa]]<ref>{{Cita web|url=https://bigthink.com/strange-maps/the-true-heart-of-europe-nil-the-blue-banana/|titolo=The Blue Banana - the True Heart of Europe|sito=Big Think|data=31 dicembre 2014|lingua=en|accesso=12 maggio 2024}}</ref> per indicare una dorsale di sviluppo economico e demografico dell'[[Europa occidentale]]. Il termine fu coniato in un articolo della rivista [[L'Obs|Le Nouvel Observateur]] ispirandosi alla forma a mezzaluna di tale conurbazione e al colore dominante della bandiera dell'[[Unione europea]], il blu. Questa dorsale è conosciuta anche con il nome di '''megalopoli europea'''<ref>{{cita web|url=http://librodigeo.altervista.org/libroterzo/oikumene/2urbanizzazione3.html|titolo=La megalopoli europea detta la banana blu|sito=LibroDiGeo.Altervista.org|accesso=9 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170911073251/http://librodigeo.altervista.org/libroterzo/oikoumene/2urbanizzazione3.html|urlmorto=sì}}</ref>.


Fra le città ed agglomerazioni più importanti nella regione si trovano [[Londra]], [[Randstad]], [[Bruxelles]], [[Regione metropolitana Reno-Ruhr|Reno-Ruhr]], [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], [[Basilea]], [[Zurigo]], [[ Torino ]] e [[Milano]].
Fra le città ed agglomerazioni più importanti nella regione si trovano [[Londra]], [[Randstad]], [[Bruxelles]], [[Regione metropolitana Reno-Ruhr|Reno-Ruhr]], [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], [[Stoccarda]], [[Basilea]], [[Zurigo]], [[Torino]], [[Milano]] e [[Genova]].


== Origine e confini ==
== Origine e confini ==
Il termine "banana blu" apparve per la prima volta nel [[1989]], quando l'istituto "Reclus" di [[Montpellier]] realizzò uno studio sotto la guida di [[Roger Brunet]] sull'avvenire delle città europee, le cui conclusioni evidenziavano un corridoio urbano coerente di forma ricurva, che si estende da [[Londra]] a [[Genova]] (in [[Italia]]), una vera e propria megalopoli, centro principale dello sviluppo spaziale europeo<ref>{{Cita libro|nome=Paolo|cognome=Sellari|anno=2013|titolo=Geopolitica dei trasporti|editore=[[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Editori Laterza]]|città=Bari|lingua=it|isbn=978-88-581-0659-4}}</ref>.
Il termine "banana blu" apparve per la prima volta nel [[1989]], quando l'istituto "Reclus" di [[Montpellier]] realizzò uno studio sotto la guida di [[Roger Brunet]] sull'avvenire delle città europee, le cui conclusioni evidenziavano un corridoio urbano coerente di forma ricurva, che si estende da [[Londra]] a [[Genova]], una vera e propria megalopoli, centro principale dello sviluppo spaziale europeo<ref>{{Cita libro|nome=Paolo|cognome=Sellari|anno=2013|titolo=Geopolitica dei trasporti|editore=Editori Laterza|città=Bari|lingua=it|isbn=978-88-581-0659-4}}</ref>.

Brunet vedeva la "spina dorsale europea" come lo sviluppo di precedenti storici, ad esempio le rotte commerciali, o come la conseguenza di un'accumulazione di capitale industriale. Nella sua analisi Brunet escludeva l'[[Area metropolitana di Parigi|area urbana di Parigi]] e altri agglomerati francesi a causa dell'insularità economica francese. Il suo obiettivo era una maggiore integrazione economica in [[Europa]], ma riteneva che la [[Francia]] avesse perso questo legame nel [[XVII secolo]] a causa della persecuzione degli ugonotti e dell'accentramento a [[Parigi]]<ref>{{Cita web|url=https://bigthink.com/strange-maps/the-true-heart-of-europe-nil-the-blue-banana/|titolo=The Blue Banana - the True Heart of Europe|sito=Big Think|lingua=en|accesso=5 ottobre 2022}}</ref>. Le versioni successive includono tuttavia Parigi<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.reuters.com/article/us-eu-industry-analysis-idUSKBN0MB0AC20150315|titolo=No more Blue Banana, Europe's industrial heart moves east|pubblicazione=Reuters|data=15 marzo 2015|accesso=5 ottobre 2022}}</ref>.

Nel [[1991]], nell'ambito di uno studio condotto per conto della [[Commissione europea]] a sostegno della sua politica regionale, i ricercatori hanno criticato l'idea della Banana blu come formazione auspicabile, ma non come realtà empirica, identificandola come il risultato della concorrenza regionale in Europa. Inoltre, il loro diagramma della Banana Blu aveva una curva più accentuata, che includeva ancora il [[Italia settentrionale|Nord Italia]], ma terminava a [[Barcellona]]. Uno studio sulla storia della banana blu come concetto si riferisce allo studio della commissione come a un rifiuto errato della banana blu rispetto alla concezione originale di Brunet. Dalle ricerche condotte per conto della commissione, la Banana Blu rappresentava un nucleo sviluppato a scapito della periferia, mentre Brunet empiricamente vedeva la Banana Blu come una regione di sviluppo alla periferia di Parigi, oltre i confini francesi. Ci sono anche considerazioni per un pentagono europeo economicamente forte con i suoi confini [[Parigi]], [[Londra]], [[Amburgo]], [[Monaco di Baviera]] e [[Milano]], con assi di sviluppo verso est ([[Berlino]], [[Praga]], [[Trieste]])<ref>{{Cita web|url=http://www.nordregio.se/Global/EJSD/Refereed%20articles/Refereed_56.pdf|titolo=Wayback Machine|sito=web.archive.org|data=25 gennaio 2018|accesso=5 ottobre 2022|dataarchivio=25 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180125145550/http://www.nordregio.se/Global/EJSD/Refereed%20articles/Refereed_56.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.

Nei media italiani è stata avanzata l'opinione che, secondo i dati dell'[[Unione europea|UE]] del [[2013]], la forma della banana blu dovrebbe essere cambiata perché il territorio italiano aveva perso il suo legame a causa della crescente deindustrializzazione. Solo la [[Lombardia]] poteva "tenere il passo". Al contrario, ci sono nuove linee di sviluppo economico in [[Veneto]], [[Friuli-Venezia Giulia]] e [[Slovenia]] attraverso i punti di collegamento della Via della Seta marittima. In particolare, il porto di [[Trieste]], accanto a [[Gioia Tauro]], l'unico porto in acque profonde del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] centrale per navi portacontainer di settima generazione, è quindi particolarmente oggetto di investimenti. Il trasporto attraverso Trieste invece che attraverso i porti del nord come [[Rotterdam]] e [[Amburgo]] accorcia i tempi di consegna da [[Shanghai]] di dieci giorni e da [[Hong Kong]] di nove giorni, riducendo significativamente i costi di trasporto e le emissioni di CO2<ref>{{Cita web|url=https://www.merkur.de/politik/neue-seidenstrasse-china-beteiligte-laender-verlauf-deutschland-kritik-90466338.html|titolo=Neue Seidenstraße: Das Mega-Projekt aus China|sito=www.merkur.de|lingua=de|accesso=5 ottobre 2022}}</ref>.


== Un concetto rapidamente distorto ==
== Un concetto rapidamente distorto ==
La semplicità di questa rappresentazione ebbe un'efficacia immediata e i manager e gli uomini politici se ne appropriarono subito. Come capita spesso in queste situazioni, il senso del termine, divenuto di moda, si è evoluto assieme ai suoi confini. Divenuta argomento a favore dello sviluppo positivo, la banana blu venne allora descritta come il perimetro dell'area in cui lo sviluppo delle organizzazioni sociali e delle strutture economiche avrebbe attirato l'interesse degli investitori privati<ref>{{cita web|url=http://www.lboro.ac.uk/gawc/world2010t.html|sito=lboro.ac.uk|lingua=en|editore=GaWC Research Network|titolo=The World According to GAWC 2010|data=14 settembre 2011|accesso= 9 dicembre 2017}}</ref>.
La semplicità di questa rappresentazione ebbe un'efficacia immediata e i manager e gli uomini politici se ne appropriarono subito. Come capita spesso in queste situazioni, il senso del termine, divenuto di moda, si è evoluto assieme ai suoi confini. Divenuta argomento a favore dello sviluppo positivo, la banana blu venne allora descritta come il perimetro dell'area in cui lo sviluppo delle organizzazioni sociali e delle strutture economiche avrebbe attirato l'interesse degli investitori privati<ref>{{cita web|url=http://www.lboro.ac.uk/gawc/world2010t.html|sito=lboro.ac.uk|lingua=en|editore=GaWC Research Network|titolo=The World According to GAWC 2010|data=14 settembre 2011|accesso= 9 dicembre 2017}}</ref>.


Per [[effetto domino]], le collettività situate alla periferia di questa banana cercarono di venire integrate al suo interno<ref>{{cita web|url=http://www-sre.wu-wien.ac.at/ersa/ersaconfs/ersa02/cd-rom/papers/210.pdf|autore=Gert-Jan Hospers|titolo=Beyond the Blue Banana? Structural Chance in Europe's Geo-Economy|sito=SRE.WU-Wien.ac.at|lingua=en|data=31 agosto 2002|accesso=9 dicembre 2017}}</ref>. Fu così che la rappresentazione di questa banana guadagnò in spessore, andando a incorporare il bacino [[parigi]]no. Le regioni più remote incaricarono i propri responsabili dello sviluppo di disegnare futuri corridoi di sviluppo spaziale, avendo per obiettivo quello di avvicinarsi al cuore dell'Europa. Fu così che fecero la loro comparsa le "banane [[Scandinavia|scandinave]]", l'"arco [[Mar Mediterraneo|mediterraneo]]", o ancora l'arco [[alpi]]no (o "[[Solco alpino]]").
Per [[effetto domino]], le collettività situate alla periferia di questa banana cercarono di venire integrate al suo interno<ref>{{cita web|url=http://www-sre.wu-wien.ac.at/ersa/ersaconfs/ersa02/cd-rom/papers/210.pdf|autore=Gert-Jan Hospers|titolo=Beyond the Blue Banana? Structural Chance in Europe's Geo-Economy|sito=SRE.WU-Wien.ac.at|lingua=en|data=31 agosto 2002|accesso=9 dicembre 2017|dataarchivio=18 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200318171051/http://www-sre.wu-wien.ac.at/ersa/ersaconfs/ersa02/cd-rom/papers/210.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Fu così che la rappresentazione di questa banana guadagnò in spessore, andando a incorporare il bacino [[parigi]]no. Le regioni più remote incaricarono i propri responsabili dello sviluppo di disegnare futuri corridoi di sviluppo spaziale, avendo per obiettivo quello di avvicinarsi al cuore dell'Europa. Fu così che fecero la loro comparsa le "banane [[Scandinavia|scandinave]]", l'"arco [[Mar Mediterraneo|mediterraneo]]", o ancora l'arco [[alpi]]no (o "[[Solco alpino]]").


== Relativizzazione ==
== Relativizzazione ==
Molti detrattori hanno sottolineato il fatto che questo studio venne realizzato nel contesto di un'Europa divisa in due dalla [[Guerra fredda]] e che, per questo motivo, non vennero presi in considerazione dei settori portanti per la struttura del continente, come l'agglomerato [[Berlino|berlinese]], il [[Mar Baltico]] e [[Varsavia]], e anche il corridoio del [[Danubio]].
Molti detrattori hanno sottolineato il fatto che questo studio venne realizzato nel contesto di un'Europa divisa in due dalla [[guerra fredda]] e che, per questo motivo, non vennero presi in considerazione dei settori portanti per la struttura del continente, come l'agglomerato [[Berlino|berlinese]], il [[Mar Baltico]] e [[Varsavia]], e anche il corridoio del [[Danubio]].


A questi si aggiunge l'importanza del bacino [[parigi]]no e dell'arco mediterraneo. In aggiunta a ciò, un terzo della banana blu copre zone inabitabili o scarsamente abitate ([[Mare del Nord]], [[Alpi]]), o duramente colpite dalle difficoltà della riconversione industriale ([[Belgio]], [[Lorena (regione francese)|Lorena]], [[Saarland|Saar]], [[Regione della Ruhr|Ruhr]]) che portano a relativizzare il concetto di banana blu in termini di entità spaziale dello sviluppo positivo.
A questi si aggiunge l'importanza del bacino [[parigi]]no e dell'arco mediterraneo. In aggiunta a ciò, un terzo della banana blu copre zone inabitabili o scarsamente abitate ([[Mare del Nord]], [[Alpi]]), o duramente colpite dalle difficoltà della riconversione industriale ([[Vallonia]], [[Lorena (regione francese)|Lorena]], [[Saarland|Saar]], [[Regione della Ruhr|Ruhr]]) che portano a relativizzare il concetto di banana blu in termini di entità spaziale dello sviluppo positivo.


Ecco perché numerosi specialisti nella gestione del territorio preferiscono oggigiorno insistere sulla nozione di policentrismo dello sviluppo europeo, pur concedendo che una parte della banana blu ha un senso per quanto concerne il fenomeno di [[conurbazione]] che si può osservare nella zona tra il Mare del Nord e la Valle del [[Reno]].
Ecco perché numerosi specialisti nella gestione del territorio preferiscono oggigiorno insistere sulla nozione di policentrismo dello sviluppo europeo, pur concedendo che una parte della banana blu ha un senso per quanto concerne il fenomeno di [[conurbazione]] che si può osservare nella zona tra il Mare del Nord e la Valle del [[Reno]].


Esempio di prospettiva di evoluzione fu quella espressa da
Esempio di prospettiva di evoluzione fu quella espressa da
Klaus Kunzmann e Michael Wegener nel [[1991]], sostituendo all'immagine della "banana blu" quella di un altro frutto, il "grappolo d'uva europeo" (ogni acino rappresenta una piccola o grande agglomerazione urbana)<ref>{{cita web|url=http://www.spiekermann-wegener.com/pub/pdf/Pattern_of_Urbanisation.pdf|autore=Klaus R. Kunzmann, Michael Wegener|titolo=The pattern of urbanization in Western Europe|lingua=en|sito=Spiekermann-Wegener.com|pubblicazione=Ekistics|numero=58 (350/351)|pp=282-291|data=1992|accesso=9 dicembre 2017}}</ref>. Con tale espressione si auspica il passaggio da una struttura del sistema urbano di tipo areale-gerarchico a una struttura di tipo reticolare-policentrico, e da un modello territoriale di tipo centro-periferia a un modello fondato sulla multicentralità distribuita, nel quale sia realizzata una crescente integrazione dei sistemi urbani periferici attraverso una progressiva dilatazione del cuore europeo che valorizzi le risorse specifiche di questi ultimi.
Klaus Kunzmann e Michael Wegener nel [[1991]], sostituendo all'immagine della "banana blu" quella di un altro frutto, il "grappolo d'uva europeo" (ogni acino rappresenta una piccola o grande agglomerazione urbana)<ref>{{cita web|url=http://www.spiekermann-wegener.com/pub/pdf/Pattern_of_Urbanisation.pdf|autore=Klaus R. Kunzmann, Michael Wegener|titolo=The pattern of urbanization in Western Europe|lingua=en|pubblicazione=Ekistics|numero=58 (350/351)|pp=282-291|data=1992|accesso=9 dicembre 2017|dataarchivio=15 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171215043537/http://www.spiekermann-wegener.com/pub/pdf/Pattern_of_Urbanisation.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Con tale espressione si auspica il passaggio da una struttura del sistema urbano di tipo areale-gerarchico a una struttura di tipo reticolare-policentrico, e da un modello territoriale di tipo centro-periferia a un modello fondato sulla multicentralità distribuita, nel quale sia realizzata una crescente integrazione dei sistemi urbani periferici attraverso una progressiva dilatazione del cuore europeo che valorizzi le risorse specifiche di questi ultimi.


==Note==
==Note==
<references />
<references />

==Altri progetti==
{{interprogetto}}


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.spiekermann-wegener.com/pub/pdf/MWKK_Saint_Cloud_1996.pdf|Wegener-Kunzmann, ''New Spatial Patterns of European Urbanisation'', 1996 (PDF)|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.spiekermann-wegener.com/pub/pdf/MWKK_Saint_Cloud_1996.pdf|titolo=Wegener-Kunzmann, ''New Spatial Patterns of European Urbanisation'', 1996 (PDF)|lingua=en|accesso=4 giugno 2012|dataarchivio=9 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140309134634/http://www.spiekermann-wegener.com/pub/pdf/MWKK_Saint_Cloud_1996.pdf|urlmorto=sì}}


{{Regioni euroasiatiche}}
{{Controllo di autorità}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|economia|europa|unione europea}}
{{Portale|economia|europa|unione europea}}

Versione delle 01:05, 22 lug 2024

Disambiguazione – Se stai cercando la cultivar di banana, vedi Banana Blue Java.
L'area Banana blu

Banana blu (in inglese The Blue Banana) è un termine usato dalla stampa[1] per indicare una dorsale di sviluppo economico e demografico dell'Europa occidentale. Il termine fu coniato in un articolo della rivista Le Nouvel Observateur ispirandosi alla forma a mezzaluna di tale conurbazione e al colore dominante della bandiera dell'Unione europea, il blu. Questa dorsale è conosciuta anche con il nome di megalopoli europea[2].

Fra le città ed agglomerazioni più importanti nella regione si trovano Londra, Randstad, Bruxelles, Reno-Ruhr, Francoforte, Stoccarda, Basilea, Zurigo, Torino, Milano e Genova.

Origine e confini

Il termine "banana blu" apparve per la prima volta nel 1989, quando l'istituto "Reclus" di Montpellier realizzò uno studio sotto la guida di Roger Brunet sull'avvenire delle città europee, le cui conclusioni evidenziavano un corridoio urbano coerente di forma ricurva, che si estende da Londra a Genova, una vera e propria megalopoli, centro principale dello sviluppo spaziale europeo[3].

Brunet vedeva la "spina dorsale europea" come lo sviluppo di precedenti storici, ad esempio le rotte commerciali, o come la conseguenza di un'accumulazione di capitale industriale. Nella sua analisi Brunet escludeva l'area urbana di Parigi e altri agglomerati francesi a causa dell'insularità economica francese. Il suo obiettivo era una maggiore integrazione economica in Europa, ma riteneva che la Francia avesse perso questo legame nel XVII secolo a causa della persecuzione degli ugonotti e dell'accentramento a Parigi[4]. Le versioni successive includono tuttavia Parigi[5].

Nel 1991, nell'ambito di uno studio condotto per conto della Commissione europea a sostegno della sua politica regionale, i ricercatori hanno criticato l'idea della Banana blu come formazione auspicabile, ma non come realtà empirica, identificandola come il risultato della concorrenza regionale in Europa. Inoltre, il loro diagramma della Banana Blu aveva una curva più accentuata, che includeva ancora il Nord Italia, ma terminava a Barcellona. Uno studio sulla storia della banana blu come concetto si riferisce allo studio della commissione come a un rifiuto errato della banana blu rispetto alla concezione originale di Brunet. Dalle ricerche condotte per conto della commissione, la Banana Blu rappresentava un nucleo sviluppato a scapito della periferia, mentre Brunet empiricamente vedeva la Banana Blu come una regione di sviluppo alla periferia di Parigi, oltre i confini francesi. Ci sono anche considerazioni per un pentagono europeo economicamente forte con i suoi confini Parigi, Londra, Amburgo, Monaco di Baviera e Milano, con assi di sviluppo verso est (Berlino, Praga, Trieste)[6].

Nei media italiani è stata avanzata l'opinione che, secondo i dati dell'UE del 2013, la forma della banana blu dovrebbe essere cambiata perché il territorio italiano aveva perso il suo legame a causa della crescente deindustrializzazione. Solo la Lombardia poteva "tenere il passo". Al contrario, ci sono nuove linee di sviluppo economico in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Slovenia attraverso i punti di collegamento della Via della Seta marittima. In particolare, il porto di Trieste, accanto a Gioia Tauro, l'unico porto in acque profonde del Mediterraneo centrale per navi portacontainer di settima generazione, è quindi particolarmente oggetto di investimenti. Il trasporto attraverso Trieste invece che attraverso i porti del nord come Rotterdam e Amburgo accorcia i tempi di consegna da Shanghai di dieci giorni e da Hong Kong di nove giorni, riducendo significativamente i costi di trasporto e le emissioni di CO2[7].

Un concetto rapidamente distorto

La semplicità di questa rappresentazione ebbe un'efficacia immediata e i manager e gli uomini politici se ne appropriarono subito. Come capita spesso in queste situazioni, il senso del termine, divenuto di moda, si è evoluto assieme ai suoi confini. Divenuta argomento a favore dello sviluppo positivo, la banana blu venne allora descritta come il perimetro dell'area in cui lo sviluppo delle organizzazioni sociali e delle strutture economiche avrebbe attirato l'interesse degli investitori privati[8].

Per effetto domino, le collettività situate alla periferia di questa banana cercarono di venire integrate al suo interno[9]. Fu così che la rappresentazione di questa banana guadagnò in spessore, andando a incorporare il bacino parigino. Le regioni più remote incaricarono i propri responsabili dello sviluppo di disegnare futuri corridoi di sviluppo spaziale, avendo per obiettivo quello di avvicinarsi al cuore dell'Europa. Fu così che fecero la loro comparsa le "banane scandinave", l'"arco mediterraneo", o ancora l'arco alpino (o "Solco alpino").

Relativizzazione

Molti detrattori hanno sottolineato il fatto che questo studio venne realizzato nel contesto di un'Europa divisa in due dalla guerra fredda e che, per questo motivo, non vennero presi in considerazione dei settori portanti per la struttura del continente, come l'agglomerato berlinese, il Mar Baltico e Varsavia, e anche il corridoio del Danubio.

A questi si aggiunge l'importanza del bacino parigino e dell'arco mediterraneo. In aggiunta a ciò, un terzo della banana blu copre zone inabitabili o scarsamente abitate (Mare del Nord, Alpi), o duramente colpite dalle difficoltà della riconversione industriale (Vallonia, Lorena, Saar, Ruhr) che portano a relativizzare il concetto di banana blu in termini di entità spaziale dello sviluppo positivo.

Ecco perché numerosi specialisti nella gestione del territorio preferiscono oggigiorno insistere sulla nozione di policentrismo dello sviluppo europeo, pur concedendo che una parte della banana blu ha un senso per quanto concerne il fenomeno di conurbazione che si può osservare nella zona tra il Mare del Nord e la Valle del Reno.

Esempio di prospettiva di evoluzione fu quella espressa da Klaus Kunzmann e Michael Wegener nel 1991, sostituendo all'immagine della "banana blu" quella di un altro frutto, il "grappolo d'uva europeo" (ogni acino rappresenta una piccola o grande agglomerazione urbana)[10]. Con tale espressione si auspica il passaggio da una struttura del sistema urbano di tipo areale-gerarchico a una struttura di tipo reticolare-policentrico, e da un modello territoriale di tipo centro-periferia a un modello fondato sulla multicentralità distribuita, nel quale sia realizzata una crescente integrazione dei sistemi urbani periferici attraverso una progressiva dilatazione del cuore europeo che valorizzi le risorse specifiche di questi ultimi.

Note

  1. ^ (EN) The Blue Banana - the True Heart of Europe, su Big Think, 31 dicembre 2014. URL consultato il 12 maggio 2024.
  2. ^ La megalopoli europea detta la banana blu, su LibroDiGeo.Altervista.org. URL consultato il 9 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2017).
  3. ^ Paolo Sellari, Geopolitica dei trasporti, Bari, Editori Laterza, 2013, ISBN 978-88-581-0659-4.
  4. ^ (EN) The Blue Banana - the True Heart of Europe, su Big Think. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  5. ^ (EN) No more Blue Banana, Europe's industrial heart moves east, in Reuters, 15 marzo 2015. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  6. ^ Wayback Machine (PDF), su web.archive.org, 25 gennaio 2018. URL consultato il 5 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2018).
  7. ^ (DE) Neue Seidenstraße: Das Mega-Projekt aus China, su www.merkur.de. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  8. ^ (EN) The World According to GAWC 2010, su lboro.ac.uk, GaWC Research Network, 14 settembre 2011. URL consultato il 9 dicembre 2017.
  9. ^ (EN) Gert-Jan Hospers, Beyond the Blue Banana? Structural Chance in Europe's Geo-Economy (PDF), su SRE.WU-Wien.ac.at, 31 agosto 2002. URL consultato il 9 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
  10. ^ (EN) Klaus R. Kunzmann, Michael Wegener, The pattern of urbanization in Western Europe (PDF), in Ekistics, 58 (350/351), 1992, pp. 282-291. URL consultato il 9 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2017).

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN141197349