Stazioni ferroviarie di Milano: differenze tra le versioni

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{{mappa delle stazioni ferroviarie di Milano}}
La città di [[Milano]] conta 23 [[stazione ferroviaria|stazioni]] e [[fermata ferroviaria|fermate]] [[ferrovia]]rie in uso, di cui sei gestite da [[FerrovieNord]] e diciassette da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]].
La città [[Italia|italiana]] di [[Milano]] è dotata di 24 [[stazione ferroviaria|stazioni]] e [[fermata ferroviaria|fermate]] [[ferrovia]]rie in uso, di cui 18 gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana]] (RFI) e 6 da [[FerrovieNord]].


È in fase progettuale o di valutazione la realizzazione di ulteriori stazioni (tra cui Milano Zama, Milano Canottieri, Milano Dergano,<ref>{{Cita web|url=https://blog.urbanfile.org/2013/11/06/circle-line-di-milano-una-proposta-dai-costi-contenuti/|titolo=Circle Line di Milano: una proposta dai costi contenuti|autore=Marco Montella|sito=Urbanfile Blog|data=2013-11-06|lingua=it-IT|accesso=2022-12-05}}</ref> Milano Stephenson, Milano MIND-Merlata<ref>{{Cita web|url=https://blog.urbanfile.org/2022/02/01/milano-cascina-merlata-la-nuova-stazione-fs-mind-merlata/|titolo=Milano: Cascina Merlata - La nuova stazione FS MIND-Merlata|autore=Roberto Arsuffi|sito=Urbanfile Blog|data=2022-02-01|lingua=it-IT|accesso=2022-12-05}}</ref>).
Nel territorio cittadino è in progetto un'ulteriore fermata ([[Stazione di Milano Tibaldi|Milano Tibaldi]])<ref>[http://blog.urbanfile.org/2013/11/12/zona-morivione-che-fine-ha-fatto-la-stazione-tibaldi/ Urbanfile.org - Che fine ha fatto la stazione Tibaldi]</ref>; un numero indeterminato di stazioni è in fase di proposta (tra cui Milano Foppa, Milano Zama, Milano [[Canottieri Olona]] e Milano Dergano).

La più vecchia stazione cittadina ancora in uso è [[Stazione di Milano Certosa|Milano Certosa]], attivata nel [[1858]], mentre la più vecchia ancora in uso nelle sue forme originali è [[Stazione di Milano Porta Genova|Milano Porta Genova]], del [[1870]]; la più recente è [[Stazione di Milano Tibaldi|Milano Tibaldi]], attivata nel dicembre [[2022]].


== Storia della ferrovia milanese ==
== Storia della ferrovia milanese ==
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I primi binari arrivano a [[Milano]] alla fine degli [[anni 1830|anni Trenta]] del [[XIX secolo]], quando l'imperatore [[Ferdinando I d'Austria]] concede "''il privilegio per la costruzione di una strada a rotaie di ferro da [[Milano]] a [[Monza]]''" alla ditta Holzhammer di [[Bolzano]], sulla base del progetto presentato dall'ingegnere milanese Giulio Sarti<ref name=autogenerato1>[http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/ferrovie/ferrovia.htm ::: Storia di Milano ::: Binari e stazioni a Milano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. [[ferrovia Milano-Monza|Questa linea]], aperta nel [[1840]], risulta essere la prima ferrovia lombarda, nonché la seconda in Italia dopo la [[ferrovia Napoli-Portici|Napoli-Portici]]; ha come terminale la [[Stazione di Milano Porta Nuova (1840)|stazione di Porta Nuova]]<ref>L'edificio principale a due piani è sito all'incrocio tra la [[via Melchiorre Gioia]] e viale Monte Grappa, ed è oggi un albergo</ref>, che si trova nella [[Porta Nuova (Milano)|zona omonima]], poco al di fuori dalla [[Mura di Milano|cerchia dei bastioni]]. In seguito viene presa la decisione di prolungare i binari fino a [[Como]]: la città lariana verrà raggiunta solo nel [[1875]] mentre l'[[1876|anno successivo]] la linea verrà completata [[Ferrovia Milano-Chiasso|fino a Chiasso]]. Intanto però, nel [[1850]] la stazione viene sostituita da un'[[Stazione di Milano Porta Nuova (1850)|altra avente lo stesso nome]]<ref>L'edificio è tutt'oggi esistente: è stato utilizzato prima come dogana ferroviaria, mentre oggi ospita una caserma della [[Guardia di Finanza]]. È sull'odierna [[via Melchiorre Gioia]]</ref>; vengono tolti circa duecento metri di binari, e la nuova stazione viene posizionata un poco più a nord, lungo il [[Naviglio Martesana|canale della Martesana]]. Il suo [[fabbricato viaggiatori]] ha grandi dimensioni, ed è dotato sul retro di una gran tettoia a tre campate a copertura dei binari e dei treni<ref name=autogenerato1 />. Dal [[1858]] partono da qui anche i treni diretti a [[Magenta (Italia)|Magenta]], primo tratto lombardo della [[Ferrovia Torino-Milano|linea per Torino]], che viene completata l'[[1859|anno successivo]].
I primi binari arrivano a [[Milano]] alla fine degli [[anni 1830|anni Trenta]] del [[XIX secolo]], quando l'imperatore [[Ferdinando I d'Austria]] concede "''il privilegio per la costruzione di una strada a rotaie di ferro da [[Milano]] a [[Monza]]''" alla ditta Holzhammer di [[Bolzano]], sulla base del progetto presentato dall'ingegnere milanese Giulio Sarti<ref name=autogenerato1>[http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/ferrovie/ferrovia.htm ::: Storia di Milano ::: Binari e stazioni a Milano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. [[ferrovia Milano-Monza|Questa linea]], aperta nel [[1840]], risulta essere la prima ferrovia lombarda, nonché la seconda in Italia dopo la [[ferrovia Napoli-Portici|Napoli-Portici]]; ha come terminale la [[Stazione di Milano Porta Nuova (1840)|stazione di Porta Nuova]]<ref>L'edificio principale a due piani è sito all'incrocio tra la [[via Melchiorre Gioia]] e viale Monte Grappa, ed è oggi un albergo</ref>, che si trova nella [[Porta Nuova (Milano)|zona omonima]], poco al di fuori dalla [[Mura di Milano|cerchia dei bastioni]]. In seguito viene presa la decisione di prolungare i binari fino a [[Como]]: la città lariana verrà raggiunta solo nel [[1875]] mentre l'[[1876|anno successivo]] la linea verrà completata [[Ferrovia Milano-Chiasso|fino a Chiasso]]. Intanto però, nel [[1850]] la stazione viene sostituita da un'[[Stazione di Milano Porta Nuova (1850)|altra avente lo stesso nome]]<ref>L'edificio è tutt'oggi esistente: è stato utilizzato prima come dogana ferroviaria, mentre oggi ospita una caserma della [[Guardia di Finanza]]. È sull'odierna [[via Melchiorre Gioia]]</ref>; vengono tolti circa duecento metri di binari, e la nuova stazione viene posizionata un poco più a nord, lungo il [[Naviglio Martesana|canale della Martesana]]. Il suo [[fabbricato viaggiatori]] ha grandi dimensioni, ed è dotato sul retro di una gran tettoia a tre campate a copertura dei binari e dei treni<ref name=autogenerato1 />. Dal [[1858]] partono da qui anche i treni diretti a [[Magenta (Italia)|Magenta]], primo tratto lombardo della [[Ferrovia Torino-Milano|linea per Torino]], che viene completata l'[[1859|anno successivo]].


Intanto, nel febbraio del [[1846]] era nata la [[Stazione di Milano Porta Tosa|Stazione di Porta Tosa-Vittoria]]: questa viene posizionata nelle vicinanze della [[Porta Vittoria (Milano)|porta omonima]], sempre al di fuori della cerchia dei bastioni<ref>In seguito alla costruzione della [[Stazione di Milano Centrale (1864)|prima Stazione Centrale]] Porta Tosa è stata in servizio, solo per il traffico merci, fino al 1º gennaio [[1873]], e in seguito demolita; via Marcona e via Pasquale Sottocorno delimitano oggi il fascio binari originario della stazione</ref>. All'apertura viene posta a capolinea del tronco Milano - [[Treviglio]], unico tratto lombardo della [[Ferrovia Milano-Venezia|linea per Venezia]], fino ad essere capolinea dell'intera linea dal [[1857]]. Dal [[1861]] la stazione è anche punto di partenza della nuova [[Ferrovia Milano-Bologna|linea per Bologna]], mentre dall'[[1862|anno successivo]] partono da qui anche i convogli per [[Pavia]]. Domenica 26 giugno 1859, in piena Seconda guerra d'indipendenza, fra le stazioni di Porta Tosa e Porta Nuova viene aperto un raccordo che percorre un tratto della Strada di Circonvallazione.<ref> S. Gallio, ''Milano 1859, chi ha costruito il Raccordo sulla Circonvallazione?'' in Tecnica Professionale, CIFI, Roma, settembre 2010.</ref> Inoltre, {{Citazione necessaria|nel 1861 viene realizzato il collegamento ferroviario con la stazione di Porta Nuova}}; questo avviene per mezzo di un binario che passa attraverso il [[Lazzaretto di Milano|lazzaretto]], nei pressi dell'attuale [[Corso Buenos Aires]].
Intanto, nel febbraio del [[1846]] era nata la [[Stazione di Milano Porta Tosa|Stazione di Porta Tosa-Vittoria]]: questa viene posizionata nelle vicinanze della [[Porta Vittoria (Milano)|porta omonima]], sempre al di fuori della cerchia dei bastioni<ref>In seguito alla costruzione della [[Stazione di Milano Centrale (1864)|prima Stazione Centrale]] Porta Tosa è stata in servizio, solo per il traffico merci, fino al 1º gennaio [[1873]], e in seguito demolita; via Marcona e via Pasquale Sottocorno delimitano oggi il fascio binari originario della stazione</ref>. All'apertura viene posta a capolinea del tronco Milano - [[Treviglio]], unico tratto lombardo della [[Ferrovia Milano-Venezia|linea per Venezia]], fino ad essere capolinea dell'intera linea dal [[1857]]. Dal [[1861]] la stazione è anche punto di partenza della nuova [[Ferrovia Milano-Bologna|linea per Bologna]], mentre dall'[[1862|anno successivo]] partono da qui anche i convogli per [[Pavia]]. Domenica 26 giugno 1859, in piena Seconda guerra d'indipendenza, fra le stazioni di Porta Tosa e Porta Nuova viene aperto un raccordo che percorre un tratto della Strada di Circonvallazione.<ref> S. Gallio, ''Milano 1859, chi ha costruito il Raccordo sulla Circonvallazione?'' in Tecnica Professionale, CIFI, Roma, settembre 2010.</ref>


[[File:Milano TouringClubItaliano 1914.jpg|thumb|[[Milano]] nel [[1914]]]]
[[File:Milano TouringClubItaliano 1914.jpg|thumb|left|[[Milano]] nel [[1914]]]]
Si inizia poi a sentire l'esigenza di concentrare tutte le linee che gravitano sulla città in un unico punto. A questo scopo nasce la [[Stazione di Milano Centrale (1864)|prima Stazione Centrale]], la cui costruzione inizia nel [[1857]] sotto la dominazione austriaca, ma viene terminata dopo l'unità dell'Italia: {{Citazione necessaria|viene infatti inaugurata il 10 maggio [[1864]] da [[Vittorio Emanuele II]]}}. È dotata di sei binari passanti, mentre il suo [[fabbricato viaggiatori]] sorge parallelamente alle [[Mura di Milano|mura spagnole]], in un'area compresa fra [[Porta Garibaldi (Milano)|Porta Garibaldi]] e [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]]. Per facilitare il collegamento con il centro cittadino viene aperta al di sotto dei [[Mura spagnole di Milano|Bastioni]] la [[Barriera Principe Umberto]], e viene inoltre creata la via Turati.
Si inizia poi a sentire l'esigenza di concentrare tutte le linee che gravitano sulla città in un unico punto. A questo scopo nasce la [[Stazione di Milano Centrale (1864)|prima Stazione Centrale]], la cui costruzione inizia nel [[1857]] sotto la dominazione austriaca, ma viene terminata dopo l'unità dell'Italia: viene infatti inaugurata il 11 febbraio [[1864]] da re [[Vittorio Emanuele II]]<ref>{{Cita|Comandini|p. 491}}.</ref>. È dotata di sei binari passanti, mentre il suo [[fabbricato viaggiatori]] sorge parallelamente alle [[Mura di Milano|mura spagnole]], in un'area compresa fra [[Porta Garibaldi (Milano)|Porta Garibaldi]] e [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]]. Per facilitare il collegamento con il centro cittadino viene aperta al di sotto dei [[Mura spagnole di Milano|Bastioni]] la [[Barriera Principe Umberto]], e viene inoltre creata la via Turati.


La costruzione e l'ampliamento di linee esistenti continua: nel [[1867]] viene ultimata la [[Ferrovia Milano-Pavia-Voghera|Milano-Pavia-Voghera]], velocizzando così il collegamento con [[Genova]] che dal 10 maggio 1862 si raggiungeva via [[Torreberetti]]-[[Alessandria]]; nel [[1870]] è la volta della [[Ferrovia Milano-Mortara|linea per Mortara]], ed entra anche in esercizio la [[Stazione di Milano Porta Genova|Stazione di Porta Genova]]. Da qui i binari proseguono verso nord e, scavalcando molte strade tra cui corso Vercelli e [[corso Sempione]] si vanno a collegare alla stazione Centrale, passando per quella che è la cintura ovest. In questo tratto, in un'area compresa fra il [[Castello Sforzesco]] e la [[Fieramilanocity|Fiera Campionaria]] entra in funzione nel [[1883]] lo [[scalo merci]] di [[Stazione di Milano Porta Sempione|Porta Sempione]]<ref>La stazione, ora smantellata, era compresa all'incirca tra le attuali vie Pallavicino e Ippolito Nievo</ref>, che viene aperto dopo che nel [[1873]] era entrato in funzione [[Scalo merci di Porta Garibaldi|quello di Porta Garibaldi]], situato poco più a ovest della Stazione Centrale. Nel [[1891]] si aggiunge anche lo [[Stazione di Milano Porta Romana|scalo di Porta Romana]]; nello stesso anno viene aperta la [[Cintura sud (Milano)|cintura sud]] che si allaccia alla [[Stazione di Milano Rogoredo|stazione di Rogoredo]].
La costruzione e l'ampliamento di linee esistenti continua: nel [[1867]] viene ultimata la [[Ferrovia Milano-Pavia-Voghera|Milano-Pavia-Voghera]], velocizzando così il collegamento con [[Genova]] che dal 10 maggio 1862 si raggiungeva via [[Torreberetti]]-[[Alessandria]]; nel [[1870]] è la volta della [[Ferrovia Milano-Mortara|linea per Mortara]], ed entra anche in esercizio la [[Stazione di Milano Porta Genova|Stazione di Porta Genova]]. Da qui i binari proseguono verso nord e, scavalcando molte strade tra cui corso Vercelli e [[corso Sempione]] si vanno a collegare alla stazione Centrale, passando per quella che è la cintura ovest. In questo tratto, in un'area compresa fra il [[Castello Sforzesco]] e la [[Fieramilanocity|Fiera Campionaria]] entra in funzione nel [[1883]] lo [[scalo merci]] di [[Stazione di Milano Porta Sempione|Porta Sempione]]<ref>La stazione, ora smantellata, era compresa all'incirca tra le attuali vie Pallavicino e Ippolito Nievo</ref>, che viene aperto dopo che nel [[1873]] era entrato in funzione [[Scalo merci di Porta Garibaldi|quello di Porta Garibaldi]], situato poco più a ovest della Stazione Centrale. Nel [[1891]] si aggiunge anche lo [[Stazione di Milano Porta Romana|scalo di Porta Romana]]; nello stesso anno viene aperta la [[Cintura sud (Milano)|cintura sud]] che si allaccia alla [[Stazione di Milano Rogoredo|stazione di Rogoredo]].
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Un altro avvenimento si realizza nel [[1879]]: entra in funzione la [[Stazione di Milano Cadorna|Stazione Cadorna]]<ref>L'edificio oggi esistente non è quello originale: il primo, costruito in legno, venne demolito nel [[1895]], mentre il secondo venne distrutto dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]]; quello odierno risale al dopoguerra.</ref>, e di conseguenza nascono le [[Ferrovie Nord Milano]]. Inizialmente la società costruisce due linee, [[Ferrovia Milano-Saronno|quella per Saronno]] e quella che raggiunge in un primo tempo il centro di [[Erba (Italia)|Erba]] e che successivamente [[Ferrovia Milano-Asso|raggiungerà Asso]]; vengono inoltre costruite le stazioni cittadine di [[Stazione di Milano Bruzzano (1879)|Bruzzano]], [[Stazione di Milano Affori (1879)|Affori]] e [[Stazione di Milano Bovisa-Politecnico|Bovisa FN]].
Un altro avvenimento si realizza nel [[1879]]: entra in funzione la [[Stazione di Milano Cadorna|Stazione Cadorna]]<ref>L'edificio oggi esistente non è quello originale: il primo, costruito in legno, venne demolito nel [[1895]], mentre il secondo venne distrutto dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]]; quello odierno risale al dopoguerra.</ref>, e di conseguenza nascono le [[Ferrovie Nord Milano]]. Inizialmente la società costruisce due linee, [[Ferrovia Milano-Saronno|quella per Saronno]] e quella che raggiunge in un primo tempo il centro di [[Erba (Italia)|Erba]] e che successivamente [[Ferrovia Milano-Asso|raggiungerà Asso]]; vengono inoltre costruite le stazioni cittadine di [[Stazione di Milano Bruzzano (1879)|Bruzzano]], [[Stazione di Milano Affori (1879)|Affori]] e [[Stazione di Milano Bovisa-Politecnico|Bovisa FN]].


[[File:StazioniMilano2.svg|upright=1.6|thumb|left|Disposizione di dieci anni fa delle stazioni ferroviarie sul territorio comunale]]
[[File:StazioniMilano2.svg|upright=1.6|thumb|right|Disposizione delle stazioni ferroviarie sul territorio comunale nel 2008]]
Nel [[1905]] avviene la [[statalizzazione delle ferrovie italiane]], e questo favorisce la riorganizzazione del nodo milanese; in particolare si decide di ridisegnare la [[Linea di cintura (Milano)|linea di cintura]], che mantiene inalterato il solo tratto sud. Nel [[1911]] entrano poi in funzione due scali merci, la [[Stazione di Milano Porta Vittoria|Stazione di Porta Vittoria]] e lo scalo Farini. Il progetto non è terminato, ma subisce un brusco rallentamento in seguito allo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Viene completato solo nel [[1931]], anno in cui la rete ferroviaria cittadina assume molte delle caratteristiche mantenute fino ai giorni nostri: innanzitutto viene realizzata l'attuale [[Stazione di Milano Centrale|Stazione Centrale]], concepita come impianto di testa, che viene ruotata di novanta gradi e posta più a nord rispetto [[Stazione di Milano Centrale (1864)|alla precedente]]. Questa si stava dimostrando inadatta all'aumento del traffico ferroviario, e oltretutto le costruzioni che la circondavano non ne consentivano un ulteriore ampliamento. Il vecchio impianto viene così abbattuto<ref>Con il materiale recuperato dalla demolizione, tra cui alcune parti della tettoia di copertura dell'ingresso, viene costruita una villa a [[Vizzola Ticino]], nella Brughiera della Malpensa, che è ancor oggi esistente.</ref>, e l'intera area diventa parte dell'attuale [[Piazza della Repubblica (Milano)|Piazza della Repubblica]]<ref>Sull'asse della ferrovia scomparsa sono stati realizzati i viali Ferdinando di Savoia e Tunisia.</ref>. Della vecchia stazione rimane però in funzione un fascio di binari, che è situato nel piazzale ovest; questo dà vita ad un nuovo impianto che, sebbene denominato nuovamente [[Stazione di Milano Porta Nuova (1931)|Porta Nuova]] è conosciuto maggiormente come Stazione ''delle Varesine''<ref>La stazione, oggi non più esistente, si trovava in via Galilei</ref>, in quanto da qui partono soprattutto convogli diretti a [[Varese]]. Sempre nello stesso anno nasce anche l'attuale [[Stazione di Milano Lambrate|stazione di Lambrate]], sorta in sostituzione [[Stazione di Milano Lambrate (prima)|della vecchia]], che era a sua volta entrata in servizio nel [[1873]] in [[Ortica (Milano)|località Ortica]], sulla linea per Venezia<ref>L'edificio è tutt'oggi esistente: è utilizzato utilizzato come circolo ricreativo dai ferrovieri</ref>. Contemporaneamente nasce anche lo [[scalo di Milano Smistamento]], situato ad est di Lambrate. Dall'altra parte della città viene invece smantellata la cintura ovest, e lo [[Stazione di Milano Porta Sempione|scalo di Porta Sempione]] subisce naturalmente la stessa sorte; come conseguenza la [[Stazione di Milano Porta Genova|stazione di Porta Genova]] diventa stazione di testa.
Nel [[1905]] avviene la [[statalizzazione delle ferrovie italiane]], e questo favorisce la riorganizzazione del nodo milanese; in particolare si decide di ridisegnare la [[Linea di cintura (Milano)|linea di cintura]], che mantiene inalterato il solo tratto sud. Nel [[1911]] entrano poi in funzione due scali merci, la [[Stazione di Milano Porta Vittoria|Stazione di Porta Vittoria]] e lo scalo Farini. Il progetto non è terminato, ma subisce un brusco rallentamento in seguito allo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Viene completato solo nel [[1931]], anno in cui la rete ferroviaria cittadina assume molte delle caratteristiche mantenute fino ai giorni nostri: innanzitutto viene realizzata l'attuale [[Stazione di Milano Centrale|Stazione Centrale]], concepita come impianto di testa, che viene ruotata di novanta gradi e posta più a nord rispetto [[Stazione di Milano Centrale (1864)|alla precedente]]. Questa si stava dimostrando inadatta all'aumento del traffico ferroviario, e oltretutto le costruzioni che la circondavano non ne consentivano un ulteriore ampliamento. Il vecchio impianto viene così abbattuto<ref>Con il materiale recuperato dalla demolizione, tra cui alcune parti della tettoia di copertura dell'ingresso, viene costruita una villa a [[Vizzola Ticino]], nella Brughiera della Malpensa, che è ancor oggi esistente.</ref>, e l'intera area diventa parte dell'attuale [[Piazza della Repubblica (Milano)|Piazza della Repubblica]]<ref>Sull'asse della ferrovia scomparsa sono stati realizzati i viali Ferdinando di Savoia e Tunisia.</ref>. Della vecchia stazione rimane però in funzione un fascio di binari, che è situato nel piazzale ovest; questo dà vita ad un nuovo impianto che, sebbene denominato nuovamente [[Stazione di Milano Porta Nuova (1931)|Porta Nuova]] è conosciuto maggiormente come Stazione ''delle Varesine''<ref>La stazione, oggi non più esistente, si trovava in via Galilei</ref>, in quanto da qui partono soprattutto convogli diretti a [[Varese]]. Sempre nello stesso anno nasce anche l'attuale [[Stazione di Milano Lambrate|stazione di Lambrate]], sorta in sostituzione [[Stazione di Milano Lambrate (prima)|della vecchia]], che era a sua volta entrata in servizio nel [[1873]] in [[Ortica (Milano)|località Ortica]], sulla linea per Venezia<ref>L'edificio è tutt'oggi esistente: è utilizzato utilizzato come circolo ricreativo dai ferrovieri</ref>. Contemporaneamente nasce anche lo [[scalo di Milano Smistamento]], situato ad est di Lambrate. Dall'altra parte della città viene invece smantellata la cintura ovest, e lo [[Stazione di Milano Porta Sempione|scalo di Porta Sempione]] subisce naturalmente la stessa sorte; come conseguenza la [[Stazione di Milano Porta Genova|stazione di Porta Genova]] diventa stazione di testa.


Nel [[1963]] entra in funzione la [[Stazione di Milano Porta Garibaldi|Stazione di Porta Garibaldi]] e viene demolita quella delle ''[[Stazione di Milano Porta Nuova (1931)|Varesine]]''. Questo avviene nell'ambito del progetto del [[Centro Direzionale di Milano|Centro Direzionale]]: i binari vengono arretrati di qualche centinaio di metri per liberare l'area, ma poi i lavori non saranno portati completamente a termine; parte dell'area sarà occupata per lungo tempo da un [[luna park]], anch'esso denominato ''delle Varesine''. È sempre degli [[anni 1960|anni sessanta]] l'idea di costruire il [[passante ferroviario di Milano|passante ferroviario]], una linea che, passando prevalentemente sotto il centro urbano della città congiunga le linee provenienti da nord-ovest (la [[Ferrovia Torino-Milano|Milano-Torino]], la [[ferrovia Domodossola-Milano|Milano-Domodossola]] e le regionali gestite delle [[FerrovieNord]]) con quelle provenienti da est e sud-est: la [[ferrovia Genova-Milano|Milano-Genova]], la [[ferrovia Milano-Bologna|Milano-Bologna]] e la [[ferrovia Milano-Venezia|Milano-Venezia]]. I lavori iniziano nel [[1984]], mentre il primo tratto, [[Stazione di Milano Bovisa-Politecnico|Bovisa-Politecnico]] - [[Stazione di Milano Lancetti|Lancetti]] - [[Stazione di Milano Porta Venezia|Porta Venezia]] viene aperto tredici anni più tardi, nel [[1997]]. Alla fine del [[2004]] viene attivata la nuova [[Stazione di Milano Porta Vittoria|stazione Porta Vittoria]], e ha inizio il [[Servizio ferroviario suburbano di Milano|servizio ferroviario suburbano]]. In questi anni arrivano in città anche le linee dell'[[Alta velocità ferroviaria|alta velocità]]: la [[Ferrovia Milano-Bologna (alta velocità)|Milano-Bologna]], che è parte del collegamento con [[Firenze]], [[Roma]] e [[Napoli]], e la [[Ferrovia Torino-Milano (alta velocità)|Torino-Milano]].
Nel [[1963]] entra in funzione la [[Stazione di Milano Porta Garibaldi|Stazione di Porta Garibaldi]] e viene demolita quella delle ''[[Stazione di Milano Porta Nuova (1931)|Varesine]]''. Questo avviene nell'ambito del progetto del [[Centro Direzionale di Milano|Centro Direzionale]]: i binari vengono arretrati di qualche centinaio di metri per liberare l'area, ma poi i lavori non saranno portati completamente a termine; parte dell'area sarà occupata per lungo tempo da un [[luna park]], anch'esso denominato ''delle Varesine''. È sempre degli [[anni 1960|anni sessanta]] l'idea di costruire il [[passante ferroviario di Milano|passante ferroviario]], una linea che, passando prevalentemente sotto il centro urbano della città congiunga le linee provenienti da nord-ovest (la [[Ferrovia Torino-Milano|Milano-Torino]], la [[ferrovia Domodossola-Milano|Milano-Domodossola]] e le regionali gestite delle [[FerrovieNord]]) con quelle provenienti da est e sud-est: la [[ferrovia Genova-Milano|Milano-Genova]], la [[ferrovia Milano-Bologna|Milano-Bologna]] e la [[ferrovia Milano-Venezia|Milano-Venezia]]. I lavori iniziano nel [[1984]], mentre il primo tratto, [[Stazione di Milano Bovisa-Politecnico|Bovisa-Politecnico]] - [[Stazione di Milano Lancetti|Lancetti]] - [[Stazione di Milano Porta Venezia|Porta Venezia]] viene aperto tredici anni più tardi, nel [[1997]]. Alla fine del [[2004]] viene attivata la nuova [[Stazione di Milano Porta Vittoria|stazione Porta Vittoria]], e ha inizio il [[Servizio ferroviario suburbano di Milano|servizio ferroviario suburbano]]. In questi anni arrivano in città anche le linee dell'[[Alta velocità ferroviaria|alta velocità]]: la [[Ferrovia Milano-Bologna (alta velocità)|Milano-Bologna]], che è parte del collegamento con [[Firenze]], [[Roma]] e [[Napoli]], la [[Ferrovia Torino-Milano (alta velocità)|Torino-Milano]] e la Milano-Brescia, parte del collegamento con Venezia.


==Elenco cronologico delle stazioni==
==Elenco cronologico delle stazioni==
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| [[Stazione di Milano Porta Nuova (1850)|Porta Nuova (II)]] || [[1850]] || Dismessa || Stazione di testa in superficie || S.F.A.I.
| [[Stazione di Milano Porta Nuova (1850)|Porta Nuova (II)]] || [[1850]] || Dismessa || Stazione di testa in superficie || S.F.A.I.
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| [[Stazione di Milano Certosa|Certosa]] || [[1858]] || In uso || Stazione passante in superficie || [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]
| [[Stazione di Milano Certosa|Certosa]] || [[1858]] || In uso || Stazione passante in superficie || [[Rete Ferroviaria Italiana]]
|-
| [[Stazione di Milano Rogoredo|Rogoredo]] || [[1862]] || In uso || Stazione passante in superficie || [[Rete Ferroviaria Italiana]]/[[Centostazioni]]
|-style="background:#C0C0C0;"
|-style="background:#C0C0C0;"
| [[Stazione di Milano Centrale (1864)|Centrale (vecchia)]] || [[1864]] || Smantellata|| Stazione passante in superficie || [[Ferrovie dello Stato|FS]]
| [[Stazione di Milano Centrale (1864)|Centrale (vecchia)]] || [[1864]] || Smantellata|| Stazione passante in superficie || [[Ferrovie dello Stato Italiane]]
|-
|-
| [[Stazione di Milano Porta Genova|Porta Genova]] || [[1870]] || In uso || Stazione di testa<ref>Passante fino a metà degli anni '30</ref> in superficie || [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]
| [[Stazione di Milano Porta Genova|Porta Genova]] || [[1870]] || In uso || Stazione di testa<ref>Passante fino a metà degli anni '30</ref> in superficie || [[Rete Ferroviaria Italiana]]
|-style="background:#C0C0C0;"
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| [[Stazione di Milano Lambrate (prima)|Lambrate (prima)]] || [[1873]]<ref>Segnalate anche [[1891]] o [[1896]]. Cfr. {{cita web| autore=Ennio Morando et al.| url=http://www.t-i-m-o-n-e.it/ricordi/rdr/rdrdett.php?id=0191| titolo=Ricordi di rotaie - Milano| data=2008| accesso=21 giugno 2012}} e {{cita web| autore=Ennio Morando et al.| url=http://www.t-i-m-o-n-e.it/ricordi/rdr/rdrdett.php?id=0191| titolo=Ricordi di rotaie - Milano| data=2008| accesso=21 giugno 2012}}</ref> || Dismessa || Stazione passante in superficie || [[Ferrovie dello Stato|FS]]
| [[Stazione di Milano Lambrate (1906)|Lambrate (prima)]]|| [[1873]]<ref>Segnalate anche [[1891]] o [[1896]]. Cfr. {{cita web| autore=Ennio Morando et al.| url=http://www.t-i-m-o-n-e.it/ricordi/rdr/rdrdett.php?id=0191| titolo=Ricordi di rotaie - Milano| data=2008| accesso=21 giugno 2012}} e {{cita web| autore=Ennio Morando et al.| url=http://www.t-i-m-o-n-e.it/ricordi/rdr/rdrdett.php?id=0191| titolo=Ricordi di rotaie - Milano| data=2008| accesso=21 giugno 2012}}</ref> || Dismessa || Stazione passante in superficie || [[Ferrovie dello Stato Italiane]]
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| [[Scalo merci di Porta Garibaldi|S.M. Garibaldi]] || [[1873]] || Dismessa || Scalo merci || [[Ferrovie dello Stato|FS]]
| [[Scalo merci di Porta Garibaldi|S.M. Garibaldi]]|| [[1873]] || Dismessa || Scalo merci || [[Ferrovie dello Stato Italiane]]
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| [[Stazione di Milano Affori (1879)|Affori (vecchia)]] || [[1879]] || Dismessa || Stazione passante in superficie || [[FerrovieNord|FN]]
| [[Stazione di Milano Affori (1879)|Affori (vecchia)]] || [[1879]] || Dismessa || Stazione passante in superficie || [[Ferrovienord]]
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| [[Stazione di Milano Bruzzano (1879)|Bruzzano (vecchia)]] || [[1879]] || Dismessa || Stazione passante in superficie || [[FerrovieNord|FN]]
| [[Stazione di Milano Bruzzano (1879)|Bruzzano]] || [[1879]] || Dismessa || Stazione passante in superficie || [[Ferrovienord]]
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==Note==
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<references />
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==Bibliografia==
*{{Cita libro|titolo = L'Italia nei cento anni del secolo XIX (1801-1900) giorno per giorno illustrata|autore = [[Alfredo Comandini]]|wkautore = |curatore = |traduttore = |illustratore = |altri = |url = https://archive.org/stream/litalianeicentoa04comauoft#page/n5/mode/2up|via = archive.org|editore = Antonio Vallardi|città = Milano|anno = 1918-1929|lingua = |annooriginale = |volume = IV - 1861-1870|opera = |edizione = |capitolo = |url_capitolo = |p = |pp = |posizione = |ISBN = no|LCCN = |DOI = |OCLC = |id = |cid = Comandini|citazione = |accesso = |urlarchivio = |dataarchivio =
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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La città italiana di Milano è dotata di 24 stazioni e fermate ferroviarie in uso, di cui 18 gestite da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e 6 da FerrovieNord.

È in fase progettuale o di valutazione la realizzazione di ulteriori stazioni (tra cui Milano Zama, Milano Canottieri, Milano Dergano,[1] Milano Stephenson, Milano MIND-Merlata[2]).

La più vecchia stazione cittadina ancora in uso è Milano Certosa, attivata nel 1858, mentre la più vecchia ancora in uso nelle sue forme originali è Milano Porta Genova, del 1870; la più recente è Milano Tibaldi, attivata nel dicembre 2022.

Storia della ferrovia milanese

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Milano, 1865. Si notino il tracciato ferroviario fuori da Porta Garibaldi e Porta Nuova, con la prima Stazione Centrale e il binario che passa attraverso il lazzaretto.

I primi binari arrivano a Milano alla fine degli anni Trenta del XIX secolo, quando l'imperatore Ferdinando I d'Austria concede "il privilegio per la costruzione di una strada a rotaie di ferro da Milano a Monza" alla ditta Holzhammer di Bolzano, sulla base del progetto presentato dall'ingegnere milanese Giulio Sarti[3]. Questa linea, aperta nel 1840, risulta essere la prima ferrovia lombarda, nonché la seconda in Italia dopo la Napoli-Portici; ha come terminale la stazione di Porta Nuova[4], che si trova nella zona omonima, poco al di fuori dalla cerchia dei bastioni. In seguito viene presa la decisione di prolungare i binari fino a Como: la città lariana verrà raggiunta solo nel 1875 mentre l'anno successivo la linea verrà completata fino a Chiasso. Intanto però, nel 1850 la stazione viene sostituita da un'altra avente lo stesso nome[5]; vengono tolti circa duecento metri di binari, e la nuova stazione viene posizionata un poco più a nord, lungo il canale della Martesana. Il suo fabbricato viaggiatori ha grandi dimensioni, ed è dotato sul retro di una gran tettoia a tre campate a copertura dei binari e dei treni[3]. Dal 1858 partono da qui anche i treni diretti a Magenta, primo tratto lombardo della linea per Torino, che viene completata l'anno successivo.

Intanto, nel febbraio del 1846 era nata la Stazione di Porta Tosa-Vittoria: questa viene posizionata nelle vicinanze della porta omonima, sempre al di fuori della cerchia dei bastioni[6]. All'apertura viene posta a capolinea del tronco Milano - Treviglio, unico tratto lombardo della linea per Venezia, fino ad essere capolinea dell'intera linea dal 1857. Dal 1861 la stazione è anche punto di partenza della nuova linea per Bologna, mentre dall'anno successivo partono da qui anche i convogli per Pavia. Domenica 26 giugno 1859, in piena Seconda guerra d'indipendenza, fra le stazioni di Porta Tosa e Porta Nuova viene aperto un raccordo che percorre un tratto della Strada di Circonvallazione.[7]

Milano nel 1914

Si inizia poi a sentire l'esigenza di concentrare tutte le linee che gravitano sulla città in un unico punto. A questo scopo nasce la prima Stazione Centrale, la cui costruzione inizia nel 1857 sotto la dominazione austriaca, ma viene terminata dopo l'unità dell'Italia: viene infatti inaugurata il 11 febbraio 1864 da re Vittorio Emanuele II[8]. È dotata di sei binari passanti, mentre il suo fabbricato viaggiatori sorge parallelamente alle mura spagnole, in un'area compresa fra Porta Garibaldi e Porta Venezia. Per facilitare il collegamento con il centro cittadino viene aperta al di sotto dei Bastioni la Barriera Principe Umberto, e viene inoltre creata la via Turati.

La costruzione e l'ampliamento di linee esistenti continua: nel 1867 viene ultimata la Milano-Pavia-Voghera, velocizzando così il collegamento con Genova che dal 10 maggio 1862 si raggiungeva via Torreberetti-Alessandria; nel 1870 è la volta della linea per Mortara, ed entra anche in esercizio la Stazione di Porta Genova. Da qui i binari proseguono verso nord e, scavalcando molte strade tra cui corso Vercelli e corso Sempione si vanno a collegare alla stazione Centrale, passando per quella che è la cintura ovest. In questo tratto, in un'area compresa fra il Castello Sforzesco e la Fiera Campionaria entra in funzione nel 1883 lo scalo merci di Porta Sempione[9], che viene aperto dopo che nel 1873 era entrato in funzione quello di Porta Garibaldi, situato poco più a ovest della Stazione Centrale. Nel 1891 si aggiunge anche lo scalo di Porta Romana; nello stesso anno viene aperta la cintura sud che si allaccia alla stazione di Rogoredo.

Un altro avvenimento si realizza nel 1879: entra in funzione la Stazione Cadorna[10], e di conseguenza nascono le Ferrovie Nord Milano. Inizialmente la società costruisce due linee, quella per Saronno e quella che raggiunge in un primo tempo il centro di Erba e che successivamente raggiungerà Asso; vengono inoltre costruite le stazioni cittadine di Bruzzano, Affori e Bovisa FN.

Disposizione delle stazioni ferroviarie sul territorio comunale nel 2008

Nel 1905 avviene la statalizzazione delle ferrovie italiane, e questo favorisce la riorganizzazione del nodo milanese; in particolare si decide di ridisegnare la linea di cintura, che mantiene inalterato il solo tratto sud. Nel 1911 entrano poi in funzione due scali merci, la Stazione di Porta Vittoria e lo scalo Farini. Il progetto non è terminato, ma subisce un brusco rallentamento in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale. Viene completato solo nel 1931, anno in cui la rete ferroviaria cittadina assume molte delle caratteristiche mantenute fino ai giorni nostri: innanzitutto viene realizzata l'attuale Stazione Centrale, concepita come impianto di testa, che viene ruotata di novanta gradi e posta più a nord rispetto alla precedente. Questa si stava dimostrando inadatta all'aumento del traffico ferroviario, e oltretutto le costruzioni che la circondavano non ne consentivano un ulteriore ampliamento. Il vecchio impianto viene così abbattuto[11], e l'intera area diventa parte dell'attuale Piazza della Repubblica[12]. Della vecchia stazione rimane però in funzione un fascio di binari, che è situato nel piazzale ovest; questo dà vita ad un nuovo impianto che, sebbene denominato nuovamente Porta Nuova è conosciuto maggiormente come Stazione delle Varesine[13], in quanto da qui partono soprattutto convogli diretti a Varese. Sempre nello stesso anno nasce anche l'attuale stazione di Lambrate, sorta in sostituzione della vecchia, che era a sua volta entrata in servizio nel 1873 in località Ortica, sulla linea per Venezia[14]. Contemporaneamente nasce anche lo scalo di Milano Smistamento, situato ad est di Lambrate. Dall'altra parte della città viene invece smantellata la cintura ovest, e lo scalo di Porta Sempione subisce naturalmente la stessa sorte; come conseguenza la stazione di Porta Genova diventa stazione di testa.

Nel 1963 entra in funzione la Stazione di Porta Garibaldi e viene demolita quella delle Varesine. Questo avviene nell'ambito del progetto del Centro Direzionale: i binari vengono arretrati di qualche centinaio di metri per liberare l'area, ma poi i lavori non saranno portati completamente a termine; parte dell'area sarà occupata per lungo tempo da un luna park, anch'esso denominato delle Varesine. È sempre degli anni sessanta l'idea di costruire il passante ferroviario, una linea che, passando prevalentemente sotto il centro urbano della città congiunga le linee provenienti da nord-ovest (la Milano-Torino, la Milano-Domodossola e le regionali gestite delle FerrovieNord) con quelle provenienti da est e sud-est: la Milano-Genova, la Milano-Bologna e la Milano-Venezia. I lavori iniziano nel 1984, mentre il primo tratto, Bovisa-Politecnico - Lancetti - Porta Venezia viene aperto tredici anni più tardi, nel 1997. Alla fine del 2004 viene attivata la nuova stazione Porta Vittoria, e ha inizio il servizio ferroviario suburbano. In questi anni arrivano in città anche le linee dell'alta velocità: la Milano-Bologna, che è parte del collegamento con Firenze, Roma e Napoli, la Torino-Milano e la Milano-Brescia, parte del collegamento con Venezia.

Elenco cronologico delle stazioni

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Nome Inaugurazione Stato attuale Tipologia Ultimo gestore
Porta Nuova (I) 1840 Dismessa Stazione di testa in superficie Privilegiata Strada Ferrata fra Milano e Como
Porta Tosa 1846 Smantellata Stazione di testa in superficie S.F.A.I.
Porta Nuova (II) 1850 Dismessa Stazione di testa in superficie S.F.A.I.
Certosa 1858 In uso Stazione passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
Rogoredo 1862 In uso Stazione passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana/Centostazioni
Centrale (vecchia) 1864 Smantellata Stazione passante in superficie Ferrovie dello Stato Italiane
Porta Genova 1870 In uso Stazione di testa[15] in superficie Rete Ferroviaria Italiana
Lambrate (prima) 1873[16] Dismessa Stazione passante in superficie Ferrovie dello Stato Italiane
S.M. Garibaldi 1873 Dismessa Scalo merci Ferrovie dello Stato Italiane
Affori (vecchia) 1879 Dismessa Stazione passante in superficie Ferrovienord
Bruzzano 1879 Dismessa Stazione passante in superficie Ferrovienord
Bovisa 1879[17] In uso Stazione passante in superficie Ferrovienord
Cadorna 1879 In uso Stazione di testa in superficie Ferrovienord
Milano Porta Sempione 1883 Smantellata Scalo merci Ferrovie dello Stato Italiane
S.M. Porta Romana (scalo merci) 1891 Dismessa Stazione passante in superficie Ferrovie dello Stato Italiane
Chiaravalle Milanese ? Dismessa Stazione passante in superficie Ferrovie dello Stato Italiane
Porta Vittoria (vecchia) 1911 Smantellata Stazione di testa in superficie Ferrovie dello Stato Italiane
Greco Pirelli 1914 In uso Stazione passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
San Cristoforo 1915[18] In uso Stazione passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
Bullona 1929 Dismessa Stazione passante in superficie Gruppo FNM
Bovisa FS 1937 Smantellata Fermata passante in superficie Ferrovie dello Stato Italiane
Centrale 1931 In uso Stazione di testa in superficie Rete Ferroviaria Italiana/Grandi Stazioni
Lambrate 1931 In uso Stazione passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
Porta Nuova (III)[19] 1931[20] Smantellata Stazione di testa in superficie Ferrovie dello Stato Italiane
Porta Romana (fermata passeggeri) 1931 In uso Stazione passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
Quarto Oggiaro 195? In uso Fermata passante in superficie Ferrovienord
Porta Garibaldi 1961 In uso Stazione passante e di testa in superficie Rete Ferroviaria Italiana/Centostazioni
Repubblica 1997 In uso Fermata passante sotterranea Rete Ferroviaria Italiana
Porta Venezia 1997 In uso Fermata passante sotterranea Rete Ferroviaria Italiana
Lancetti 1997 In uso Stazione passante sotterranea Rete Ferroviaria Italiana
Dateo 2002 In uso Fermata passante sotterranea Rete Ferroviaria Italiana
Villapizzone 2002 In uso Fermata passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
Domodossola 2003 In uso Fermata passante sotterranea Ferrovienord
Porta Vittoria 2004 In uso Stazione passante sotterranea Rete Ferroviaria Italiana
Romolo 2006 In uso Fermata passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
Affori (nuova) 2011 In uso Stazione passante in superficie Ferrovienord
Bruzzano Parco Nord 2014 In uso Fermata passante in superficie Ferrovienord
Forlanini 2015 In uso Fermata passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
Tibaldi 2022 In uso Fermata passante in superficie Rete Ferroviaria Italiana
  1. ^ Marco Montella, Circle Line di Milano: una proposta dai costi contenuti, su Urbanfile Blog, 6 novembre 2013. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  2. ^ Roberto Arsuffi, Milano: Cascina Merlata - La nuova stazione FS MIND-Merlata, su Urbanfile Blog, 1º febbraio 2022. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  3. ^ a b ::: Storia di Milano ::: Binari e stazioni a Milano
  4. ^ L'edificio principale a due piani è sito all'incrocio tra la via Melchiorre Gioia e viale Monte Grappa, ed è oggi un albergo
  5. ^ L'edificio è tutt'oggi esistente: è stato utilizzato prima come dogana ferroviaria, mentre oggi ospita una caserma della Guardia di Finanza. È sull'odierna via Melchiorre Gioia
  6. ^ In seguito alla costruzione della prima Stazione Centrale Porta Tosa è stata in servizio, solo per il traffico merci, fino al 1º gennaio 1873, e in seguito demolita; via Marcona e via Pasquale Sottocorno delimitano oggi il fascio binari originario della stazione
  7. ^ S. Gallio, Milano 1859, chi ha costruito il Raccordo sulla Circonvallazione? in Tecnica Professionale, CIFI, Roma, settembre 2010.
  8. ^ Comandini, p. 491.
  9. ^ La stazione, ora smantellata, era compresa all'incirca tra le attuali vie Pallavicino e Ippolito Nievo
  10. ^ L'edificio oggi esistente non è quello originale: il primo, costruito in legno, venne demolito nel 1895, mentre il secondo venne distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; quello odierno risale al dopoguerra.
  11. ^ Con il materiale recuperato dalla demolizione, tra cui alcune parti della tettoia di copertura dell'ingresso, viene costruita una villa a Vizzola Ticino, nella Brughiera della Malpensa, che è ancor oggi esistente.
  12. ^ Sull'asse della ferrovia scomparsa sono stati realizzati i viali Ferdinando di Savoia e Tunisia.
  13. ^ La stazione, oggi non più esistente, si trovava in via Galilei
  14. ^ L'edificio è tutt'oggi esistente: è utilizzato utilizzato come circolo ricreativo dai ferrovieri
  15. ^ Passante fino a metà degli anni '30
  16. ^ Segnalate anche 1891 o 1896. Cfr. Ennio Morando et al., Ricordi di rotaie - Milano, su t-i-m-o-n-e.it, 2008. URL consultato il 21 giugno 2012. e Ennio Morando et al., Ricordi di rotaie - Milano, su t-i-m-o-n-e.it, 2008. URL consultato il 21 giugno 2012.
  17. ^ Apertura linea Bovisa-Paderno Dugnano
  18. ^ Apertura linea Milano (Bivio Naviglio Grande)-Milano (S. Cristoforo)
  19. ^ Denominata ufficiosamente delle Varesine
  20. ^ Aperta già nel 1911 come sezione della vecchia stazione centrale

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