Dubonnet: differenze tra le versioni

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A seguito di una crisi di vendite, nel 1976 i diritti sul Dubonnet vennero rilevati dalla multinazionale [[Pernod Ricard]], che oltre a rilanciarlo con una martellante campagna pubblicitaria (come testimonial venne ingaggiata [[Pia Zadora]]), affiancarono alla classica versione rossa una bianca (aromatizzata alla [[vaniglia]]) e una dorata (all'[[arancia]])<ref name=official/>.
A seguito di una crisi di vendite, nel 1976 i diritti sul Dubonnet vennero rilevati dalla multinazionale [[Pernod Ricard]], che oltre a rilanciarlo con una martellante campagna pubblicitaria (come testimonial venne ingaggiata [[Pia Zadora]]), affiancarono alla classica versione rossa una bianca (aromatizzata alla [[vaniglia]]) e una dorata (all'[[arancia]])<ref name=official/>.


Alla sua fama hanno cooperato anche alcuni consumatori celebri, come [[Elizabeth Bowes-Lyon|la Regina Madre Elisabetta del Regno Unito]] e la figlia [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]] (amanti del Dubonnet Cocktail, addizionato di [[gin]], ghiaccio e una fetta di [[limone]])<ref>{{Cite news |url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/7491058.stm |title=Queen Mother 'pack gin' note sold |publisher=[[BBC News]] |date=July 5, 2008 |accessdate=May 1, 2015}}</ref><ref>{{Cite web |url=http://us.hellomagazine.com/royalty/2008/07/03/tallon-auction-billy/ |title=Rare insight into Queen Mum's life as Backstairs Billy mementos sold |work=[[Hello!]] |date=July 3, 2008 |archiveurl=https://web.archive.org/web/20120922000133/http://www.hellomagazine.com/royalty/2008/07/03/tallon-auction-billy/ |archivedate=September 22, 2012 |accessdate=May 1, 2015}}<!-- The article is live, but the enlarged versions of the images are only available via the Wayback Machine. --></ref><ref>{{cite news|url=https://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/theroyalfamily/5743411/Exclusive-behind-the-scenes-with-the-Queen.html |title=Exclusive: behind the scenes with the Queen |work=[[The Daily Telegraph]] |date=July 5, 2009 |accessdate=November 25, 2011 |location=London |first=Andrew |last=Alderson}}</ref> e [[Nelson Rockefeller]], che lo beveva puro ''on the rocks''<ref>{{cite news |first=Francis |last=Clines |agency=''[[The New York Times]]'' |title=Always Wanted Presidency: Rocky Settles for Second |work=[[The Register-Guard]] |location=Eugene, Oregon |page=12c |date=August 20, 1974 |url=https://news.google.com/newspapers?nid=1310&dat=19740820&id=4oVQAAAAIBAJ&sjid=NuADAAAAIBAJ&pg=5098,4276767 }}</ref>.
Alla sua fama hanno cooperato anche alcuni consumatori celebri, come [[Elizabeth Bowes-Lyon|la Regina Madre Elisabetta del Regno Unito]] e la figlia [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]] (amanti del Dubonnet Cocktail, addizionato di [[gin]], ghiaccio e una fetta di [[limone]])<ref>{{Cite news |url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/7491058.stm |title=Queen Mother 'pack gin' note sold |publisher=[[BBC News]] |date=July 5, 2008 |accessdate=May 1, 2015}}</ref><ref>{{Cite web |url=http://us.hellomagazine.com/royalty/2008/07/03/tallon-auction-billy/ |title=Rare insight into Queen Mum's life as Backstairs Billy mementos sold |work=[[Hello! (periodico)|Hello!]] |date=July 3, 2008 |archiveurl=https://web.archive.org/web/20120922000133/http://www.hellomagazine.com/royalty/2008/07/03/tallon-auction-billy/ |archivedate=September 22, 2012 |accessdate=May 1, 2015}}<!-- The article is live, but the enlarged versions of the images are only available via the Wayback Machine. --></ref><ref>{{cite news|url=https://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/theroyalfamily/5743411/Exclusive-behind-the-scenes-with-the-Queen.html |title=Exclusive: behind the scenes with the Queen |work=[[The Daily Telegraph]] |date=July 5, 2009 |accessdate=November 25, 2011 |location=London |first=Andrew |last=Alderson}}</ref> e [[Nelson Rockefeller]], che lo beveva puro ''on the rocks''<ref>{{cite news |first=Francis |last=Clines |agency=''[[The New York Times]]'' |title=Always Wanted Presidency: Rocky Settles for Second |work=[[The Register-Guard]] |location=Eugene, Oregon |page=12c |date=August 20, 1974 |url=https://news.google.com/newspapers?nid=1310&dat=19740820&id=4oVQAAAAIBAJ&sjid=NuADAAAAIBAJ&pg=5098,4276767 }}</ref>.


== Consumo ==
== Consumo ==

Versione delle 11:19, 6 mar 2020

Poster pubblicitario del Dubonnet di Jules Chéret (1895)

Il Dubonnet è una bevanda alcolica ad uso aperitivo[1] a base di vino liquoroso, erbe e spezie (tra le quali il chinino)[2], avente una gradazione variabile tra il 14,8% e il 19%.

Dal 1976 è prodotto dalla Pernod Ricard e (su licenza per gli Stati Uniti) dalla Heaven Hill Distilleries[1]

Storia

Nel 1846 il governo francese bandì un concorso finalizzato alla creazione di una bevanda che invogliasse i soldati della legione straniera di stanza in Nord Africa ad assumere il chinino[2]; tale estratto naturale, all'epoca fulcro della profilassi contro la malaria, è infatti di gusto molto amaro e non di rado i legionari, disgustati, rifiutavano di prendere le dosi loro assegnate.

Tra le ricette proposte venne scelta quella del chimico Joseph Dubonnet, che addizionò il chinino (tra l'altro) a cannella, chicchi di caffè verde, buccia d’arancia, camomilla e acquavite d’uva neutra. Ben presto il vin tonique au quinquina ("vino tonico al chinino", come era stato battezzato) superò l'ambito produttivo per il quale era stato pensato, diventando di consumo comune: alla sua pubblicizzazione collaborarono artisti quali Cassandre.

Pubblicità murale del Dubonnet realizzata da Cassandre

A seguito di una crisi di vendite, nel 1976 i diritti sul Dubonnet vennero rilevati dalla multinazionale Pernod Ricard, che oltre a rilanciarlo con una martellante campagna pubblicitaria (come testimonial venne ingaggiata Pia Zadora), affiancarono alla classica versione rossa una bianca (aromatizzata alla vaniglia) e una dorata (all'arancia)[1].

Alla sua fama hanno cooperato anche alcuni consumatori celebri, come la Regina Madre Elisabetta del Regno Unito e la figlia Elisabetta II (amanti del Dubonnet Cocktail, addizionato di gin, ghiaccio e una fetta di limone)[3][4][5] e Nelson Rockefeller, che lo beveva puro on the rocks[6].

Consumo

Oltre che puro e accompagnato con bevande aromatizzate al limone, il Dubonnet è ingrediente di vari cocktail, sia specifici (come lo Zaza, composto da Dubonnet, gin e Angostura) che varianti di altri più famosi (come il Dubonnet Negroni, in cui sostituisce il comune vermut rosso):

  • The Alfonso
  • Apple Dubonnet
  • Arnaud's Special (New Orleans)
  • Bartender
  • Bentley
  • Blackthorn Cocktail
  • Dot-Roy
  • Dubonnet Cassis
  • Dubonnet Cocktail
  • Dubonnet Daniella
  • Dubonnet Delight
  • Dubonnet Fizz
  • Dubonnet Helado
  • Dubonnet Highball
  • Dubonnet Kiss
  • Dubonnet Manhattan
  • Dubonnet Negroni
  • Dubonnet Royal
  • Dubonnet TT
  • Jack London Martini
  • Opera Cocktail
  • Phoebe Snow
  • Red Moonlight
  • Rum Dubonnet
  • San Diego Cocktail
  • Savoy Hotel Special
  • Trois Rivieres
  • Mummy Love
  • Marble Hill
  • Napoleon
  • Karl-Gerhard
  • Bossunova Belt
  • Magic Juice
  • The Queen Mother
  • The Mexican
  • Zaza

Note

  1. ^ a b c Sito ufficiale
  2. ^ a b Tom Geoghegan, Who still drinks Dubonnet?, BBC News, July 20, 2009. URL consultato il November 25, 2011.
  3. ^ Queen Mother 'pack gin' note sold, BBC News, July 5, 2008. URL consultato il May 1, 2015.
  4. ^ Rare insight into Queen Mum's life as Backstairs Billy mementos sold, in Hello!, July 3, 2008. URL consultato il May 1, 2015 (archiviato dall'url originale il September 22, 2012).
  5. ^ Andrew Alderson, Exclusive: behind the scenes with the Queen, in The Daily Telegraph, July 5, 2009. URL consultato il November 25, 2011.
  6. ^ Francis Clines, Always Wanted Presidency: Rocky Settles for Second, in The Register-Guard, August 20, 1974, p. 12c.

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