Sant'Antimo (Italia): differenze tra le versioni
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Il territorio del comune di Sant'Antimo costituiva probabilmente parte dell'[[Atella (osca)|antica Atella]]. Questo territorio era formato da parti degli attuali comuni [[Afragola]], [[Frattamaggiore]], [[Frattaminore]], [[Casoria]], [[Grumo Nevano]], [[Casandrino]], [[Casavatore]], [[Arzano]], [[Caivano]], [[Cardito]], [[Sant'Antimo]], [[Sant'Arpino]], [[Cesa]], [[Gricignano di Aversa]], [[Orta di Atella]], [[Carinaro]] e [[Teverola]]. |
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<br>L'origine di Sant'Antimo è ancora contraddittoria. Due sono le ipotesi più accreditate: Per alcuni, l'abitato originale risale all'anno 600, quando alcuni discepoli di Sant'Antimo si recarono nel territorio di [[Atella]] dove diffusero il culto del santo che divenne tanto importante da dedicare una parte del territorio atellano al santo stesso; per altri, il nome dato al paese è merito del duca di Napoli Antemio che, all'inizio del [[IX secolo]], volle edificare un tempio in onore del santo, nel territorio dove ora sorge il paese. |
<br>L'origine di Sant'Antimo è ancora contraddittoria. Due sono le ipotesi più accreditate: Per alcuni, l'abitato originale risale all'anno 600, quando alcuni discepoli di Sant'Antimo si recarono nel territorio di [[Atella]] dove diffusero il culto del santo che divenne tanto importante da dedicare una parte del territorio atellano al santo stesso; per altri, il nome dato al paese è merito del duca di Napoli Antemio che, all'inizio del [[IX secolo]], volle edificare un tempio in onore del santo, nel territorio dove ora sorge il paese. |
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Versione delle 23:36, 20 lug 2008
Template:Comune Sant'Antimo è un comune di 31.693 abitanti della provincia di Napoli.
Cittadina contigua ad Aversa, parte, quest'ultima, della provincia di Caserta. Sant'Antimo deve il suo nome al suo santo patrono.
Storia
Le origini
Il territorio del comune di Sant'Antimo costituiva probabilmente parte dell'antica Atella. Questo territorio era formato da parti degli attuali comuni Afragola, Frattamaggiore, Frattaminore, Casoria, Grumo Nevano, Casandrino, Casavatore, Arzano, Caivano, Cardito, Sant'Antimo, Sant'Arpino, Cesa, Gricignano di Aversa, Orta di Atella, Carinaro e Teverola.
L'origine di Sant'Antimo è ancora contraddittoria. Due sono le ipotesi più accreditate: Per alcuni, l'abitato originale risale all'anno 600, quando alcuni discepoli di Sant'Antimo si recarono nel territorio di Atella dove diffusero il culto del santo che divenne tanto importante da dedicare una parte del territorio atellano al santo stesso; per altri, il nome dato al paese è merito del duca di Napoli Antemio che, all'inizio del IX secolo, volle edificare un tempio in onore del santo, nel territorio dove ora sorge il paese.
Lo sviluppo
Il centro si sviluppo' lentamente prima dell'anno 1000 ed in seguito, durante il dominio della dinastia degli Svevi, divenne un feudo baronale sotto il controllo della famiglia Filangieri. Dopo l'avvento degli Angioini, il feudo fu concesso alla famiglia Stendardo fino al 1566, dopodichè fu venduto alla famiglia Revertera che ottenne, inoltre, riuscì ad ottenere il privilegio della "Camera Riservata" dal viceré spagnolo Filippo IV. Nel 1629 la famiglia Revertera cedette il feudo alla famiglia Ruffo. Alla quest'ultima, successe la famiglia Mirelli, a cui il feudo fu venduto, che tenne il feudo fino al 1807, anno in cui ci fu la fine del regime feudale.
Cittadini illustri di Sant'Antimo
- Nicola Romeo, [1] (fondatore dell'Alfa Romeo) nato il 28 Aprile 1876 a Sant’ Antimo, da una famiglia con modesti mezzi economici. Conseguita nel 1899 la laurea in ingegneria, presso il politecnico di Napoli (oggi facoltà di ingegneria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II), a soli 23 anni, si trasferì a Liegi, in Belgio, dove si laureò in ingegneria elettrotecnica. L'economia di Sant'Antimo era basata sul commercio delle noci e della lana, per timore di una perdita della mano d'opera in quel settore, la camorra, i politici e gli artigiani impedirono che Nicola Romeo riuscisse ad aprire una fabbrica a Sant'Antimo.
Nel 1914 quindi, Nicola Romeo rilevò l’ “ Anonima Lombarda Fabbrica di Automobili” che nel corso della grande guerra produsse munizioni e materiale bellico, ma con l’ avvento della pace si rese necessario mutare il profilo produttivo dell’ azienda. Da subito l’ ing. Romeo si dimostrò abilissimo sia come dirigente che come studioso in campo tecnico. Il nome dell’ azienda mutò da A.L.F.A. in Alfa Romeo e fu avviata la produzione di trattori, compressori, locomotive a vapore e locomotori elettrici; in un secondo momento si indirizzò la produzione verso la costruzione di autovetture. Nel 1929 verrà nominato senatore del Regno. Il 15 agosto del 1938 si spense nella sua casa sul lago di Como.
Amministrazione comunale
Template:ComuniAmministrazione
- Assessore ai Lavori Pubblici: Luigi Vergara
- Assessore al Commercio e Attività Produttive: Nunzio Chiariello
- Assessore alle risorse umane: Massimo Natale
- Assessore all'Igiene e Sanità: Antimo Pedata
- Assessore all'Urbanistica: Vincenzo D'Agostino
- Assessore alle Politiche Sociali: Luigi Di Lorenzo
- Assessore alle Finanze e al Bilancio: Francesco Ponticiello
- Assessore alle Politiche culturali: Maria Di Donato
- Assessore allo Sport e Servizi demografici: Raffaele Marrone
- Sindaco baby: Daniela Cappuccio
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]