Goffredo di Vendôme: differenze tra le versioni

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Nato da nobile famiglia, prestò la sua opera per gli affari più rilevanti della Chiesa e dello Stato.


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Prestò la sua opera per gli affari più rilevanti della Chiesa e dello Stato.


L'abate fu molto critico nei confronti delle donne e scrisse: «Questo sesso ha avvelenato il nostro primo genitore, che era anche suo marito e suo padre, ha strangolato Giovanni Battista, portato a morte il coraggioso Sansone. In un certo qual modo, ha ucciso anche il Salvatore, perché se non fosse stato necessario per il suo peccato, nostro Signore non avrebbe avuto il bisogno di morire. Maledetto sia questo sesso in cui non vi è né timore, né bontà né amicizia e di cui bisogna diffidare più quando è amato che quando è odiato»<ref>Duby Georges, Perrot Michélle "Goffredo di Vendôme", in ''Storia delle donne in Occidente - l'antichità'', (vol.I), Laterza, Bari-Roma,2003</ref>
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L'abate fu molto critico nei confronti delle donne e scrisse: ''Questo sesso ha avvelenato il nostro primo genitore, che era anche suo marito e suo padre, ha strangolato Giovanni Battista, portato a morte il coraggioso Sansone. In un certo qual modo, ha ucciso anche il Salvatore, perché se non fosse stato necessario per il suo peccato, nostro Signore non avrebbe avuto il bisogno di morire. Maledetto sia questo sesso in cui non vi è né timore, né bontà né amicizia e di cui bisogna diffidare più quando è amato che quando è odiato''<ref>Duby Georges, Perrot Michélle "Goffredo di Vendôme", in ''Storia delle donne in Occidente - l'antichità'', (vol.I), Laterza, Bari-Roma,2003</ref>
==Opere==
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*''Lettere'', delle quali restano cinque libri
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*[[Jean Baptiste Ladvocat]], '' Dizionario Storico''.. , editore Remondini di [[Venezia]] Bassano 1795
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[[en:Geoffrey of Vendôme]]

Versione delle 23:02, 11 feb 2010

Goffredo di Vendôme (Angers, 1093Angers, 26 marzo 1132) è stato un abate e scrittore francese. Nato da nobile famiglia, prestò la sua opera per gli affari più rilevanti della Chiesa e dello Stato.

Nel 1094 il papa Urbano II poté rientrare nel Palazzo del Laterano grazie all'aiuto economico di Goffredo di Vendôme, che gli offrì una somma di denaro ottenuta dalla vendita dei propri beni.

L'abate fu molto critico nei confronti delle donne e scrisse: «Questo sesso ha avvelenato il nostro primo genitore, che era anche suo marito e suo padre, ha strangolato Giovanni Battista, portato a morte il coraggioso Sansone. In un certo qual modo, ha ucciso anche il Salvatore, perché se non fosse stato necessario per il suo peccato, nostro Signore non avrebbe avuto il bisogno di morire. Maledetto sia questo sesso in cui non vi è né timore, né bontà né amicizia e di cui bisogna diffidare più quando è amato che quando è odiato»[1]

Opere

  • Lettere, delle quali restano cinque libri
  • Opuscoli, pubblicati dal padre Jacques Sirmond nel 1610
  • Lettera di accusa indirizzata a Roberto d'Arbrissel, giudicato dall'abate Goffredo di aver tenuto un comportamento scandaloso, per il quale Roberto non fu canonizzato.
  • Ave Regina Coelorum, antifona a compieta, recitata col canto gregoriano (Ave, Regina caelorum, ave Domina Angelorum, salve, radix, salve, porta, ex mundo lux est orta. Gaude Virgo gloriosa, super omnes speciosa, vale o valde decora, et pro nobis Christum exora - Ave, Regina dei cieli, ave Signora degli Angeli, porta e radice di salvezza, dalla quale è sorta la luce nel mondo. Godi, Vergine gloriosa, bella fra tutte (le donne), salve, o tutta santa, prega per noi Cristo Signore).
  • Regina caeli laetare (Regina caeli laetare, alleluia. Quia quem meruisti portare, alleluia.Resurrexit sicut dixit, alleluia. Ora pro nobis Deum, alleluia - Regina dei cieli, rallegrati, alleluia. Poiché (Cristo), che hai meritato di portare (nel grembo), alleluia, è risorto, come aveva promesso, alleluia. Prega per noi il Signore, alleluia).

Note

  1. ^ Duby Georges, Perrot Michélle "Goffredo di Vendôme", in Storia delle donne in Occidente - l'antichità, (vol.I), Laterza, Bari-Roma,2003

Bibliografia