Arco di Tito: differenze tra le versioni

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''La voce tratta unicamente l' '' '''Arco di Tito''''' ancora in piedi alle pendici del Palatino a Roma. Per altri significati vedi:''
*Arco di Tito presso il [[Circo Massimo]], sempre a Roma.

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[[Immagine:Arco_di_Tito.jpg|thumb|250px|L'arco di Tito a Roma, lato ovest (verso il Foro Romano)]]
[[Immagine:Arco_di_Tito.jpg|thumb|250px|L'arco di Tito a Roma, lato ovest (verso il Foro Romano)]]
L<nowiki>'</nowiki>'''Arco di Tito''' è un [[arco trionfale]] ad un solo fornice (ossia con una sola arcata), posto sulle pendici settentrionali del Palatino, nella parte occidentale del [[Foro Romano|Foro]] di [[Roma]].
L<nowiki>'</nowiki>'''Arco di Tito''' è un [[arco trionfale]] ad un solo fornice (ossia con una sola arcata), posto sulle pendici settentrionali del Palatino, nella parte occidentale del [[Foro Romano|Foro]] di [[Roma]].

Versione delle 06:27, 4 dic 2004

La voce tratta unicamente l' Arco di Tito ancora in piedi alle pendici del Palatino a Roma. Per altri significati vedi:


L'arco di Tito a Roma, lato ovest (verso il Foro Romano)

L'Arco di Tito è un arco trionfale ad un solo fornice (ossia con una sola arcata), posto sulle pendici settentrionali del Palatino, nella parte occidentale del Foro di Roma. L'iscrizione sull'attico (lato ovest, verso il Foro) reca la dedica del monumento da parte del Senato all'imperatore Tito (nato nel 41, imperatore dal 79 all'81), menzionato come "divus" e dunque posteriore alla sua morte nell' anno 81 DC.

L'arco è costruito in opera quadrata di marmo, pentelico fino ai capitelli e lunense nella parte superiore, con uno zoccolo in travertino e un nucleo interno in cementizio. Le fondazioni sono attualmente allo scoperto a causa degli scavi che raggiungono in questa zona il livello augusteo. Le parti dell'elevato oggi in travertino sono dovute al restauro del 1823 di Sterne e Valadier, ricordato dall'iscrizione di papa Pio VII sul lato est (verso il Colosseo) dell'attico.

Sulle due facciate il fornice è inquadrato da colonne con fusti scanalati e capitelli compositi, che sorreggono una trabeazione, con fregio che rappresenta una scena di sacrificio. La volta del passaggio conserva una ricca decorazione a cassettoni: al centro è raffigurato Tito portato in cielo da un'aquila, allusione alla sua apoteosi (divinizzazione dopo la morte).

Sulle pareti interne del passaggio sono presenti due grandi rilievi storici che commemorano la cattura di Gerusalemme da parte di Tito nel 70, con cui si pose fine alla Guerra Giudaica iniziata nel 66 (i Romani non ottennero la vittoria totale fino alla caduta di Masada nel 72). Sul lato sud è raffigurato l'ingresso del corteo trionfale, con il bottino preso al Tempio di Gerusalemme (il candelabro a sette braccia, la tavola con i vasi sacri, le trombe d'argento) e sul lato nord l'imperatore Tito sulla quadriga trionfale, incoronato dalla Vittoria e con accanto le personificazioni, identificate come Honos e Virtus, oppure come Roma e il Genio del Popolo Romano.

Nel Medioevo l'Arco venne incorporato nella fortezza dei Frangipane ed è rappresentato in numerose stampe coronato da una merlatura in mattoni, fino ai restauri ottocenteschi.