Damasco (tessuto): differenze tra le versioni

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==Bibliografia==
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*Luther Hooper ''Hand-loom weaving'' - Pitman Publishing Limited [[1910]] ISBN 0-27301267-3
*Luther Hooper ''Hand-loom weaving'' - Pitman Publishing Limited 1910 ISBN 0-27301267-3


== Voci correlate ==
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Versione delle 19:50, 27 apr 2014

Damasco italiano del XIV secolo

Il damasco è un tipo di tessuto operato monocolore con disegni stilizzati o floreali ad effetto di lucido-opaco[1]. Si produce con un telaio Jacquard.

Ottenuto con un solo ordito e una sola trama[2], il fondo è dato da un'armatura a raso da otto e i motivi decorativi dal raso da otto rovescio. L'effetto è provocato dal contrasto della lucentezza della parte a raso con l'opacità di quella dove il raso si presenta a rovescio e dall'utilizzo di filati di differente torsione e finezza. Effettivamente il damasco non ha un diritto e un rovescio, ma solitamente si considera diritto il lato dove il disegno viene formato dalla trama, per cui il fondo risulta lucido.

Damascato è detto un tessuto che assomiglia al damasco ma ne differisce per essere realizzato con filati di diversi colori, per cui l'effetto di lucido-opaco viene ampliato dall'effetto dei colori.

Il materiale più adatto al damasco è la seta anche se si possono utilizzare filati in cotone, il cotone misto a seta e fibre artificiali.

Storia

La sua nascita avvenne in Cina, ma il suo nome deriva dalla città di Damasco in Siria che ne fu grande produttrice ed esportatrice nel XII secolo[3].

In Italia le prime a produrlo furono Venezia e Genova che, come repubbliche marinare, avevano contatti con Damasco, In seguito divennero famosi quelli prodotti a: Caserta, Catanzaro, Lucca, Palermo, Parma e Vicenza. Dato il materiale pregiato che lo compone e la lunga e difficile lavorazione, era un tessuto prezioso usato dalla chiesa per paramenti e abiti sacerdotali, nelle corti per abiti di gala e nell'arredamento di palazzi e regge.

Nel XVII secolo si cominciò ad impreziosirlo con fili d'oro e d'argento e da effetti in rilievo, è dall'ampliamento di queste elaborazioni che nasce il broccato.

Dal XIX secolo la sua produzione cominciò ad essere fatta con telai Jaquard, cosa che abbassò di molto i tempi di esecuzione e quindi i costi.

Oggi l'uso di questo tessuto è particolarmente diffuso nel campo dell'arredamento per cuscini, poltrone, tendaggi; nell'arredo sacro e nella ricostruzione storica con capi d'abbigliamento per pali e sfilate.

Note

Bibliografia

Voci correlate

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