Vittorio Emanuele Giuntella: differenze tra le versioni

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Ha speso tutto il resto della sua esistenza, oltre che nel lavoro, nella testimonianza della pagina nera della [[storia dell'umanità]], da lui vissuta in prima persona. Fondamentali le riflessioni sulle [[fede|fedi]] di fronte al [[totalitarismo]].
Ha speso tutto il resto della sua esistenza, oltre che nel lavoro, nella testimonianza della pagina nera della [[storia dell'umanità]], da lui vissuta in prima persona. Fondamentali le riflessioni sulle [[fede|fedi]] di fronte al [[totalitarismo]].


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Storico, [[Biblioteca del Senato#Direttori|bibliotecario del Senato della Repubblica]], docente di storia dell'età dell'[[illuminismo]] all'[[Sapienza - Università di Roma|Università di Roma]], ha dedicato i suoi studi alla [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]] ed a un'esaustiva bibliografia del [[Risorgimento]].


Costantemente impegnato per i [[diritti umani]], è stato tra i più autorevoli rappresentanti dell'[[Opera Nomadi]].
Costantemente impegnato per i [[diritti umani]], è stato tra i più autorevoli rappresentanti dell'[[Opera Nomadi]].

Versione delle 23:52, 2 set 2016

Vittorio Emanuele Giuntella (Soriano nel Cimino, 8 luglio 1913Roma, 27 novembre 1996) è stato uno storico, docente e militare italiano.

Biografia

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, tenente degli Alpini, fu preso prigioniero dai tedeschi e fu internato in lager della Polonia e della Germania (Sandbostel, Bergen-Belsen, Deblin, Wietzendorf).

Ha speso tutto il resto della sua esistenza, oltre che nel lavoro, nella testimonianza della pagina nera della storia dell'umanità, da lui vissuta in prima persona. Fondamentali le riflessioni sulle fedi di fronte al totalitarismo.

Storico, bibliotecario del Senato della Repubblica, docente di storia dell'età dell'illuminismo all'Università di Roma, ha dedicato i suoi studi alla Repubblica Romana ed a un'esaustiva bibliografia del Risorgimento.

Costantemente impegnato per i diritti umani, è stato tra i più autorevoli rappresentanti dell'Opera Nomadi.

Era padre del giornalista del TG1 Paolo Giuntella.

Opere

I suoi studi si incentrano sul '700 e sulle vicende della seconda guerra mondiale, della deportazione e della Resistenza.

Fondamentale è il suo volume Il nazismo e i Lager, Studium, Roma 1979.

La sua opera dedicata all'Illuminismo include "Roma nel '700" e "La città dell'illuminismo. L'idea e il nuovo volto" (Roma, Edizioni Studium, 1982).

Ha anche scritto "La Religione amica della Democrazia. I cattolici democratici del Triennio rivoluzionario (1796-1799)", Roma, Studium, 1979.

Note

  1. ^ Il nazismo e i Lager, Studium, Roma 1979.

Collegamenti esterni

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