Taddeo Carlone: differenze tra le versioni
m →Altri progetti: Bot: elimino categorie (vedi) |
orfanizzo redirect inutili |
||
Riga 26: | Riga 26: | ||
Anche Taddeo fu padre di vari Carlone, i più famosi dei quali furono i pittori [[Giovanni Carlone (1584-1631)|Giovanni Carlone]] e [[Giovanni Battista Carlone|Giovanni Battista]], e nonno di [[Giovanni Andrea Carlone|Giovanni Andrea]]. |
Anche Taddeo fu padre di vari Carlone, i più famosi dei quali furono i pittori [[Giovanni Carlone (1584-1631)|Giovanni Carlone]] e [[Giovanni Battista Carlone|Giovanni Battista]], e nonno di [[Giovanni Andrea Carlone|Giovanni Andrea]]. |
||
Ebbe bottega da scultore e con lui collaborarono i nipoti, figli del fratello Giuseppe. Sposò Geronima Verro, figlia di Pantaleone Verro, che apparteneva ad una facoltosa famiglia di [[Voltaggio (Italia)|Voltaggio]], e che divenne madre dei suoi sette figli maschi; da lei partono vari legami tra i Carlone di Rovio e la zona dell'[[Oltregiogo]] genovese, tra Voltaggio e [[Gavi]], dove la famiglia acquista proprietà (una località per questo prende il nome di ''Carlona'') e uno dei figli di Taddeo, Francesco, sarà economo della chiesa di [[San Remigio]] a Cadepiaggio, [[frazione (geografia)|frazione]] di [[Parodi Ligure]] (e varie opere pittoriche dei Carlone figli di Taddeo si trovano in zona). Tra i suoi allievi ebbe gli scultori [[Daniele Casella]] e [[Giovanni Battista Casella]] detto lo Scorticone, di [[Carona ( |
Ebbe bottega da scultore e con lui collaborarono i nipoti, figli del fratello Giuseppe. Sposò Geronima Verro, figlia di Pantaleone Verro, che apparteneva ad una facoltosa famiglia di [[Voltaggio (Italia)|Voltaggio]], e che divenne madre dei suoi sette figli maschi; da lei partono vari legami tra i Carlone di Rovio e la zona dell'[[Oltregiogo]] genovese, tra Voltaggio e [[Gavi]], dove la famiglia acquista proprietà (una località per questo prende il nome di ''Carlona'') e uno dei figli di Taddeo, Francesco, sarà economo della chiesa di [[San Remigio]] a Cadepiaggio, [[frazione (geografia)|frazione]] di [[Parodi Ligure]] (e varie opere pittoriche dei Carlone figli di Taddeo si trovano in zona). Tra i suoi allievi ebbe gli scultori [[Daniele Casella]] e [[Giovanni Battista Casella]] detto lo Scorticone, di [[Carona (Lugano)|Carona]]. |
||
Taddeo morì dopo il 25 marzo 1615 (data del suo [[testamento]]) e venne sepolto nella [[chiesa di San Francesco di Castelletto]]. |
Taddeo morì dopo il 25 marzo 1615 (data del suo [[testamento]]) e venne sepolto nella [[chiesa di San Francesco di Castelletto]]. |
Versione delle 18:04, 22 ott 2017
Taddeo Carlone (o Carloni) (Rovio, 1543 – Genova, 25 marzo 1615) è stato uno scultore e architetto svizzero-italiano[1].
Biografia
Scultore di origine ticinese, figlio dello scultore Giovanni Carloni, si trasferì con il padre e lo zio Battista a Genova. È stato a capo di una dinastia di pittori famosi. La sua famiglia era originaria di Rovio[2].
Tra i varî gruppi familiari di lapicidi, apparteneva a quello dei Carlone di Rovio, da distinguersi dai Carlone di Scaria, questi ultimi più legati al commercio dei marmi, benché tra i due gruppi esistettero legami e contatti. I Carlone di Rovio in Genova erano quelli più dediti all'attività scultorea in senso stretto.
Il padre, Giovanni Carlone (di cui si ha notizia dal 1555 al 1574), ebbe due figli: Taddeo e Giuseppe (padre a sua volta dello scultore Bernardo Carlone - autore della statua della Madonna della Porta della Lanterna di Genova, demolita la quale venne trasportata al Molo Giano - e di Tommaso Carlone). Anche Taddeo fu padre di vari Carlone, i più famosi dei quali furono i pittori Giovanni Carlone e Giovanni Battista, e nonno di Giovanni Andrea.
Ebbe bottega da scultore e con lui collaborarono i nipoti, figli del fratello Giuseppe. Sposò Geronima Verro, figlia di Pantaleone Verro, che apparteneva ad una facoltosa famiglia di Voltaggio, e che divenne madre dei suoi sette figli maschi; da lei partono vari legami tra i Carlone di Rovio e la zona dell'Oltregiogo genovese, tra Voltaggio e Gavi, dove la famiglia acquista proprietà (una località per questo prende il nome di Carlona) e uno dei figli di Taddeo, Francesco, sarà economo della chiesa di San Remigio a Cadepiaggio, frazione di Parodi Ligure (e varie opere pittoriche dei Carlone figli di Taddeo si trovano in zona). Tra i suoi allievi ebbe gli scultori Daniele Casella e Giovanni Battista Casella detto lo Scorticone, di Carona.
Taddeo morì dopo il 25 marzo 1615 (data del suo testamento) e venne sepolto nella chiesa di San Francesco di Castelletto.
Opere principali
- 1574 - Genova-Sampierdarena, Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Cella[3]:Tomba di Ceva Doria
- 1577 - Genova-Sampierdarena, Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Cella: Tomba di Giovanni Battista Doria
- 1577 - San Sebastián, Museo de San Telmo, i Sepolcri di Alonso de Idiàquez e di Garcia de Olazàbal
- 1578 - Soziglia, piazza, fontana con sirena
- 1580 - Sottoripa, Loggia della Borsa di piazza Banchi[4]: bassorilievi in marmo
- 1580 - Genova, Palazzo Antonio Doria in largo Eros Lanfranco, oggi Prefettura: portale
- 1581 - Genova, Palazzo Lercari-Parodi[5]: portale di accesso e busti di Francesco Lercari e della moglie
- 1581 - Genova, Chiesa di San Pietro in Banchi[6], Cappella dell'Immacolata Concezione: Decorazione marmorea
- 1585-1587 - Loano, Palazzo Doria: due fontane
- 1585- Genova, Palazzo del Principe a Fassolo, Sala di Costantino: alcune fontane
- 1587 - Genova, Chiesa di Santa Maria delle Vigne, Cappella del Crocifisso: Rivestimento marmoreo
- 1590 - Genova, Ospedale degli Incurabili, Statua di Vincenzo Odone
- 1591- 1603 - Genova, Chiesa di Santa Maria di Castello, Cappella Odone: Rivestimento marmoreo e cinque statue di Santi
- 1592 - Genova-Voltri, Chiesa di Santa Maria delle Grazie: Tabernacolo marmoreo
- 1592-1593 - Genova, Chiesa di Santa Maria di Castello, Cappella a sinistra del presbiterio: rivestimento marmoreo
- 1594 - Genova, Cattedrale di San Lorenzo, Cappella di San Sebastiano: quattro statue
- 1595 - Genova, Chiesa di San Siro, Cappella della Pietà: rivestimento marmoreo
- 1596-1598 - Genova, Palazzo Doria-Tursi in via Garibaldi: loggiati marmorei, balaustre e mascheroni
- 1599-1601 - Genova, Villa Doria-Pamphili a Fassolo, giardino sud: Fontana del Nettuno
- 1600-1602 - Genova, Palazzo San Giorgio: Statua di Giuliano di Negro e Statua di Manfredo Centurione
- 1603 - Toirano, Grotta-santuario di Santa Lucia[7]: statua della Santa
- 1605 - Genova, chiesa di Santo Stefano: statua di Santo Stefano
- 1608 - Genova, Chiesa di San Nicola da Tolentino: statua della Madonna della Misericordia
- 1609-1610 - Savona, Santuario di Nostra Signora della Misericordia: facciata della chiesa e alcune statue
- ? - Alassio, Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria: statua di sant'Antonio abate
- 1615 - Genova, Palazzo Sinibaldo Fieschi detto anche De Ferrari Ravaschieri, facciata: mascheroni ghignanti
Note
Bibliografia
- Edoardo Arslan (a cura di), Arte e artisti dei laghi lombardi, II, Tipografia Editrice Antonio Noseda, Como 1964, 69.
- AA.VV., Dizionario biografico degli italiani, ad vocem, Istituto dell'Enciclopedia italiana, Roma, 20, 391 sg.
- AA.VV., La scultura a Genova e in Liguria, 1, Campomorone 1987.
- Massimo Bartoletti, Laura Damiani Cabrini, I Carlone di Rovio, Fidia edizioni d'arte, Lugano 1997, 11, 36, 54, 55, 57, 58, 69, 70, 70-72, 75, 78, 80, 82, 84, 105, 110-127, 132, 139, 161, 185, 222.
- Giorgio Mollisi, La Genova dei Ticinesi. Gli artisti provenienti dal Ticino a Genova dal Medioevo al Settecento, in Arte&Storia, anno 5, numero 20, Edizioni Ticino Management, Lugano 2004.
- Riccardo Navone, Viaggio nei Caruggi, edicole votive, pietre e portali, Fratelli Frilli Editori, Genova 2007, 134, 135, 149, 163, 296, 297, 309, 325, 326, 367, 474.
- Paola Costa Calcagno, CARLONE, Taddeo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 20, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1977. URL consultato il 6 settembre 2015.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Taddeo Carlone
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95734259 · ISNI (EN) 0000 0001 1578 7270 · CERL cnp00583611 · Europeana agent/base/12210 · ULAN (EN) 500008710 · LCCN (EN) no2015077305 · GND (DE) 124976751 · BNF (FR) cb16999385m (data) |
---|