Conan Meriadoc

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Conan Meriadoc (gallese: Cynan e Conanus; ... – 395) è stato "sovrano" della Dumnonia e della Bretagna, vissuto nel IV secolo dopo Cristo, sebbene alcuni elementi sconfinino nella leggenda.. Era un capo britannico, che avrebbe dato vita alla Bretagna, dove circolano storie su di lui, così come anche in Britannia, a partire dal XII secolo. Queste soppiantarono le precedenti leggende sulla formazione della Bretagna. La sua vita è nota principalmente da due versioni, presenti nel testo gallese noto come Il sogno di Macsen Wledig e nella Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth. Entrambi gli scritti lo associano a Magno Massimo, che ne sposò la sorella (o cugina) Elena. Ma Conan è noto soprattutto per essere stato marito di Sant'Orsola. Nella leggenda agiografica relativa a quest'ultima, il suo nome è Ereo o anche Etereo.

Biografia tra storia e leggenda

Allevato nel paganesimo, Conan era il figlio del fratello di Ottavio il Vecchio, Geronzio, o dello stesso Ottavio secondo Il sogno di Macsen Wledig. Aveva pensato di ereditare l'influenza che suo zio aveva nel Galles, fino a quando Elena, sua cugina (o sorella) sposò il cittadino romano Magno Massimo. Conan fu all'inizio messo fuori gioco dall'aumento di potere ottenuto da Massimo. Per questa ragione organizzò una rivolta, aiutato dai Pitti e dagli Scoti. Sebbene fosse stato sconfitto, Conan divenne ottimo amico del suo rivale e si recò con lui nel continente per aiutarlo a diventare imperatore romano d'occidente.

Ebbe il controllo dell'Armorica (odierna Bretagna, nella Francia settentrionale) come ricompensa per aver eliminato un rivale. La nuova provincia fu colonizzata dai suoi uomini, ma siccome mancavano donne da sposare per popolare la zona, Conan chiese all'anziano zio Dionoto di Dumnonia di mandargli ragazze dalla Cornovaglia; propose quindi di cementare l'alleanza tra i due popoli chiedendo la mano della figlia di Dionoto, Orsola, della quale peraltro egli era realmente innamorato. Costei, che come i genitori era cristiana, accettò, ma a condizione che lei prima potesse recarsi in pellegrinaggio per l' Europa insieme a un gruppo di vergini - 11.000 secondo alcuni testi, in realtà il numero era decisamente inferiore - scelte tra le 72.000 donne che Dionoto aveva inviato al nipote: e sempre secondo le sue condizioni da lei dettate, al principe era richiesto di convertirsi alla religione cristiana. Il giovane la raggiunse a Roma, dove abiurò il paganesimo facendosi battezzare: i due sarebbero stati poi uniti in matrimonio dal papa. Sembra, invece, che Conan non si sia mai recato a Colonia, città in cui Orsola morì martire, vittima degli Unni [1]: probabilmente egli fu costretto a rientrare subito col figlioletto appena nato per la morte improvvisa del suocero [2]. Qualche versione agiografica, dove il personaggio è chiamato Ereo o Etereo, lo vuole però ucciso insieme alla sposa: il ritrovamento, avvenuto in età medievale a Colonia, delle ossa di un uomo chiamato Etherius, parve avvalorarne la veridicità; perdipiù la mistica tedesca Elisabetta di Schönau in base alle proprie visioni affermava che quelli fossero proprio i resti del principe, a suo dire morto martire, tuttavia esami successivi hanno dimostrato che si trattava di una persona vissuta nel periodo tardomerovingio.

Per quanto riguarda le 72.000 vergini, ben prima del massacro di Colonia alcune di queste donne erano state catturate e uccise dagli Unni: ciò avvenne durante la loro traversata della Manica. Alcuni barbari invasero la Britannia, devastando quindi molte zone. Magno Massimo inviò due legioni, comandate da Graciano Municeps, a respingere i nemici, che furono decimati: i superstiti si rifugiarono in Irlanda.

Il sarcofago di Conan Meriadoc, nella Cattedrale di Saint-Pol-de-Léon

Dopo la morte del suocero, l'influenza di Conan in Dumnonia crebbe. Dumnonia e Bretagna furono così unite sotto un'unica guida, seppure per breve tempo. In seconde nozze Conan sposò Darerca d'Irlanda, anch'essa poi proclamata santa: secondo alcune fonti lei era inoltre sorella di san Patrizio, anche se questa parentela appare poco credibile.

Conan si spense nel 395: i suoi domini furono spartiti tra i figli Gadeon (avuto da Orsola, che lo partorì a Roma) e Gradlon (avuto da Darerca, anch'ella poi proclamata santa). Il suo sarcofago è conservato nella Cattedrale di Saint-Pol-de-Léon.

La Chiesa cattolica non ha innalzato Ereo agli onori degli altari: ritenendo corretta la sua identificazione con Conan, si è dovuto prendere atto che lo sposo di Orsola morì senza aver effettivamente subìto il martirio e dunque tra i testi agiografici relativi alla santa vengono considerati attendibili solo quelli in cui appunto il principe le sopravvive [3] (curiosamente l'Etherius rinvenuto a Colonia si trova tuttora nella Basilica di Sant'Orsola, insieme alle ossa delle vergini). Peraltro dal 1970 Orsola e le sue compagne non sono più inserite nel Calendario generale romano ma solo nel Martirologio Romano. [4]

Nell'arte

Vittore Carpaccio, Martirio dei pellegrini e funerali di sant'Orsola, dettaglio con l'uccisione di Ereo, nome con cui è noto Conan nei testi agiografici relativi a Sant'Orsola

Sono numerose le rappresentazioni artistiche di Conan, ma tutte associate al suo amore per Orsola. Di Ereo viene messo in risalto l'evolversi nel suo percorso di vita: intelligente capo politico e militare cresciuto nel paganesimo, si converte per non perdere la donna amata da sempre ma mostrerà poi assoluta saldezza nella nuova fede.

Alcuni artisti si basano sui testi in cui Ereo viene martirizzato, come Vittore Carpaccio nelle Storie di sant'Orsola e Hans Memling nelle scene del Reliquiario di sant'Orsola: a uccidere il principe è una spada che gli viene ficcata all'altezza del cuore (con gli Unni che vogliono evidentemente farsene beffe sapendolo perdutamente innamorato di Orsola). Qui perisce ovviamente anche tutto il suo seguito, formato da anziani dignitari e giovani valletti; nell'opera di Carpaccio a costoro viene oltretutto riservata una fine macabra.

Ma ci sono anche casi in cui questa versione viene rigettata per la sua inverosimiglianza sotto l'aspetto propriamente biografico e di conseguenza non si ha morte violenta per il condottiero; qualche artista addirittura lo fa apparire solo in occasione del fidanzamento con la santa, la quale poi intraprende il pellegrinaggio per l'Europa senza di lui, morendo quindi a Colonia nubile e vergine.

Ereo appare sempre come un uomo aitante e visibilmente più giovane della sposa, talora rivestito con un'armatura.

Voci correlate

Note

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