Contro Eratostene
Contro Eratostene | |
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Autore | Lisia |
1ª ed. originale | 404 a.C. |
Genere | orazione |
Sottogenere | orazione politico-giudiziaria |
Lingua originale | greco antico |
Personaggi | Lisia, Eratostene, Polemarco, Teramene |
Serie | Corpus Lisiacum |
La Contro Eratostene è la dodicesima orazione del Corpus Lisiacum, pronunciata dallo stesso Lisia contro Eratostene in tribunale per la morte del fratello Polemarco e la restituzione del suo patrimonio.
Vicenda
Lisia pronunciò di persona questa orazione(fatto unico) nel 404, nel clima di distensione che c'era ad Atene dopo la riappacificazione fra oligarchici e democratici di Trasibulo. Lisia cercava di riappropriarsi del suo patrimonio e di vendicarsi degli atti subiti da Eratostene durante il governo dei Trenta. Ma Eratostene presentatosi sicuro di sé in tribunale venne probabilmente assolto, anche perché i democratici non volevano creare nuovi attriti con la parte avversa.
Struttura
L'opera si apre con un brevissimo esordio, a cui fa seguito una narrazione chiara dei fatti avvenuti (l'arresto di Lisia, la sua fuga, l'uccisione del fratello Polemarco...). Quindi l'auore mette alle strette Eratostene con un interrogatorio, attraverso domande incalzanti. Infine l'orazione si conclude con la perorazione dove Lisia mette a confronto i Trenta Tiranni con la democrazia riguardo la giustizia, invocando una piena riappacificazione, lontana da intrighi e rancori, affinché si faccia giustizia e si condannino i colpevoli dei passati misfatti.
Valore dell'opera
L'orazione è ritenuta una delle più belle fra quelle scritte da Lisia per la sua ottima ed incalzante strutturazione grazie ad una dialettica agile che utilizza tutti i registri possibili: quello ironico, quello commosso e patetico, quello deciso ecc. Emerge inoltre una grande capacità da parte dell'autore di controllare i propri sentimenti, cosa che dovette apparire mirabile ai contemporanei.