Suonare Stella

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Anno{{{anno prima visione}}}
Puntate5
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreTosca D'Aquino

Suonare Stella è stato un programma televisivo italiano, ideato da Carlo Bixio e prodotto da Rai 2 e Publispei, in onda nel 2006.

Descrizione

Il programma venne trasmesso sulla seconda rete Rai in prima serata nel 2006, e non venne accolto positivamente dalla critica.

Suonare Stella era un varietà in cui si mescolavano musica, recitazione, comicità e satira, per il quale è stato coniato dai media il termine "sit-show"[1], un insieme tra spettacolo e situation comedy. Il programma era ambientato nell'omonimo bed and breakfast gestito da Tiffany Stella, interpretata da Tosca D'Aquino; oltre alla conduttrice, altri attori come Max Tortora o Nino Frassica interpretavano altri personaggi per dare vita a scenette o gag.

Cast

Cast artistico

Gli interpreti del programma sono stati Tosca D'Aquino, Max Tortora, Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Gianni Ferreri, Daniela Morozzi, Eleonora Di Miele, Francesco Salvi, Antonio Stornaiolo, con la partecipazione di Elio Pandolfi, Beatrice Fazi, Michela Andreozzi, Alexandra Filotei; nelle cinque puntate del programma sono intervenuti come guest star Walter Nudo, Maria Grazia Cucinotta, Valeria Marini, Anna Oxa, Alex Britti.

Cast tecnico

Il varietà è stato scritto da Carlo Principini, Gian Carlo Nicotra, Paola Tiziana Cruciani e Alessandro Capone, con la collaborazione di Marco Luci per la regia di Gian Carlo Nicotra . La scenografia è stata curata da Gaetano Castelli e gli intermezzi musicali sono stati affidati ai Blues Willies, il gruppo capitanato da Claudio Gregori, meglio noto come "Greg" del duo Lillo & Greg; le musiche sono state composta da Gregori ed Attilio Di Giovanni.

Critiche

Il programma è realizzato per una sola edizione, composta da cinque puntate trasmesse in prima serata da Rai 2 nella prima parte del 2006, Suonare Stella infatti ricevette un parere generalmente non positivo: Aldo Grasso del Corriere della Sera dice che «in alcuni momenti il programma funziona [...] in altri no», ed intitola il suo articolo Regia senza fantasia per Suonare Stella[2]; Antonio Dipolina de la Repubblica afferma che in epoca in cui «nessuno sa più come recuperare il vecchio varietà, [...] tanto vale buttare tutto in confusione e vedere cosa succede»[3], mentre Alessandra Comazzi de La Stampa esprime infine «perplessità su questo "pastiche": sarà veramente un'idea o è solo un modo per far lavorare un po' di persone?»[4].

Note

  1. ^ Dopo la sit-com è l'ora del sit-show, in Libero News, 09 gennaio 2006. URL consultato il 28-11-2008.
  2. ^ Aldo Grasso, Regia senza Fantasia per Suonare Stella, in Corriere della Sera, 19 gennaio 2006. URL consultato il 01-12-2009.
  3. ^ Antonio Dipollina, Il vecchio varietà è finito in gazzarra, in la Repubblica, 19 gennaio 2006. URL consultato il 01-12-2009.
  4. ^ Alessandra Comazzi, Un "pastiche" che si chiama Suonare Stella, in La Stampa, 12 gennaio 2006. URL consultato il 01-12-2009.

Collegamenti esterni

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