Utente:Tinette

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«Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo.
(Il sentiero dei nidi di ragno, Italo Calvino

Ho 37 anni e lavoro in pubblicità da 15, oggi come art director senior.
Trovo wikipedia nel giugno del 2005 grazie ad un ascesso. Avendo dormito praticamente 24 ore di fila a causa degli antibiotici, alle 2 di notte vagavo da un forum, a un sito, a un blog. Trovato un link che portava a 'pedia, ho aperto la porta di un modo incredibile. Quella notte ho cominciato a scrivere e poi ho continuato a farlo. A volte ogni giorno, a volte solo una volta all'anno. Non c'è molto altro da dire.
Sono qui per il piacere di comunicare. Per il gusto di proporre, a chi non sa, ciò che ho cercato, scoperto e metabolizzato rendendolo semplice, corretto e completo per lui. O almeno ci provo, questo è chiaro.
In pubblicità vale la regola che se chi ti ascolta non capisce ciò che intendi dirgli è colpa tua, per come l'hai detto, quando e con che mezzi. Quindi la comunicazione va pulita, resa agile ed essenziale, fruibile e spendibile.
Va resa anche corretta, primo perchè voglio vivere in un mondo onesto e credo fermamente e fattualmente che sia possibile.
Secondo perché é facile pensare che la gente sia cretina, ma alla prova dei fatti questo si rivela falso: la gente, di solito, è solo pigra.

Wikipedia:Babel
it-N Quest'utente può contribuire con un livello madrelingua in italiano.
en-3 This user has advanced knowledge of English.
Wikipedia:Babelfish
Questa utente, trova che Torino sia un piccolo capolavoro.
Questa utente trova che Milano sia molto più squallida di Torino.
Questa utente chiede gentilmente di NON usare il termine esustivo.
Questa utente ama il jazz.
Questa utente ama i gatti norvegesi, ma le viene fermamente impedito di averne uno.
Questa utente si vanta di lavorare con Macintosh dall'89 e chi lavora con Windows le fa una gran pena. Tiè!
Questa/o utente è un wikigrafico.

In cosa credo

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Credo nelle persone che sono, sono sempre state e sempre saranno l'unico motore della storia. Sono le persone che rendono possibili le cose e quando hai perso loro, hai perso tutto: dietro ai grandi lavori ci sono singole persone motivate.

Credo nell'intelligenza, nella non-violenza, nella differenza che crea valore. Credo nella felicità che è maestra di vita infinitamente più del dolore. Credo nel lavoro che ci salva da noia, vizio e bisogno. Credo nella sintesi e nella semplicità: less is more. Credo che il sonno della ragione genera mostri e che quello della curiosità genera morti.

Infine credo nel silenzio. Una specie di suono amorevole che parla dell'anima nascosta delle cose. E quindi, arrivata qui, sorrido e taccio.

Question everything degli 8stop7, La gita a Tindari di Andrea Camilleri, Senza Titolo e Slanted Cross di Franz Kline, Rain di Breaking Benjamin.
Seahorse di Devendra_Banhart, Il Maestro e Margherita di Bulgakov, che prima o poi riuscirò a finire, le sculture di Tony Cragg, i video di William Kentridge, le opere di Kara Walker.
Prufrock ed altre Osservazioni di T.S. Eliot, il Manganese Blue Hue di Winsor & Newton, i pennelli Serie 7 di Winsor & Newton, specie se li paga qualcun altro.
Unsung Psalm di Tracy Chapman, tutte le canzoni di De André se ironiche o pensose, Cent'anni di Solitudine di Gabriel Garcia Marquez.
Les Hourloupes di Dubuffet, Take Five di Dave Brubeck, Keith Jarret, il blu, la pasta di mandorle, il miele di fiori di limone.

Kaddish di Allen Ginsberg, Santiago (La Ballata Ingenua) di Federico Garcia Lorca, Silence di Lizz Write, lo spumante Occhetti, Please Please Please degli Smiths, i Cretti di Burri, Homeland di Li Songsong, la pittura cinese contemporanea, Veduta Aerea di Gian Maria Testa.
St Claire di Susanne Vega, Dancing Shoes di Bono, Italo Calvino, Heaven's Here On Hearth di Tracy Chapman, le Cartellate con il vino cotto, Another Sunny Day dei Belle et Sebastian, le sculture di Anselm Kiefer, Smiling Up the Frown degli Agents of Good Roots, il Gin Tonic, Picture of Jesus di Ben Harper, il prosciutto crudo della Valtellina, Streets of Philadelphia di Bruce Springsteen, gli U2 fino ad Acthung Baby o anche a Zooropa, ma con qualche riserva.
I Dire Straits, il bianco, il legno scuro e lucido, le macchine con assetto sportivo e linea italiana, A Church Is Burning di Simon&Garfunkel, Lindbergh di Fossati, le musiche di Mauro Pagani e il fuoco con cui suona, il pane fatto in casa, Richard Galliano, i jeans, gli eskimo imbottiti di piuma d'oca, le sciarpe fatte a mano, specie se molto lunghe.

In Povertà di Carne di Ungaretti, George Bernard Shaw per alcune cose, Dylan Thomas se non troppo ubriaco, il cioccolato amarissimo, i Cantucci con il Vin Santo purché secco e non dolce, Aspettando Godot, lo strudel fatto in casa con la cannella e le nocciole, Black Queen di Stephen Still, No Need To Argue dei Cranberries, gli Scones con il burro salato, le Karellian Pirkat, L'Autostrada di Daniele Silvestri, il Russian Caravan bollente e senza zucchero.

La tristezza produttiva, la ribellione costruttiva, la lotta pacifica, la resistenza non violenta, la forza di vivere, la voglia di sopravvivere, la dolcezza nell'essere felici e nel dormire, la pena e il dolore della tela vuota che non vuoi riempire.
I sogni dove volo, sciare con tutta la velocità possibile, i cieli in alta montagna, la luna in inverno.

La spensieratezza che non si è perduta, la sofferenza che porta saggezza, l'onestà con se stessi, lo stupore e il dolore dei nuovi amori imprevisti.
Il tempo che passa, il viaggio che resta, quello che sta dietro alla prossima curva.

Bozze, brutte, stracci vari

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Daricordare e ritrovare:

un saluto ! :)--Ettorre (msg) 17:36, 14 nov 2014 (CET)