Telecom Italia

IT0003497168

0,2408 EUR 11/07/2024Milano
0,00 EUR (1,47 %) Variazione dall'ultima chiusura
0,2108 0,325  52 settimane min max
-7,52 % Rendimento a 1 anno
0,00 % Rendimento da dividendo
Mostra dettagli
News

Tim: approvata l’offerta di KKR

8 mesi fa - lunedì 6 novembre 2023
Il consiglio di amministrazione ha accettato l’offerta del fondo americano per la rete di trasmissione. Ma si annunciano battaglie legali.

La questione della separazione della rete di Telecom Italia in una società ad hoc si arricchisce di un nuovo capitolo. Nel fine settimana il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha, infatti, approvato l’offerta del fondo americano KKR (di cui ti abbiamo già parlato in più occasioni) che di fatto prevede un iter suddiviso in due fasi:
- in un primo momento, Telecom Italia conferirà tutte le attività relative alla rete primaria e ad altre attività in FiberCop, società che già gestisce le attività relative alla rete secondaria in fibra e rame (la rete primaria è la “dorsale” principale dei cavi presente nel Paese, la rete secondaria è quella che collega questa “dorsale” agli “armadi stradali” presenti sul territorio);
- in un secondo momento, KKR (attraverso una società chiamata Optis Bidco) acquisterà l’intera partecipazione di Telecom Italia in FiberCop (che a questo punto, dopo il conferimento di cui ti abbiamo parlato qui sopra, conterrà al suo interno tutta la rete Tim, sia primaria sia secondaria).

In questo modo, Telecom mantiene l’attività di “servizio” ai clienti finali, ma non sarà più proprietaria della rete, che sarà sostanzialmente “in affitto”. In compenso, l’introito dell’operazione (con una valorizzazione della società tra i 19 e i 22 miliardi, a seconda del verificarsi di alcune condizioni) servirà a ridurre l’ingente debito di Telecom, da sempre il suo tallone d’Achille.

Fine della questione, quindi? Tutt’altro. Come dicevamo, è un nuovo capitolo della vicenda ma non quello conclusivo. Al di là del fatto che l’operazione non sarà perfezionata prima di metà 2024, restano diversi punti di incertezza. Non a caso, nonostante la cifra sia quella di cui già si parlava in precedenza, il titolo Telecom Italia (Isin IT0003497168) ha reagito negativamente: al momento della nostra analisi (ore 10.30 di lunedì 6 novembre) viaggi intorno a 0,25 euro, con un calo del 3,3%.

Quali sono i punti di incertezza? Il primo, e più importante, è la battaglia legale annunciata da Vivendi, socio di Telecom Italia con circa un quarto del capitale ma da qualche mese non più rappresentato nel Consiglio di Amministrazione. Secondo Vivendi, infatti, la decisione sarebbe dovuta transitare da un’assemblea dei soci (dove Vivendi avrebbe, ovviamente, avuto voce in capitolo) e non dal Consiglio di Amministrazione. Anche se la decisione di “transitare” dal Consiglio di Amministrazione è stata supportata da diversi pareri legali, questa opposizione potrebbe se non impedire, perlomeno ostacolare e rallentare il processo di cessione.

Il secondo punto di incertezza riguarda l’eventuale cessione di Sparkle, altra società del gruppo Telecom tra l’altro ritenuta di interesse strategico. L’offerta (non vincolante) presentata da KKR è stata ritenuta insufficiente, ed è stato quindi prorogato fino al 5 dicembre il periodo per ricevere un’eventuale altra offerta a un prezzo più elevato. Su questo fronte, quindi, ancora nulla di definito.

Infine, il terzo punto di incertezza è l’insoddisfazione dei fondi Merlyn Partners e RN Capital Partners, che negli scorsi giorni avevano presentato un’offerta alternativa che prevedeva il mantenimento della rete e la cessione di Tim Brasil e del servizio commerciale, offerta che ora è stata bocciata. Anche su questo fronte, come su quello di Vivendi, si preannunciano battaglie legali, perché i gestori hanno già fatto sapere di ritenere sbagliata la decisione dei vertici di Tim di non transitare da un’assemblea dove lasciar decidere ai soci tra le due opzioni sul tavolo.

Considerato questo scenario, ribadiamo il nostro consiglio: limitati a mantenere il titolo.

condividi questo articolo