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Alberto
Cascione

Laureato in scienze economiche. Analista finanziario Altroconsumo Investi, EFPA ESG Advisor

Argentina: come vanno le riforme? Quali risultati hanno prodotto?

6 giorni fa - venerdì 5 luglio 2024

Alberto
Cascione

Laureato in scienze economiche. Analista finanziario Altroconsumo Investi, EFPA ESG Advisor

Ecco il punto sull'Argentina e una riflessione su possibili investimenti
Argentina: Pil, inflazione e riforme

Argentina: Pil, inflazione e riforme

L'Argentina è entrata ufficialmente in recessione, tecnica, in quanto anche nel primo trimestre del 2024 il Pil si è contratto rispetto al trimestre precedente e così si tratta del secondo trimestre consecutivo con un Pil negativo. Il Pil argentino si è infatti contratto del 2,6% rispetto al trimestre precedente e nel terzo nell'ultimo trimestre del 2023 c'era stata una contrazione del 2,5%.

Di norma l'entrata in recessione, seppur tecnica, di un Paese è sempre una notizia di un certo rilievo, ma nel caso dell'Argentina non è assolutamente una sorpresa. La contrazione dell'attività è l'effetto inevitabile, di breve periodo, delle riforme volute dal presidente Milei.

La cosiddetta “cura da cavallo” per l'economia voluta dal nuovo presidente ha visto tagli drastici alle pensioni reali e ai salari del settore pubblico, un arresto dei progetti infrastrutturali pubblici e ha eliminato centinaia di controlli sui prezzi. Tutto ciò ha inevitabilmente pesato sul potere d'acquisto delle famiglie e sull'attività economica e la contrazione non poteva che essere scontata. Per l'intero 2024 ci si attende una contrazione dell'economia Argentina del 3,8%.

Questi sono gli effetti negativi delle riforme volute dal presidente argentino. Effetti negativi che erano previsti fin dall'inizio e che si sapeva che avrebbero pesato fortemente sulla popolazione e sull’economia in generale. Sono però stati giustificati come un passaggio obbligato per modificare e rinnovare l’Argentina fin dalle fondamenta, per cambiare a livello, come si dice in questi casi, strutturale il Paese. L'idea è di soffrire per un determinato periodo di tempo per poi far diventare l'Argentina un Paese più moderno.

Il problema è la discrasia temporale tra gli effetti negativi, che si materializzano più velocemente, e quelli positivi, che invece si materializzano in un lasso di tempo più ampio, perché, come detto, rappresentano dei cambiamenti strutturali. Ci sono però dei risultati che si stanno già vedendo.

A livello mensile l'inflazione ha rallentato dal 25,5% di dicembre 2023 al 4,2% di maggio. Si tratta ancora di livelli molto elevati, ma è il rallentamento è stato molto importante e molto veloce, anche più rapido delle attese. a livello di conti pubblici, si sono registrati cinque surplus di bilancio mensili consecutivi.

Come si traduce tutto ciò in termini di investimento? Non investiamo direttamente sul Paese, né con le azioni, né con i bond. Le obbligazioni argentine, denominate in dollari, sono però presenti all'interno dell'Etf (poco sotto il 5%) che consigliamo speculativamente sui bond emergenti in valuta forte.

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