Esistono personalità che sono riuscite a segnare il corso della storia e cambiare il mondo per sempre in un brevissimo lasso di tempo della loro vita. Una di queste è Barbara Hulanicki conosciuta da tutti come Biba a cui il Fashion and Textile Museum di Londra ha appena dedicato una mostra dal titolo ‘The Biba Story, 1964 -1975’ aperta fino all’8 settembre 2024. Semplicemente Biba, nome acutissimo composto da sole quattro lettere scelto da quella lungimirante donna che è riuscita a trasformare in un modo così potente, oltre al suo nome di battesimo, un marchio - concepito prima come negozio di vendita per corrispondenza - in un brand e una boutique di culto che hanno plasmato la moda londinese di quel folgorante decennio a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta che porta con sé un ricordo e un fascino immortali. 



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Barbara Hulanicki in arte Biba
ha origini ebraiche, nata a Varsavia nel 1936 ma cresciuta a Gerusalemme. Dopo il dolore provocato dalla perdita prematura del padre a cui era molto legata tutto iniziò a cambiare per il meglio poco più che ventenne quando si trasferì con la madre e il resto della famiglia in Inghilterra, a Brighton, dove frequentò la Art School e vincendo un concorso per la realizzazione di costumi da bagno sponsorizzato dal newspaper locale che le permise di essere subito intercettata dal panorama della moda inglese. Decide così di trasferirsi subito a Londra, lavorando all'inizio come illustratrice da Vogue, WWD e Tatler fino a quando decide di lanciarsi come stilista fondando il suo marchio Biba nel 1963 cominciando con piccoli pezzi di abbigliamento (iconico e stravenduto l'abitino in Vichy bianco e rosa con foulard coordinato) e una vendita per corrispondenza per contenere i costi e permettere così a qualsiasi donna di potersi vestire in modo assolutamente contemporaneo e il successo fu incredibile nonostante la chiusura del marchio dopo solo dieci anni, nel 1975. 





Con lo straordinario successo delle vendite per corrispondenza 
- e in particolare quelle dell'iconico abito Vichy - Biba si arma di coraggio e nel 1964 decide di aprire il suo primo spazio a Kensington, su Abingdon Road, dove all'inizio decide di mettere in vendita solo pochissime tipologie di abiti che però vanno costantemente a ruba, il che le permise di spostarsi subito in una location molto più strategica - a Kensington Church Street: una sorta di emporio delle meraviglie dove inizia a mettere in vendita di tutto, accessori, jewels, pezzi di design d'arredo, make up, cosmetici, creando un'identità avanguardista di se stessa e di un luogo consacrato come vero place to be rimanendo impressa nell'immaginario collettivo (non solo) delle giovanissime clienti della sfavillante Swinging London. C'è anche chi, pur di far parte del micro e affascinantissimo cosmo creato da Biba, è pronta a darsi da fare, come un'insospettabile Anna Wintour che, abbandonati gli studi appena adolescente, si aggiudicò un posto come commessa grazie a una buona parola del padre, il direttore del quotidiano Evening Standard. Barbara Hulanicki diventò così l’ideale più cool dell'epoca creando un fenomeno così potente da rimanere impressa per sempre nella storia della moda.