Emilio Rossi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo calciatore, vedi Emilio Rossi (calciatore).
Emilio Rossi

Emilio Rossi (Genova, 11 aprile 1923Roma, 4 dicembre 2008) è stato un giornalista e scrittore italiano. Dopo la riforma legislativa del 1975 divenne il primo direttore del TG1.

Conseguite le lauree in giurisprudenza e in filosofia, iniziò l'attività giornalistica in un quotidiano locale. Entrò in Rai nel 1956, prima a Genova e poi al Telegiornale a Roma[1]. Sotto la direzione generale di Ettore Bernabei divenne responsabile del coordinamento dei palinsesti di rete. Fu chiamato a dirigere il TG1 nel marzo del 1976, in seguito alla riforma legislativa che impose la divisione di testate e reti, riforma di cui non aveva condiviso lo spirito.

Il 3 giugno 1977, mentre - come ogni mattina - si recava a piedi dalla fermata dell'autobus al Centro di produzione Rai di Via Teulada[2], venne gravemente ferito da due membri delle Brigate Rosse[3]: Alessio Casimirri e Rita Algranati[4], gli spararono dodici colpi di rivoltella. L'uomo gli sparò alle gambe; la donna, sparò direttamente contro il giornalista[5]. Appassionato lettore di libri, Rossi spesso leggeva camminando per strada. Anche nel momento dell'attentato aveva in mano un libro[6]. Rossi ebbe due femori e una tibia fratturati gravemente e portò per sempre i segni dell'attentato[7].

Fu vice direttore generale della Rai, presidente dell'Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), direttore del Centro Televisivo Vaticano, presidente del "Comitato tv e minori". Morì a Roma il 4 dicembre 2008. Il funerale fu celebrato nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Roma due giorni dopo la morte.

Il decennale della scomparsa è stato commemorato il 3 dicembre 2018 presso Palazzo Pio in piazza Pia a Roma, sede della Radio Vaticana, con il convegno Per ricordare Emilio Rossi a 10 anni dalla sua morte. L'informazione è un bene per tutti[8]. Vi sono stati relatori Piero Badaloni, Angela Buttiglione, Vania De Luca, Nuccio Fava, padre Federico Lombardi, don Ivan Maffeis, Andrea Melodia, Emmanuele Milano, Paolo Ruffini, Carlo Verna. Il giorno seguente padre Lombardi ha celebrato una Messa in suo suffragio nella cappella della Civiltà Cattolica[9].

Premio Emilio Rossi

[modifica | modifica wikitesto]

In occasione del convegno dedicato alla sua memoria nel 2018 Vania De Luca, presidente dell'Unione Cattolica Stampa Italiana, ha annunciato l'istituzione di un premio intitolato a Emilio Rossi da parte dell'UCSI stessa in collaborazione con il Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e l’Ufficio nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

  • Il pensiero politico di Jacques Maritain, Milano, Edizioni di Comunità, 1956
  • La politica come follia. Ironia e verità di Pascal, Roma, Studium, 1984 ISBN 88-382-3515-5
  • Una pendola per lo zar. La politica, il tempo, la morte, Palermo, Sellerio, 1996 ISBN 88-389-1254-8
  • L'undecima musa. Navigando con Ulisse nel mare della comunicazione di attualità, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2001 ISBN 88-498-0118-1
  • È tutto per stasera. Quando la politica entra nei TG. Roma, UCSI-CGD, 2010

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Giornalismo, addio a Emilio Rossi. È morto lo storico direttore del Tg1, in la Repubblica, 5 dicembre 2008. URL consultato il 5 dicembre 2018.
  2. ^ Via Teulada fu la sede delle redazioni dei TG prima del trasferimento a Saxa Rubra, avvenuto nel 1992.
  3. ^ Brigate Rosse. Fatti, Documenti e Personaggi, su brigaterosse.org. URL consultato il 7 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2009).
  4. ^ “Commissione Parlamentare d’Inchiesta L. 30/05/2014 n. 82 pg. 180”
  5. ^ Silvana Mazzocchi, Nell'anno della tigre. Storia di Adriana Faranda, Milano, Baldini & Castoldi, 1994, ISBN 88-85989-64-0, p. 83.
  6. ^ Si trattava di Masse e potere di Pietro Ingrao: È morto il giornalista Emilio Rossi, in Avvenire, 5 dicembre 2008. URL consultato il 5 dicembre 2018.
  7. ^ Bruno Vespa, "Dodici colpi di pistola per Emilio Rossi" in Rai, la grande guerra, Mondadori, Milano 2002, pp. 127-130.
  8. ^ Debora Donnini, Emilio Rossi: giornalista dalla grande onestà intellettuale, cultura e fede, su VaticanNews, 4 dicembre 2018. URL consultato il 5 dicembre 2018.
  9. ^ In ricordo di Emilio Rossi, su Unione Cattolica della Stampa Italiana, 26 novembre 2018. URL consultato il 5 dicembre 2018.
  10. ^ Premiati, su Premio nazionale Gentile da Fabriano, 14 ottobre 2000. URL consultato il 5 dicembre 2018.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore del TG1 Successore
Villy de Luca
(direttore del Telegiornale)
1976-1980 Franco Colombo
Controllo di autoritàVIAF (EN263947140 · ISNI (EN0000 0001 1725 5518 · SBN RAVV669046 · LCCN (ENn87942226 · GND (DE1015470971 · J9U (ENHE987007405502705171
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie