Madame Clicquot Ponsardin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Madame Clicquot Ponsardin in un ritratto del 1861 eseguito da Léon Cogniet (Hôtel du Marc, Reims)

Barbe-Nicole Ponsardin, vedova Clicquot, più nota come Madame Clicquot Ponsardin o Veuve Clicquot ("vedova Clicquot") (Reims, 16 dicembre 1777Boursault, 29 luglio 1866), è stata un'imprenditrice francese. Divenne nota anche col soprannome di "Gran Dama dello Champagne" per aver fatto fiorire l'azienda inaugurata dal marito che la lasciò vedova a soli 27 anni e che si occupava della produzione di champagne francese, la Veuve Clicquot Ponsardin che ancora oggi esiste e porta il suo nome.

Barbe-Nicole Ponsardin, nacque il 16 dicembre 1777 a Reims, figlia di un ricco possidente, Ponce Jean Nicolas Philippe Ponsardin (dal 1813 nominato barone), coinvolto nella manifattura tessile e nella politica della sua zona.[1] Sua madre era Jeanne Josephe Marie-Clémentine Letertre-Huart.

All'età di soli 21 anni sposò François Clicquot, il quale morì sei anni dopo forse suicidatosi,[2] ma formalmente di febbre tifoidea.[1] Madame Clicquot Ponsardin, oltre che una discreta fortuna, poteva vantare notevoli legami familiari. Sia Napoleone che Josephine furono ospiti presso la sua casa (l'Hotel Ponsardin) e suo padre venne nominato sindaco di Reims per decreto dello stesso Bonaparte.[3]

Un set di bottiglie di champagne "Veuve Clicquot Ponsardin" attualmente prodotte

Quando suo marito François morì nel 1805, lasciandola vedova, ella ereditò anche l'azienda che questi aveva costituito per la produzione di champagne francese, oltre ad una certa competenza negli affari bancari e nel commercio della lana. Sotto la direzione di madame Clicquot, l'azienda si concentrò unicamente sulla produzione e sulla vendita di champagne di notevole qualità[3][4]. Sotto la sua gestione e con le sue abilità di affarista, la compagnia divenne una delle principali in Francia ed una delle prime ad utilizzare la tecnica del remuage: prima di questa invenzione la seconda fermentazione del vino per la creazione dello champagne dava come risultato un vino molto dolce con grandi bolle e sedimenti del mosto utilizzati per la fermentazione della bottiglia, il che contribuiva al risultato di un vino torbido all'apparenza. Continuò a sfruttare l'usanza inglese di aggiungere zucchero al composto, ma dopo il completamento della seconda fermentazione, le bottiglie venivano girate sottosopra periodicamente.

Madame Clicquot Ponsardin con la pronipote Anne de Rochechouart de Mortemart che ne erediterà la Veuve Clicquot Ponsardin

Nel 1839, in occasione del matrimonio dei suoi nipoti, fece costruire il Castello di Boursault in stile neorinascimentale dall'architetto Arveuf, residenza dove si ritirò poi a vivere negli ultimi anni della sua vita.

Madame Clicquot morì il 29 luglio 1866 a Boursault e venne sepolta nel Cimetière du Nord di Reims. La sua azienda venne ereditata dalla pronipote Anne de Rochechouart de Mortemart, duchessa d'Uzès per matrimonio.[5]

Nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]

Il musical "Clicquot, A Revolutionary Musical", scritto da Lisette Glodowski e da Richard C. Walter, venne ispirato proprio dalla vita e dall'impresa di Madame Clicquot.[6]

Nel luglio 2024 esce, negli Stati Uniti, il film Madame Clicquot, diretto da Thomas Napper e interpretato da Haley Bennett.

  1. ^ a b Women with Attitude, Susan Vinnicombe, John Bank, 2003, ISBN 0-415-28742-1. Retrieved 17 March 2009
  2. ^ A Kick From Champagne, Book review, The New York Times, 25 December 2008
  3. ^ a b The Widow Cliquot: The Story of a Champagne Empire and the Woman Who Ruled It, Tilar J. Mazzeo, ISBN 0-06-128856-X, 2008. Retrieved 17 March 2009
  4. ^ Don and Petie Kladstrup, Champagne: How the World’s Most Glamorous Wine Triumphed Over War and Hard Times (New York: William Morrow, 2005), p. 77. ISBN 0-06-073792-1.
  5. ^ La Duchesse D'Uzès, in Nemausensis. URL consultato il 27 marzo 2015.
  6. ^ (EN) Madame Clicquot, su madameclicquotmusical.com. URL consultato il 3 settembre 2024.
  • Princesse Jean de Caraman Chimay, Madame Veuve Cliquot Ponsardin, Sa vie, son temps, illustrations de Drian, 1952
  • Daniel Pellus, Madame Veuve Clicquot et la conquête (pacifique) de la Russie, in Femmes célèbres de Champagne, Martelle éditions, 1992..
  • Claudia Lanfranconi e Antonia Meiners, Veuve Clicquot, Coco Chanel, Florence Knoll, Estée Lauder, Miuccia Prada, Marie Tussaud et bien d’autres…, in Femmes d’affaires mythiques, Dunod, 2010..
  • Adriana Assini, Madame Clicquot. Lo champagne sono io, Scrittura&Scritture, 2023

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN6092731 · ISNI (EN0000 0000 3238 9269 · CERL cnp01092511 · LCCN (ENn84160168 · GND (DE132379511 · BNF (FRcb16528161p (data) · J9U (ENHE987007349893305171
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie