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Angelika Raubal

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Angelika Raubal, detta Geli, all'anagrafe Angela Maria Raubal (1908 – 1931), austriaca, nipote di Adolf Hitler.

Citazioni su Angelika Raubal

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  • Eva Braun ha compiuto due tentativi di suicidio, il primo dei quali già nel novembre del 1932, sparandosi un colpo di pistola alla gola, il secondo nella notte tra il 28 e il 29 maggio 1935. A quanto risulta, questi suoi tentativi irritarono profondamente Hitler, tanto più che la morte di Geli Raubal non era stata ancora dimenticata. Soltanto quando la sorellastra di Hitler, la signora Raubal, madre di Geli, nel 1936 lasciò la Berghof[1], e il suo posto fu preso da Eva Braun, i rapporti tra questa e Hitler divennero un po' più distesi, anche se essa continuò a essere lasciata in disparte, al punto di sentirsi imporre l'uso di ingressi secondari e scale di servizio o consigliare, quando Hitler la lasciava troppo sola, di consumare i pasti di fronte alla fotografia dell'amante [...] (Joachim Fest)
  • Il 18 settembre del 1931, in un elegante appartamento nel centro di Monaco, viene ritrovato il corpo di una ragazza di soli 23 anni. Tutto sembra lasciar intendere che Angelika Raubal, conosciuta come Geli, si sia suicidata. Per la precisione, si sia sparata con una pistola Walther calibro 6.35 millimetri. Ma niente è lineare come appare. E non solo perché la morte di Geli Rabaul è a tutti gli effetti quello che i giallisti chiamano «enigma della casa chiusa». Il punto cruciale, che vedrà scatenarsi i quotidiani tedeschi locali e nazionali, è l'identità del proprietario dell'appartamento di lusso in cui viveva Geli, l'uomo che era anche il suo tutore legale, nonché suo zio. Adolf Hitler. Un astro nascente della politica tedesca [...] (Donato Carrisi)
  • Oggi tutti ci ricordiamo di Eva Braun: ma il suo nome è diventato di dominio pubblico soltanto dopo la fine della guerra. Prima di allora, negli anni dell'ascesa di Hitler, esisteva solo una donna per lui. Proprio sua nipote, Geli. L'inquieta Geli, l'attraente Geli, la chiacchieratissima Geli, pessima studentessa e cantante talentuosa, sempre al fianco del potentissimo zio, circonfusa da un sorriso tanto luminoso quanto impenetrabile. Eppure, oggi di lei nessuno si ricorda. (Donato Carrisi)

Note

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  1. Casa di Adolf Hitler nell'Obersalzberg delle Alpi Salisburghesi, in Baviera.

Voci correlate

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Altri progetti

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