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Uefa Football Fund: scappati con la cassa?

un anno fa - venerdì 21 ottobre 2022

Ti ricordi del caso Hyperverse? Ecco un nuovo caso che, stando alle prime impressioni, non sembra essere molto diverso...

Attenzione

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Uefa Football Fund: chi era e cosa prometteva

Uefa Football Fund era un servizio d’investimento legato – almeno stando alle promesse – ai risultati calcistici. Gli aderenti versavano le quote e ricevevano consigli su varie scommesse sportive. La promessa era quella di ottenere un “rendimento stabile” basato su "un processo di investimento sicuro, affidabile e garantito". Stando alle testimonianze online, la promessa era quella di un rendimento del 2,5% giornaliero. Il tutto veniva promosso tramite pubblicità sui social network e, soprattutto, tramite il “passaparola”, offrendo rendimenti maggiori a chi invogliava altre persone ad usare la piattaforma. Ci sarebbe stato persino un evento fisico realizzato a Caserta e c’era persino un gruppo Telegram su cui confrontarsi – arrivato a contare, stando alle testimonianze in rete, anche 70.000 persone.

 

Uefa Football Fund: risparmi in fumo?

Non a caso abbiamo parlato al passato. Nei giorni scorsi la Consob ha deciso di provvedere alla sospensione cautelativa per 90 giorni dei siti collegati a Uefa Football Fund, oscurandoli. La motivazione è che la società stava effettuando sollecitazione del pubblico risparmio senza avere la necessaria autorizzazione. Inoltre, la Consob metteva in guardia sul fatto che l’abusiva offerta al pubblico di prodotti finanziari svolta tramite il sito internet  e la relativa pagina poteva risultare particolarmente insidiosa in quanto posta in essere evocando la denominazione dell’entità cui è riconducibile l’organizzazione di note competizioni calcistiche internazionali – vedi la nota che abbiamo pubblicato sul nostro sito qui. 

Nel frattempo, il gruppo Telegram risulta essere chiuso e, stando alle testimonianze online, i risparmiatori non sarebbero in grado di accedere ai propri risparmi. Insomma, la sensazione che è che dopo l’oscuramento della Consob la società abbia chiuso definitivamente le operazioni, dando la sensazione che sia “scappata con la cassa”.

 

Uefa Football Fund: la sensazione di una truffa vecchia un secolo

Purtroppo, quello di Uefa Football Fund ha tutto il sapore di una truffa vecchia come il mondo, quella dello “schema Ponzi”. Si tratta di un processo d’investimento truffaldino che prende il suo nome da Carlo Ponzi, noto truffatore degli anni Venti del ‘900. Funziona così: si propone un investimento promettendo elevati ricavi in tempi brevi. Si raccolgono i soldi e si cercano nuovi investitori. Man mano che arrivano i nuovi investitori coi loro soldi si pagano (in parte) quelli vecchi in modo da dimostrare che l’investimento è “buono”. I guadagni non derivano dunque da investimenti andati a buon fine, ma sono solo partite di giro. Questo sistema va avanti finché ci sono nuovi investitori disposti a entrare. Quando il flusso di nuovi investitori smette, finiscono anche i soldi e lo schema salta lasciando (quasi) tutti sul lastrico.

Nel caso in questione l’oscuramento della Consob avrebbe accelerato le richieste di rimborso dei capitali da parte dei partecipanti, facendo crollare tutto il castello.

 

Uefa Football Fund: che fare se sei rimasto incastrato

Purtroppo, se hai già versato il tuo denaro in Uefa Football Fund potrebbe non essere semplice recuperarlo con un click. L’unica cosa che puoi cercare di fare è provare a fare denuncia alla polizia postale o, se sei un nostro socio, puoi chiedere un parere a uno dei nostri avvocati, chiamando il numero 02/6961550 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Ricorda che per te socio le consulenze legali sono illimitate.

Se non sei nostro socio, o hai amici e parenti incappati in truffe legati a investimenti online che non sono nostri soci, puoi comunque andare sul sito https://80avvocati.altroconsumo.it/ e chiedere una prima consulenza gratuita.

 

Uefa Football Fund non è il primo e non sarà l’ultimo: 5 regole per non cadere in trappola

Uefa Football Fund non è il primo e non sarà l’ultimo di questi fenomeni. Ci sono cinque regole d’oro da seguire per non incappare in potenziali truffe di questo tipo.

Primo: in finanza non esistono parti gratis. Diffida sempre da chi ti promette rendimenti certi e garantiti, soprattutto nell’arco di pochissimo tempo. Ricorda che i rendimenti sui conti deposito liberi – l’investimento meno rischioso che puoi trovare – salvo promozioni sporadiche, stanno sotto il 2% annuo lordo. Occhio, “annuo”: come è possibile che qualcuno ti prometta un rendimento simile giornaliero? Anche un rendimento annuo nettamente superiore a questa soglia e promesso “con certezza” deve sempre farti rizzare le antenne (un ragionamento in linea con queste considerazioni li trovi qui.

Secondo: occhio ai nomi di società che fanno riferimento ad altre realtà affermate. È un classico meccanismo delle società “truffaldine”, fare riferimento a nomi di entità famose – in questo caso la Uefa, organizzazione del calcio europeo che non ha mai avuto nulla a che fare con la suddetta proposta d’investimento – o a investimenti di moda – pensa a quanto accaduto questa estate, con il caso della New Financial Technology, le cui iniziali del nome rimandavano agli investimenti in NFT (semplificando, opere d’arte digitali) di cui parecchio si è parlato (un esempio qui).

Terzo: verifica sempre che chi ti offre l’investimento sia effettivamente autorizzato a svolgere questa attività. Qui trovi l’albo degli enti autorizzati da parte di Consob; qui degli enti autorizzati da parte di Banca d’Italia; qui l’albo dei consulenti finanziari.


Inoltre, per verificare i sempre nuovi nomi delle società che potrebbero attentare ai tuoi risparmi puoi visitare il nostro sito. Ogni settimana trovi gli avvisi delle autorità di controllo (“Gli avvisi della settimana”) dei mercati di molti Paesi, che cercano di mettere in guardia i risparmiatori da possibili truffe. Trovi nomi e siti di molte società: ti propongono investimenti, ma non hanno le dovute autorizzazioni. Se la società è in quella sezione gira alla larga. Non hai trovato nella sezione la società che ti ha contattato, ma hai dei dubbi? Sii prudente, lascia perdere.

Quarto: non fidarti di amici e parenti che ti dicono di aver guadagnato tanto e in fretta con un mirabolante servizio d’investimento – solitamente, come detto, fanno riferimento a prodotti di moda come le criptovalute. Come abbiamo visto, negli “schemi Ponzi” chi entra per primo può a volte anche ottenere per qualche tempo dei guadagni, ma poi la tagliola si chiude sempre – e tra l’altro fai molta attenzione perché oltre al danno potresti avere la beffa di un controllo da parte della Agenzia delle entrate (queste società truffaldine sono spesso estere quindi tu dovresti dichiarare al fisco sia i soldi che versi all’estero sia gli interessi/rendimenti che ti vengono corrisposti per pagarci su le tasse).

Quinto: “non capisco, non compro”. Se una forma d’investimento ti sembra troppo complessa e qualcosa non ti convince, desisti. Per esempio, ti sarà magari capitato di ricevere telefonate o messaggini di piattaforme di trading online che ti promettono ampi guadagni e ti offrono persino dei soldi e dell’assistenza per cominciare a investire. Non tutte sono truffe, ma anche quelle che sono regolarmente autorizzate a fare questo tipo d’attività nella stragrande maggioranza dei casi ti fanno comprare dei prodotti derivati chiamati cfd. Sono prodotti che le stesse piattaforme dichiarano essere molto rischiosi e fanno incorrere in perdite consistenti fino al 90% dei risparmiatori che provano a maneggiarli.

 

 

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