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Le criptovalute iniziano male il 2022

2 anni fa - lunedì 17 gennaio 2022
C’entrano il rialzo dei tassi Usa e pure la crisi in Kazakistan, ma è presto per gridare alla fine delle criptovalute, anzi!
Criptovalute

Criptovalute

Il BitCoin (43.102,35 dollari Usa) se la sta passando male. Dopo picchi ben oltre quota 65.000 dollari nel corso della prima decade di novembre 2021, ha iniziato a calare vedendo il suo valore praticamente ridotto di circa un terzo a gennaio 2022 (vedi grafico). Non è un mistero che le criptovalute siano soggette ad alti e bassi fenomenali in grado di creare e disfare fortune nel giro di poche settimane, ma è anche vero che stiamo parlando di mesi in cui l’inflazione sta rialzando la testa, fatto di cui il BitCoin in teoria dovrebbe approfittare, visto che è spesso considerato alla stregua di un nuovo oro insensibile all’erosione del carovita. Come mai, allora, è sceso?

Un motivo potrebbe essere ricercato nell’attuale fase di rialzo dei tassi Usa. In primo luogo, il BitCoin, come l’oro, ha il difetto di essere improduttivo e di far guadagnare solo con gli alti e bassi dei prezzi. Se i tassi si alzano i prezzi delle obbligazioni calano facendole diventare sempre più interessanti, quindi c’è chi inizia a preferire i bond all’improduttivo oro e alle improduttive criptovalute che, di conseguenza, calano (l’oro non è calato tantissimo, ma non sta vivendo dal suo canto giorni brillanti). In secondo luogo, lo scopo del rialzo dei tassi è proprio di tenere a bada l’inflazione, e ciò erode proprio una delle basi di interesse del BitCoin. Che poi sia davvero considerato saggio puntare su una criptovaluta volatile come il BitCoin per evitare l’inflazione è un po’ folle, ma tant’è…

Ti abbiamo sempre detto due cose sulle criptovalute: sono ottovolanti (attento ai rischi) e se proprio vuoi comprarle preferisci strumenti finanziari quotati che ti garantiscono di farlo in un ambiente regolamentato. I più vecchi prodotti sono gli Etn quotati al Nasdaq Omx: Nordic Bitcoin tracker euro (1.781,31 euro; Isin SE0007525332) e Ether Tracker Euro (275,41 euro; Isin SE0010296582). Del primo ti abbiamo parlato spesso. Sono poi usciti diversi strumenti simili. Solo al tedesco Xetra ci sono ben 11 prodotti sul BitCoin, sono ben 10 le criptovalute trattate e 4 prodotti puntano su più criptovalute contemporaneamente (vedi www.xetra.com/xetra-en/instruments/etfs-etps/fokus-crypto-etns). Discorso simile vale per Euronext Paris. Se proprio vuoi scommettere sulle criptovalute pensa a un prodotto che punti su un paniere, in modo da abbattere (un poco) il rischio diversificando come per esempio WisdomTree Crypto Market (5,58 euro; Isin GB00BMTP1626) quotato sullo Xetra che punta principalmente su BitCoin e su Ethereum e su altre criptovalute per circa un quarto del portafoglio. Se ti riconosci nel “buon padre di famiglia” devi starne alla larga.

IL KAZAKISTAN SI AGGIUNGE ALLA LISTA DEI PROBLEMI

Un altro problema, forse meno decisivo, ma importante, soprattutto in questi giorni, è quello che sta accadendo in Kazakistan. Non ci riferiamo alla repressione dei moti di piazza, ma alle loro cause: i prezzi alti dell’energia. Dopo che la Cina ha bandito la produzione di BitCoin, molti minatori di BitCoin si sono stabiliti proprio in Kazakistan, facendone il secondo Paese produttore al mondo dopo gli Usa. Il clima è abbastanza freddo da abbattere i costi di raffreddamento dei computer e l’energia è abbondante. O meglio era, perché i BitCoin di energia ne mangiano molta e il risultato sono i moti di piazza. Certo semplifichiamo, ma ancora una volta viene alla ribalta il problema di come il BitCoin sia energivoro. Non a caso il mining dei BitCoin è appena stato bloccato in Kosovo proprio per via di problemi energetici. In un mondo sempre più attento all’impronta ecologica questa è una sfida sul destino del BitCoin che può spingere a ulteriore innovazione.

Si leggono diverse stime su quanta elettricità consumano i Bitcoin. Si dice più di un Paese come la Norvegia o l’Olanda. L’impronta verde dei BitCoin è un problema che potrebbe affossare il BitCoin, ma, ovviamente, non dipende dai consumi in sé, bensì da quanto l’energia utilizzata venga da fonti rinnovabili. Questo potrebbe indurre i minatori di Bitcoin a cercare fonti alternative.

Negli Usa la società Greenidge https://greenidge.com/bitcoin-mining/ si sta rendendo autonoma producendo elettricità per minare i BitCoin.

In altri termini le criptovalute stanno generando idee nuove a cascata. E questo è un bene per l’economia che grazie all’innovazione di chi si sforza le meningi vede aumentare la produttività.

IL BITCOIN E L’ETHEREUM, QUASI DEI GEMELLI

BitCoin come Ethereum

Bitcoin (in dollari, in grassetto, scala sinistra) ed Ethereum (in dollari, linea sottile, scala destra) da maggio a oggi si sono mossi perfettamente in sintonia. Come dimostrano i primi mesi del 2021, non è detto che ciò accada sempre. Ogni criptovaluta gode anche di dinamiche che dipendono dalle sue caratteristiche specifiche.

IL MOMENTO DELL’ETHEREUM?

Come si vede dal grafico, l’Ethereum (3.332,67 dollari Usa), la seconda criptovaluta più amata dopo il BitCoin, ne segue i destini. Intorno all’Ethereum ci sono, tuttavia, avvisaglie di un’aria nuova: ricordiamo che è famoso per i contratti intelligenti (smart contract) che usano la sua tecnologia. Bene, in virtù di questo secondo alcuni l’Ethereum potrebbe approfittare del boom di una novità di cui ti abbiamo parlato giusto un paio di settimane fa nel n° 1444, ossia il metaverso. Sì, il 2022 pare l’anno in cui tutti andranno pazzi per il metaverso, la realtà virtuale che crea mondi paralleli. Siamo solo agli inizi, ma stando alle notizie che si leggono sui giornali ci sarebbe già chi ha speso 650.000 dollari per uno yacht virtuale. Notizie simili potrebbero aumentare e questo dare risalto all’Ethereum. Rischi? Ovviamente che altre criptovalute approfittino della moda/novità del metaverso e prendano il posto dell’Ethereum. Siamo in un mondo particolarmente competitivo e non ci sono garanzie di guadagni facili per nessuno. Solo scommesse secche che possono portare anche grosse perdite. 

La notizia dello yacht virtuale venduto a 650.000 dollari viene da un tweet del 24 novembre 2021 di Republic Realm da cui risulta un pagamento di 149 Ethereum.

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