Biden pensa al dollaro digitale...

Il presidente Usa Biden ha firmato di recente un ordine esecutivo che impegna l’amministrazione americana a mettere sotto i riflettori il mondo delle criptovalute e apre la possibilità di arrivare perfino a un dollaro digitale. Tra i temi d’interesse affrontati c’è il controllo dell’inquinamento (sappiamo che alcune criptovalute sono assai energivore), ma anche il contrasto di eventuali attività illecite.

Visto che la guerra in Ucraina ha fatto crescere l’interesse delle criptovalute, soprattutto in Russia ora che è tagliata fuori dai circuiti di pagamento internazionali, è abbastanza evidente che per le autorità di mezzo mondo diventerà sempre più importante capire il ruolo di BitCoin e simili e la possibilità che possano essere utilizzate per forzare l’embargo nei confronti di Mosca.

Questo tema è potenzialmente dirompente. Fin qui la scelta Occidentale è stata di non regolare in modo stretto le criptovalute e di lasciare libertà al loro uso, là dove la Cina ha, invece, optato per un intervento netto dello Stato in quest’ambito e per la creazione di uno yuan digitale (stando ad alcune notizie a gennaio sarebbero già stati in 260 milioni di persone a usarlo almeno una volta). Se anche in Occidente dovessero esserci delle misure normative forti volte a limitare l’uso delle criptovalute gli effetti sui prezzi di BitCoin e compagnia non tarderebbero a farsi sentire (e in modo negativo).

Come puoi vedere cliccando sul nostro convertitore di criptovalute per ora il risultato di questa situazione è un certo nervosismo col BitCoin che nell’ultimo mese è saltellato tra i 37.000 e i 45.000 dollari, con sbalzi nell’ordine del 10%/15% e anche più. Questo è segno che l’incertezza in materia di criptovalute regna sovrana e che non sono esattamente un bene rifugio affidabile in tempi di guerra come le si vorrebbe far passare da più parti. Il buon padre di famiglia stia, quindi, alla larga. Ti ribadiamo i nostri ultimi consigli che trovi qui e pure qui.