In "Nuove narrazioni mediali. Musica, immagine, racconto", a cura di F. Vittorini, Bologna, Pàtron, 2019
Il saggio analizza il ruolo della canzone pop nella serialità televisiva contemporanea, considera... more Il saggio analizza il ruolo della canzone pop nella serialità televisiva contemporanea, considerando le diverse modalità con le quali essa viene introdotta nella narrazione.
In particolare, due sono i luoghi in cui la presenza della canzone pop esercita una funzione rilevante: le sigle di apertura e le scene interne alle puntate: nel saggio si analizzano esempi tratti da serie come "The O.C.", "Grey’s Anatomy", "The Sopranos", The "Wire", "Breaking Bad, "Orange Is The New Black", "True Detective", "Mad Men", "Narcos", "The Young Pope" e "La casa di carta", tra gli altri.
Oltre alla funzione della canzone pop come dispositivo narrativo ulteriore rispetto alla narrazione seriale televisiva, si considera il suo ruolo non solo in quanto dispositivo narrativo transmediale, ma anche come strumento di circolazione di contenuti a livello transnazionale. Le canzoni nelle serie televisive a distribuzione internazionale, infatti, possono trasformarsi in elementi narrativi in grado di costru-ire ponti tra contesti culturali diversi. Con l’aiuto di diversi esempi si proporrà una categorizzazione del ruolo multiforme e rilevante della canzone pop nelle serie televisive contemporanee.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Gianni Sibilla
La parola live sembra diventata un ossimoro: concerti annullati o rimandati, mentre sui social media abbondano performance musicali presentate come "dal vivo".
Il concerto live è un modello narrativo e produttivo, replicato dai media fuori dallo spazio della compresenza fisica e del qui ed ora, la cui trasformazione ad opera delle piattaforme digitali è un processo in atto da tempo.
L'articolo, a partire da alcuni esempi come la performance di Travis Scott su Fortnite, ragiona su come sta cambiando l'idea di performance nello spettacolo e nei media digitali
Full text on https://comunicazionisociali.vitaepensiero.it/scheda-articolo_digital/gianni-sibilla/the-concert-will-be-televisedil-live-come-modello-narrativo-e-produttivo-nella-musica-pop-e-nei-media-001200_000091-370112.html
In particolare, due sono i luoghi in cui la presenza della canzone pop esercita una funzione rilevante: le sigle di apertura e le scene interne alle puntate: nel saggio si analizzano esempi tratti da serie come "The O.C.", "Grey’s Anatomy", "The Sopranos", The "Wire", "Breaking Bad, "Orange Is The New Black", "True Detective", "Mad Men", "Narcos", "The Young Pope" e "La casa di carta", tra gli altri.
Oltre alla funzione della canzone pop come dispositivo narrativo ulteriore rispetto alla narrazione seriale televisiva, si considera il suo ruolo non solo in quanto dispositivo narrativo transmediale, ma anche come strumento di circolazione di contenuti a livello transnazionale. Le canzoni nelle serie televisive a distribuzione internazionale, infatti, possono trasformarsi in elementi narrativi in grado di costru-ire ponti tra contesti culturali diversi. Con l’aiuto di diversi esempi si proporrà una categorizzazione del ruolo multiforme e rilevante della canzone pop nelle serie televisive contemporanee.
L’obbiettivo del saggio è quello di capire come l'evoluzione dell' industria della musica il discorso mediale e sociale su di essa abbiano portato ad una dissoluzione di questi termini con artisti e strumenti di comunicazione che fondono entrambi i generi.
Le modalità con cui avviene la fusione dell’elemento sonoro con quello visivo e narrativo nella serialità sono molteplici, ciascuna delle quali propone un punto di vista rappresentativo della capacità dell’elemento sonoro di costituirsi come soggetto narrativo ed estetico autonomo all’interno di una narrazione complessa come quella proposta dalla Grande serialità.
In particolare, due luoghi risultano significativi - e forse ancora scarsamente indagati - nel tracciare il perimetro della cooperazione tra immagini e musica nella serialità recente: le sigle e l’inserimento di canzoni pop nel tessuto delle puntate.
Nel primo caso, la complessità della serialità televisiva attuale trova nella sigla un luogo in cui rileggere e risemantizzare il potente concetto genettiano di soglia, operando scelte stilistiche, estetiche e narrative che agiscono nella direzione della sempre ricercata ”qualità”.
Nel secondo caso, l’inserimento di canzoni (e artisti) pop nella serialità televisiva ne mette in luce la matrice industriale, ed evidenzia il legame strettissimo - e spesso non esplicitato - con le logiche e le esigenze economiche e promozionali dell’industria musicale.
Il saggio si propone di ricostruire la fisionomia dell’attuale relazione fra musica pop e grande serialità tv, rintracciandone le coordinate produttive ed estetiche attraverso l’analisi di alcuni casi emblematici.
sottotitolo -Volume III. I media alla sfida della convergenza (1979-2012) , Vita e Pensiero, 2017 - a cura di Aldo Grasso
These essay is divided in four parts. In the first, the essay will attempt to define what “pop music” is. This term must not to be considered as a synonym for “popular music”, but as a specific branch in this field. Pop music is an intermedial and intertextual phenomenon defined by its position in the contemporary mediascape.
The second part briefly outlines the six nodes that create a web through which pop music is diffused: the recorded song, the performance, the musical press, radio, traditional visual media, and new media.
Thirdly, there will be a discussion about how the media evaluate pop music in non-musical terms, focusing particularly on music videos, MTV and video music channels.
In the last part, a particular text is considered (Eminem’s music video Without me) to show that, no matter how good or bad, in visual media image and performance prevail over music.
Books by Gianni Sibilla
Le serie tv hanno trovato nella musica pop e rock un formidabile strumento di racconto, capace di potenziare una storia, irrobustire un personaggio, valorizzare le immagini. L’industria musicale ha trovato nelle serie tv una vetrina prestigiosa, capace di far riscoprire artisti e repertori dimenticati, lanciare nuovi nomi, creare hit.
Analizzando oltre 80 serie e 150 brani, il volume parte dalla complessa relazione tra TV e popular music per arrivare a individuare i modelli di relazione tra canzoni e serie che si concretizzano nella presenza di pezzi rock e pop nelle sigle e nelle scene.
Diverse playlist video e audio rendono disponibili al lettore tutti i materiali presi in considerazione: da Jeff Buckley e Hallelujah in "The O.C." ai Beatles in "Mad men", dai Clash in "Stranger Things" agli Who in "CSI", da "Bella ciao" in "La casa di carta" a Nada in "The Young Pope", fino alle più recenti produzioni italiane di Rai e Netflix. Il ruolo narrativo, produttivo e simbolico della canzone viene affrontato in uno studio vasto e documentato su un tema tanto centrale e rilevante quanto ad oggi ancora poco esplorato dalla corposa ricerca sulla serialità contemporanea.
La parola live sembra diventata un ossimoro: concerti annullati o rimandati, mentre sui social media abbondano performance musicali presentate come "dal vivo".
Il concerto live è un modello narrativo e produttivo, replicato dai media fuori dallo spazio della compresenza fisica e del qui ed ora, la cui trasformazione ad opera delle piattaforme digitali è un processo in atto da tempo.
L'articolo, a partire da alcuni esempi come la performance di Travis Scott su Fortnite, ragiona su come sta cambiando l'idea di performance nello spettacolo e nei media digitali
Full text on https://comunicazionisociali.vitaepensiero.it/scheda-articolo_digital/gianni-sibilla/the-concert-will-be-televisedil-live-come-modello-narrativo-e-produttivo-nella-musica-pop-e-nei-media-001200_000091-370112.html
In particolare, due sono i luoghi in cui la presenza della canzone pop esercita una funzione rilevante: le sigle di apertura e le scene interne alle puntate: nel saggio si analizzano esempi tratti da serie come "The O.C.", "Grey’s Anatomy", "The Sopranos", The "Wire", "Breaking Bad, "Orange Is The New Black", "True Detective", "Mad Men", "Narcos", "The Young Pope" e "La casa di carta", tra gli altri.
Oltre alla funzione della canzone pop come dispositivo narrativo ulteriore rispetto alla narrazione seriale televisiva, si considera il suo ruolo non solo in quanto dispositivo narrativo transmediale, ma anche come strumento di circolazione di contenuti a livello transnazionale. Le canzoni nelle serie televisive a distribuzione internazionale, infatti, possono trasformarsi in elementi narrativi in grado di costru-ire ponti tra contesti culturali diversi. Con l’aiuto di diversi esempi si proporrà una categorizzazione del ruolo multiforme e rilevante della canzone pop nelle serie televisive contemporanee.
L’obbiettivo del saggio è quello di capire come l'evoluzione dell' industria della musica il discorso mediale e sociale su di essa abbiano portato ad una dissoluzione di questi termini con artisti e strumenti di comunicazione che fondono entrambi i generi.
Le modalità con cui avviene la fusione dell’elemento sonoro con quello visivo e narrativo nella serialità sono molteplici, ciascuna delle quali propone un punto di vista rappresentativo della capacità dell’elemento sonoro di costituirsi come soggetto narrativo ed estetico autonomo all’interno di una narrazione complessa come quella proposta dalla Grande serialità.
In particolare, due luoghi risultano significativi - e forse ancora scarsamente indagati - nel tracciare il perimetro della cooperazione tra immagini e musica nella serialità recente: le sigle e l’inserimento di canzoni pop nel tessuto delle puntate.
Nel primo caso, la complessità della serialità televisiva attuale trova nella sigla un luogo in cui rileggere e risemantizzare il potente concetto genettiano di soglia, operando scelte stilistiche, estetiche e narrative che agiscono nella direzione della sempre ricercata ”qualità”.
Nel secondo caso, l’inserimento di canzoni (e artisti) pop nella serialità televisiva ne mette in luce la matrice industriale, ed evidenzia il legame strettissimo - e spesso non esplicitato - con le logiche e le esigenze economiche e promozionali dell’industria musicale.
Il saggio si propone di ricostruire la fisionomia dell’attuale relazione fra musica pop e grande serialità tv, rintracciandone le coordinate produttive ed estetiche attraverso l’analisi di alcuni casi emblematici.
sottotitolo -Volume III. I media alla sfida della convergenza (1979-2012) , Vita e Pensiero, 2017 - a cura di Aldo Grasso
These essay is divided in four parts. In the first, the essay will attempt to define what “pop music” is. This term must not to be considered as a synonym for “popular music”, but as a specific branch in this field. Pop music is an intermedial and intertextual phenomenon defined by its position in the contemporary mediascape.
The second part briefly outlines the six nodes that create a web through which pop music is diffused: the recorded song, the performance, the musical press, radio, traditional visual media, and new media.
Thirdly, there will be a discussion about how the media evaluate pop music in non-musical terms, focusing particularly on music videos, MTV and video music channels.
In the last part, a particular text is considered (Eminem’s music video Without me) to show that, no matter how good or bad, in visual media image and performance prevail over music.
Le serie tv hanno trovato nella musica pop e rock un formidabile strumento di racconto, capace di potenziare una storia, irrobustire un personaggio, valorizzare le immagini. L’industria musicale ha trovato nelle serie tv una vetrina prestigiosa, capace di far riscoprire artisti e repertori dimenticati, lanciare nuovi nomi, creare hit.
Analizzando oltre 80 serie e 150 brani, il volume parte dalla complessa relazione tra TV e popular music per arrivare a individuare i modelli di relazione tra canzoni e serie che si concretizzano nella presenza di pezzi rock e pop nelle sigle e nelle scene.
Diverse playlist video e audio rendono disponibili al lettore tutti i materiali presi in considerazione: da Jeff Buckley e Hallelujah in "The O.C." ai Beatles in "Mad men", dai Clash in "Stranger Things" agli Who in "CSI", da "Bella ciao" in "La casa di carta" a Nada in "The Young Pope", fino alle più recenti produzioni italiane di Rai e Netflix. Il ruolo narrativo, produttivo e simbolico della canzone viene affrontato in uno studio vasto e documentato su un tema tanto centrale e rilevante quanto ad oggi ancora poco esplorato dalla corposa ricerca sulla serialità contemporanea.
La musica pop è un fenomeno narrativo intertestuale e intermediale, che rivela tutto il suo potere comunicativo modificando i propri linguaggi a seconda dei contesti in cui appare: partendo da questo assunto, e con una metodologia che incrocia semiotica dei media e narratologia, il volume offre quindi un'interpretazione dettagliata dei sei ''luoghi'' di diffusione della musica pop: la canzone registrata, la performance, la stampa, la radio, gli audiovisivi e i new media. La trattazione è integrata da analisi di numerosi casi della musica degli ultimi cinquant'anni, da Elvis Presley (la prima star musicale a sfruttare sistematicamente la TV) a Bruce Springsteen, dagli U2 a Robbie Williams, da MTV a Napster.
Chiude il volume una discografia di riferimento, che si affianca alla tradizionale bibliografia.
In 2017 and 2019 U2 staged The Joshua Tree Tour: it was marketed as a celebrative show, yet it was one their most ambitious and innovative “live” projects, both in terms of storytelling on America and in terms of technology.
This presentation focuses on U2’s "The Joshua Tree tour" to discuss the idea of liveness and how it is used to portray the band’s storytelling of contemporary America.
Universidad de Valencia - Spain
November 2-3-4, 2017
Alma Mater Studiorum Università di Bologna, 22 may 2018