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Acqua alcalinizzata? Ecco perché è una bufala

08 luglio 2022
La bufala dell'acqua alcalinizzata. Ecco perché non funziona

Se dai retta a quanto leggi in rete, sembra che possa curare e prevenire le patologie più disparate: dall'osteoporosi al cancro. Peccato che manchino le evidenze scientifiche che l'acqua alcalinizzata abbia effetti positivi sulla salute. E attenzione a chi tenta di vendere apparecchi domestici con documentazioni pseudo-scientifiche.

Stando a quanto dicono le pubblicità, favorirebbe diversi effetti benefici sull'organismo: preverrebbe malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, osteoporosi, cancro e ulcera.

Ma che cos’è l’acqua alcalina ionizzata?

Secondo i venditori di apparecchi come Alkasystem (ionizzatori-acqua.com) e Meglioinsalute.com - già multati da Antitrust per pratica commerciale scorretta nel 2016 - l’acqua ionizzata si ottiene tramite elettrolisi dell'acqua. Sottoponendo l'acqua a una corrente elettrica, gli apparecchi dividerebbero l’acqua in una parte alcalina e in uno scarto di acqua più acida. Solo la parte alcalina - a detta dei produttori -  sarebbe buona e salutare da bere.  Gli apparecchi ionizzatori di acqua prevedono anche un passaggio di filtrazione dell’acqua, utilizzanto cartucce basate principalmente su carboni attivi per migliorare il gusto dell’acqua, mentre non agiscono sulla durezza dell’acqua (il calcare). Il costo di questi apparecchi è molto elevato: vengono proposti tra i 350 e i 3000 €, a cui si aggiungono i costi di manutenzione periodica per i filtri.

Perché non ha effetti benefici sulla salute?

Nonostante sia un bufala nota da almeno 20 anni, si trovano ancora in rete contenuti che magnificano gli effetti miracolosi di diete alcaline o del consumo dell’acqua alcalina sul nostro organismo, che stando a quanto si dice, preverrebbe malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, ulcera, osteoporosi, cancro e persino l’invecchiamento.

Il punto è che l’idea che si possa influenzare il pH dell’organismo mangiando o bevendo cibi alcalini è un’assurdità.

Prima di tutto, se anche ingerissimo un’acqua particolarmente alcalina, nel momento in cui l'acqua entra a contatto con il nostro stomaco, la sua basicità viene neutralizzata dall’acidità dei succhi gastrici (che contengono acido cloridrico, tanto che l’ambiente dello stomaco raggiunge un pH molto basso, compreso tra 1 e 2). In pochi secondi, perciò, l'acqua perde i suoi tanto decantati benefici. Lo stesso accade se beviamo acqua con succo di limone (una soluzione acida) o con del bicarbonato (una soluzione alcalina): una volta nello stomaco, tutto si scontra con il pH acido dell’ambiente gastrico, la cui funzione non è per niente banale, in quanto ci protegge dai microrganismi patogeni ingeriti con il cibo e favorisce la digestione delle proteine.

Se anche in qualche modo questa alcalinità, come un fluido magico, superasse la barriera acida dello stomaco, nel sangue non avrebbe lunga vita, in quanto il pH del sangue è normalmente regolato in un range strettissimo intorno al suo normale valore di  7,4. La regolazione del pH è essenziale per il corretto funzionamento metabolico del nostro organismo: non si scherza. Un’eccessiva basicità (così come un’eccessiva acidità) del sangue sono condizioni che mettono in pericolo la vita. Variazioni del pH del sangue vengono quindi prontamente corrette dal corpo stesso, in maniera automatica, attraverso la respirazione (che regola il pH modulando la concentrazione di anidride carbonica nel sangue) e la funzione renale (che regola l’espulsione di ioni con le urine, che a loro volta risulteranno più o meno acide).

Insomma, la basicità o acidità dell’acqua non è in grado di influenzare davvero il nostro pH. E per questi stessi motivi non hanno senso le diete alcaline (tra l’altro la quasi totalità dei cibi ha pH acido).

E se questo non bastasse, basti sapere che ad oggi ancora non esiste documentazione riconosciuta in ambito scientifico che sostenga le doti salutistiche dell'acqua alcalina e mancano le evidenze che un consumo regolare migliori lo stato di salute o prevenga malattie.

Quali caratteristiche deve avere l'acqua da bere

Come abbiamo precisato più volte nelle nostre inchieste sulla qualità dell'acqua e sui depuratori domestici, siamo fortemente scettici riguardo questi apparecchi che vantano i benefici dell'acqua alcalinizzata. Attenzione quindi a chi cerca di vendere questi prodotti utilizzando informazioni e documentazioni pseudo-scientifiche e facendo leva sulle preoccupazioni che riguardano la salute. L'acqua da bere deve avere un PH neutro che, per legge, deve essere compreso tra 6,5 e 9,5, deve avere una composizione chimica equilibrata e deve essere microbiologicamente pura. A garantire che questi parametri siano rispettati ci pensano gli acquedotti e le ASL, che controllano quotidianamente l'acqua che sgorga dai nostri rubinetti.

Leggi anche il nostro speciale sull'acqua frizzante: false credenze e risposte vere.

Dal rubinetto? Sì, analizziamola insieme

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