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Polizze temporanee in caso di morte: che cosa sono?

La polizza temporanea caso morte rientra nell’ambito delle assicurazioni vita: la compagnia, in cambio del pagamento del premio, si impegna a corrispondere un capitale ai beneficiari indicati nel contratto, in caso di decesso dell’assicurato, a condizione che esso avvenga entro un determinato periodo di tempo. 

03 maggio 2024
Famiglia felice con bambini

Polizza temporanea, in caso di morte. Come funziona? E perché “temporanea”. Il termine si riferisce ad un periodo di tempo delimitato (10, 15, 20 anni etc.), al di fuori del quale nulla è dovuto: se il decesso non avviene nell’arco della durata contrattuale, la prestazione non viene erogata ed i premi pagati rimangono acquisiti dalla compagnia assicuratrice. In compenso basta che sia stata versato anche un solo anno di premio perché la copertura operi: se l’evento morte si verifica nell’anno il beneficiario riceve l’intero capitale assicurato.

Questo tipo di polizza è un mezzo per garantire l’immediata disponibilità di un capitale nel caso in cui si verifichi, entro un determinato periodo di tempo, il decesso di quella persona che rappresenta, all’interno della famiglia, un’importante fonte di reddito.

A chi si rivolgono?

L’assicurazione vita temporanea caso morte ha lo scopo di garantire la corresponsione di una certa cifra ai beneficiari in caso di premorienza dell’assicurato. 
La garanzia di un cuscinetto di liquidità è particolarmente utile in tutte le ipotesi in cui i superstiti si troverebbero ad affrontare difficoltà economiche in caso di morte prematura dell’assicurato. È un prodotto adatto, per esempio, a famiglie in cui il mantenimento è affidato ad un’unica persona, oppure a famiglie in cui ci sono figli piccoli, un mutuo ancora acceso etc. Ma non solo. Infatti, il rischio di trovarsi ad affrontare delle difficoltà economiche è concreto anche se le fonti di reddito sono più d’una o se si è più avanti con gli anni. 

In generale, quindi, l’assicurazione temporanea caso morte è un prodotto rivolto a tutti coloro che hanno la necessità di assicurare un “tesoretto” a uno o più beneficiari che si troverebbero in difficoltà in caso di premorienza dell'assicurato.

Quali esigenze coprono?

La polizza che esaminiamo fa il caso vostro se:

  • volete mettere a disposizione dei beneficiari una somma di denaro per far fronte alle necessità nelle quali potrebbero venire a trovarsi in conseguenza del vostro decesso;
  • volete essere sicuri che i vostri figli abbiano di che vivere fino al raggiungimento della indipendenza economica;
  • volete garantire ai vostri cari una somma che consenta loro di far fronte ad un mutuo contratto per l’acquisto di una casa;
  • volete assicurare stabilità alla vostra attività che conta prevalentemente sulla vostra capacità lavorativa. 

Capitale costante o variabile

A seconda delle esigenze di sicurezza che intendete soddisfare, l’assicurazione temporanea caso morte può essere stipulata per un capitale costante oppure per un capitale variabile (di solito decrescente).

In caso di capitale costante questo è stabilito in misura fissa per tutta la durata della polizza: non cambierà quindi con il passare degli anni.

In caso di capitale decrescente, invece, il capitale pattuito diminuisce a partire dal secondo anno di assicurazione. Le polizze a capitale decrescente si adattano meglio a chi ha contratto un mutuo: la somma necessaria per coprire la somma ricevuta in mutuo diminuisce con il tempo e dovrebbe seguire il piano di ammortamento.

Le polizze a capitale costante potrebbero essere più costose rispetto a una a capitale decrescente ma in caso di morte dell’assicurato hanno il vantaggio di garantire ai beneficiari un capitale che non varia e non diminuisce nel tempo.

Quanto capitale assicurare?

Per determinare quanto capitale assicurare occorre fare due calcoli che tengano conto delle età, delle aspettative dei vostri cari e delle vostre possibilità economiche.

Se il beneficiario è vostro figlio ecco alcune voci di spesa da considerare:

  • mantenimento agli studi e quindi: eventuali rette, tasse universitarie, materiale didattico, abbonamento ai mezzi di trasporto;
  • acquisto beni durevoli: un computer ed un ciclomotore ad esempio;
  • spese mediche: le visite specialistiche preventivabili in un anno (ortopedico, dentista, oculista, ad esempio);
  • vacanze e svaghi: ad esempio una vacanza estiva all’anno e le spese per praticare uno sport;
  • imprevisti.

In questa valutazione prudenziale tenete conto del fatto che un giovane oggi raggiunge l’indipendenza economica generalmente non prima dei 25 anni.

Se nelle aspettative vostre e dei vostri figli c’è anche l’università, dovete pensare che se per frequentarla dovesse andare a vivere in un’altra città, dovrete tenere conto anche delle spese di vitto e alloggio.

Con lo stesso criterio si può procedere a calcolare la somma da assicurare se beneficiario è vostra moglie/marito: in questo caso incide sicuramente il fatto che il beneficiario svolga o meno un’attività lavorativa.

Quanto costano?

I parametri che principalmente determinano il premio sono l’età, le abitudini dello stile di vita e il lavoro svolto, lo stato di salute, il capitale assicurato, la durata e se si è fumatori o non fumatori.

Quanto all’età il principio è: prima si comincia, meno si paga. Inoltre, molte polizze prevedono un’età massima alla scadenza della polizza stessa, spesso fissata a 80 anni (ma potrebbe anche essere inferiore, ad esempio 75 anni). Ciò significa che, se avete ad esempio 60 anni la durata della polizza non potrà essere superiore a 20 anni se l’età massima è, appunto, 80 anni.

Un altro parametro che influenza il premio è quello di essere o meno fumatore, ma non ha rilevanza per tutte le compagnie: alcune non differenziano il premio se un assicurato è fumatore o non fumatore, altre invece prevedono un premio più altro nel caso l’assicurato sia un fumatore.

Le polizze spesso prevedono la possibilità di frazionare il pagamento del premio che può essere in rate mensili, bimestrali, trimestrali e quadrimestrali. Il frazionamento ha un costo che di solito comporta una maggiorazione sul premio e questi costi sono indicati in polizza: in genere si va dall’1-2% in più per rate semestrali ad un 5% in più per rate mensili. Alcune compagnie, però, possono prevedere il frazionamento del premio senza l’applicazione di costi aggiuntivi.

Infine, anche la presenza di garanzie aggiuntive influisce sul premio finale: visto che la copertura aumenta, aumenterà anche il premio.

A cosa fare attenzione

Per sottoscrivere una polizza temporanea in caso di morte, a cosa bisogna prestare attenzione?

Il questionario sanitario e la carenza

Prima di sottoscrivere un contratto di assicurazione temporanea caso morte, la compagnia vuole conoscere le vostre condizioni di salute.

Se il capitale che intendete assicurare non supera un certo importo (spesso sopra i 150.000 euro) o avete un’età inferiore in genere ai 55/60 anni, al posto della visita medica, potete limitarvi a compilare un questionario sanitario in cui sono riportate tutte le informazioni necessarie come, ad esempio, le malattie avute in passato e gli eventuali ricoveri.

Al di sopra di determinate età o capitali la visita medica è invece obbligatoria.

In ogni caso, l’assicurato può comunque sempre chiedere di sottoporsi a visita medica per certificare l’effettivo stato di salute e i costi della visita medica e degli accertamenti sono generalmente a vostro totale carico.

Se si decide di compilare solo il questionario sanitario, la copertura è soggetta a un periodo (generalmente sei mesi) detto “di carenza”: se l’assicurato muore durante il periodo di carenza, ai beneficiari non spetta alcunché. È comunque coperta la morte causata da infortunio, shock anafilattico e da un elenco specifico di malattie indicate in polizza (es. tifo, botulismo…). Il periodo di carenza rispetto alla morte per AIDS è invece maggiore: di solito è prevista una carenza di 5 anni, ma ora molte compagnie prevedono che se vi sottoponete a visita ma rifiutate il test HIV la carenza sia di 7 anni. 

Per evitare la carenza, quindi, è utile sottoporsi alla visita medica e al test HIV, in modo da rendere efficace da subito la copertura assicurativa.

Le esclusioni

Certi casi di esclusione, i casi cioè in cui l’evento morte non è coperto, sono praticamente uguali in tutte le polizze: decesso causato da dolo del contraente o del beneficiario, suicidio (di solito entro i 2 anni dalla sottoscrizione della polizza), partecipazione attiva dell’assicurato a delitti dolosi, a fatti di guerra, incidente di volo (se l'assicurato viaggia a bordo di aeromobile non autorizzato al volo o con pilota non titolare di brevetto idoneo).

A queste ipotesi si aggiungono in alcuni casi l’abuso di alcool, l’uso non terapeutico di sostanze allucinogene e simili ed il decesso avvenuto a seguito di partecipazione a corse di velocità, relativi allenamenti con qualsiasi mezzo a motore.

Alcune compagnie inoltre potrebbero prevedere altre esclusioni: per questo è consigliabile leggere con attenzione il fascicolo informativo.

Il mancato pagamento e la riattivazione

In caso di mancato pagamento del premio relativo al primo anno il contratto non è efficace e quindi non c’è copertura.

Nel caso di mancato pagamento di un premio o di una rata di premio successiva al primo anno, di solito è previsto un termine di 30 giorni dalla scadenza per cui il contratto si risolve.

La riattivazione deve avvenire comunque entro un limite massimo che è generalmente di 12 mesi. Trascorsi i primi 6, in cui spetta solo all’assicurato decidere se riattivare o meno la polizza, nei successivi 6 mesi la riattivazione è subordinata all’accettazione della compagnia che può chiedere anche nuovi accertamenti.

Al momento di riscuotere

La designazione del beneficiario deve essere il più chiaro possibile per evitare contestazioni o discussioni sulla sua interpretazione.

In qualunque momento decidiate di cambiare la designazione del beneficiario, lo potete fare: ricordatevi però di comunicarlo all’assicurazione.

Nel caso si verifichi l’evento, il beneficiario per ottenere il pagamento della somma dovuta, deve denunciare all’assicurazione la morte dell’assicurato.

Verificate se è previsto nella polizza un termine entro il quale dovrà essere fatta la denuncia e quali siano i documenti da consegnare (ad es. certificato di morte, relazione medica sulle modalità di decesso).

L’assicuratore è tenuto ad effettuare il pagamento entro un termine massimo di 30 giorni che decorre dal momento in cui ha ricevuto la documentazione completa. Se la compagnia tarda, dovranno essere liquidati anche gli interessi di mora.

Un contratto di assicurazione sulla vita è un documento prezioso e occorre archiviarlo con cura, annotando la scadenza ed informando i familiari o una persona di fiducia della sua esistenza e degli estremi della polizza. Nel caso i familiari di una persona deceduta sospettino che questa avesse sottoscritto una polizza di questo tipo ma non trovano i documenti inerenti, possono avvalersi del servizio dell’ANIA per la ricerca delle coperture assicurative vita: è un servizio che fornisce ai richiedenti informazioni sull'esistenza o meno, presso il mercato italiano, di coperture assicurative vita, relative a persone decedute ipotizzate assicurate.

Sul sito dell’ANIA  sono presenti le informazioni sul servizio: la richiesta di informazioni può essere presentata dal possibile beneficiario o da altri soggetti legalmente legittimati a rappresentarlo. Per accedere al servizio è necessaria l'abilitazione tramite il Portale dei Servizi di ANIA, disponibile all'indirizzo http://www.servizi.ania.it.

In caso di difficoltà nell’accesso o nella registrazione al servizio, è possibile scrivere all’indirizzo e-mail: portaleservizi@ania.it con oggetto “RICERCA POLIZZE VITA” e per altre informazioni è possibile contattare il servizio all'indirizzo e-mail ricerca_vita@ania.it usando una posta elettronica non certificata.

L'ANIA provvederà ad inoltrare la richiesta alle imprese esercenti il ramo vita: se una compagnia riscontra l'esistenza di polizze vita attinenti alla richiesta, informerà direttamente il richiedente dell'esito positivo della ricerca.

I diritti derivanti dal contratto (in particolare, il pagamento della prestazione prevista) si prescrivono in dieci anni dalla data. Ciò significa che, trascorsi dieci anni dal decesso dell’assicurato, il beneficiario non potrà più pretendere nulla dall’assicurazione.

Detrazioni fiscali

L’assicurazione vita caso morte era regolata sul piano fiscale da norme dirette ad incentivarne la diffusione, ma negli ultimi anni si è ridotta la convenienza. Infatti, i premi pagati per queste polizze sono detraibili nella misura del 19% del premio fino ad un massimo di 530 di euro. 

Dal 2020 sono detraibili solo le spese sostenute con mezzi di pagamento tracciabile, non sono ammessi i contanti. Le somme corrisposte per il caso morte dell'assicurato vengono tassate alla fonte e risultano esenti da IRPEF e imposta di successione.

In un simile contesto, Altroconsumo Connect, il broker della fondazione Altroconsumo, ha pensato di offrire la possibilità di sottoscrivere a soci e fan una polizza che fornisce una sicurezza finanziaria alla famiglia in momenti delicati e cruciali che possono avvenire nella vita. L'età massima alla scadenza è fino a 90 anni per il caso morte. Il preventivo si fa in 5 minuti. 

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