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Bonus per l’istallazione di depuratori d’acqua: si recupera solo il 6,45%

L’Agenzia delle entrate ha fatto i conti sulle domande presentate per ottenere il credito d'imposta "fino al 50%" per le spese sostenute dal 2021 al 2023 per l'acquisto e l'installazione di depuratori d’acqua. Il risultato è che per il 2023 il credito d’imposta è solo del 6,45% vista la quantità di richieste pervenute. Lo scopo era quello di incentivare l'uso dell'acqua del rubinetto e ridurre l’utilizzo di quella in bottiglie di plastica. Ecco come ottenere questa minima percentuale.

25 marzo 2024
bonus acqua potabile

Hai installato nel 2023 un depuratore per il trattamento dell’acqua di casa e hai correttamente presentato la domanda per richiedere il bonus acqua potabile? Se ti aspettavi un credito d'imposta del 50% sulla spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290 ecco la doccia fredda: il credito d’imposta realmente spettante è del 6,45%. Infatti, le domande pervenute per il 2023 ammontano a più di 23 milioni di euro, contro il milione e mezzo presente nel fondo dedicato.  

Scopo del bonus è la riduzione dell’utilizzo di bottiglie di plastica destinate alle acque per uso potabile (oltre all'installazione di un depuratorie, in questo articolo ti diamo 7 consigli per ridurre l'uso della plastica inutile). L'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, si occuperà di raccogliere i dati del reale impatto ambientale che questa misura comporterà nei prossimi due anni. Ma come funziona precisamente? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Che cos’è il bonus acqua potabile

Il bonus viene riconosciuto attraverso un credito d’imposta fino al 50% calcolato sulla spesa sostenuta dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 fino a un massimo di 1.000 euro a unità immobiliare per i cittadini e un massimo di 5.000 euro per le attività commerciali e istituzionali.

Il Governo ha stanziato 1,5 milioni di euro per questa misura, quindi, l’Agenzia calcola per ogni anno la percentuale realmente spettante ad ognuno dividendo il totale del fondo tra tutte le comunicazioni che vengono regolarmente presentate nel mese di febbraio dell’anno successivo. 

In base a questo calcolo, se già il 17,9% riconosciuto nel 2022 sembrava ben poca cosa, l’attuale 6,45% riconosciuto per il 2023 diventa quasi una presa in giro. Infatti, per una spesa di 1.000 euro vengono riconosciuti ben 64,50 euro di credito d’imposta contro i 500 euro promessi con quel “fino al 50% della spesa”.

Per sapere con precisione quanto credito si possegga si può verificare sul sito dell'Agenzia delle entrate loggandosi al proprio cassetto fiscale. In questo modo sarà possibile utilizzarlo per la compilazione della dichiarazione dei redditi o in compensazione tramite modello F24.

La buona notizia è che non esistono vincoli di spesa e di numero o tipologia di utilizzo delle abitazioni in cui mettere il depuratore: per esempio, se hai installato un depuratore in casa e uno nell’abitazione al mare, puoi ottenere il bonus per entrambi i casi. Il credito d’imposta non viene considerato nel calcolo del reddito imponibile e può essere richiesto da persone fisiche, imprese, professionisti ed enti che posseggono o detengono a qualsiasi titolo (proprietà, affitto, comodato...) immobili.

Come ottenere il credito d’imposta

La spesa deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale di chi richiederà il credito d’imposta. Ricordati che devi pagare con un mezzo tracciabile, non puoi utilizzare i contanti.

Il bonus viene riconosciuto solo comunicando all’Agenzia delle entrate la spesa sostenuta entro il 28 febbraio dell’anno successivo. Quindi per i depuratori installati nel 2023 entro il 28 febbraio 2024.

Il bonus potrà esser utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite il modello F24, oppure può essere indicato nella dichiarazione dei redditi. In questo caso, richiedendo il bonus nel 2023 per l’installazione di depuratori, potrai inserire il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi che presenterai nel 2024 e ottenere così l’importo con i tempi del 730 e del modello Redditi. Nel caso del modello 730 devi indicare il bonus al Rigo G15 con il codice 10.

Agenzia delle entrate: come richiedere il bonus

Tra il 1° e il 28 febbraio 2024 va presentato all’Agenzia delle entrate il modulo di “comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” per le spese sostenute nel 2023.

La comunicazione può essere inviata esclusivamente in via telematica tramite il sito dell’Agenzia delle entrate, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato (commercialista, Caf). Una volta presentata la comunicazione, l’Agenzia entro 10 giorni rilascia una ricevuta che potrai trovare nella tua area riservata e che attesta la presa in carico o il rifiuto, con l’indicazione delle relative motivazioni.

Un valido alleato per il consumo domestico di acqua potabile, in alternativa al depuratore, può essere l'utilizzo di una caraffa filtrante.