cibo per cani

Come scegliere il cibo per cani

Scegliere cosa mettere nella ciotola dei nostri cani non è facile. Soprattutto perché supermercati e negozi specializzati (anche online) hanno un'offerta ampissima. Grazie al nostro test e ai nostri consigli, però, non rischi di sbagliare.

La guida passo passo

Tipi di cibo per cani

L'offerta di cibi per cani è ampissima e sceglierli può essere difficile. Per questo abbiamo portato in laboratorio alcune delle marche più famose: con il nostro test e i nostri consigli, puoi risparmiare e fare la scelta giusta, sia dal punto di vista nutrizionale sia della qualità.

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Cosa bisogna sapere

Sicuramente il primo passo è fare attenzione alla denominazione di vendita che si trova in etichetta: infatti, la principale distinzione da farsi è quella tra gli alimenti (o mangimi), cosiddetti, completi e quelli complementari. Ma che differenze hanno? La normativa definisce:

  • mangimi completi: "mangimi composti che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera";
  • mangimi complementari: "mangimi composti con contenuto elevato di talune sostanze, ma che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera soltanto se utilizzati in associazione con altri mangimi".

I cibi completi e bilanciati dovrebbero contenere tutti gli elementi nutritivi necessari al cane e non dovrebbero richiedere alcuna aggiunta, tranne acqua (sempre fresca e disponibile che non deve mai mancare). Ne consegue che i cibi complementari non devono essere mai utilizzati come unica fonte della dieta del cane (vale lo stesso per il gatto).Infatti possono essere ricchi in alcuni elementi e poveri in altri e possono quindi indurre gravi carenze. Devono quindi essere somministrati in associazione con altri cibi per non incorrere in squilibri nutrizionali.

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Cibo secco o umido? Entrambi hanno dei vantaggi

Entrambe le tipologie di alimenti sono in grado di soddisfare i fabbisogni del cani e hanno pro e contro:

  • cibi umidi in media costano di più, sono meno versatili e, a causa del trattamento termico subito, la composizione in amminoacidi ne risente, in compenso contengono minori quantità di amidi, apportano buone quantità di grassi. Inoltre sono più appetibili e forniscono acqua;
  • le crocchette sono più igieniche, facili da dosare, buone per l’igiene dentale;

Ma forse la principale differenza è quella sul portafoglio. A titolo di esempio, nel test sul cibo per gattiè emerso che, considerando i due migliori acquisti (umido e secco), alimentare il gatto unicamente con il cibo umido costa sei volte di più. L’ideale è variare la composizione della sua razione giornaliera suddividendola tra mangime secco e umido, per i benefici di entrambi i tipi.

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A cosa stare attenti?

A poco, fortunatamente. Complessivamente la maggior parte dei mangimi secchi inclusi del test è da ritenersi di buona qualità, ciò non esclude il fatto che alcuni parametri (ad esempio i grassi che spesso sono scarsi sia in quantità che in qualità) dovrebbero essere migliorati, ma questi sono dettagli che non possono essere verificati al momento dell’acquisto perché soltanto delle analisi di laboratorio possono permettere tali controlli. Ci sono comunque due aspetti da tenere in considerazione per la scelta quando si è davanti agli scaffali di cibo per animali:

  • il prezzo: i risultati del test dimostrano che si può risparmiare scegliendo dei prodotti relativamente poco cari ma comunque di qualità. Ad ogni modo, osservando la classifica, si nota che tutti i prodotti del canale di vendita “specializzati” (e quindi i più costosi) sono nella parte alta della classifica, migliore del test incluso: è vero che si tratta dei prodotti più cari, ma la buona notizia è che il costo per alimentare un cane di 10 kg con un cibo secco di questa qualità è poco superiore di 1 euro al giorno. E può essere addirittura inferiore, pur non rinunciando in maniera rilevante alla qualità;
  • l’etichetta che riporta denominazioni di vendita e immagini suggestive che fanno pensare che all’interno di crocchette, scatolette e bustine ci siano tagli pregiati di carne o pesce, ma la realtà è diversa. Del tipo di carne/pesce vantato in etichetta spesso ce n’è solo il 4%. Abbiamo appurato che ciò non ne compromette la qualità nutrizionale complessiva, ma se la tua scelta si basa su questo aspetto è bene controllare i pochi ingredienti indicati genericamente nella composizione dell’alimento in etichetta, “pochi” perché talvolta i produttori condividono solo alcune informazioni sulla composizione di crocchette e bustine riportando soltanto le categorie di appartenenza dei vari gruppi alimentari presenti (ad es. carne e derivati- di cui pollo 4% - cereali, sottoprodotti vegetali, oli).
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