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Latte e latticini: arriva l’indicazione d’origine in etichetta

18 aprile 2017
latte e derivati

Dal 19 aprile il latte e i suoi derivati devono finalmente indicare in etichetta l’indicazione d’origine. Un grosso passo avanti verso la trasparenza e l'informazione che, però, vale solo sui prodotti italiani. Ecco quali informazioni dobbiamo trovare sulle confezioni.

Finalmente non è più solo il latte fresco a riportare l’origine in etichetta. Anche il latte UHT (a lunga conservazione), burro, yogurt e formaggi devono riportare questa informazione. Il nuovo decreto garantisce una maggior trasparenza per i consumatori. Va specificato che, essendo un provvedimento italiano, al momento queste informazioni sono presenti solo su latte e prodotti fabbricati in Italia. Un'altra precisazione da fare è che è prevista una finestra di 180 giorni per lo smaltimento delle scorte.

Cosa cambia sulle etichette?

Ecco cosa deve essere riportato sulle confezioni:

  • paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte;
  • paese di confezionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il latte è stato confezionato o trasformato;
  • origine: in alternativa alle due indicazioni precedenti è possibile trovare la dicitura “Origine….”. Nel caso in cui il latte sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese.

Solo latte vaccino?

No, non solo. Il decreto specifica che queste indicazioni riguardano anche latte bufalino, ovo-caprino, d’asina e di altra origine animale.

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