Diossina per saperne di piu
Periodicamente si sente parlare di rischio diossina, di alimenti alla diossina, scandali che coinvolgono e nella maggior parte dei casi dilagano in tutta l'Europa. Ma che cos'è esattamente la diossina? Cerchiamo di capire meglio di cosa di tratta, in cosa consiste, quali sono i rischi per la salute e quali precauzioni è necessario prendere.
I diversi composti che rientrano nella famiglia delle diossine sono circa 210, dei quali 17 presentano rischi per la salute.
Alcuni tra gli appartenenti a un altro gruppo di prodotti chimici, i PCB (policlorobifenili), sintetizzati per uso industriale, presentano rischi per la salute simili a quelli provocati dalle diossine e sono quindi frequentemente qualificati come "PCB diossinasimili". Il loro uso è stato molto ristretto per legge, ma sono ancora presenti come inquinanti.
Il suolo costituisce un luogo di accumulo naturale: oltre alle ricadute atmosferiche, le diossine possono accumularsi a causa di fanghi di depurazione, discariche non controllate, erosione da zone contaminate.
Il trasporto atmosferico e la ricaduta sono la principale fonte di inquinamento di verdure a foglia, di pascoli e di foraggio. Le foglie sono poi consumate direttamente dagli animali al pascolo o conservate per produrre fieno o insilati (alimenti per bestiame conservati in appositi silos). L'utilizzo di fanghi come concimanti può in alcuni casi aumentare l'esposizione alla diossina degli animali.
Le diossine si concentrano nei tessuti grassi di bovini, ovini, suini, pollame e frutti di mare. In linea di massima, più è lunga la durata di vita dell'animale, più è facile che le diossine si accumulino nel suo organismo.
In linea di massima, i consigli che si possono seguire sono gli stessi che rendono in generale più salubre la propria alimentazione:
- ridurre il consumo di alimenti di origine animale (carne, latticini, uova), privilegiando verdura e frutta, legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci) e cereali (pasta, riso, mais);
- variare la propria dieta, in modo da introdurre tanti alimenti diversi;
- in caso di incidenti o incendi è bene seguire le indicazioni di Arpa e Ministero della salute, lavare accuratamente la verdura e sbucciare la frutta.
Dato che le diossine si accumulano nei grassi è bene inoltre cercare di mantenere il peso forma.
(informazioni basate su un documento della Commissione europea)
I diversi composti che rientrano nella famiglia delle diossine sono circa 210, dei quali 17 presentano rischi per la salute.
Alcuni tra gli appartenenti a un altro gruppo di prodotti chimici, i PCB (policlorobifenili), sintetizzati per uso industriale, presentano rischi per la salute simili a quelli provocati dalle diossine e sono quindi frequentemente qualificati come "PCB diossinasimili". Il loro uso è stato molto ristretto per legge, ma sono ancora presenti come inquinanti.
Le diossine si trovano nell'atmosfera, nell'acqua e nel suolo, in alcuni alimenti. L'uomo può essere esposto alle diossine lavorando in settori industriali nei quali queste sostanze rappresentano dei sotto-prodotti, oppure per eventi accidentali sempre legati all'industria, incendi di materiali plastici, o tramite prodotti alimentari di origine animale; nell'insieme, il contatto cutaneo e l'inalazione rappresentano vie di esposizione molto limitate. L'assorbimento principale avviene attraverso gli alimenti contaminati. Le diossine infatti non sono solubili nell'acqua, ma sono molto solubili nei grassi. Di conseguenza si legano ai sedimenti e ai materiali organici nell'ambiente e vengono assorbite dai tessuti grassi umani e animali. Inoltre non sono biodegradabili, per cui possono accumularsi nella catena alimentare.
Le diossine hanno una serie di effetti tossici e biochimici; alcune di esse sono incluse tra le sostanze cancerogene per l'uomo. Test su animali da laboratorio hanno mostrato un legame tra l'assorbimento di diossine e disturbi della salute come l'endometriosi (problema a carico dell'utero), problemi dello sviluppo, disturbi neurologici, problemi dell'apparato riproduttivo (calo del numero di spermatozoi, malformazioni), effetti sul sistema immunitario. Questi effetti possono comparire a livelli di esposizione alla diossina nettamente inferiori a quelli che provocano l'aumento del rischio di tumori.
Le diossine possono entrare nell'alimentazione attraverso diverse vie. La contaminazione dell'ambiente è causata principalmente dal trasporto nell'atmosfera e dalla ricaduta al suolo di emissioni provenienti da fonti diverse (incenerimento di rifiuti, industrie chimiche, traffico e via dicendo). Fonti di inquinamento particolari possono creare aree localizzate dove la contaminazione è maggiore.
Il suolo costituisce un luogo di accumulo naturale: oltre alle ricadute atmosferiche, le diossine possono accumularsi a causa di fanghi di depurazione, discariche non controllate, erosione da zone contaminate.
Il trasporto atmosferico e la ricaduta sono la principale fonte di inquinamento di verdure a foglia, di pascoli e di foraggio. Le foglie sono poi consumate direttamente dagli animali al pascolo o conservate per produrre fieno o insilati (alimenti per bestiame conservati in appositi silos). L'utilizzo di fanghi come concimanti può in alcuni casi aumentare l'esposizione alla diossina degli animali.
Le diossine si concentrano nei tessuti grassi di bovini, ovini, suini, pollame e frutti di mare. In linea di massima, più è lunga la durata di vita dell'animale, più è facile che le diossine si accumulino nel suo organismo.
In generale, gli alimenti di origine animale contribuiscono tutti insieme all'80% dell'esposizione umana globale alle diossine. La contaminazione può variare molto a seconda dell'origine degli alimenti. La carne, le uova, il latte e derivati, il pesce di allevamento possono avere livelli di diossina superiori a causa della diossina presente nei mangimi.
Come abbiamo visto, il problema è generalizzato. Non si tratta quindi di escludere questo o quell'alimento, ma di organizzare bene la propria dieta quotidiana.
In linea di massima, i consigli che si possono seguire sono gli stessi che rendono in generale più salubre la propria alimentazione:
- ridurre il consumo di alimenti di origine animale (carne, latticini, uova), privilegiando verdura e frutta, legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci) e cereali (pasta, riso, mais);
- variare la propria dieta, in modo da introdurre tanti alimenti diversi;
- in caso di incidenti o incendi è bene seguire le indicazioni di Arpa e Ministero della salute, lavare accuratamente la verdura e sbucciare la frutta.
Dato che le diossine si accumulano nei grassi è bene inoltre cercare di mantenere il peso forma.
(informazioni basate su un documento della Commissione europea)