Pulizie più ecologiche? Sì, con bicarbonato, aceto e acido citrico

Il perborato è un sale del boro in passato usato molto spesso come sbiancante per tessuti. Era anche un ingrediente diffuso nei detersivi in polvere, dove le sue proprietà sbiancanti entravano in gioco soprattutto nei lavaggi ad alte temperature (90 °C).

Tipicamente, tende e lenzuola venivano lavate con perborato, che restituiva loro candore e brillantezza.

Il perborato contiene a contatto con l’acqua rilascia forma acido borico e il boro è stato bandito nei detersivi per uso domestico a partire dal 2013, attraverso una modifica al regolamento europeo REACH sulle sostanze chimiche a causa della sua persistenza nell’ambiente e tossicità. Poiché è necessario limitare l’esposizione a questo elemento, al quale siamo esposti anche con l’alimentazione, si è deciso che l’effetto smacchiante e sbiancante si può ottenere anche con altri ingredienti, meno dannosi per ambiente e salute, come il percarbonato di sodio: per questo, non è necessario utilizzare il boro nelle pulizie e Altroconsumo sconsiglia anche il ricorso a prodotti fai-da-te a base di boro e borace che si trovano su alcuni siti e blog di pulizie.

Il percarbonato di sodio ha oggi sostituito gli usi che fino al 2013 erano destinati agli additivi a base di perborato.

Il perborato a contatto con l’acqua forma acido borico che è classificato come sostanza CMR (acronimo che indica le sostanze definitivamente classificate come cancerogene, mutagene e tossiche per il ciclo riproduttivo) cat. 1B. La commisione europea su suggerimento del parere dei comitati scientifici CSSC (Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori) e SCCNFP (Comitato Scientifico per i Prodotti Cosmetici e Non Alimentari), ha imposto restrizioni e limiti di utilizzo di tali ingredienti contenenti boro. Per questo motivo, gli additivi sbiancanti a base di perborato sono oggi tutti a base di percarbonato di sodio. 

Il percarbonato sodico svolge le medesime funzioni del perborato, ma non presenta problemi di tossicità e di persistenza nell’ambiente. Il percarbonato, una volta esaurito il potere ossidante dell’acqua ossigenata, non dà luogo a sostanze pericolose. L’unica avvertenza rimane quella di non entrare in contatto diretto con l’acqua ossigenata che si sviluppa durante la fase di lavaggio e che svanisce dopo pochi minuti. Nessun problema se viene utilizzato come additivo in lavatrice, qualora lo si utilizzi per smacchiare il bucato a mano è bene proteggersi le mani con guanti di gomma.