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Come scegliere il condizionatore portatile

Trova il condizionatore portatile che più si adatta alle tue necessità

Il condizionatore portatile è una alternativa a quello classico fisso per svariati motivi, primo tra tutti perché non richiede una laboriosa installazione. Ecco perché sceglierne uno.

La guida passo passo

Tipi di condizionatori portatili

Arriva il caldo e, soprattutto in città, il condizionatore diventa un alleato prezioso. Il modello classico (fisso con unità esterna e split interno) non è sempre la soluzione ideale: richiede un’installazione a muro, ha costi notevoli, è poco conveniente per chi vive in case in affitto e in alcuni casi non può essere installato per vincoli architettonici. L’alternativa è quindi il condizionatore portatile. Ma quali sono i criteri per scegliere quello più adatto alle nostre esigenze?

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Come funziona il condizionatore portatile

Il sistema di raffreddamento di un condizionatore portatile si basa sull’utilizzo di un gas refrigerante che subisce cambiamenti di stato gassoso-liquido, dopo essere stato compresso all’interno del condizionatore stesso e poi espanso nell’evaporatore: qui l’aria si raffredda fino a raggiungere la temperatura desiderata.

A questo punto viene immesso nell’ambiente con la ventilazione, mentre l’aria calda, facente parte di questo ciclo termo-dinamico, è convogliata all’esterno della stanza tramite un tubo flessibile apposito.

Il calo della temperatura ambientale che si ottiene è dato principalmente dal rapporto fra le dimensioni dell’ambiente e la potenza dell’apparecchio. Questa si misura in BTU/h (acronimo di British Termal Unit per hour). Per un refrigerio adeguato, occorre circa una potenza di 340 BTU/h per metro quadrato con una altezza classica inferiore ai 3 mt. Un vano di 30 metri quadrati, quindi, necessita di un condizionatore portatile capace di sviluppare circa 10000 BTU/h. Attenzione, però: ci sono ulteriori fattori da considerare. Soffitti molto alti, un’esposizione della stanza a sud, la presenza di apparecchi che generano calore, e temperature medie della zona molto elevate comportano la necessità di ulteriori BTU/h.

Prima di comprare un condizionatore portatile

Al momento dell’acquisto, per scegliere il condizionatore più adatto alle tue esigenze, valuta:

  • il volume dell’ambiente da raffrescare;
  • la temperatura alla quale l’apparecchio lavora;
  • l’ingombro e il peso dell’apparecchio se prevedi di usarlo in stanze diverse;
  • l’umidità massima asportabile (numero di litri in 24 ore);
  • il volume del serbatoio e/o la presenza di un tubo per scaricare l’aria calda all’esterno;
  • la possibilità di regolare in automatico temperatura e il grado di umidità;
  • la presenza di filtri per purificare l’aria;
  • la possibilità di lavare i filtri.
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I modelli di condizionatori monoblocco

I condizionatori monoblocco, sono composti da un’unica unità e si possono trovare sul mercato in diversi modelli. Una volta stabilita la potenza necessaria, si può decidere per un modello con o senza tubo. Quanto alle tecnologie impiegate per il mantenimento della temperatura, abbiamo i modelli inverter e quelli ancora con accensione on/off. Ma vediamo nel dettaglio tutti i condizionatori presenti sul mercato che possono orientarci nella scelta.

Condizionatori portatili con tubo esterno

Questo tipo di condizionatore prevede un foro nella finestra o nel muro in cui posizionare l’imboccatura del tubo. Il tubo flessibile per fare uscire l’aria calda può semplicemente essere fatto passare da una finestra semichiusa. Per non far entrare l’afa dall’apertura, basta posizionare dei para spifferi o utilizzare degli accessori ah hoc per impedire il passaggio d’aria fra interno ed esterno.

Condizionatori portatili senza tubo esterno

Sono modelli che usano la tecnologia del raffrescamento evaporativo. Hanno il vantaggio quindi di non compiere un ciclo termico con un gas refrigerante. Questo permette costi ridotti e l’assenza del rumore di un compressore. Ma attenzione quando l’umidità relativa è molto alta come succede spesso nel clima continentale estivo la loro capacità è molto limitata. La riduzione della temperatura sarà poco significativa. Tenete conto che sarà l’acqua che mettete nella tanica interna a raffreddare l’aria calda, quindi in base alla sua capacità dovrete con più o meno frequenza fare il carico dell’acqua.

Tra questi modelli troviamo anche i “nebulizzatori ad acqua” il cui principio è basato sulla evaporazione dell’acqua: evaporando, le microparticelle assorbono il calore contenuto nell’aria regalando immediato benessere.

Lo stesso principio viene proposto anche per i ventilatori ad acqua, e questi dispositivi sono ideali negli spazi aperti quando il caldo è opprimente e si ha bisogno di rinfrescare l’aria.

Condizionatori inverter: ben più silenziosi

I condizionatori dotati di tecnologia a motore inverter, sono più costosi ma vantano una ben maggiore efficienza energetica. Una volta raggiunta la temperatura impostata, continuano a funzionare riducendo la potenza al minimo, per mantenerla stabile. Anche il comfort acustico è migliore visto che il compressore lavora a regimi calmierati.

Condizionatori con cassetta esterna

I modelli con cassetta (o unità) esterna, funzionano come i monoblocco con il tubo verso l’esterno. La differenza sta appunto in questa casetta che contiene la batteria per lo scambio termico con l’aria esterna e a volte anche il compressore. Questo permette quindi di avere un indice di efficienza energetica migliore rispetto ai modelli monoblocco. Infatti alcuni di questi apparecchi hanno potenze che si avvicinano ai modelli split fissi. Se il compressore è posto all’esterno anche il problema del rumore sarà parzialmente risolto. Come lato negativo possiamo sottolineare che il costo è spesso elevato e i modelli in commercio non sono molti visto la loro scarsa diffusione.

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Le caratteristiche importanti per la scelta del condizionatore

Una volta individuato il modello che fa al caso nostro, quali sono le caratteristiche fondamentali per una scelta corretta? Ecco tutto ciò che bisogna valutare.

BTU e potenza

Come visto, il calo della temperatura ambientale e il conseguente raffreddamento che si ottiene è dato dal rapporto fra le dimensioni dell’ambiente e la potenza dell’apparecchio che si misura in BTU/h (acronimo di British Termal Unit per hour).

Nella tabella qui sotto è riportata la potenza necessaria in Btu/h a seconda dei metri quadrati della stanza da climatizzare.

tabella BTU

Rumore

Come abbiamo spiegato queste macchine hanno un proprio compressore interno per poter comprimere il gas e purtroppo il rumore emesso è fastidioso. Per dare un’idea, ecco quello che ci dobbiamo aspettare da questi apparecchi che in funzionamento emettono ben oltre i 60 (dB).

Conversazione tra 2 persone 60 (dB)

Interno di ufficio rumoroso 70 (dB) (disturbante)

Funzione inverno

Si chiamano climatizzatori portatili a pompa di calore, e se visivamente non hanno differenze dagli altri modelli, operativamente possono fare una cosa molto interessante: sono in grado di invertire il loro funzionamento, in questo modo invece di produrre solo aria fresca d’estate, producono anche aria calda per le giornate più fredde. Tenete però conto che per evacuare l’aria fredda prodotta dovrete anche qui usare il tubo verso l’esterno.

Consumi ed efficienza

Per un buon uso del climatizzatore sia livello di consumi energetici che di efficienza, è buona regola tenere a mente alcuni accorgimenti:

  • utilizzare questi apparecchi solo quando l’afa ci sta facendo perdere le staffe;
  • cercare di tenere porte e finestre chiuse in modo da limitare il volume d’aria da trattare;
  • utilizzare degli oscuranti esterni in modo che gli apporti sfavorevoli del sole non vanifichino il refrigerio del climatizzatore;
  • sigillare al meglio il passaggio del tubo verso l’esterno: operazione fondamentale perché diversamente molto del lavoro fatto dal nostro climatizzatore verrà vanificato dal calore che mestamente entrerà nel locale.

Considerate infine, che aprire una finestra o una porta per il passaggio del tubo implica purtroppo anche maggior rumore proveniente da fuori.

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Dove ricaricare il condizionatore portatile

I condizionatori portatili sono modelli con alimentazione a muro. Per questo è possibile utilizzarli solo dove si dispone di una presa elettrica e di un impianto elettrico funzionante e a norma, naturalmente con una fornitura di corrente attiva.

I modelli presenti sul mercato a batteria sono generalmente dei raffrescatori, i quali utilizzando un serbatoio di acqua fredda e una ventola cercano di attenuare la temperatura dell’aria diffondendola. In questo caso non è paragonabile questa funzione rispetto a un vero proprio condizionatore con gas refrigerante. Quest’ultimo è notevolmente più efficace sebbene il consumo energetico sia superiore.

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Domande frequenti

Rispondiamo alle domande più frequenti sui condizionatori portatili.

Dove mettere il tubo del condizionatore portatile?

Il tubo deve necessariamente essere posto all’esterno dell’abitazione per fare uscire l’aria calda praticando un foro nella finestra o nel muro ma può anche semplicemente essere fatto passare da una finestra semichiusa.Per non far entrare l’afa dall’apertura, basta posizionare dei para spifferi o utilizzare degli accessori ah hoc, presenti generalmente in un kit in dotazione, per impedire il passaggio d’aria fra interno ed esterno.

Quanto costa un condizionatore portatile?

Meno cari dei condizionatori fissi, i modelli portatili hanno prezzi che sono indicativamente compresi tra i 200 e i 1.100 euro.

Meglio un condizionatore portatile o fisso?

I condizionatori portatili, rispetto a quelli fissi, sono certamente più economici e meno impegnativi dal punto di vista dell’installazione ma consumano molto di più, rinfrescano di meno e sono decisamente più rumorosi.

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