False recensioni su Amazon: prima vittoria in Tribunale contro i siti di brokeraggio
Il Tribunale di Milano dà ragione ad Amazon nella causa civile contro il sito Realviews.it (ora oscurato), uno dei maggiori broker accusati di fare compravendita di false recensioni a 5 stelle. Una vittoria per la concorrenza e la trasparenza a favore di tutti i consumatori. Anche noi nel 2022 avevamo denunciato e documentato la pratica di alcuni siti e gruppi social di rimborsare quanto speso in cambio di una recensione positiva.
- articolo di
- Luca Cartapatti
![Recensioni Amazon con le stelle](https://www.altroconsumo.it/-/media/altroconsumo/images/home/hi%20tech/internet%20e%20telefono/recensioni_stelle_amazon_800x450.jpg?rev=d513cb20-117d-41f3-aaaf-9aea98960c8d&mw=660&hash=0FD3813853CE795459FF00587C173018)
Era il 2022, quando fingendoci utenti interessati, ci siamo iscritti a decine di siti e pagine social per documentare la compravendita di false recensioni a 5 stelle su Amazon: L'inchiesta si era conclusa con la querela di ben 24 pagine, tra gruppi social e siti di brokeraggio che offrivano il rimborso del prodotto acquistato in cambio di una recensione positiva. Parallelamente, anche la stessa Amazon aveva avviato un'azione giudiziaria nei confronti di uno dei principali broker di recensioni false, il sito Realviews.it.
Prima vittoria in Tribunale
Ora arriva la vittoria per Amazon nella causa civile contro Realviews.it: il Tribunale di Milano ha riconosciuto colpevole quello che a oggi è uno dei principali siti di compravendita di false recensioni. La Sentenza, anche se solo di primo grado, ha riconosciuto la violazione delle leggi sulla concorrenza da parte del sito (con conseguente danno per Amazon) e ha disposto sia l'oscuramento del portale e sia il divieto per il suo gestore di aprire altri siti analoghi.
La nostra inchiesta
Anche se l'azione di Amazon è stata avviata parallelamente alle nostre querele, anche noi nella nostra inchiesta del 2022 avevamo portato alla luce il sistema del brokeraggio di false recensioni, descrivendo per filo e per segno (e documentando tutto dall'interno) il meccanismo fraudolento; un'inchiesta che si era conclusa con l'aver portato davanti al giudice (e all'attenzione dell'Antitrust) 9 siti internet (molti con dominio italiano), 8 canali Telegram e 7 gruppi Facebook. Come abbiamo sottolineato più volte anche noi, i veri danneggiati da questa pratica delle false recensioni, sono proprio i consumatori, ingannati nelle loro scelte d'acquisto da giudizi gonfiati e non veritieri.