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Come ottenere il massimo dalla tua fotocamera

Uno dei segreti per scattare buone foto è conoscere la fotocamera e le sue funzioni. Illuminazione e modalità di scatto sono alcuni degli accorgimenti che puoi mettere in pratica. Scopri come ottenere i migliori risultati.

03 marzo 2022
macchina fotografica

Hai acquistato una fotocamera ma non sai come sfruttarla al meglio? Ci sono semplici passaggi da seguire per ottenere gli scatti migliori. Se stai pensando di acquistare una fotocamera, semplice, ibrida o reflex, troverai l'opzione migliore per il tuo caso nel nostro comparatore di fotocamere.

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Come funziona una fotocamera digitale

Regolazione della luce, zoom ottico, risoluzione e dimensione del sensore, monitor o mirino e scelta della modalità di scatto più adatta. Quali sono le impostazioni di una fotocamera digitale? Ecco tutto quello che c’è da sapere su come configurare e sfruttare al meglio la tua nuova fotocamera.

Come ottenere una buona esposizione

Esistono tre modi principali per controllare l’esposizione di una foto

1. Apertura del diaframma

Il diaframma è un foro costituito da un insieme di lamelle mobili, normalmente poste sul retro dell'obiettivo. Muovendo le lamelle è possibile regolare la dimensione del foro attraverso cui passerà la luce (apertura del diaframma). Il diaframma quindi si comporta in maniera simile alla pupilla dell'occhio. e, in questo modo, cade sul sensore. È possibile regolare la quantità di luce che entra nella macchina. L'apertura del diaframma è misurata in valori f/x. Maggiore è il numero x, minore è l'apertura dell'obiettivo. Ad esempio, f/2.0 corrisponde a un'apertura molto più ampia di f/16.0. Questo si traduce in più luce che passa attraverso Il diaframma. L’apertura del diaframma condiziona anche la profondità di campo, ovvero la profondità della messa a fuoco. Se da un lato una maggiore apertura consente di far passare più luce riducendo i tempi di posa, dall’altro accorcia la profondità di campo e questo potrebbe essere un male se si vuole avere a fuoco un soggetto che si sviluppa su tutte e tre le dimensioni. A volte, però, questa messa a fuoco selettiva è ricercata, come nei primi piani delle persone, dove si cerca di avere una profondità di campo quanto basta per avere tutti i lineamenti del volto a fuoco e tutto il resto sfumato.

2. Velocità dell'otturatore

Imposta la velocità di apertura e chiusura dell'otturatore che è il meccanismo che controlla il periodo di tempo in cui il sensore sarà esposto alla luce: questo valore può variare enormemente, da pochi millisecondi fino a secondi interi. Maggiore è la velocità dell'otturatore, più velocemente si apre e si chiude. In questo caso, significa che una minore quantità di luce raggiunge il sensore della fotocamera.  Esposizioni prolungate sono la norma quando c’è poca luce; il rovescio della medaglia è che è più facile incappare in esposizioni mosse. Una buona regola empirica è che l’esposizione non deve mai superare una frazione di secondo pari a 1/N dove N è la lunghezza focale equivalente dell’obiettivo in millimetri. Per cui, se fotografo con una lente da 100 mm non dovrò superare il centesimo di secondo. Per esposizioni più lunghe, usare un appoggio di fortuna o un cavalletto è raccomandato, così come impostare un ritardo di scatto (ad esempio 1..2 secondi) per evitare che il premere il grilletto faccia risultare la foto mossa.

3. Scegli il grado di sensibilità ISO (International Standards Organization)

Questo valore consentirà di simulare una regolazione del grado di sensibilità del sensore della macchina. In realtà, ciò che cambia è il grado di amplificazione del segnale digitale. L'idea è, in un certo senso, di ricreare le diverse sensibilità alla luce che esistevano nei rullini fotografici. Maggiore è il valore ISO, maggiore è il livello di amplificazione applicato al segnale, quindi è necessaria meno luce per scattare una foto nelle stesse condizioni di luce ambientale. Lo svantaggio di utilizzare un valore ISO molto alto è che un'eccessiva amplificazione del segnale porterà inevitabilmente all'introduzione di disturbi nelle foto prodotte, normalmente visibile sulla forma della grana nell'immagine: dovrebbe essere utilizzato solo quando è l'unica alternativa per evitare foto sfocate, causate da un tempo di esposizione più lungo, e quando non è possibile utilizzare un treppiede. Inoltre, innalzando troppo l’ISO, si abbassa il contrasto e l’intervallo dinamico dell’immagine (cioè la differenza fra colori scuri e chiari)

Zoom ottico: interpretazione dei valori di lunghezza focale

Il valore della lunghezza focale di un obiettivo zoom è sempre espresso come una coppia di valori, ad esempio 35-105 mm. In questo caso, l'obiettivo fa 35 mm con lo zoom completamente retratto e 105 mm con lo zoom completo applicato. Infatti, i valori riportati sono equivalenti ai valori che si utilizzano nei dispositivi a pellicola (35 mm). I valori "reali" dei dispositivi digitali, a seconda delle dimensioni del sensore, possono essere molto più piccoli.

La lunghezza focale equivalente al del campo visivo centrale umano (cioè quello dove il cervello registra il maggior numero di dettagli) corrisponde a circa 42mm. Valori inferiori implicano che gli oggetti vengono ridotti, ma l'angolo di campo aumenta (puoi adattare un'area più ampia nella foto). Può essere utile per paesaggi, monumenti, foto di gruppo, tra gli altri. Valori più alti ingrandiscono le immagini della fotocamera digitale ma riducono l'angolo di campo (ad esempio per scatti di dettaglio o per catturare oggetti distanti.

Non è solo la capacità di ingrandimento delle lenti a fare la differenza. L'angolo massimo disponibile è importante anche per le foto di monumenti, paesaggi, tra gli altri. Più corta è la lunghezza focale minima, più ampio è l'angolo di campo (miglior comportamento grandangolare).

In termini di ingrandimento, l'inclusione di un potente zoom ottico influenza il peso, il volume e la resistenza alle cadute dei dispositivi. 

Nel caso delle fotocamere si può trovare un po' di tutto, dagli obiettivi con focale fissa (esempio: 50 mm), solitamente più luminosi, alle fotocamere dotate di super-zoom, che possono superare i 60 ingrandimenti rispetto al minimo lunghezza focale. Questi, in genere, combinano un angolo di visione davvero ampio con lo zoom retratto con un ingrandimento eccellente quando lo zoom è completamente attivato.

Risoluzione (MP) e dimensione del sensore

La risoluzione della fotocamera rappresenta il numero di punti che definiscono un'immagine. Maggiore è questo valore, più nitida sarà l'immagine. Valori più elevati consentono ingrandimenti maggiori quando si manipola la foto su un computer, oltre alla possibilità di poter stampare le foto in dimensioni maggiori senza una notevole perdita di nitidezza.

Sebbene molti consumatori guardino ancora da vicino ai valori di risoluzione, questo è solo uno dei numerosi fattori che influenzano la qualità dell'immagine e attualmente è tutt'altro che il più importante. 

Le fotocamere presenti attualmente sul mercato, offrono almeno 12 MP. Esistono molte di queste macchine con 20 MP, ovvero i valori di risoluzione offerti dai dispositivi sono più che sufficienti per la stragrande maggioranza degli utenti. Anche gli smartphone di fascia media o alta dispongono di fotocamere con risoluzioni da 12 MP. Le differenze di qualità sono legate alla dimensione del sensore, delle lenti utilizzate e alla qualità ottica degli obiettivi.

La dimensione dei pixel sui sensori influenza la loro sensibilità alla luce. Sensori troppo piccoli con risoluzioni elevate producono immagini più’ sporcate dal rumore. La dimensione di ogni singolo ricevitore (sensore fotografico) è così piccola che la sensibilità alla luce ne risente. Nel caso degli smartphone, dove è molto più complicato integrare elementi sensoriali più grandi, questo è un problema ancora più evidente.

Gli smartphone hanno sensori con una diagonale di 3.5mm, le macchine consumer più performanti hanno sensori grandi come la vecchia pellicola (36x24mm)

Più luce riceve ciascuno di questi ricevitori, maggiore è la potenza del segnale che può produrre. Segnali più intensi richiedono meno amplificazione, con meno possibilità di introdurre disturbi.

Monitor LCD o mirino

La maggior parte dei modelli include mirini di qualità, ma per lo più, le persone preferiscono utilizzare il monitor LCD. Per i dispositivi che non integrano visori oculari, ci sono alcuni problemi:

  • Gli LCD tendono a perdere molta visibilità nelle giornate di sole e soprattutto se c'è luce solare diretta sullo schermo. In questa situazione, l'unica possibilità di vedere cosa stai fotografando, sarebbe usare il mirino.
  • In situazioni di scarsa illuminazione o quando si utilizza una lunghezza focale maggiore, l'uso del mirino può aiutare a stabilizzare la fotocamera.

Scelta della modalità di scatto più adatta

Le fotocamere digitali forniscono modalità di scatto preimpostate che combinano diversi valori di apertura, velocità, temperatura colore o sensibilità per adattarsi al meglio alla scena che si sta riprendendo. Spieghiamo alcuni dei più frequenti.

Modalità priorità apertura (A o Priorità apertura)

In questa modalità, l'utente imposta manualmente il valore dell'apertura e la fotocamera determina automaticamente la velocità dell'otturatore, nonché altri parametri. Impostando manualmente l'apertura, si ottiene un migliore controllo sulla profondità di campo. L'uso di profondità di campo “strette” è molto apprezzato, ad esempio, per i ritratti, dove si vuole sfocare lo sfondo, dando pieno risalto al volto della persona fotografata. Inoltre, è interessante per tutte le situazioni in cui si vuole evidenziare un determinato oggetto nel mezzo di uno scenario (che può essere più o meno “confuso”).

Modalità priorità velocità otturatore (S o Priorità otturatore)

L'utente imposta la velocità e la macchina determina automaticamente l'apertura, nonché altri parametri. L'impostazione di questo valore è utile per catturare o bloccare l'effetto del movimento, ad esempio. I valori relativi a questa regolazione sono semplici da capire. Seleziona il tempo in secondi (tipicamente, frazioni di secondo: 1/1000 sec. o 1/50 sec.) affinché il diaframma rimanga “aperto”, consentendo alla luce di entrare nell'elemento sensibile. Nella maggior parte dei casi non avrai problemi ad esporre la foto: questo perché, oltre al tempo di posa, l'esposizione dipende anche dal diaframma e dal valore ISO (ovvero la sensibilità del sensore). La macchina continua a regolare automaticamente i restanti parametri. Può capitare di impostare un valore di otturazione che non può essere compensato dagli altri parametri. Per utilizzare uno scatto molto veloce (ad es. sopra 1/1000 di secondo) avrai bisogno di un luogo con molta luce ambientale. In caso contrario, la foto risulterà sottoesposta o con disturbo visibile causato da un valore ISO troppo alto.

Modalità manuale (M)

Disattiva ogni automatismo della macchina garantendo all’utente il pieno controllo su tutte le regolazioni di posa.Puoi anche avere il controllo su molti altri parametri, come la sensibilità ISO, il bilanciamento del bianco, il flash, tra gli altri. Il dispositivo segnala solo se, nelle condizioni predefinite, c'è eccesso o mancanza di luce. I restanti parametri possono ancora essere regolati automaticamente dalla macchina.

Modalità P

In questa modalità, puoi avere il controllo manuale su diversi parametri, come la sensibilità ISO, il bilanciamento del bianco, il flash, tra gli altri. Tuttavia, la macchina continua a produrre regolazioni automatiche per garantire che l'esposizione finale della foto sia corretta. I valori di apertura e velocità dell'otturatore possono essere impostati automaticamente e, se si modifica uno di questi, l'altro si adatterà automaticamente.  

Modalità automatica

Il dispositivo determina automaticamente l'apertura, la velocità e tutti gli altri parametri. Si chiama "punta e scatta". La preoccupazione del fotografo dovrebbe essere soprattutto quella di fare l'inquadratura corretta, evitare situazioni di controluce e catturare il momento giusto. Analogamente ai telefonini, le macchine moderne consentono di applicare automaticamente impostazione di posa e meccanismi di elaborazione software per determinati scenari predefiniti, in modo che anche chi non è capace di utilizzare manualmente una macchina fotografica o non sa quali trucchi per ottenere i risultati migliori, i possa ottenere delle foto almeno decenti.

Seleziona lo scenario più adatto

La maggior parte delle fotocamere digitali offre "scene" o "modalità" predefinite. È un modo semplice per presentare le impostazioni delle diverse variabili di sintonia. Queste modalità preprogrammate variano da una macchina all'altra e dipendono dai produttori. 

Modalità ritratto

Questa modalità serve per scattare foto di persone in primo piano. La modalità Ritratto funziona con l'apertura il più ampia possibile (numero f inferiore possibile) per mettere a fuoco bene il protagonista e sfocare lo sfondo. 

Modalità panoramica

Funziona a differenza della modalità ritratto. Per questa modalità, devi aprire l'apertura al minimo (il numero f più alto possibile) per avere tutti gli elementi del paesaggio a fuoco nitido. Significa che per avere una corretta esposizione, la fotocamera compenserà la mancanza di luce con un tempo di posa lento. In breve, puoi utilizzare questa modalità quando vuoi scattare una foto in cui tutto è a fuoco, come la tipica foto di paesaggio.

Modalità sportiva

Questa modalità è ideale per scattare foto di persone in movimento. Utilizza velocità dell'otturatore molto elevate, che si traducono nello scattare una foto in pochi millisecondi, se la fotocamera e le condizioni di illuminazione locali lo consentono. Con questa modalità, puoi catturare il momento esatto in cui il corridore taglia il traguardo senza che le gambe siano sfocate. Per compensare la poca luce che entra nella fotocamera, quando si scatta la foto, è necessario aggiungere una fonte di luce aggiuntiva, come un flash, o utilizzare un ISO elevato in interni.

Modalità macro

La modalità macro è progettata per mettere a fuoco a una distanza molto breve (10 centimetri o meno) e catturare tutti i dettagli. Tecnicamente, è quasi identico alla modalità ritratto, ma in modalità macro, all'obiettivo viene detto di concentrarsi solo su ciò che è veramente vicino.

Modalità notturna

La modalità notturna è l'opposto della modalità sportiva. L'otturatore rimane aperto più a lungo per catturare la poca luce della notte. Lo svantaggio è che sia il fotografo che il soggetto fotografato devono rimanere fermi in modo che la foto non sia sfocata. Ti consigliamo di utilizzare il treppiede o lo stabilizzatore d'immagine che hanno quasi tutte le fotocamere.

Modalità spiaggia o modalità neve

Come regola generale, una fotocamera misura tutta la luce nella scena e regola i valori in modo che l'immagine non sia né troppo chiara né troppo scura. Pertanto, cerca un equilibrio per tutti gli elementi fotografati per ottenere una buona esposizione. La modalità spiaggia o neve indica alla fotocamera di non riprendere tutta la luce della scena, ma solo una piccola area in cui viene fotografato il soggetto.

Modalità fuochi d'artificio

Questa modalità funziona come la modalità notturna, ma lascia l'otturatore aperto molto più a lungo. In questo modo sarai in grado di catturare l'esplosione e la scia di materiale incandescente, oltre a ottenere un bellissimo effetto. L'uso di un treppiede è quasi essenziale.

Modalità cielo stellato

È una modalità simile ai fuochi d'artificio, ma anche più lunga, poiché impiega dai 30 ai 60 secondi per acquisire l'immagine. L'idea di un tempo di scatto così lungo è quella di poter catturare la luce delle stelle di notte o anche il loro movimento. Dovrai anche usare un treppiede in questa modalità.