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App per pagamenti digitali a confronto: quali sono e come funzionano

15 aprile 2022
smartwatch

Apple Pay e Satispay. Ma anche Google Pay e Samsung Pay. Le nuove tecnologie permettono ormai di effettuare ogni tipo di pagamento sia online che in negozio senza dover mettere mano al portafogli o digitare un pin sul pos. Ecco quali sono le principali app di pagamento e come funzionano.

Le nuove tecnologie ci permettono di effettuare ogni tipo di pagamento sia online che in negozio senza dover mettere mano al portafogli o digitare un pin sul pos: bastano uno smartphone (o uno smartwatch) e un’applicazione.

Le carte virtuali: Apple, Samsung e Google Pay

Per pagare con le applicazioni Apple, Samsung e Google Pay si usano le carte di credito, di debito o prepagate emesse dalle banche o dagli istituti di pagamento. Solo che si tratta di carte virtuali o dematerializzate inserite in un borsellino elettronico da usare per gli acquisti online o in negozio. Bisogna fare attenzione, però, perchè non tutte le carte sono utilizzabili e non tutti gli smartphone vanno bene. Ecco i dettagli.

Google pay

Google Pay è un sistema di pagamento utilizzabile tramite smartphone Android e con lo smartwatch Wear Os. Per usarlo bisogna scaricare la app e caricare le proprie carte Maestro, Mastercard o Visa solo se emesse da Banca Mediolanum, Intesa San Paolo, Iccrea, Unicredit, Bnl Bnp Paribas, Boon, Hype, N26, Revolut, Widiba, Ubi Banca, Postepay, BPER, Deutsche Bank e Nexi.

Si possono usare anche i ticket elettronici. Se si possiede una carta Expedia smart di Edenred si può inserire in Google Pay e quindi si possono usare i ticket attraverso lo smartphone o lo smartwatch.

Samsung pay

Può essere utilizzata su tutti i POS contactless perché supporta la tecnologia NFC. L'unico limite (come per il resto delle app) è che può essere utilizzata solo con determinate carte di pagamento, di banche o istituti che hanno siglato accordi con Samsung. La scelta è comunque ampia.

Come funziona

Per prima cosa devi scaricare l’applicazione Samsung Pay e registrarti al servizio con il tuo account Samsung. Per completare la registrazione devi aggiungere la tua carta di pagamento (ovviamente di un operatore convenzionato con il servizio Samsung Pay) inquadrandola con la telecamera dello smartphone.

Non per tutti i modelli

Samsung Pay si può usare solo sui seguenti modelli: Galaxy S10 5G, S10+, S10, S10e, Note10+ 5G, Note10+, Note 10, Note9, S9+, S9, Note8, S8+, S8 , S7 edge | S7 | S6 edge+ | A20e | A30s | A40 | A50 | A70 | A80 | A9 | A8 | A7 2018 | A6 | A6+ | A5 2017 | A5 2016 | J6+ | J4+ | Watch Active2 | Watch Active | Watch e Gear S3 frontier | S3 classic | Sport

Quali carte si possono usare

Con Samsung Pay si possono usare le carte Maestro, Visa, Mastercard, VPay delle seguenti banche: Banca Mediolanum, BNL, BNP Paribas, Che Banca!, Hello! Bank, Intesa San Paolo, Nexi, Unicredit, Banca Mediolanum, Bper, Findomestic, le carte emesse dalle Bcc, Ubi Banca, Volksbank.

Apple pay

È il sistema di pagamento Apple disponibile per iPhone (dal modello 6 in poi), iPad, Apple Watch. Rispetto alle altre app è veloce perché non devi scaricare nessuna applicazione: è sufficiente abbinare al Wallet già presente dell’iPhone o dell’iWatch una carta di pagamento o un conto prepagato, inserire le proprie credenziali sul dispositivo e utilizzare il Touch ID o il riconoscimento facciale per autorizzare il pagamento.

Come funziona

Su iPhone, iWatch e iPad l’applicazione Wallet è già installata: devi solo aggiungere una carta di pagamento. Puoi utilizzare Apple Pay in tutti i negozi che accettano i pagamenti contactless e online nei siti che accettano in pagamento Apple Pay. Anche per i pagamenti si possono fare acquisti nelle app senza dover inserire ogni volta i dati della propria carta usando le autenticazioni biometriche, impronta digitale o facciale. Si tratta di una doppia autenticazione e quindi non serve la password. Stessa cosa in negozio: si autorizza il pagamento nel wallet e quindi si avvicina lo smartphone al pos.

Inoltre per ogni pagamento, Apple Pay usa un numero specifico del dispositivo e un codice di transazione univoco. Quindi i dati della carta non vengono mai memorizzati sul dispositivo o sui server Apple, né condivisi con i commercianti durante l’operazione.

Quali carte di credito posso utilizzare?

Le carte e i conti che si possono abbinare a Apple Pay, sono le carte emesse da Unicredit o da Carrefour Banca (Carta Pass), il conto prepagato Boon con la sua carta virtuale Mastercard emessa da Wirecard, le carte di Banca Mediolanum, Widiba, American Express, Hype, le carte BCC, Fineco Bank, Allianz, Bper, BNL BNP Paribas, Hello! Bank, Buddybank, Bunq, Deutsche Bank, Fideuram, Intesa San Paolo, Iwbank, N26, Nexi, Revolut, Ubi Banca, Volksbank.

Anche i ticket elettronici possono essere inseriti su Apple Pay. Se si possiede una carta Expedia smart di Edenred si può inserire in Apple Pay e quindi si possono usare i ticket attraverso lo smartphone o lo smartwatch.

Il conto Boon

Una delle possibilità per usare Apple Pay è aprire un conto Boon. Ovvero un conto virtuale che si può aprire sulla app Boon scaricabile dall'Apple Store e che prevede tre livelli: Start (ricarica complessiva di massima 5 euro), Basic (ricarica massima nell’anno di 2.500 euro) e Plus (ricarica massima nell’anno di 30.000 euro). Il conto costa 0,99 euro al mese (è gratuito per i primi 12 mesi). Il conto prepagato si può ricaricare via bonifico a costo zero o con carta di credito con una commissione dell’1% e un minimo di 1 euro. Nel caso in cui si facciano pagamenti in valuta diversa dall’euro si paga una commissione dell’1,25%. Al conto è legata una carta virtuale Mastercard che si può quindi aggiungere al Wallet Apple.

Le app per pagare con lo smartphone

Satispay, Hype, N26, Revolut e Ovalpay sono applicazioni che permettono di pagare nei negozi con carte e conti propri (sempre dematerializzati) usando circuiti alternativi di pagamento o i tradizionali circuiti delle carte. Bisogna precisare, però, che al momento solo Satispay usa per i pagamenti un sistema proprio, diverso dai circuiti internazionali e quindi permette un risparmio delle commissioni per gli esercenti.

In generale le app per pagare con lo smartphone sono gratuite, sicure e permettono di lasciare a casa i contanti. Basta scaricare l'applicazione, impostare i dati, le disposizioni di sicurezza e caricare del denaro come se fosse una carta prepagata.

Come funzionano

In molti casi alla base c'è il sistema peer to peer, cioè lo scambio diretto di denaro tra utenti. In pratica, è come fare un bonifico oppure un accredito verso il conto di moneta elettronica del commerciante. In negozio nella maggioranza dei casi si usa la tecnologia Qrcode, cioè la lettura di un codice attraverso lo smartphone sulla cassa o sul device dell’esercente. Oltre ai vantaggi per il cliente, e a quelli per i commercianti che con questo sistema possono eliminare i costi per le commissioni dei pagamenti elettronici, in alcuni casi c'è anche il cashback, che consente agli utenti di avere sconti o accesso a promozioni dedicate nei negozi che accettano questo tipo di pagamento. Al momento purtroppo in molti casi il vero problema è la diffusione: sono pochi gli esercizi commerciali che utilizzano queste applicazioni e sono soprattutto concentrati in alcune grandi città (Milano in primis).

Satispay

È una forma di “mobile payment” che permette pagamenti peer to peer tra gli utenti registrati. L'applicazione è molto diffusa nei piccoli negozi che in questo modo possono accettare pagamenti alternativi al contante senza i costi eccessivi dei pagamenti via POS. Una delle sue caratteristiche è che per i pagamenti fino a 10 euro non prevede commissioni per gli esercenti e sopra questa cifra la commissione è di 20 centesimi (certo commissioni molto basse se paragonate a quelle delle carte). Pagando commissioni più basse, gli esercenti possono usare una parte delle risorse risparmiate per riconoscere cashback, un piccolo buono spesa, a chi paga con l'app.

Dall’autunno 2017 può essere usata anche nei supermercati Esselunga per pagare alla cassa la spesa e presso i punti vendita Coop di Lombardia e Liguria. Oltre che per pagare i biglietti e gli abbonamenti Trenord. Al momento gli esercizi convenzionati sono 100.000 (in totale in Italia gli esercizi sono 750.000, il grado di diffusione al momento è superiore al 13%). Gli aderenti sono un milione. L’importo medio di una singola spesa è sotto i 20 euro. Si tratta di una modalità di pagamento adatta soprattutto per importi di valore basso in quegli esercizi commerciali che finora avevano accettato in pagamento solo denaro contante.

Inoltre è possibile usare Satispay anche per i pagamenti verso la Pubblica amministrazione con PagoPa. La commissione è di un euro.

Una novità introdotta per l’emergenza coronavirus è la possibilità di prenotare il cibo e di pagare con l’app presso tutti quei ristoratori che possono operare solo con la consegna a domicilio. Selezionando una delle attività che aderiscono al servizio all’interno dell’app Satispay, l'utente troverà il numero di telefono da chiamare per poter effettuare l'ordine. A sua volta, tramite l'app Satispay Business, l'esercente potrà inviare il dettaglio dell'ordine al cliente e richiedere il pagamento tramite Satispay. Una volta effettuato il pagamento, l'ordine verrà messo in lavorazione.

Come si utilizza?

La prima cosa da fare è scaricare l’applicazione da Google Play o Apple Store. Per poterla utilizzare è necessario aprire un conto di moneta elettronica, totalmente gratuito. Per aprirlo, però, bisogna essere titolare di un conto corrente o di una carta prepagata con Iban. Il conto di pagamento viene caricato automaticamente ogni settimana attraverso degli addebiti diretti sul conto corrente abbinato, per poter avere a disposizione l’importo scelto dall’utente. Dunque, se abbiamo scelto un importo di spesa massimo di 150 euro a settimana e ne abbiamo usato solo 70 euro, Satispay a fine settimana farà un addebito di 80 euro per ricostituire il limite di 150 euro.

Cosa non ci piace

  • La necessità di avere già aperto un conto corrente per poter operare.
  • Il meccanismo di ricarica che al momento è rigido: si deve fissare un budget settimanale, cioè un valore di utilizzo che deve essere sempre mantenuto sul conto. Se si decide di aumentare il limite di spesa per far fronte ad acquisti di un certo importo, l’aggiornamento verrà sempre fatto all’inizio della settimana successiva.

Cosa ci piace

  • È gratuito ed è un conto di moneta elettronico dunque soggetto alle regole di tutela e sicurezza della PSD.
  • Riduce i costi per gli esercenti e li annulla per spese di importo fino a 10 euro.
  • Incentiva l’uso dei pagamenti elettronici anche in esercizi commerciali che difficilmente fanno meno del contante.
  • Interessante il sistema di cash back che è collegato al pagamento.
  • È un sistema di pagamento molto diffuso dunque facilmente utilizzabile anche per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione.
Hype

È un conto di pagamento con abbinata una carta prepagata virtuale Mastercard emessa da Banca Sella utilizzabile via app (su richiesta del cliente, può essere emessa una carta prepagata fisica del tutto gratuita). Disponibile per IOS, Android e Windows Phone, esiste in tre versioni. La versione base, Hype Start, a canone zero che prevede una ricarica annua totale di massimo 2.500 euro. Nella versione Start è disponibile anche per i minori su richiesta di un genitore (dai 12 anni in su). Dopo che la carta di Hype è stata ricaricata, può essere usata come prepagata virtuale per pagare in tutti i negozi del circuito Mastercard abbinata a Apple Pay e Google pay. Una delle sue particolarità è che permette di mettere ‘in pausa’ anche la carta fisica direttamente dall’app, in modo da impedirne preventivamente l’uso da parte di eventuali malintenzionati.

Hype Start non ha canone mensile, ha prelievi gratuiti da tutti gli ATM, la ricarica della prepagata con bonifico o app è gratuita (costa 0,90 euro se fatta con carta). In caso di pagamenti in valuta diversa dall’euro è prevista una commissione aggiuntiva sul cambio del 3%. Il pagamento dei bollettini pagoPA e Cbill costano 1,15 euro. I bonifici istantanei costano 2 euro. La ricarica massima annua non può superare i 2500 euro.

Hype Next non ha limiti di ricarica. Costa 2,90 euro al mese, ma se aperto entro il 26 ottobre 2021 ha per sei mesi il canone gratuito. Ha abbinata una carta di debito Mastercard. I pagamenti in valuta prevedono una commissione aggiuntiva sul cambio di 1,5% anziché 3% come previsto invece da Hype Start. I prelievi sono sempre gratuiti. Il pagamento dei bollettini pagoPA e Cbill costa 1 euro. Ci sono inclusi nel canone 10 bonifici istantanei al mese (oltre questo numero costano 2 euro ciascuno).

Hype Premium costa 9,90 euro al mese e prevede un pacchetto assicurativo (viaggi, acquisti, copertura furti ATM), nessuna commissione aggiuntiva sui pagamenti in valuta, prelievi gratuiti, Bonifici istantanei gratuiti, nessuna commissione su ricariche con carta, bollette, bollettini, una carta di debito World Elite Mastercard. Il pagamento dei bollettini pagoPA è Cbill non prevede commissioni. E’ previsto anche un costo di attivazione di 9,90 euro che però fino al 31 marzo 2022 non c’è.

Revolut

Si tratta di un conto pagamento digitale disponibile solo per maggiorenni.

Come funziona

Per prima cosa bisogna scaricare l’applicazione da Apple Store o Google Store. Può essere usata su Apple Watch, iPhone o iPad con iOS 10 o versione successiva, e telefoni con Android 6.0 o versione successiva. Non è, invece, utilizzabile su tablet Android. Il conto Revolut è disponibile in 30 valute internazionali. Può essere caricato attraverso bonifico fatto nella stessa valuta del conto Revolut da un conto bancario. Ovviamente meglio che il bonifico provenga da un conto bancario nella stessa valuta per evitare le commissioni di cambio applicate dalla banca. Sul conto Revolut si può anche accreditare pensione e stipendio. Non è prevista alcuna commissione di ricarica da parte di Revolut. Si può usare per la ricarica una carta Visa o Mastercard (in questo caso potrebbe essere prevista una commissione).

Cosa posso fare

Dopo aver fatto la ricarica del conto si può chiedere a Revolut una carta fisica o virtuale direttamente dall’applicazione (Visa o Mastercard). Si possono avere fino a 5 carte virtuali che possono essere usate per gli acquisti online e sono disponibili subito dopo richiesta via app. Normalmente le carte fisiche vengono inviate il giorno lavorativo successivo a quello di richiesta. Attualmente la consegna standard richiede fino a 9 giorni lavorativi mentre quella espress 4 giorni lavorativi. Si può controllare il giorno stimato di arrivo della carta nella sezione "Carte" dell'app.

Molto interessanti sono i costi per il cambiovaluta. Nella versione base, Revolut Standard, fino a 6.000 euro al mese non si paga alcuna commissione aggiuntiva nei giorni feriali (oltre questo valore la commissione è dello 0,5%, la stessa applicata sempre il sabato e la domenica). Il cambio avviene direttamente via app al tasso interbancario che è il tasso dinamico con cui le banche scambiano le valute. Si tratta di un tasso in tempo reale, pertanto varia continuamente sia nell'app che nel sito. Oltre a Revolut Standard esistono anche i conti Revolut Premium e Revolut Metal che ad esempio permettono di creare per ogni acquisto online una carta virtuale usa e getta. Inoltre, è prevista la consegna espressa gratuita della carta fisica. La versione Premium costa 7,99 euro al mese (95,88 euro all’anno) e permette prelievi di denaro gratuiti fino a 400 euro alla volta, di fare cambio-valuta senza costi anche oltre i 6.000 euro al mese. La versione Metal costa 13,99 euro al mese (167,88 euro all’anno) e consente, tra le altre cose, di fare prelievi di denaro gratuiti fino a 600 euro alla volta, con un cash-back (una restituzione di quanto si è speso) dello 0,1% in Europa e dell’1% fuori Europa. Con la versione Premium o Metal non viene mai applicata la commissione aggiuntiva. Da Revolut si possono fare bonifici anche in valuta e si può inviare denaro ad altri utenti Revolut attraverso il peer to peer da app. Nessun vantaggio rilevante per i commercianti. I pagamenti avvengono infatti tramite il circuito Visa o Mastercard.

N26

È un’applicazione che ti permette di avere a portata di smartphone conto corrente e carta di debito Mastercard.

Come funziona

Si tratta di un'applicazione (disponibile per IOS 11 e superiori e Android 6.0 o superiori) con cui puoi aprire un conto corrente con una banca tedesca e avere una carta di debito Mastercard. Per aprire il conto corrente N26 bisogna essere maggiorenne, avere scaricato sul proprio smartphone l’app oppure lo si può fare anche dal computer. Bisogna registrarsi e autenticarsi attraverso una videochiamata e quando il conto sarà aperto ti arriverà conferma via sms o email. Per utilizzare il conto devi sempre autenticarti attraverso lo smartphone.

Cosa posso fare?

Il conto N26 è gratuito fino a 5.000 euro, altrimenti costa 34,20 euro di imposta, ma solo se la giacenza media annua del conto è superiore a questa cifra. Anche la carta di debito che riceverai a casa è gratuita, come lo sono i prelievi ATM in euro. Oltre a utilizzare la carta di debito, da ricaricare attraverso un versamento sul conto N26, si possono fare bonifici Sepa in euro gratuiti, addebiti diretti Sepa e operazioni di home banking da smartphone. La carta di debito può anche essere usata per pagamenti con smartphone su Google Pay e Apple Pay. Con l’applicazione si possono anche gestire degli obiettivi di spesa o di risparmio.

Esistono anche delle versioni evolute del conto che, a conti fatti, di certo non sono proprio convenienti: N26 You Black e N26 Metal. Ecco i dettagli:

  • N26 You Black costa 9,90 euro al mese (118,80 euro l’anno) a cui si devono aggiungere 34,20 euro come imposta di bollo se la giacenza supera i 5.000 euro. Abbinata al conto c’è una carta Mastercard N26 You black che rispetto alla versione base non prevede costi per i prelievi Atm all’estero. Inoltre ha abbinato un pacchetto assicurativo offerto da Allianz Global Assistance.
  • N26 Metal costa 16,90 euro al mese (in un anno 202,80 euro) ha abbinata una carta Metal Mastercard (oltre alla bellezza estetica, è in tungsteno, non ha molto di più se non un pacchetto assicurativo e servizi vip abbinati). Offre inoltre gratuitamente il costo di spedizione express che altrimenti costa 25 euro. La carta arriva così in un massimo di 3 giorni lavorativi anziché i 10 giorni lavorativi normalmente previsti.
Ovalpay

Si tratta di una nuova modalità di pagamento gestita da Oval, la app fintech di gestione del risparmio che ora entra anche nel settore dei pagamenti digitali con un conto di pagamento e una prepagata che può essere anche fisica e gestita via app.

Come funziona

Per prima cosa occorre scaricare l’applicazione e registrarsi. Si può quindi chiedere Ovalpay gestito insieme a Banca 5 (una banca specializzata di Intesa San Paolo). La prepagata Ovalpay è una Visa. Il prodotto è rivolto solo a maggiorenni.

Cosa posso fare

Si può usare in maniera virtuale o fisica. Permette anche lo scambio peer to peer tra utenti. I bonifici sepa sono gratuiti. Sono possibili i pagamenti su PagoPa, la commissione è di 2 euro. Per gli esercenti, lato commissioni di incasso, non c’è nessuna novità di rilievo: si tratta di una Visa prepagata che utilizza il normale circuito di pagamento Visa.

Bancomat pay

In pratica si tratta di un bancomat che diventa utilizzabile anche per i pagamenti online e che imita Satispay per i pagamenti nei negozi attraverso un circuito nuovo e più economico.

Come funziona

Stiamo parlando della possibilità di usare la carta bancomat abbinata al nostro conto corrente online oppure in modalità digitale nei negozi. Il funzionamento è diverso a seconda delle banche aderenti. In totale si tratta di 21 banche tra cui anche le più grandi del mercato italiano. Ci sono 15 banche che hanno aderito attraverso la app Bancomat pay (scaricabile per IOS e Android): Banca di Asti, Banca Carige, Banca del Monte di Lucca, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Sondrio, Banco BPM, Banco Desio, Biver Banca, CR di San Marino, CR di Orvieto, Inbank, MPS, Raiffesen, Sparkasse. Poi ci sono le banche che aderiscono al sistema attraverso la loro app di home banking (altre 7): BNL BNP Paribas, Credit Agricole (Now Banking), Hello bank!, Intesa San Paolo, Ubi Banca, Unicredit, Widiba.

Cosa posso fare

Per il momento sono pochissimi i negozi convenzionati: i supermercati Carrefour e altri 2.000 esercizi commerciali in tutta Italia.

Unica possibilità davvero sviluppata è quella di usare Bancomat Pay per gli scambi peer to peer tra privati: si può trasferire denaro usando la tecnologia dell’instant payment in pochissimi secondi (si tratta di un bonifico istantaneo che poggia sul conto corrente e non ha nulla a che fare con la carta bancomat). Peraltro, non bisogna per forza avere aderito al servizio per ricevere il denaro. Basta andare su www.bancomat.it e in home page si trova la sezione “clicca per riscuotere il denaro ricevuto”. Nella pagina che si apre si deve inserire il proprio numero di telefono su cui viene inviato subito un codice di verifica da inserire nel form insieme a nome, cognome e iban. In questo caso il trasferimento di denaro è possibile verso tutti purché siano in possesso di un conto corrente o una prepagata con iban.

Invece per fare l’invio di denaro occorre essere correntisti di banche che hanno aderito al servizio. Questo è un vantaggio rispetto allo stesso sistema messo a disposizione da Satispay, Hype, N26, Revolut ed OvalPay in cui lo scambio peer to peer può avvenire solo se l’altra parte è un utente della stessa app. Ma quanto costa lo scambio peer to peer? Per le app è gratuito mentre per bancomat pay i costi sono diversi a seconda delle banche. Fino a 50 euro di importo trasferito non si paga nulla, poi la commissione può arrivare a un euro.

NFC e Qrcode: due modalità di pagamento

Per i pagamenti con le applicazioni si possono usare due diverse modalità.

Tecnologia NFC

Significa “near field communication” ovvero “comunicazione a stretto raggio”. Questa tecnologia permette a due device di connettersi tra di loro attraverso un sistema wireless per scambiarsi dati anche complessi semplicemente toccandosi, o quantomeno trovandosi a una distanza molto ridotta l’uno dall’altro. È quello che succede quando si avvicina lo smartphone al lettore di carte POS, c’è uno scambio di informazioni tra smartphone e pos e così può avvenire il pagamento. Perché avvenga la comunicazione, la distanza dello smartphone dal POS deve essere inferiore ai 4 centimetri. Tutti i pagamenti contactless con smartphone usano la comunicazione NFC.

Tecnologia Qrcode

In questo caso il pagamento avviene quando lo smartphone con la sua telecamera inquadra il QRcode generato dalla cassa o dal cellulare dell’esercente. Si basano su QRcode Satispay e Bancomat Pay. Il QRcode è uno speciale codice che contiene del testo. Nella pratica, è un quadrato composto da quadratini bianchi e neri disposti in modo differente, a seconda delle informazioni che contiene. Letteralmente significa “codice a risposta veloce” e contiene più informazioni di un codice a barre quindi anche quelle relative al pagamento.

Sicurezza: ecco a cosa fare attenzione

Quello che spaventa di più gli utenti, quando si parla di pagamenti via cellulare, è il tema della sicurezza. Se si perde il cellulare la prima cosa da fare è quello di bloccarlo, lo si può fare anche da remoto. Poi bisogna anche bloccare l’applicazione di pagamento con la propria banca.

Può essere utile ricordare quanto risulta da una ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano. Secondo i ricercatori, le persone sono molto più attente al loro cellulare che ad altri documenti o al portafogli. La ricerca dice che il tempo medio che si impiega per accorgersi dello smarrimento è rispettivamente di 15 minuti per il telefono e 2 ore per il portafogli. Questo ovviamente riduce notevolmente la possibilità per il ladro di fare acquisti fraudolenti con lo smartphone su cui sia presente un’applicazione per pagare.

Ricordiamo inoltre che, indipendentemente dal mezzo usato per il pagamento, valgono le regole della direttiva sui servizi di pagamento recepita dal testo unico bancario e dal dlgs 11/2010. Quindi in caso di utilizzo fraudolento dello strumento di pagamento da parte di terzi, dopo il blocco, il titolare non risponde di nulla. Prima del blocco la sua responsabilità è di massimo 50 euro. Questo vale anche se si dovesse perdere o venisse rubato lo smartphone su cui abbiamo dematerializzato la nostra carta o scaricato un’applicazione di pagamento. La procedura da seguire in caso di problemi è un reclamo scritto alla banca o all’istituto di pagamento che dovrà rispondere entro 15 giorni lavorativi dal suo ricevimento. Se non arriva risposta o ne arriva una non soddisfacente si può fare ricorso all’Arbitro bancario e finanziario.

Ascolta anche il nostro podcast di approfondimento sui pagamenti con lo smartphone.